Coordinate: 45°40′N 9°57′E

Sarnico

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Sarnico
comune
Sarnico – Stemma
Sarnico – Bandiera
Sarnico – Veduta
Sarnico – Veduta
Vista di Sarnico
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoVigilio Paolo Arcangeli (SarnicoXSarnico Lista Civica) dal 9-06-2024
Territorio
Coordinate45°40′N 9°57′E
Altitudine197 m s.l.m.
Superficie6,66 km²
Abitanti6 774[2] (31-5-2023)
Densità1 017,12 ab./km²
Frazioninessuna[1]
Comuni confinantiAdrara San Martino, Paratico (BS), Predore, Viadanica, Villongo
Altre informazioni
Cod. postale24067
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016193
Cod. catastaleI437
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 369 GG[4]
Nome abitantisarnicensi o sarnicesi
Patrono San Mauro
Giorno festivo15 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sarnico
Sarnico
Sarnico – Mappa
Sarnico – Mappa
Posizione del comune di Sarnico nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Sarnico [ˈsarniko] (Sàrnech [ˈsaɾnɛk] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 6 774 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. È situato sulla sponda occidentale del lago d'Iseo, dove lo stesso confluisce nel fiume Oglio.

Geografia fisica

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Panorama di Sarnico

Il comune di Sarnico è urbanisticamente e paesaggisticamente consultabile attraverso lo stradario fotografico immersivo[6]. Considerato geograficamente il capoluogo del Sebino Meridionale, fa da crocevia obbligato tra la sponda bergamasca e quella bresciana del lago di Iseo su cui si affaccia. La sua posizione ha contribuito non poco al suo sviluppo tant'è vero che per anni è stato uno dei comuni più ricchi di Italia[7].

Il suo territorio, occupato in gran parte da edifici residenziali, è stato solo leggermente contaminato da insediamenti industriali i quali hanno sempre preferito il comune limitrofo di Villongo dal quale la ricchezza prodotta confluiva cospicua. I recenti insediamenti residenziali hanno occupato gran parte delle rimanenti aree inutilizzate e anche le residue attività industriali hanno cambiato sede.

Da Sarnico il lago di Iseo confluisce nel fiume Oglio di cui è emissario attraverso la diga della località Fosio.

Alla spalle dell'abitato si vedono i resti di una cava, pressoché abbandonata, della famosa "pietra di Sarnico", dominata sulla cime del colle dalla Rocca.

Il clima di Sarnico si presenta essenzialmente lacustre, proprio grazie alla sua posizione geografica. Pertanto la stagione estiva si presenta alquanto mite grazie all'effetto mitigatore del lago d'Iseo, nonostante quest'ultimo aiuti lo sviluppo di frequenti temporali, specie tra luglio e settembre. L'inverno, invece, è piuttosto freddo poiché, rispetto alle altre zone lacustri limitrofe, l'effetto mitigatore si smorza per la vicinanza della pianura, quella che accumula più aria rigida. La neve cade di conseguenza di frequente, perturbazioni permettendo.

Per quanto riguarda le precipitazioni medie annue, la cifra stimata si aggira attorno ai 1200 mm annui, con possibili variazioni a seconda di periodi più o meno secchi.

Inoltre, la vicinanza dei rilievi e la collocazione nella fascia pedemontana, le precipitazioni sono prevalentemente prodotte da effetto stau, quando possono raggiungere quantitativi giornalieri veramente consistenti.

Sarneghéra è il nome con il quale gli abitanti del Lago d'Iseo chiamano la forte tempesta che, partendo proprio da Sarnico, si abbatte sul Sebino fino a lambire la Val Camonica e la Franciacorta.

Il fenomeno si distribuisce tra i mesi di aprile - luglio e soprattutto settembre.[8]

Origini del nome

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L'origine della denominazione del paese risalirebbe alla fine del VI secolo, quando i Longobardi invasero l'Italia del nord. Gabriele Rosa, noto studioso iseano, ritiene che il nome del paese derivi da Sarnen. Il termine Sarnen subì nei secoli alcune variazioni che lo mutarono in Sarnego, e poi in Sarnicho, fino a diventare Sarnico, come si legge in un documento che risale all'anno 862. Il nome Sarnico sembra anche derivare dal termine celtico Sarnon che significa "capriolo", oppure dal termine latino sarcinum, "saracinesca", per la chiusura del lago d'Iseo sul fiume Oglio.[9]

I primi insediamenti umani hanno un'origine databile tra il neolitico e l'età del bronzo, come testimoniano i resti, rinvenuti sul fondo del lago, di un primitivo villaggio strutturato su palafitte.

Con il passare del tempo gli abitanti si trasferirono sulla terraferma, tanto che in epoca romana sulle rive lacustri erano presenti stanziamenti fissi, dovuti soprattutto all'esistenza di importanti strade di collegamento con le città di Bergamo e Brescia, nonché con la Val Camonica, che favorirono il commercio nella zona.

I primi documenti che attestano l'esistenza del paese risalgono invece all'anno 862, quando con una concessione l'imperatore Ludovico II autorizzò lo sfruttamento ittico del lago in favore di alcuni monasteri presenti in territorio bresciano.

Altri documenti attestano che, nell'anno 1081, qui venne costruito un monastero dell'ordine dei cluniacensi, di cui però oggi non resta alcuna traccia.

Il medioevo non vide il paese al centro delle lotte tra fazioni guelfe e ghibelline, rimanendo in una posizione più tranquilla e defilata rispetto ai centri limitrofi. Ciononostante il paese venne abbellito da numerosi edifici caratteristici del tempo, quali castelli e torri, in previsione di eventuali attacchi.

Con l'avvento della Repubblica di Venezia, il paese acquisì un certo prestigio sia a livello economico, per via dei commerci sviluppati dai veneti, ma soprattutto amministrativo, dato che la Serenissima lo eresse a capoluogo del circondario, denominato Contea della Valcalepio.

In epoca più recente, precisamente nel risorgimento, il paese fu al centro di una sommossa mazziniana contro i dominatori asburgici, promossa da patrioti bergamaschi, che però non riuscì a dare i risultati sperati e passata alla storia con il nome di "fatti di Sarnico".

Lo stemma in uso al comune di Sarnico è privo di concessione ufficiale[10] e si può blasonare:

«Di rosso alla stella di otto raggi, d’oro, accostata in capo, in punta e nei fianchi da quattro gigli dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

I gigli e la stella sono simboli di devozione mariana.[11]

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Dal punto di vista artistico il paese conserva una torre medievale e la rocca dei Zucchellis, risalente al XIII secolo, con parti della cinta muraria e torre. Di tale periodo sono anche i resti dei castelli di Castione e dei Marenzi, comprendente una torre poi adibita a campanile nella chiesetta di San Paolo.

Sono inoltre presenti alcune ville in stile liberty, costruite per volontà di membri della locale famiglia Faccanoni: Villa Pietro Faccanoni (attuale villa Passeri), Villa Luigi Faccanoni (poi villa Surre), villa Giuseppe Faccanoni, il mausoleo di famiglia e l'asilo comunale, tutte opere dell'architetto Giuseppe Sommaruga.

La più antica chiesa del territorio è la chiesetta dei Santi Nazario e Rocco, in località Castione, edificata in stile romanico nel corso del XIII secolo, e restaurata due secoli più tardi. Anche la chiesetta di San Paolo, costruita sui resti di un castello di proprietà della famiglia Marenzi, del quale possiede la torre poi utilizzata come campanile, risale all'anno 1428; all'interno sono presenti affreschi di tale epoca.

La chiesa parrocchiale dedicata a San Martino è stata edificata nel XV secolo, con una successiva ricostruzione nel XVIII secolo, e custodisce un altare ligneo, opera di Andrea Fantoni e dipinti tra cui L'imperatore Valentiniano davanti a San Martino, di Francesco Capella e il San Francesco d'Assisi sostenuto dagli angeli del pittore Giovan Battista Discepoli. La chiesa è sede dell'omonima parrocchia afferente al vicariato di Predore, diocesi di Bergamo.

In località Rudello è situata la villa La Rocchetta di origine cinquecentesca e l'area è soggetta a vincolo da parte della Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[12]

  • La Sarneghera, gara podistica non competitiva che si svolge l'ultima domenica del mese di giugno. Nel 2016 si effettua il 10 luglio
  • Scior, Picapedre e Pescadur - 1000 anni di storia - 500 attori raccontano la storia del lago
  • Processione della Madonna di Stella Maris accompagnata da Barche illuminate e spettacolo pirotecnico, 3º sabato di luglio
  • Sarnico Busker Festival - Il Festival degli artisti di strada si svolge ogni anno nell'ultimo week end di luglio
  • La Fiera degli uccelli e Mostra canina, il 15 agosto
  • SarnicoLovere Run
  • Un Lago diVino

Geografia antropica

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Lo statuto riconosce la presenza sul territorio comunale delle località (non sono considerate frazioni in quanto non ne presentano le caratteristiche) Castione, Fosio, Campomatto/Pirone[1].

Attività industriali

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Per molti anni Sarnico è stato uno dei poli d'eccellenza della cantieristica sportiva con i cantieri Riva.

Il paese ha ottenuto il riconoscimento Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.[13]

Infrastrutture e trasporti

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Stazione dei tram di Sarnico
Stazione di Paratico-Sarnico, usata per scopi turistici

Le comunicazioni fra Sarnico e gli altri centri sono storicamente influenzate dalla presenza del lago di Iseo.

Fra il 1901 e il 1921 la città rappresentò il capolinea orientale della tranvia Bergamo-Trescore-Sarnico[14]; il fabbricato viaggiatori di stazione, sopravvissuto, è stato in seguito adattato a ristorante valorizzando e richiamando le linee estetiche e la funzione originaria.

La stazione di Paratico-Sarnico sorge sulla riva opposta dell'Oglio ed è capolinea della ferrovia Palazzolo-Paratico, servita da relazioni turistiche stagionali note come "Ferrovia del Basso Sebino".

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
Gabriele de Terzi Sindaco
1814 Pierantonio Parigi Sindaco
1890 Michele Orgnieri Sindaco
1892 Andrea Parigi Sindaco
1914 Pietro Faccanoni Sindaco
Luigi Bortolotti Sindaco annuario R.I.
1929 Virginio Cadei Podestà La "Arti e Mestieri"
1933 Carlo Discorsi Podestà La "Arti e Mestieri"
1956 1960 Iginio Ferrini Sindaco Eco di Bergamo
1960 1980 Preneste Gusmini Sindaco
1980 1985 Alessandro Arcangeli Sindaco Eco di Bergamo
1985 1990 Angelo Baracchi Sindaco
1990 1995 Alessandro Arcangeli Sindaco Eco di Bergamo
1995 1999 Serafino Tambuscio Sindaco Eco di Bergamo
1999 2004 Alessandro Arcangeli Sindaco Eco di Bergamo
2004 2014 Franco Dometti Sindaco
2014 2024 Giorgio Bertazzoli CentroDestra Unito-Bertazzoli Sindaco Sindaco
2024 in carica Vigilio Paolo Arcangeli SarnicoXSarnico Lista civica Sindaco

Nel comune ha sede la società calcistica UESSE Sarnico 1908 che milita nel campionato di eccellenza (2016). Il Circolo Velico Sarnico organizza regate nazionali e internazionali[15]

  1. ^ a b Comune di Sarnico - Statuto
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2023 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ Mykugi - Realtà immersiva - Realtà aumentata Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  7. ^ Ricchi e poveri d'Italia
  8. ^ Meteoland di Angelo Romito, su web.tiscali.it. URL consultato il 22-01-2008.
  9. ^ Arcibano Volpi, Guida geo-fisica storica turistica di Sarnico con nomenclatura e toponomastica, Tipografia Sebina, Sarnico, 1975.
  10. ^ Sarnico – Bertazzoli: “Al via uno studio sull’origine dello stemma di Sarnico”, 24 luglio 2020.
  11. ^ Sarnico, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 7 gennaio 2021.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ Sarnico: cosa vedere, dove dormire, dove mangiare | Touring Club, su Touring Club Italiano. URL consultato il 15 aprile 2024.
  14. ^ Francesco Ogliari e Franco Sapi, Albe e tramonti di prore e binari, a cura degli autori, Milano, 1963.
  15. ^ Circolo velico Sarnico, su circolovelicosarnico.it. URL consultato il 20-10-2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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