Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Diversità Quotes

Quotes tagged as "diversità" Showing 1-20 of 20
Chiara Gamberale
“[Noi lettori] Siamo diversi, appunto. Molto diversi fra noi. Leggiamo per noia, per curiosità, per scappare dalla vita che facciamo, per guardarla in faccia, per sapere, per dimenticare, per addomesticare i mostri fra la testa e il core, per liberarli. Non ci somigliamo per niente anche se teniamo in mano, amiamo, detestiamo, e se per Natale regaliamo a chi ci è più caro lo stesso libro.
Non ci somigliamo per niente.
Fatalmente, è proprio per questo che, sì: non c'è dubbio. Esistiamo. [...] Com'eravamo noi tutti in quella fila, dietro o davanti alla cassa. Uguali solo a noi stessi, con la speranza di affidare a un'altra storia la nostra. Per perderla, per ritrovarla. Per rimediare, in qualche modo, all'esistenza.”
Chiara Gamberale, Per dieci minuti

Stephen Chbosky
“E anche se ci sono persone che stanno peggio di te, ciò non toglie che tu abbia la tua vita. Bella o brutta che sia. Proprio come mi ha detto mia sorella, quando ormai ero in ospedale da un po'. Mi ha confidato che il fatto di partire per il college la preoccupava molto e che, considerando quello che stavo passando, si sentiva una vera stupida. Ma io non capisco perché. Anch'io sarei preoccupato, al posto suo. E, in effetti, non credo che la mia situazione sia migliore o peggiore della sua. Non lo so. È soltanto diversa.”
Stephen Chbosky, The Perks of Being a Wallflower

“Il fascismo è l'antitesi della fede politica, perché opprime tutti coloro la pensano diversamente.”
Sandro Pertini

Fabrizio Acanfora
“E' un meccanismo di sopravvivenza che chi è come me conosce anche troppo bene: quando si comincia a comprendere che la maggior parte dei problemi e degli ostacoli percepiti come insormontabili sono il risultato di una dissonanza tra sé e il resto del mondo, nella maggior parte dei casi si comincia a imitare gli altri, a conformarsi.
Nell'autismo questo tentativo frequente di conformità al gruppo di appartenenza viene definito masking, indossare una maschera che copre interamente il volto. Col tempo ne crei una per il lavoro, un'altra per le uscite con gli amici, una per le relazioni affettive. Osservi quello che fanno gli altri, cerchi di imitarne i comportamenti, quel modo di ridere a battute che a te sembrano insignificanti, oppure l'andatura, la prosodia. Ma il discorso vale anche se da adolescente scopri che invece delle ragazze ti piacciono i compagni di scuola, quegli stessi ragazzi che invece manifestano la loro eterosessualità con esuberanza spesso facendo in tua presenza commenti terribili contro chiunque abbia un orientamento differente dal loro.
Indossi la maschera se percepisci il tuo genere diverso da quel lo che la società si aspetta tu debba sentire, oppure se non se felice della vita che hai. Quando sei con gli altri, sei gli altri.
Poi torni nella solitudine della tua camera e a volte quella maschera si è talmente appiccicata sul tuo volto che non viene via del tutto; col tempo nemmeno ricordi più chi sei, cosa ti faceva emozionare.”
Fabrizio Acanfora, In altre parole. Dizionario minimo di diversità

“Io...voglio essere come gli altri" risposi.
Lui scosse la testa. "Non sono un dottore. E nemmeno un mago. Questo lo sai."
"Sì. Però... voglio il rispetto" spiegai. "Voglio che gli altri non vedano il gattino che sono fuori, ma la tigre che sono dentro. Voglio essere rispettato."
Kenwa annuì. "Questo lo possiamo fare. Ma ricorda, Shotaro, che la tigre e il gattino dovranno imparare a convivere, o la belva ti divorerà piano piano dall'interno, portandoti all'infelicità.”
Cotini Maria Giulia

Nando Dalla Chiesa
“Ma Gigi era doppiamente diverso: perché portava avanti certe idee in un ambiente che ne ha poche e poco ardite, cioè nell'ambiente dello sport; e perché le portava avanti con originalità, con profonda convinzione.”
Nando Dalla Chiesa, La farfalla granata. La meravigliosa e malinconica storia di Gigi Meroni il calciatore artista

Kenneth Oppel
“A volte è meglio non essere quello che siamo davvero. Non ci fa bene. E alla gente non piace. Bisogna cambiare. Bisogna sforzarsi, e fare respiri profondi, e forse un giorno prendere pillole e imparare trucchi per far finta di essere più come le altre persone. Quelle normali. Ma forse Vanessa aveva ragione, e anche quelle persone, tutte quante, erano guaste a modo loro. Forse passiamo tutti quanti troppo tempo a fingere che non lo siamo.”
Kenneth Oppel, The Nest

“So che non è facile, ma vedi, nella vita capita a tutti di affrontare momenti difficili, servono a renderti più forte, a farti apprezzare meglio i momenti felici. E se ti senti diverso, sappi che tutti lo sono.”
Camilla Rosati, Eleutheria

Emily Winfield Martin
“Con Biancaneve so sempre cosa c'è che non va. Lei è trasparente come il vetro. Tu, invece, sei... sei fatta di una materia attraverso la quale non riesco a vedere. Legno, forse. O latte. Sei enigmatica. La mia bambina enigmatica.”
Emily Winfield Martin, Snow & Rose

Charles Bukowski
“Adoro quelli che si sentono fuori posto, con loro mi sento sempre nel posto giusto.”
Charles Bukowski

Giulia Caminito
“Ma gli insulti dei bambini non devono avere senso per fare male: essere diverso, difettoso, ti danneggia e rimanere perfettamente allineato ti aiuta a mescolarti e a non farti notare, noi siamo già abbastanza rovinati di nostro, non possiamo permetterci becchi o orecchie vistose.”
Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce

Antonio Gramsci
“Ma questa non è cultura, è pedanteria, non è intelligenza, ma intelletto, e contro di essa ben a ragione si reagisce.

La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
Antonio Gramsci

Amalia Frontali
“Ogni fanciulla ha le sue grazie e i suoi talenti, diversi per ciascuna come lo sono le capacità di apprezzarli.”
Amalia Frontali, La Chioma di Berenice

Amalia Frontali
“Nessuno, prima di te, mi aveva insegnato ad aspirare alla diversità. All’individualità. Ad essere migliori. Nessuno mi aveva mai spinto a chiedermi cosa volessi io, cosa volessi per me, mi fu insegnato a desiderare esattamente ciò che si conveniva, come esistesse una lista uguale per tutti.”
Amalia Frontali, La Chioma di Berenice

“Un poliziotto e un anarchico, due persone con una visione del mondo agli antipodi, che però erano riusciti a dialogare. Io vedo in quel dono di libri reciproco un segno e un seme di qualcosa che ha germogliato anche in me: la certezza che quando si toglie la buccia e ci si guarda come esseri umani, le distanze diventano piccole, così piccole che è possibile costruirci sopra ponti.”
Gemma Calabresi Milite, La crepa e la luce

Fabrizio Acanfora
“Quando ho capito che le differenze che vedevo nascere in me rappresentavano (incomprensibilmente) solo problemi, ho deciso che forse sarebbe stato più saggio non mostrarle al mondo. Con grande dolore, perché erano parte di me.
È proprio lì che è nata l'ambivalenza del mio sentimento verso l'idea di diversità: da un lato l'ho sempre considerata come la cosa più naturale del mondo, siamo tuttə diversə, le differenze sono quello che rendono il mondo un posto in cui valga la pena vivere e per questo vanno tutelate e rispettate. D'altra parte ho cominciato a soffrire al pensiero che proprio questa varietà, questa idea così complessa e quasi indefinibile, dovesse essere a sua volta infilata in una categoria e, secondo i metodi utilizzati per definire la normalità, suddivisa in tante altre piccole categorie.
Oggi so che questa mia insofferenza verso la tassonomizzazione della diversità nelle sue molteplici espressioni ha a che fare con la convinzione - che fino a poco tempo fa era un'idea senza nome - che la diversità sia intersezionale; non mi è mai piaciuto dover definire la diversità solo in quanto opposta alla normalità, perché utilizzando questo sistema sarà sempre qualcosa di inferiore. Se non siamo in grado di definire la diversità come un concetto autonomo e non necessariamente come contrario di normalità, non riusciremo a liberarla dallo stigma sociale. Altrimenti l'inclusione resterà sempre un processo che parte dalla normalità - percepita come la cosa giusta - e investe una diversità tutto sommato passiva, desiderosa di entrare a far parte del club delle persone sane, normali, di quelle che non vengono additate come difettose o strane. È questa l'idea di diversità che non mi piace, una diversità dipendente dall'idea di una normalità che, paradossalmente, è inesistente in natura.”
Fabrizio Acanfora, In altre parole. Dizionario minimo di diversità

Fabrizio Acanfora
“Bisogna vigilare attentamente, porsi domande, informarsi; è necessario comprendere il significato delle parole che utilizziamo perché, non mi stancherò mai di ripeterlo, esse contribuiscono a formare la realtà nella quale viviamo tanto nel bene come nel male.
La diversità, quando intesa come naturale varietà dell'esperienza umana, è in realtà un vaccino che, inoculato in una cultura, la protegge dal conformismo e dalle ideologie repressive, dalla censura e dal pensiero unico.”
Fabrizio Acanfora, In altre parole. Dizionario minimo di diversità

Fabrizio Acanfora
“E si rimane per sempre quello che, a un dato momento, si è deciso che dovevi essere. Non c'è rielaborazione possibile: le persone devono essere ben catalogate, marchiate a vita.
Almeno, però, fatemi un favore: non venitemi a dire che non è possibile; perché il dolore, la solitudine, la difficoltà nel sentirmi diverso da voi, li ho portati dentro da solo, quasi sempre in silenzio. La fatica di sembrare normale in modo che voi poteste stare tranquilli, l'ho fatta da solo.
Adesso sono stanco, mi sono reso conto che non c'è bisogno di vergognarsi, nel sentirsi diverso. Ora ho deciso che io, tutto sommato, a questa normalità che distrugge il pianeta in cui vive, che odia chiunque manifesti delle differenze; a questa normalità che tenta di annientare il pensiero critico e aspira a una beata mediocrità, non voglio più assomigliarci.”
Fabrizio Acanfora, Eccentrico: Autismo e Asperger in un saggio autobiografico

Abhijit Naskar
“Soprattutto, l’umano è la verità!
Tutte le strade portano alla gente.
Bella ciao, è ora di svegliarsi alla vita!
Divisione e divinità non possono andare insieme.”
Abhijit Naskar, Yüz Şiirlerin Yüzüğü (Ring of 100 Poems, Bilingual Edition): 100 Turkish Poems with Translations

Abhijit Naskar
“Sonetto Ramadan

Il digiuno e il banchetto
diventano rituali futili, se
la vita viene separata dalla vita.
La celebrazione del Ramadan
è la celebrazione di rahmat*,
Il Ramadan senza *compassione
è il Ramadan senza vita.

Il Ramadan non è una festa musulmana,
Il Ramadan è una festa umana.
Il Ramadan è un promemoria
per riaccendere la nostra luce,
Il Ramadan pone fine a tutti
i sentimenti scortesi.

L'iftar più grande è rompere il digiuno
dell'apatia, con la festa dell'affetto.
Per chi vive con gentilezza,
il Ramadan viene ogni giorno.”
Abhijit Naskar, Yüz Şiirlerin Yüzüğü (Ring of 100 Poems, Bilingual Edition): 100 Turkish Poems with Translations

Quantcast