Pierre Mulele
Pierre Mulele | |
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Ministro dell'educazione nazionale e delle belle arti | |
Durata mandato | giugno 1960 – settembre 1960 |
Capo del governo | Patrice Lumumba |
Dati generali | |
Partito politico | Parti solidaire africain |
Pierre Mulele (Isulu-Matende, luglio 1929[1] – ottobre 1968) è stato un rivoluzionario e politico della Repubblica Democratica del Congo.
Fu capo del Parti solidaire africain e Ministro dell'Educazione Nazionale del primo governo indipendente (dal 23 giugno al 13 settembre 1960[2])[3].
Dopo la sua morte, la Repubblica del Congo (poi Repubblica Popolare del Congo) interruppe, fino al 15 dicembre 1970, le relazioni diplomatiche con il governo di Kinshasa.[3][4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Studiò dai Gesuiti si diplomò alla scuola media di Leverville, poi, a Basoko nell'Haut-Fleuve, fu studente dell'Istituto Agrario della Compagnia Lever Freres. Nel 1959 Antoine Gizenga fondò il Parti solidaire africain (PSA) e Mulele ne fu eletto segretario.[1] Dopo la morte di Lumumba si recò, per un periodo di addestramento militare, nella Repubblica Popolare Cinese.
Il ruolo nella crisi del Congo
[modifica | modifica wikitesto]Allo scoppio della crisi del Congo Nel 1963 arrivò nella regione del Kwilu e iniziò a reclutare combattenti sia tra i Mbunda — membri del suo gruppo etnico — che tra i Pende — la tribu di Gizenga — entrambi bersaglio delle repressioni dell'Armée Nationale Congolaise (ANC).[5] Nel 1964, si mise a capo dei simba (nome con cui furono appellati i suoi seguaci), rivoltosi che fondevano marxismo, maoismo[6] e elementi magico-religiosi nativi.[3][5][7]
La fuga, l'arresto e la morte
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1965 si rifugiò a Brazzaville e tre anni dopo fu amnistiato dal governo di Mobutu ma, quando ritornò a Kinshasa, dopo essere stato accolto «[...] come un fratello» dal ministro degli esteri Justin Bomboko[8] fu poi arrestato con l'accusa d'essere un «criminale di guerra»[8], sommariamente processato, pubblicamente torturato e infine giustiziato[3] l'8 ottobre da un plotone d'esecuzione[6][8]
Il 2 ottobre 1968 i militari lo catturarono e lo torturarono: gli strapparono occhi e orecchie, ancora vivo gli amputarono il naso, gli organi genitali, le braccia e le gambe, gettando poi i resti nel fiume.[9]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2005 il governatore di Kinshasa firmò un decreto rinominante Avenue de la Libération — la strada tramite cui Mulele fu portato fino a Camp Kokolo ove fu ucciso — in Avenue Pierre Mulele.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gruppo U3M (Uganda terzo mondo), pp. 56 e sgg.
- ^ Martens, p. 179.
- ^ a b c d Treccani.
- ^ Cronologia africana.
- ^ a b Villafana, pp. 69-70.
- ^ a b Carmelo Formica, Salvatore Bono, ZAIRE, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Kaczyński, p. 436.
- ^ a b c Gondola, p. 136.
- ^ Beneduce.
- ^ Bouwer, p. 126.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cronologia africana, in Africa: Rivista trimestrale di studi e documentazione dell'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente, vol. 26, n. 1, Roma, Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente (IsIAO), marzo 1971, pp. 113-116, ISSN 00019747 , JSTOR 40758037. URL consultato il 12 novembre 2014.
- Mulele, Pierre, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Roberto Beneduce, Archeologie del trauma. Un'antropologia del sottosuolo, Roma-Bari, Laterza, 2010, ISBN 978-88-420-9249-0.
- (EN) Karen Bouwer, Gender and Decolonization in the Congo: The Legacy of Patrice Lumumba, Basingstoke, Palgrave Macmillan, 2010, ISBN 0-230-11040-1. URL consultato il 12 novembre 2014.
- (EN) Ch. Didier Gondola, The History of Congo, Santa Barbara, Greenwood Publishing Group, 2002, ISBN 0-313-31696-1. URL consultato il 12 novembre 2014.
- Gruppo U3M (Uganda terzo mondo), Il Congo di Lumumba e di Mulele, in Piccola serie, vol. 21, Milano, Editoriale Jaca Book, 1969, p. 82. URL consultato il 12 novembre 2014.
- Grzegorz J. Kaczyński, Movimenti religiosi e costruzione della società civile. Il caso del Congo (Kinshasa), in Diritto e Religioni, vol. 3, n. 1, Cosenza, Luigi Pellegrini Editore, 2007, pp. 404-459, ISSN 1970-5301 . URL consultato il 12 novembre 2014.
- (FR) Ludo Martens, Pierre Mulele ou la seconde vie de Patrice Lumumba, in Canadian Journal of African Studies / Revue Canadienne des Études Africaines, vol. 23, n. 1, Abingdon-on-Thames, Taylor & Francis, Ltd. a nome della Canadian Association of African Studies, 1989, pp. 179-181, ISSN 00083968 , JSTOR 485391. URL consultato il 12 novembre 2014.
- (EN) Frank R. Villafana, Cold War in the Congo: The Confrontation of Cuban Military Forces, 1960-1967, New Brunswick, Transaction Publishers, 2012 [2009], ISBN 978-1-4128-1007-4. URL consultato il 12 novembre 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Pierre Mulele
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pierre Mulele
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Mulele, Pierre, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (FR) Ludo Martens, La vie et l'œuvre de Pierre Mulele (video), Centre Internationale, Bruxelles, 17/11/1987, Berchem-Anversa, EPO (video: AV Marx, sezione audiovisivi dell'Institut d'Étude Marxiste (INEM); Vimeo), 1985 (video 2010). URL consultato il 12 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2014).
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