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AVVISO AI VISITATORI: Questo blog è "migrato" da Myblog a Blogger il 1° ottobre 2012. Ho trasferito una parte dei vecchi post in questa nuova "sede", ma chi volesse saperne di più di me, di Lilli e del nostro "passato" può andare a dare un'occhiata QUI

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domenica 29 dicembre 2019

C'era una volta... il Monello rock

Cara Lilli,

ecco una (vera) fiaba natalizia...

<< C'era una volta,

un coro di tanti bambini tra i 9 e i 10 anni, quattro classi riunite in un tardo pomeriggio pre-natalizio nell'auditorium del centro sociale del paese, bello pieno di spettatori, familiari, amici dei piccoli cantori.

Come ogni anno le maestre avevano a lungo preparato i loro alunnetti, fatto prove, pensato ad ogni cosa. E quando dico ad ogni cosa intendo proprio a tutto.

Avevano, infatti, ancora una volta, pensato a come fare per rendere partecipe quell'alunnetto lì... quello magrolino, sbarazzino, simpatico, tenero ma anche furbetto, che parlava ancora poco e non bene, iperattivo e un bel po' imprevedibile. Quell'alunnetto monello, insomma.

L'anno prima erano riuscite a fargli gridare al microfono "Buon Natale!" facendo emozionare tutti. Ma stavolta avevano in mente qualcosa di più: farlo cantare!

Con attenzione e dedizione, con quell'affetto vero di chi voleva il meglio possibile per il monello, avevano cercato di capire quali erano, tra le 12 in programma, le canzoni da lui preferite, quelle 2-3 che lo coinvolgevano maggiormente. 

Una volta individuate, era scattato il piano: lui proprio non riusciva a stare fermo in piedi in mezzo al coro con gli altri? Bene: avrebbe camminato, saltellato, ballato sul palco. Lui non si impegnava più di tanto a cantare, troppo preso dallo scorazzamento libero sul palco? Bene: avrebbe avuto in mano un microfono, come un solista, perchè sentire la sua voce risuonare negli altoparlanti gli piaceva, lo faceva stare più attento e concentrato.

Il risultato? Sorprendente.

Il monello, munito di microfono, disinvolto quasi come un vero frontman di un gruppo, in quel tardo pomeriggio pre-natalizio nell'auditorium del centro sociale del paese pieno di gente, con le luci spente in sala e accese sul palco... cantò.

Cantò a suo modo, questo va detto. Cantò smozzicando molte parole e pronunciandone bene solo alcune, ma cantò. E cantò in inglese per giunta!

Cantò. Lui, che fino a non troppo tempo prima neppure parlava. Lui, che scappava via ad ogni occasione quando si trovava fuori dal suo abituale contesto, in mezzo a troppa confusione.

Cantò tra l'emozione e la commozione di tutti i presenti. 

Del coro dei bambini, tutti raggianti e tutti presi a sostenerlo e accompagnarlo con le loro voci.

Delle maestre, tutte, anche quelle delle altre classi, che stavano in piedi di lato al palco e alla prima frase da lui cantata ("So this is Christmas"...) erano esplose in manifestazioni di gioia, mani al cielo, mani sul viso a nascondere le lacrime, sguardi complici tra di loro.

Del pubblico, composto in gran parte da familiari degli scolari, che vivendo in un paese piccolo si conoscevano un po' tutti e sapevano bene delle problematiche del monello e avevano applaudito con entusiasmo e partecipazione.

Della sua mamma, che quasi non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie, con accanto la monella che le aveva chiesto ad un tratto "Mamma perchè piangi?" e lei le aveva risposto semplicemente "Perchè sono felice!".

E, nel momento di massima esplosione di energia, era arrivata una canzone inusuale per il Natale, ma scelta egualmente dalla maestra direttrice del coro: "PEOPLE HAVE THE POWER"  di Patti Smith.

Un successone per il monello cantante rock! Che così aveva fatto un altro passo avanti nel suo cammino.

E vissero tutti felici e ... monelli :) >>


mercoledì 9 ottobre 2019

Calipso

Cara Lilli,

non sai quante volte in questi mesi passati ho immaginato di mettermi al pc e scriverti. Poi però mi mancava qualcosa, non avevo la giusta ispirazione. Mi mancava in qualche modo quello spirito che ha animato i miei tanti anni di blogging (più di 9, ormai).

Eppure di cose da raccontarti ne avrei avute, eccome.

Avrei potuto dirti della gioia e della commozione più pura nel vedere il monello allo spettacolo di fine anno scolastico prendere il microfono e, nel suo modo non del tutto chiaro ma comunque comprensibile, cantare il ritornello di "Ci vuole un fiore", mentre tutti gli altri alunni cantavano in coro alle sue spalle, e poi subito scappare via saltellando felice e tuffandosi nelle braccia della sua maestra :)

O dell'emozione di assistere ad un simpaticissimo musical, un adattamento in dialetto napoletano ispirato a "Tutti insieme appassionatamente", a conclusione del progetto scolastico di teatro durato 5 mesi. Emozione a dir poco sorprendente. Perchè tra le comparse c'era la monella. Vestita da baronessa, abito elegante color crema con gonna vaporosa, con tanto di ventaglio, cappellino e collana di perle al collo. Una donnina che con voce ferma e chiara, pur se col viso un po' nascosto dal ventaglio, ha recitato anche una battuta. E ha partecipato alla coreografia finale e poi ai saluti tutti insieme sul palco, con una musica in sottofondo che accompagnava il tutto, in un crescendo di gioia mista a quella sottile tristezza tipica di quando finisce una festa o comunque un evento tanto atteso e immaginato per mesi.

I miei monelli. Lì, sul palco del centro sociale l'uno e di un piccolo teatro l'altra, tra tutti gli altri loro coetanei, a testimoniare che si può cercare di andare oltre i limiti di un disturbo che ha tante sfaccettature e sfumature diverse. 
Perchè si possono avere delle belle sorprese lungo un percorso che, va detto, di per sè non è nè facile nè lineare. Proprio no. L'importante è non partire prevenuti, non dare nulla per scontato. E, se si è fortunati (e noi in questo lo siamo), trovare le persone giuste sul proprio cammino, che sono pronte a fare di tutto per sostenere chi ha bisogno di un aiuto e una spinta in più. Maestre, professori, terapiste, compagni di scuola.

Avrei potuto dirti, poi, di una vacanza al mare diversa dal solito. Nuova. Ma anche già conosciuta. Cioè: nuova sì, ma non per me. Nuova per i miei monelli. Nuova per me, mio marito e i monelli insieme.  

, dove per anni e anni, dall'adolescenza alla giovinezza, il mio cuore aspettava con ansia e gioia di tornare ogni agosto. dove avevo già portato con me il mio amore mentre eravamo ancora fidanzati, l'ultima volta nel 2003.

dove avevo già un ricordo in ogni angolo. E dove quest'anno ho potuto creare ricordi nuovi, diversi, particolari, bellissimi perchè condivisi con le tre persone più importanti della mia vita.

Mi è bastato affacciarmi dal balconcino del piccolo, accogliente hotel che ci ha ospitato sul lungomare di San Benedetto del Tronto... ed è stato subito casa, come se fosse passato solo un giorno e non 16 anni...



SAN BENEDETTO DEL TRONTO - foto privata

Perchè ci sono luoghi che senti tuoi più di altri e niente potrà cambiare questa certezza. 

Quando ripenso adesso a quella settimana di inizio agosto trascorsa, le immagini scorrono come scatti fotografici...


SPIAGGIA - foto privata

IL FARO - foto privata


LUNGOMARE - foto privata

... e in sottofondo, nella mia mente, c'è una canzone a fare da colonna sonora. Una sola, sempre la stessa. Che non è del mio genere preferito. Che non è dei miei cantanti preferiti. Anzi. Ma che è quella che il monello ci chiedeva di ascoltare ogni giorno, più volte al giorno, specie in spiaggia. 

Tutto è relativo. Io l'ho sempre sostenuto. E così anche una canzone che in altre circostanze non avrei amato, ora è tanto cara al mio cuore e mi strappa un sorriso nostalgico appena ne sento anche solo una nota... :)




E ce ne sono di cose da dirti ancora, Lilli.

Abbi solo un po' di pazienza.

sabato 12 gennaio 2019

Il Franken-meme di Nocturnia (edizione 2018)

Cara Lilli, 

per il secondo anno consecutivo sono stata nominata dalla mia amica Mariella , che ringrazio moltissimo, in una delle categorie del Franken-meme ideato da Nick Parisi del blog Nocturnia per far conoscere a chi ci segue i nostri blog preferiti.




L'anno scorso ero tra le New Entry e quest'anno sono stata premiata invece tra le Menzioni d'onore nell'elenco stilato da Mariella e non posso che esserne davvero felice :)

Passo, dunque, a premiare anche io alcuni amici blogger: come l'anno scorso nominerò un solo blog per ogni categoria, non me ne vogliano gli altri ma sappiano che c'è posto nel mio cuore per ognuno, per le più svariate motivazioni.

1) Categoria "MUST":

- Moz O' clock : Mikimoz è sempre Mikimoz. Mi ripeto dallo scorso anno, lo so, ma inevitabilmente se penso ad un blog che rappresenti un po' tutta la blogosfera per me e di cui non si può fare a meno (e infatti, si sente MOLTISSIMO la sua mancanza nelle ultime settimane!!) è il blog di Miki. Cito me stessa dal post del Franken-meme 2017 e lo definisco: vario, interessante, ironico, pop, originale. Da seguire, insomma!



"Menzione d'onore":  

- Doremifa-sol, libri e caffè : Mariella è una di quelle persone che ti fanno venir voglia di condividere, di confrontarsi su argomenti che variano dalla musica, ai libri, alla poesia, alle emozioni e riflessioni personali. Il suo blog arricchisce la blogosfera e lì da lei io mi sento come a casa mia. Ed è una sensazione bellissima, la più bella che si possa provare secondo me quando si blogga.


2) Categoria "NEW ENTRY":  

- Sto provando a guardarmi a fondo: Juliette è una ragazza di grande dolcezza e sensibilità e ci porta dentro ai suoi pensieri, in un percorso delicato. Vale la pena, secondo me, conoscerla e farle compagnia lungo la strada. Perchè la blogosfera ha bisogno di contenuti così... autentici, significativi e importanti.


3) Categoria "MERITEVOLI DI EMERGERE":

- Il taccuino delle voci : Inassia Z. ha una casa virtuale intima e accogliente, in cui scrive delle sue passioni come musica, lettura, uncinetto, ma anche delle tradizioni  della sua terra (la Sardegna). La conosco dal tempo, bellissimo, del Gruppo di lettura Bryce's House e ogni volta che passo da lei trovo delle chicche interessanti e originali.


4) Categoria "BLOG CHE DOVREBBERO ESSERE AGGIORNATI CON MAGGIOR FREQUENZA":

- Parole qua e là : Fata Confetto è presente da tanto nella blogosfera ma col tempo ha diradato i suoi post e questo mi dispiace molto perchè le sue rime, i suoi ricordi e racconti in ordine sparso hanno un tocco particolare, c'è dentro un senso di casa, di buono, di cose belle senza tempo. Proprio in questi ultimi giorni ha postato qualcosa di nuovo e io spero sia di buon auspicio e che riprenda ad essere più presente, per la gioia di chi la segue.


5) Categoria "DESAPARECIDOS"

- Personalità, tra scrittura e arte con fantasia : Pia si è presa una pausa che non si sa quanto durerà, ma la mia speranza (e non solo mia, perchè c'è chi come me le vuol bene e l'aspetta!) è che trovi dentro sè una nuova spinta e un nuovo desiderio di donare le sue perle, le riflessioni sull'arte, in ogni sua sfumatura e in ogni sua forma, i suoi versi e la sua profonda sensibilità.


E così sono arrivata alla fine del meme, Lilli.

Grazie ancora sia a Mariella che a Nick Parisi.

Un saluto e un abbraccio a tutti quelli che non ho nominato ma che sanno di essere importanti per me e a rileggerci... in giro per i blog ;) :)
  
 

mercoledì 3 ottobre 2018

Inclusione

Cara Lilli,

ricordi il mio post di qualche anno fa, quando esprimevo i miei timori per il futuro dei monelli?

Non è che le cose siano cambiate tantissimo. Cioè, mi spiego meglio: i miei due monelli hanno proseguito il loro percorso riabilitativo e i progressi ci sono stati. Quindi le cose sono un po' cambiate in questo senso qui. 

Ma tutto intorno c'è sempre un mondo ancora troppo pieno di barriere visibili e invisibili che rendono difficile la vera accettazione dei bambini/ragazzi/adulti autistici o con altri tipi di disabilità. 

Il mondo non è ancora pronto ad accoglierli sul serio. Può esserlo sulla carta, ma nella pratica l'obiettivo è ancora lontano.

Ma. C'è sempre un ma

E, come commentavo ieri sera dall'amica Mariella, in questo buio ogni tanto la luce filtra. Bella, chiara, calda. E porta con sè un sorriso e la speranza di poter migliorare la situazione.

Io l'ho visto concretizzarsi quell'obiettivo, anche solo per una sera. L'ho visto io come l'hanno visto tutti quelli che erano presenti in quel piccolo teatro qui in paese, dove su un palco, accompagnati da 3 assistenti-educatori volontari, erano in 22 tra bambini, ragazzi, giovani e finanche una signora sulla cinquantina: alcuni autistici, altri con disabilità diverse e ritardi  psicomotori, altri normodotati, quindi senza alcuna problematica.  

TUTTI INSIEME.

"Progetto Raimbow" è stato chiamato. Perchè l'arcobaleno per essere completo ha bisogno di tutti e sette i colori, diversi tra loro. E insieme bellissimi.

Per tutta l'estate c'è stato un corso di arte e musica, con un laboratorio di ceramica e uno di ritmo e percussioni. E mercoledì 26 settembre la festa finale: lo spettacolo per mostrare ciò che di buono è stato fatto in questi mesi estivi.

E' stato bellissimo. Non solo perchè originale e moderno con le esibizioni fatte con tubi sonori o bicchieri di plastica dura, momenti di body percussion, portando il ritmo con mani e piedi e così via. Ma perchè ognuno ha fatto la sua parte come meglio poteva, con entusiasmo, impegno, attenzione, gioia.

E' stato bellissimo verderli lì, TUTTI INSIEME, per il saluto e l'inchino finale, per la consegna degli attestati di partecipazione, per la foto di gruppo.

La monella è stata sorprendente, una volta di più. Precisa, concentrata, non ha perso un colpo. Emozionata ma felice, ha vissuto tutte le sensazioni con grande consapevolezza e ne ha fatto frutto. 

Il monello per la prima volta in vita sua, dopo feste e spettacolini all'asilo o a scuola in cui ha fatto le prove con gli altri, ma poi al momento cruciale non è mai voluto salire sul palco, è stato partecipe in qualche modo con piccoli gesti e con il fatto già di per sè importante di restare insieme al gruppo, pur correndo ogni tanto su e giù per il palco stesso. E si è divertito un mondo.

Che emozione!  E che applausi poi :-)

Io l'ho visto concretizzarsi quell'obiettivo, ripeto, nello spazio di quella serata un po' fuori dall'ordinario. L'INCLUSIONE è stata possibile nel piccolo: perchè non può esserlo anche in ambiti più ampi?

C'è da lavorare tanto. Ma tanto. Lavoriamo ogni giorno per questo, con la testimonianza e l'esempio e senza tirarci indietro. Io, mio marito, altri genitori e familiari di bambini con bisogni speciali, terapisti, educatori, amici che fanno "rete" con noi.

E continuiamo il nostro percorso, per arrivare più lontano possibile.




P.S. del 3 ottobre: ho pensato di aggiungere il messaggio che uno dei tre giovani educatori volontari, che in particolare ha seguito i partecipanti al corso per la parte dedicata alla musica e alla body percussion, ha scritto il giorno dopo lo spettacolo sulla chat del "Progetto Raimbow". E' la degna conclusione di questo post!

"Grazie a tutti voi, è stata un esperienza bellissima!!! Ieri si sono viste cose straordinarie; il rispetto reciproco, l'unione, il fare squadra, l'aiutarsi, la voglia di fare bene da parte di tutti, l'ansia da concerto, l'emozione e la gratitudine di tutti e dico TUTTI i ragazzi. La musica, l'arte è tutto questo."


martedì 8 maggio 2018

Monello-pesciolino... pallanuotista :-)

Cara Lilli,

questi sono giorni umidi, grigi, più novembrini che primaverili... ma l'umore può essere alto anche in giorni così se arrivano quelle che io chiamo piccole-grandi soddisfazioni: come vedere il mio monello che, dopo quasi due anni di TMA (Terapia Multisistemica in Acqua), ieri è passato ufficialmente dalla terapia "uno ad uno", in cui era in acqua da solo col suo istruttore, alla terapia "in gruppo" e nello specifico insieme ad altri 7 bambini.

Dico ufficialmente perchè in realtà in via ufficiosa già da qualche settimana l'istruttore gli aveva fatto fare dei brevi inserimenti nel gruppo, continuando poi comunque l'ora di terapia in modalità "uno a uno", in attesa della supervisione del dott. Maietta, che è lo psicologo che ha elaborato nello specifico il metodo utilizzato nella piscina dove porto il monello e che viene periodicamente a vedere come procedono le cose.

La scorsa settimana c'è stato l'ok ufficiale e da ieri, quindi, il mio pesciolino è passato nel gruppo :-)

E' un obiettivo che non viene centrato sempre negli stessi tempi: c'è nella stessa piscina chi fa TMA da prima del monello e non è stato ancora ritenuto pronto per questo passaggio. Così come c'è chi ci ha impiegato meno tempo, naturalmente. Ma, a detta del dottore stesso e dei terapisti/istruttori che hanno visto all'opera il monello in questi due anni scarsi, lui è stato piuttosto veloce nel fare i vari step.

Non è solo questione di aver imparato a nuotare, è chiaro. Saper nuotare da solo, senza più l'appoggio fisico dell'istruttore nè di sostegni come tavoletta o tubo galleggiante è il requisito minimo necessario per passare in gruppo, ma non è sufficiente: vengono valutate altre cose, altri obiettivi da raggiungere prima di passare di grado. E' necessario, ad esempio, che il bambino aumenti la capacità attentiva e la capacità relazionale. 

Non ti nascondo che è stato davvero bello ieri vedere il monellino in acqua con gli altri, pesciolino felice che seguiva le indicazioni degli istruttori per fare le varie vasche a stile, a dorso, seguendo un ordine prestabilito, a due a due o in fila indiana, con la palla... Soprattutto con la palla! Perchè se già prima di ieri lui aveva imparato a nuotare reggendo una palla (di grandezza ovviamente proporzionata alla sua mano di bimbo), ora ha anche accennato insieme agli altri piccoli nuotatori a fare qualche passaggio, come i pallanuotisti!

Insomma: è quasi pronto per il Settebello* ;-) :D 

Mai dire mai... :-)



* ossia la Nazionale Italiana di Pallanuoto

martedì 17 aprile 2018

Pensieri un pò assonnati e "relatività"

Cara Lilli,

arrivo da te sbadigliando e stiracchiandomi, dopo un pisolino pomeridiano.

Sì sì: proprio un pisolino, hai letto bene. 

Questo pomeriggio piovoso mi ha sorprendentemente portato in dono un'oretta di sonno accoccolata sul divano, con il monello a sua volta addormentato, abbracciato alle mie gambe.

Da quanto non mi capitava? Un secolo. Eppure oggi è andata così. Niente corse dopo pranzo al centro di riabilitazione, perchè il martedì terapia la fa solo la monella e lei oggi non c'è. Mio marito è al lavoro. La casa è tutta mia e del monello, nel silenzio rotto solo dal ticchettio della pioggia fuori, che ora è lieve dopo il gran temporale che c'è stato un paio di ore fa.

E' dolce quella sensazione di torpore che ti prende, mentre ti rilassi pian piano, sapendo che per un pò puoi anche startene lì a non far nulla. E se anche c'è in effetti sempre qualcosa da fare in una casa, alla fine si può anche rimandare di un pochetto e non casca il mondo.

C'è ancora del tempo finchè tornerà la monella e bisognerà andare a prenderla in piazza, dove arriverà col pullman della scuola. Ma sai una cosa? Pregusto già quella sensazione di attesa, non nervosa ma anzi piacevole, mentre con le altre mamme e i papà butteremo un occhio all'orologio e uno alla strada che arriva dalla provinciale e ci diremo che ormai staranno per spuntare, che il messaggio della rappresentante di classe diceva che erano a pochi minuti da lì...

Poi... la classica ressa davanti alle porte del pullman, i piccoli gitanti festosi e anche un pò stanchi magari, che scendono dalla scaletta e cercano con lo sguardo chi è venuto a prenderli... la monella che di certo vorrà subito un abbraccio e mi dirà come sempre: "Mamma, togli i capelli dalla guancia!" perchè vuol darmi un bacio.

Lei che, nonostante le difficoltà dovute in parte al suo carattere e in parte al suo disturbo, va da anni ormai da sola (senza di me, intendo) a feste e gite, superandosi con grande volontà sempre, perchè i posti nuovi e ciò che è fuori dalla sua routine quotidiana le mettono ansia, così come la confusione e il chiasso la disorientano tanto da portarla spesso a reagire a sua volta strillando o piangendo. 

Ma lei parte e va, comunque. Perchè al di là di tutto vuol bene ai suoi amichetti e alle maestre e desidera stare con loro, anche se deve combattere con queste paure e queste sensazioni che la agitano e che la vorrebbero far chiudere nel suo guscio e vorrebbero frenarla. Ma lei ci prova, con tutta se stessa, ad andare oltre. E  di solito ce la fa, pur con qualche inciampo

Lei ogni giorno, nel suo piccolo, insegna a me che sono la sua mamma che l'importante non è non inciampare mai, ma sapersi rialzare e rimettersi in cammino.

E così anche la telefonata di oggi della sua maestra, a ora di pranzo, che mi dice: "Tutto a posto, Monella ha strillato solo un poco, in un momento di intervallo in cui c'era un pò troppo caos. Ma poi si è subito calmata e ora va tutto bene!", è accolta con soddisfazione.

Perchè tutto è relativo, come dico sempre io: quel "ha strillato solo un poco" che nel caso di un bambino senza particolari problematiche avrebbe di certo allarmato la mamma, nel caso della mia monella ha il sapore di una piccola-grande conquista :-)

Intanto ha smesso del tutto di piovere, Lilli. E il monellino mi ha raggiunto qui al pc, stropicciandosi gli occhi, tutto ancora assonnato. Possiamo goderci un altro poco di tranquillità, io e lui...

lunedì 26 febbraio 2018

FRANKEN - MEME DI NOCTURNIA 2017

Cara Lilli,

oggi, dopo alcuni giorni che ci penso e ripenso, finalmente arrivo a scrivere questo post per ringraziare di tutto cuore la mia nuova amica Mariella di Doremifa-sol, libri e caffè che mi ha nominato in una delle categorie (quella delle New Entry) di questo premio ideato da Nick Parisi sul suo blog


Chi viene nominato deve a propria volta citare i blog che si sono distinti nell'anno 2017 (anche se è finito da due mesi, ormai) in alcune categorie che ora vado ad elencare, con i relativi miei segnalati:

1) Categoria "MUST":

- Moz O' Clock Mikimoz è stato già nominato proprio direttamente dall'ideatore del meme, ma io non potevo esimermi dal nominarlo a mia volta perchè, anche se non commento ogni suo singolo post (più che altro per motivi di poco tempo a disposizione e non riesco a stargli dietro, è un rullo compressore lui!) leggo tutte le volte che posso il suo blog che è così vario, interessante, ironico, pop, originale.

MENZIONE D'ONORE:

- Pier(ef)fect: Pier è uno dei miei amici di blog con cui c'è una frequentazione molto assidua...  simpatico e sensibile, tra le interessanti recensioni di film e serie-tv e i test di prodotti per la cura personale sa sempre trovare lo spazio per scrivere quei post che adoro, in cui dà voce ai suoi pensieri sparsi, oppure alle sue opinioni su ciò che accade e su argomenti anche molto importanti.


2) Categoria "NEW ENTRY":

- I Barbapasticcetti: visto che nel mio blog posto di tanto in tanto ricette e poi mi piace anche andare a curiosare tra i blog di cucina, non vedo perchè non posso nominare come interessante new entry del 2017 il blog di Luna B., che non solo è bravissima in cucina, ma è anche una persona molto interessante, mai banale nei commenti che lascia da me e che me l'hanno fatta conoscere meglio man mano da qualche mese a questa parte :-) 



- Ci sarebbero altri blog che ho scoperto da poco ma a qualcuno (tipo Sinforosa Castoro) ho già assegnato un premio e altri conto di omaggiarli man mano, appena ce ne sarà occasione!



3) Categoria "MERITEVOLI DI EMERGERE":

- Mamma senza reteHermione è una mamma che scrive in modo piacevolissimo, ironico e intelligente di episodi di vita quotidiana, parla di libri (passione che abbiamo in comune!), fa riflessioni interessanti. Al suo blog voglio dare io stessa più attenzione di quella datagli finora, penso se la meriti e vorrei che in tanti altri si fermassero insieme a me a farle visita per conoscerla meglio :-)


4) Categoria "HIGHLANDERS":

- Passato e presenteTomaso è un alpino italiano che vive in Svizzera, un highlander davvero, che ad 87 anni di età e dopo 9 anni di blog è sempre presente e attivo con i suoi bei post che parlano di ricordi, di vita quotidiana, di viaggi, di cose belle... sono davvero felice e onorata di far parte della sua nutritissima schiera di amici di blog :-)


5) Categoria "BLOGGER, TORNA SUL BLOG!":

- Gianna, il bene in noi: Gianna è presente nella blogosfera da anni, sempre carissima, gentile, con le sue riflessioni profonde, con gli spunti per sorridere... Da un pò di tempo scrive più raramente, si sta dedicando di più alla vita fuori dalla rete, alla sua dolce nipotina e in questo 2018 ancora non ha postato nulla di nuovo, ma io (come sicuramente molto altri blogger che la conoscono e la seguono da tanto) la aspetto e spero di rileggerla presto :-)


6) Categoria "DESAPARECIDOS":

La cara Mariella, da cui come ti dicevo sono stata nominata, mi consentirà sicuramente di unirmi a lei nel pensiero rivolto pieno di speranza a Xavier, il nostro comune amico italo-francese che è impegnato ormai da un bel pò in una durissima lotta. Gli mando un abbraccio fortissimo.


Ecco qua. Ora ho proprio terminato, Lilli. 

Ringrazio ancora tanto tanto Mariella e anche Nick Parisi per aver ideato questo meme!