As a journalist Gabriele d'Annunzio covered the high life of the élite in the fin de siècle R... more As a journalist Gabriele d'Annunzio covered the high life of the élite in the fin de siècle Rome through thousands of pages. This overwhelming and multifaceted body of work conceals aspects of d’Annunzio’s early ideological choices that can be traced in the articles. In admiring Baudelaire's Fleurs du mal and the Spleen de Paris while in the meantime he positions himself as the anti-flâneur of the umbertine Rome, d'Annunzio reveals much of his complex literary persona and the early strata of his even more layered poetics.
Dal punto di vista spazio-letterario le citta del Bel Paese si palesano, nell'ultimo venticin... more Dal punto di vista spazio-letterario le citta del Bel Paese si palesano, nell'ultimo venticinquennio, come entita estremamente fluide per quel che concerne l'identita, la cultura e persino lo stesso territorio materialmente inteso. Sono sempre piu osmotiche, anche se talvolta forzatamente, verso i movimenti di persone e di idee provenienti dal Sud europeo e mediterraneo. Stando cosi le cose, l'Italia si pone, o e posta, come lo spazio di discussione tra il Nord e il Sud dell'Europa e i Paesi dell'intero bacino del Mediterraneo, uno spazio che, piu di ogni altro, vive gli scontri, i dissensi in cui i dialoghi si tramutano, in questi anni, in arringhe appassionate dei nuovi nazionalismi in crescita esponenziale. Uno stato di cose simile, di tensione perenne, si riflette inevitabilmente sullo spazio urbano, che vive il crampo di conurbazione e del campanilismo. Cio, pero, non significa affatto che lo spazio letterario italiano nel suo contesto mediterraneo sia stato...
Il saggio intende dimostrare come la produzione camilleriana sia permeata dal teatro in ogni suo ... more Il saggio intende dimostrare come la produzione camilleriana sia permeata dal teatro in ogni suo aspetto. Attraverso alcuni esempi tratti dalla narrativa breve di Camilleri, a partire dalla raccolta di racconti "Un mese con Montalbano", lo studioso riflette come la dimensione teatrale sia una componente imprescindibile della poetica dello scrittore siculo. Jurisic giunge alla conclusione che durante il processo di scrittura narrativa Camilleri scrive sempre da regista, tenendo continuativamente presente la misura scenica e i suoi riferimenti. [Fonte: Italinemo]
SAŽETAK Rad se po prvi put bavi analizom opširnog korpusa pripovijetki najpoznatijeg talijanskog ... more SAŽETAK Rad se po prvi put bavi analizom opširnog korpusa pripovijetki najpoznatijeg talijanskog suvremenog pisca Andree Camillerija (1925). Kritika je dosada istraživala njegove romane (posebno one čiji je glavni lik sicilijanski komesar Salvo Montalbano), televizijske serije koje su po njima nastale, vrlo složeno jezično tkivo Camillerijeva djela koje je svojevrsni hibrid talijanskog standardnog jezika i neke vrste sicilijanskog dijalekta, ali ne i mnogobrojne pripovijetke. Jedan od razloga za sličan propust zacijelo je i količina pripovijetki (više od stotinu tekstova od kojih većina nije sakupljena u zbirke nego je razasuta po novinskim stupcima). U Camillerijevoj poetici kratke priče, disciplina naracije je od fundamentalne važnosti jer omogućava da se tekst ne „razvodni“ te da zadrži intenzitet koji mu je potreban da zadrži mikroskopsku preciznost i da, kao u omiljenom Pirandellu, piscu pomogne da se usredotoči na jedan aspekt i temeljito ga obradi. Osim toga, Caimillerijeva s...
Dal punto di vista spazio-letterario le città del Bel Paese si palesano, nell'ultimo vent... more Dal punto di vista spazio-letterario le città del Bel Paese si palesano, nell'ultimo venticinquennio, come entità estremamente fluide per quel che concerne l'identità, la cultura e persino lo stesso territorio materialmente inteso. Sono sempre più osmotiche, anche se talvolta forzatamente, verso i movimenti di persone e di idee provenienti dal Sud europeo e mediterraneo. Stando così le cose, l'Italia si pone, o è posta, come lo spazio di discussione tra il Nord e il Sud dell'Europa e i Paesi dell'intero bacino del Mediterraneo, uno spazio che, più di ogni altro, vive gli scontri, i dissensi in cui i dialoghi si tramutano, in questi anni, in arringhe appassionate dei nuovi nazionalismi in crescita esponenziale. Uno stato di cose simile, di tensione perenne, si riflette inevitabilmente sullo spazio urbano, che vive il crampo di conurbazione e del campanilismo. Ciò, però, non significa affatto che lo spazio letterario italiano nel suo contesto mediterraneo sia stato reso instabile al punto da risultare sfuggente a uno sguardo critico. Piuttosto, esso è mutevole nel più fecondo dei modi: la pluridecennale crisi che ormai lo caratterizza pare fungere da catalizzatore nella percezione di sé di quello spazio come avamposto del Sud e del Mediterraneo a cospetto dell'Europa settentrionale, nel ruolo complesso dell'ottavo nano del G8 e, al contempo, del Paese leader, malgré lui, di un Sud europeo in rapida espansione. Saggi su Sciascia, Ferracuti, Consolo, Svevo, Sorrentino, Ferrante, Parrella, Quarantotti Gambini, Ammaniti e altri.
As a journalist Gabriele d'Annunzio covered the high life of the élite in the fin de siècle R... more As a journalist Gabriele d'Annunzio covered the high life of the élite in the fin de siècle Rome through thousands of pages. This overwhelming and multifaceted body of work conceals aspects of d’Annunzio’s early ideological choices that can be traced in the articles. In admiring Baudelaire's Fleurs du mal and the Spleen de Paris while in the meantime he positions himself as the anti-flâneur of the umbertine Rome, d'Annunzio reveals much of his complex literary persona and the early strata of his even more layered poetics.
Dal punto di vista spazio-letterario le citta del Bel Paese si palesano, nell'ultimo venticin... more Dal punto di vista spazio-letterario le citta del Bel Paese si palesano, nell'ultimo venticinquennio, come entita estremamente fluide per quel che concerne l'identita, la cultura e persino lo stesso territorio materialmente inteso. Sono sempre piu osmotiche, anche se talvolta forzatamente, verso i movimenti di persone e di idee provenienti dal Sud europeo e mediterraneo. Stando cosi le cose, l'Italia si pone, o e posta, come lo spazio di discussione tra il Nord e il Sud dell'Europa e i Paesi dell'intero bacino del Mediterraneo, uno spazio che, piu di ogni altro, vive gli scontri, i dissensi in cui i dialoghi si tramutano, in questi anni, in arringhe appassionate dei nuovi nazionalismi in crescita esponenziale. Uno stato di cose simile, di tensione perenne, si riflette inevitabilmente sullo spazio urbano, che vive il crampo di conurbazione e del campanilismo. Cio, pero, non significa affatto che lo spazio letterario italiano nel suo contesto mediterraneo sia stato...
Il saggio intende dimostrare come la produzione camilleriana sia permeata dal teatro in ogni suo ... more Il saggio intende dimostrare come la produzione camilleriana sia permeata dal teatro in ogni suo aspetto. Attraverso alcuni esempi tratti dalla narrativa breve di Camilleri, a partire dalla raccolta di racconti "Un mese con Montalbano", lo studioso riflette come la dimensione teatrale sia una componente imprescindibile della poetica dello scrittore siculo. Jurisic giunge alla conclusione che durante il processo di scrittura narrativa Camilleri scrive sempre da regista, tenendo continuativamente presente la misura scenica e i suoi riferimenti. [Fonte: Italinemo]
SAŽETAK Rad se po prvi put bavi analizom opširnog korpusa pripovijetki najpoznatijeg talijanskog ... more SAŽETAK Rad se po prvi put bavi analizom opširnog korpusa pripovijetki najpoznatijeg talijanskog suvremenog pisca Andree Camillerija (1925). Kritika je dosada istraživala njegove romane (posebno one čiji je glavni lik sicilijanski komesar Salvo Montalbano), televizijske serije koje su po njima nastale, vrlo složeno jezično tkivo Camillerijeva djela koje je svojevrsni hibrid talijanskog standardnog jezika i neke vrste sicilijanskog dijalekta, ali ne i mnogobrojne pripovijetke. Jedan od razloga za sličan propust zacijelo je i količina pripovijetki (više od stotinu tekstova od kojih većina nije sakupljena u zbirke nego je razasuta po novinskim stupcima). U Camillerijevoj poetici kratke priče, disciplina naracije je od fundamentalne važnosti jer omogućava da se tekst ne „razvodni“ te da zadrži intenzitet koji mu je potreban da zadrži mikroskopsku preciznost i da, kao u omiljenom Pirandellu, piscu pomogne da se usredotoči na jedan aspekt i temeljito ga obradi. Osim toga, Caimillerijeva s...
Dal punto di vista spazio-letterario le città del Bel Paese si palesano, nell'ultimo vent... more Dal punto di vista spazio-letterario le città del Bel Paese si palesano, nell'ultimo venticinquennio, come entità estremamente fluide per quel che concerne l'identità, la cultura e persino lo stesso territorio materialmente inteso. Sono sempre più osmotiche, anche se talvolta forzatamente, verso i movimenti di persone e di idee provenienti dal Sud europeo e mediterraneo. Stando così le cose, l'Italia si pone, o è posta, come lo spazio di discussione tra il Nord e il Sud dell'Europa e i Paesi dell'intero bacino del Mediterraneo, uno spazio che, più di ogni altro, vive gli scontri, i dissensi in cui i dialoghi si tramutano, in questi anni, in arringhe appassionate dei nuovi nazionalismi in crescita esponenziale. Uno stato di cose simile, di tensione perenne, si riflette inevitabilmente sullo spazio urbano, che vive il crampo di conurbazione e del campanilismo. Ciò, però, non significa affatto che lo spazio letterario italiano nel suo contesto mediterraneo sia stato reso instabile al punto da risultare sfuggente a uno sguardo critico. Piuttosto, esso è mutevole nel più fecondo dei modi: la pluridecennale crisi che ormai lo caratterizza pare fungere da catalizzatore nella percezione di sé di quello spazio come avamposto del Sud e del Mediterraneo a cospetto dell'Europa settentrionale, nel ruolo complesso dell'ottavo nano del G8 e, al contempo, del Paese leader, malgré lui, di un Sud europeo in rapida espansione. Saggi su Sciascia, Ferracuti, Consolo, Svevo, Sorrentino, Ferrante, Parrella, Quarantotti Gambini, Ammaniti e altri.
Le vie dell'italiano: mercanti, viaggiatori, migranti, cibernauti (e non solo) Percorsi e incroci... more Le vie dell'italiano: mercanti, viaggiatori, migranti, cibernauti (e non solo) Percorsi e incroci tra letteratura, lingua, arte e civiltà
Le vie dell'italiano: mercanti, viaggiatori, migranti, cibernauti (e non solo) Percorsi e incroci... more Le vie dell'italiano: mercanti, viaggiatori, migranti, cibernauti (e non solo) Percorsi e incroci tra letteratura, lingua, arte e civiltà
Chieti, 17 maggio 2017
Aula multimediale del Rettorato
organizzazione: Srećko Jurišić, Andrea Lom... more Chieti, 17 maggio 2017 Aula multimediale del Rettorato organizzazione: Srećko Jurišić, Andrea Lombardinilo, Andrea Gialloreto
Comitato scientifico:
Daniele Comberiati (Università di Montpellier)
Silvia Contarini (Università... more Comitato scientifico: Daniele Comberiati (Università di Montpellier) Silvia Contarini (Università di Paris Nanterre) Ugo Fracassa (Università di Roma Tre) Andrea Gialloreto (Università di Chieti - Pescara) Srecko Jurišic (Università di Split) Andrea Lombardinilo (Università di Chieti - Pescara) Pierluigi Ortolano (Università di Chieti-Pescara) Fabio Pierangeli (Università di Roma Tor Vergata) Marco Presutti (Istituto nazionale di studi crociani) Massimiliano Tortora (Università di Torino) Novella Di Nunzio (Università di Vilnius)
Organizzazione: Srecko Jurišic Andrea Lombardinilo Andrea Gialloreto
Incontro con gli studenti in occasione della presentazione dell'accordo tra le Università di Spli... more Incontro con gli studenti in occasione della presentazione dell'accordo tra le Università di Split (HR) e l'Università "G.d'Annunzio" di Chieti-Pescara
Uploads
Papers by Srecko Jurisic
Aula multimediale del Rettorato
organizzazione: Srećko Jurišić, Andrea Lombardinilo, Andrea Gialloreto
Daniele Comberiati (Università di Montpellier)
Silvia Contarini (Università di Paris Nanterre)
Ugo Fracassa (Università di Roma Tre)
Andrea Gialloreto (Università di Chieti - Pescara)
Srecko Jurišic (Università di Split)
Andrea Lombardinilo (Università di Chieti - Pescara)
Pierluigi Ortolano (Università di Chieti-Pescara)
Fabio Pierangeli (Università di Roma Tor Vergata)
Marco Presutti (Istituto nazionale di studi crociani)
Massimiliano Tortora (Università di Torino)
Novella Di Nunzio (Università di Vilnius)
Organizzazione:
Srecko Jurišic
Andrea Lombardinilo
Andrea Gialloreto