Long Lian Shi
Il Drago
apre le ali
Numero 1
Indice
-
Introduzione
Storia :
Parte 1 : Le Teorie dell’origine del Tai Chi Chuan
-
Tai Chi Chuan :
Elenco Dei Jing
La Forma 108 di Tai Chi Chuan (Nomi delle
tecniche)
-
Orizzonti :
Il Rei Ki
Il BaJi Quan
-
Salute :
La Fitoterapia - La Salvia
-
Poetica e classici :
Trattato di Chang San Feng sul Tai Chi Chuan
2
Introduzione
E’ da qualche anno che volevo intraprendere un’iniziativa di questo tipo, poiché ho avuto modo di
leggere altri giornalini interni delle palestre e mi erano piaciuti molto.
Tutti questi giornali interni in un modo o nell’altro hanno fallito, poiché diminuito l’interesse da
parte dei lettori o da parte degli scrittori dopo l’esaltazione iniziale hanno smesso di essere prodotti.
L’obiettivo che mi propongo non è quello di creare un giornale che possa piacere ma di creare un
raccoglitore dove pian piano possano essere raccolte le nostre conoscenze.
Ho detto nostre perché la cosa più importante è che voi collaboriate alla stesura periodica del
giornalino fornendo materiale ed esprimendo le vostre curiosità e i vostri giudizi al fine di
migliorare e ampliare i contenuti.
Il nome Long Lian Shi è stato scelto poiché esprime il concetto per il quale è nato tale giornalino.
Il Drago apre le ali e si spera che col tempo possa volare, coprendo distanze sempre maggiori.
Cominciamo quindi con qualche argomento e, per il secondo numero, aspetto vostri suggerimenti.
Con questo numero nasce il nostro draghetto che dovremmo cercare di curare nel migliore dei modi
per aiutarlo a crescere.
Vi prego di non intendere queste pagine come un qualcosa da leggere e da buttare, poiché io spero
di inserirci sempre maggiori informazioni che possano essere utili alla nostra cultura e soprattutto
supportare la pratica dell’arte che noi abbiamo scelto.
Scusate se con la prima uscita troverete degli errori ma non preoccupatevi, li troverete sicuramente
anche nelle prossime.
Per questo numero ringrazio i miei allievi per la collaborazione, in particolare Monica, che ha
fornito il materiale sulla fito-terapia, e Cristiano per l’articolo che riguarda il Ba Ji Quan.
Spero che tale iniziativa vi piaccia e aspetto la vostra collaborazione.
Buona lettura
3
Parte 1: Le Origini del Tai Chi Chuan
I moduli principali di TCC che sono attualmente praticati traggono le loro origini dal Villaggio
Chen della contea di Wen , nella regione dello Henan. E' quindi ragionevole cominciare la nostra
ricerca delle origini del Taijiquan proprio in quel villaggio,dalle prime tracce e da chi si pensa lo
abbia appreso in quelle regioni .
Le origini della disciplina
I primi lavori scritti conosciuti sul Taijiquan non provengono dal Villaggio CHEN o da qualcuno
dei suoi abitanti Il più antico manoscritto di cui si ha traccia è il Classico sul Tai Chi Chuan,
presumibilmente scritto da Wang Tsung Yueh. Ai giorni nostri i più antichi manuali disponibili sul
Taijiquan sono i 3 scritti da Li I Yu(1832-1892) noti come i 3 antichi manuali, che oggi si trovano
a Yung Nien. Li I Yu imparò l'arte da suo zio Wu Yu Xiang che a sua volta fu allievo di Yang Lu
Chan, il fondatore del famosissimo stile Yang del Tai Chi Chuan, e di Chen Ching Ping dal quale
imparò la forma XIAO JIA o sequenza breve. In questi antichi manuali egli riporto,i classici del
Taijiquan, il lavoro di suo Zio, e quelli di Wang Tsung Yueh oltre alle proprie scritture
sull'arte.Nella sua breve prefazione al manoscritto riporto il nome di Chang San Feng come creatore
del Tai Chi Chuan, che trasmise le sue conoscenze a Wang Tsung Yueh che a sua volta le trasmise
al villaggio Chen. Più tardi, Li I Yu modificò l’introduzione scrivendo che il fondatore dell'arte era
sconosciuto. Questo episodio diede origine alle differenti e controverse teorie sulla nascita del Tai
Chi Chuan.
La teoria di Chang San Feng
Questa teoria seguita inizialmente dalle scuole Yang con l’andare del tempo venne adottata anche
dalle altre scuole. Lo stile Yang assegna le sue origini a Chen Chang Xin allievo di Jiang Fa
allievo a sua volta di Wang Tsung Yueh. Wang Tsung Yueh si suppone fosse uno studente di
Chang Sung Chi, un celebre praticante dello stile interno del Tempio Wudang. Il Tempio Wudang
situato sulla montagna sacra da cui trae il nome esiste tuttoggi e, come lui, anche lo stile interno
che veniva praticato nel suo interno. Tale stile aveva in comune alcune caratteristiche con il TCC
tra le quali il fatto di controllare l'avversario con la calma esteriore. Il creatore di questo Pugilato
Interno fu Chang San Feng, un taoista che viveva sul monte Wudang. Con il passare dei secoli e
delle generazioni il Tai Chi si è molto differenziato rispetto a tali arti sebbene mantenga alcune
delle caratteristiche basilari in comune.
4
Il Tempio Wudang è tuttora esistente e ancora oggi saggi taoisti dirigono il tempio e continuano ad
insegnare le arti marziali caratteristiche del Wudang. E' interessante sapere che nel tempio viene
insegnata una forma chiamata Wudang Taijiquan. L'ultimo capo del Tempio, il taoista Xu Ben
Shan (1860-1932) era specializzato in questa forma e la insegnava ai suoi discepoli insieme alle
altre arti del Tempio. Xu Ben Shan spese la maggior parte della sua vita nel Tempio e quindi fu
improbabile che la sua arte provenisse dall'esterno, ma nonostante il Wudang Taijiquan sia
riconosciuto come l'origine delle arti marziali interne , non esiste nessun collegamento tra i
praticanti del Wudang Taiji e Wang Tsung Yueh personaggio chiave per i moderni stili di TCC.
Chang San Feng sarà esistito veramento viste le molte leggende su di lui o si attribuisce la crazione
delle arti marziali interne ad un personaggio leggendario. Egli è menzionato da affidabili documenti
storici come la 'Storia dei Ming' e 'The Ningpo Cronicles' ,che non fanno parte della letteratura
sulle arti marziali, come fondatore delle arti interne del Wudang. Secondo il materiale disponibile
Chang è vissuto tra termine della Dinastia Yuan(1279-1368) e l'inizio della Dinastia Ming (13681644).
Anche in un altro stile di TCC,lo Zhao Bao, si trovano tracce delle arti di Jiang Fa , di Wang Tsung
Yueh e di Chang San Feng. Gu Liu Xin, il celebre storico di Taijiquan ,si basò sulle scritture di
Chen Xin nelle quali era riportato il nome di Chen Ching Ping come creatore dello stile Zhao Bao.
Chen Ching Ping era uno studente di Chen You Pen che creò la nuova forma(xin jia) dello stile
Chen che è conosciuta anche come la forma alta(gao jia) e la forma piccola(xiao jia). Chen Ching
Ping è stato ricordato anche come allievo del maestro di Zhao Bao Taijiquan -Zhang Yan. Wu Yu
Xiang mantenne la caratteristica della posizione alta , appresa durante lo studio con Chen Ching
Ping nello stile che insegnò.
L'attuale stile Zhao Bao è relativamente basso come posizioni ed è svolto lentamente senza [fajing] (emissioni della forza) a parte l'esecuzione dei calci, in una maniera comune agli stili Yang ,
Wu e da quelli che da questi ultimi hanno avuto origine.
Questa teoria non può essere accertata completamente; l'unica cosa certa è che il tai chi è passato da
Wang Tsung Yueh e Jiang Fa al Villaggio Chen ed al Villaggio Zhao Bao. E’ improbabile che
Chang abbia sviluppato il TCC cosi come oggi possiamo vederlo ma sicuramente ha dato origine ad
alcuni principi fondamentali di questa arte. I lavori che nei classici del TCC sono stati attribuiti a
Chang è evidente che siano lavori di Wang Tsung Yueh come possiamo verificare nei manoscritti di
Li I Yu.
La teoria di origine del TCC attribuita a Chen Pu
Questa teoria fu formulata da Chen Xin, il primo ad aver scritto un libro sullo stile Chen del TCC.
Egli attribui la creazione dell'arte a Chen Pu, teoria ripresa successivamente da Chen Ji Pu, poichè
Chen Pu insegnò ad un suo discendente un modo (via) per digerire il cibo. Chen Xin affermò che
questo potesse essere Taijiquan. Nulla però attribuiva a Chen Pu il fatto di essere un esperto di arti
marziali o di essere addirittura il creatore del TCC. Oltre a questo la famiglia Chen fu talmente
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famosa per la sua arte per generazioni che le venne attribuito il nome di Famiglia Pao Chui Chen. In
breve tempo infatti questa teoria non avendo basi solide venne ritenuta falsa.
La teoria di origine del TCC attribuita a Chen Wang Ting
Questa teoria la formulò per primo Tang Hao. Egli basò la sua teoria su una nota riportata sul
manuale della famiglia Chen (Chen Si Jia Pu) che definiva Chen Wang Ting (1597-1664) come il
creatore del Chen Fist (Pugno della famiglia Chen) , delle arti dellla sciabola e della lancia, e
affermava che i componenti della famiglia Chen non impararono arti al di fuori del proprio
Villaggio( Famiglia ). Secondo gli Annali dellla Contea di Wen , Chen Wang Ting fu un ufficiale
della Provincia dello Shantung dal 1618 al 1621 e fu ufficiale in carica della guarnigione della
contea di Wen nel 1641.
La teoria fu successivamente elaborata da Gu Liu Xin, un buono amico di Tang Hao.Egli riportò
che in un poema attribuito a Chen Wang Ting si Leggeva che Egli avesse creato l'arte durante il
tempo libero e questa affermazione era sostenuta da un altra poesia attribuita a Chen Wang Ting
sulle basi dell'arte Marziale. Con moderni studi linguistici però si è scoperto che il poema diceva
esattamente il contrario ovvero che Chen Wang Ting non avesse tempo libero a sufficenza per
inventare un' arte così complessa.
Dobbiamo fare attenzione alle affermazioni di cui stiamo parlando a proposito dell'arte della
Famiglia Chen, poichè queste non si trovano nel testo principale dei manoscritti di Famiglia, ma in
note e commenti. D'altra parte considerando da quanto tempo la Famiglia Chen fosse famosa per le
sue arti , sembra una grossa incongruenza il fatto di riportare il nome del creatore dell'arte in note
aggiuntive e non nel testo principale. In aggiunta si devono considerare anche i primi scritti della
famiglia Chen, i quali non attribuivano a Chen Wang Ting la creazione dell’arte.Le ultime linee
scritte nel manuale della Famiglia Chen dicono chiaramente che i commenti e le note allegate al
manuale principale sono opera di Chen Xin aggiunte quindi recentemente rispetto al testo
principale. Lo stesso Chen Xin non affermava che Chen Wang Ting fosse il creatore dell'arte ma
attribuiva l'invenzione a Chen Pu.
Chen Xin fu anche autore dei San San Chuan Pu nei quali si completano le teorie dello Hsing I
attraverso l'utilizzo delle teorie del TCC. questo manuale 3 delle 10 tesi di Hsing-I. Tang Hao
affermò anche che Chen Wang Ting aveva usato 29 delle 32 posture riportate sul Ji Xiao Xin Shu,
libro scritto dal Generale Qi Ji Kwang (1528-1587) . Esamineremo questa affermazione in seguito.
La Poesia (Canzone ) sul pugilato attribuita a Chen Wang Ting fu presa dal manuale Liang Yi
Tang Ben delle arti marziali Chen, che è anche il solo antico manuale che parla di una sequenza
denominata delle 13 posture. Questo manuale contiene un aggiunta rispetto ad uno più antico ,il
Wen Xiu Tang Ben nel quale non si parlava di nessuna sequenza delle 13 posture.Così è possibile
che il Liang Yi Tang Ben sia un manuale contente aggiunte che non facevano parte della tradizione
della Famiglia Chen.
Un altro dei primi scrittori della Famiglia Chen fu Chen Zhi Ming. Egli fu colui che accompagnò
Tang Hao e Gu Liu Xin , di cui abbiamo già parlato, nel loro viaggio a Chen Jia Gou (Villaggio)
per investigare sulle origini del TCC.Il suo lavoro fu di rilevante importanza tanto quello degli altri
due personaggi citati.Nel suo libro sulle arti della Famiglia Chen infatti raccolse i pensieri e le
formule (poesie) sul tai chi che erano in vari manoscritti e manuali classici riguardanti l'argomento,
svelandone delle nuove ed inedite.
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Da quanto detto si può vedere chiaramente che probabilmente la Famiglia Chen ha imparato e
praticato le arti marziali all'esterno del villaggio e in seguito specializzandosi e talvolta
modificando le arti imparate in altri luoghi le ha rese di Famiglia tramandandole di padre in figlio.
Tutte queste cose sgretolano le fondamenta sulle quali poggiava la teoria che individuava in Chen
Wang Ting l'inventore delle arti della Famiglia Chen.
Le Quattro antiche scuole di Taijiquan nel manuale Sung: Il TCC Sung
ed i suoi Germogli
Il manuale venne donato a Wu Tu Nan da un suo amico tra la fine del 1908 e l'inizio del 1909. Più
tardi quando Sung Si Ming andò a Beijing (Pechino) ad insegnare Taijiquan, Wu ebbe l'opportunità
di comparare il manuale che gli era stato donato con il manuale di Sung Si Ming notando che gli
scritti avevano parecchie analogie. Nel manuale vengono elencate quattro scuole di Taijiquan, vale
a dire Hsu, Yu, Cheng e Yin. Le posture riportate nel manuale hanno nomi simili al TCC stile yang
e la forma e le posizioni della forma di spada sono quasi identiche, è ovvio che lo stile Sung deriva
dallo stile Yang pertanto i dati storici contenuti nel manuale risultano essere sospetti e non possono
essere trattati come reali.
Quello che Jiang Fa trasmise al villaggio Chen
Tutte le fonti di informazioni dell'epoca riportano dell'esistenza di questo personaggio e delle sue
conoscenze sul TCC.Nello stile Zhao Bao ci sono tracce di Jiang Fa come nella stirpe che studiava
questo stile cosi come nel libro di Chang Xin "Figure e detti sul tai chi nella Famiglia Chen". In
questo si trova una canzone (Poesia) la quale , apparentemente, è stata trasmessa a Jiang Fa dal suo
maestro dello ShanXi (presumibilmente Wang Tsung Yueh). Cosi anche in questo libro viene
menzionato Jiang Fa come insegnante dell'arte.
Questa canzone riportata nel libro di Chen Xin fu scritta da Du Yu Wan, che Wu Tu Nan aveva
incontrato durante la sua visita investigativa al Villaggio Chen. Du Yu Wan stesso scrisse un libro
che fu pubblicato solo una volta nel 1935. Il manuale originale scritto a mano è stato segnalato nel
Villaggio Zhao Bao sebbene non sia mai stato reso pubblico. Questo manuale afferma che Jiang Fa
insegnò l'arte a Du Yu Wan e la aveva appresa da Wang Tsung Yueh. C'è un capitolo nel libro dei
Du chiamato 'Principi basilari del Wudang Taijiquan' che indica che Du considerava il suo Tai Chi
come proveniente dalla scuola del Monte Wudang.
Anche la tradizione della Famiglia Yang riporta che fu Jiang Fa ad insegare l'arte a Chen Chang
Xin. Nel libro ' Ricerche sul TCC' di Wu Tu Nan(1984) viene riportato l'incontro che Wu Tu Nan
ebbe con Chen Xin sul problema. Chen Xin ammise che Chen Chang Xin imparò l'arte da Jiang Fa
dopo che lo stesso Jiang Fa lo ebbe battuto, e, a causa di questa sconfitta, a Chen Chang Xin non fu
permesso di insegnare il Pao Chui.
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I promotori delle stile Chen affermarono anche che Jiang Fa fu uno studente di Chen Wang Ting,
riferendosi ad un dipinto che raffigurava Chen Wang ting insieme ad un uomo denominato Jiang. Il
dipinto dovrebbe essere datato per poterne verificare l'autenticità ma ciò sembra non sia necessario
poichè l'uomo raffigurato nel dipinto è chiamato Jiang Pu e non Jiang Fa. Queste informazioni
provengono dal libro di Chen Xin.Questa informazione non corretta ha portato gli studiosi a
ritenere Jiang Fa un componente della Dinastia Ming. In realtà le scritture di Chen Xin indicano che
Chen Wang Ting era un personaggio della Dinastia Ming (1368-1644) e Jiang Fa della Dinastia
Ching (1644-1911), durante l'era di Chien Loong (1716-1795). Così anche l'informazione tratta
dall'interpretazione del dipinto si rivelò senza fondamenta.Chen Xin enfatizzò il fatto che Chen
Wang Ting e Jiang Fa fossero di ere diverse poichè alcune persone credevano che Jiang Fa
insegnasse le arti marziali di Chen Wang Ting.
Quindi dando l'importanza necessaria alle arti della Famiglia Chen, possiamo ritenere che Jiang Fa
fu la persona che rese morbido il Taijiquan di quei tempi e inserì le 13 posture nel programma di
studio di tale arte. Le 13 posture consistono in 8 Jing diversi ed i Cinque direzioni del movimento.
E' interessante notare che , come vedremo in seguito, che negli antichi documenti Chen sono
riportati nomi diversi per identificare gli 8 Jing che ormai sono convenzionalmente nominati come
riportati nei classici del TCC.
Il Maestro di Jiang Fa: Wang Tsung Yueh
Una canzone molto più vecchia del libro di Chen Xin indica come insegnante di Jiang Fa un
personaggio dello Shanxi, che dovrebbe essere Wang Tsung Yueh, ed i contenuti della canzone
sono pressochè identici al Trattato sul Taijiquan (Taijiquan Lun) attribuito a Wu Yu Xiang. Questo
vorrebbe dire che Wu Yu Xiang aveva accesso agli insegnamenti di Wang e che la Famiglia Chen
dovrebbe riconoscere la sua esistenza ed il fatto che egli fosse stato il Maestro di Jiang Fa. Questo
renderebbe quantomeno improbabile la teoria che Wu Yu Xiang abbia inventato il personaggio di
Wang. Oltre a questo Wu non esito a mettere il suo nome su altri lavori che egli scrisse prendendoli
dai classici del TCC.
Anche a Zhao Bao venne segnalato come facente parte della loro stirpe cosi come nella stirpe Yang.
Il suo trattato sul Taijiquan è probabilmente il lavoro più completo sulla natura e sulla funzione
dell'arte del Taijiquan.
Tang Hao e Gu Liu Xin hanno scritto che Wang aveva imparato la sua arte dalla Famiglia Chen ma
bisogna fare attenzione a quelle che potrebbero essere soltanto congetture. Nei documenti storici
riguardanti la vita di Wang non ci sono riferimenti al fatto che egli abbia imparato la sua arte dalla
Famiglia Chen.
Oltre al Manuale di Wang, Tang Hao ottenne nel 1930 il manuale sull'arte della lancia Yin Fu
scritto da Wang Tsung Yueh , il quale conteneva anche il classico sul TCC di cui abbiamo parlato.
La prefazione Del manuale sulla lancia Yin Fu afferma che Wang nella sua vita,fu un insegnante
della sua scuola privata a Luoyang nel 1791,fu attivo anche a Kaifeng nel 1795 ed era ancora vivo
nel 1796. Tutti questi documenti dimostrano che non solo in quel periodo Wang visse realmente ma
8
che tante persone appresero da lui le arti. E' quindi molto improbabile che Wang fosse solo un
personaggio inventato da Wu Yu Xiang.
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Elenco dei Jing nel Tai Chi chuan
L'autore di tale elenco fu Mike Sigman il 4 Dec 1994
Queto elenco di Jings fu scritto originariamente da Chen Yen Ling che prese in prestito i detti
riportati sul libro scritto dalla Famiglia Yang.
Sebbene questi siano definiti Jing, si può facilmente notare che alcuni di essi sono semplicemente
tecniche e abilità per l'esecuzione delle quali vengono utilizzate le forze del centro, Interne , delle
arti marziali Nei Jia.
Ascoltare
Ting Jing
Peng è considerato anche come il potere che ascolta perché attraverso tale tecnica è possibile
"sentire " il corpo degli oppositori.
Nel momento in cui lo studente sviluppa la forza interna di Peng, comincia il lavoro sulla
costruzione di una buona connessione e comunicatione tra studente e oppositore. Attraverso la
pratica per aumentare la sensibilità, lo studente può arrivare ad analizzare con precisione il potere
dell'oppositore, il suo equilibrio , la direzione, la pressione proprio come se riuscisse ad ascoltare le
vibrazioni del corpo del’’oppositore con le orecchie.
Praticando questo tipo di tecniche uno può continuare a sviluppare e migliorare la percezione della
forza fino a portarla al livello della forza di comprensione (Tong Jing) . In altre parole, la mente
diviene in grado di analizzare e misurare la pressione , la direzione, la velocita e la potenza dei
movimenti degli oppositori in modo da poterli affrontare nel giusto modo.
La Forza che aderisce
Tzan Lien Jing
Attraverso la dispersione delle mani ed il Twei Shou lo studente sviluppa la sensibilità e l'abilità di
controllo note come la forza che aderisce. In altre parole, lo studente dovrebbe riuscire a penetrare
la guardia dell'oppositore e a controllare e sconfiggere il suo attacco.
Generalmente con il contatto iniziale , in una situazione di combattimento libero, lo studente può
usare [peng] per ascoltare la forza della mano dell'oppositore (con studenti avanzati la sensibilità
circonderà il corpo intero) e si stabilirà un contatto quasi magnetico. La sensazione dell'oppositore
sarà quella di essere attirato o addirittura bloccato dallo studente come se fosse incollato al suo
corpo L'applicazione speciale della forza che penetra è quella di smorzare una azione opposta molto
veloce.
La Forza che insegue
10
Tzo Jing
Combinando i Jing espressi in precedenza si può sviluppare la forza che insegue. Questo tipo di
potere permette allo studente di seguire la direzione dell'oppositore adattandosi a tutte le situazioni
e di rispondere nel giusto modo senza dispersioni eccessive di energia. Si dice che, quando uno
studente è capace di accompagnare tutte le mosse dell’avversario , veloci o lente che siano, ha
acquisito la forza di contatto.
La Forza che neutralizza.
Hua Jing
Con il potere di neutralizzare uno studente riuscirà a guidare a suo vantaggio lo Tzo Jing
dell'oppositore in maniera flessibile, in modo da controbilanciare e rendere inefficace l'abilità di
attacco dell'avversario.
Prendere in prestito la forza
Tzeh Jing
Attraverso questo potere, lo studente può utilizzare la forza di un oppositore a proprio vantaggio.
Quando l'oppositore attacca , non solo si neutralizza il suo attacco ma si utilizza la sua forza per
rivoltargliela contro. Se tale modo di agire è eseguito con maestria l'oppositore viene spazzato via
dalla sua stessa forza.
La Forza che provoca
Ying Jing
Quando un oppositore non utilizza la sua forza, lo studente è nella situazione di non avere potere da
prendere in prestito. In una tale situazione lo studente deve costringere l'assalitore ad utilizzare la
forza in modo da poterla utilizzare a suo vantaggio. Questo processo è noto come provocare la forza
di un oppositore. Questo può essere effettuato agendo anche sulla psicologia e sui riflessi
dell’avversario.
La Forza che sradica
Ti Jing
L'abilità nel provocare un ridirezionamento dell'attacco deviandolo all'indietro e verso l'alto. In tal
modo provocare la perdita di aderenza al terreno (sradicare) dell'oppositore. Quando questo
principio viene usato in una maniera più moderata, per esempio nella tecnica Peng, è utilizzato per
elevare il centro di equilibrio dell'oppositore e mantenerlo in uno stato di stabilità precaria.
La Forza che affonda
Chen Jing
Per contrastare il potere che sradica lo studente deve accrescere l'abilità nell'affondare.
Quando una persona è in grado di utilizzare tale potere, chi cerca di sollevarlo troverà impossibile
sradicare tale soggetto. Il corpo rilassato, e connesso è la fonte di questo.
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La Forza che controlla
Na Jing
Il potere del controllo è applicato durante l'esercizio del Twei Shou e durante la pratica a mani
nude. Lo studente proverà diversi modi per prendere il controllo della situazione ed eventualmente
bloccherà l'avversario in una posizione tramite la quale riuscirà a sconfiggerlo. La costanza e
l'abilità nell'utilizzo di Peng ed una giusta connessione del corpo sono le caratteristiche che
determinano il successo di tale modo di agire.
La Forza che apre
Kai Jing
Questa è l'applicazione della forza interna utilizzata per costringere chi mantiene una posizione di
difesa per molto tempo, ad aprire la sua guardia in modo da sconfiggerlo. Psicologia e riflessi in
armonia con l'oppositore sono vitali per la riuscita di tale tecnica.
La Forza che chiude
Ho Jing
In questo caso lo studente dirige il suo potere interno in modo da causare una reazione
nell'oppositore che si chiude verso il suo centro per difendersi. Nel processo di chiusura è possibile
intrappolare l'oppositore che è concentrato sul suo baricentro e sulla sua difesa non dandogli
possibilità di apertura.
La Forza che devia
Boh Jing
Questo è uno sviluppo specializzato di potere interno che se conosciuto permette al praticante di
deviare un assalitore di lato e di disperdere la sua forza, portando lo studente fuori pericolo.In
questo caso la difficoltà consiste nel fatto che oltre a dover controllare il proprio Peng si deve
prestare molta attenzione alla direzione della forza dell'avversario (sia che egli usi o non usi Peng).
La Forza che striscia
Chou Jing
Questo livello di forza si raggiunge con il moto delle mani che strisciano su un corpo. Il movimento
è simile a quello che si produce strofinando tra le mani dell'argilla per produrre una lunga corda.
Spesso per eseguire le tecniche di Chinnà si utilizza questo tipo di forza.
La Forza che torce
Jzeh Jing
Quando si utilizza la forza interna in questo modo, lo studente esegue sull'oppositore un'azione
simile allo strizzare un panno bagnato. Questo tipo di utilizzo della forza consente di mettere in
chiave le articolazioni di un oppositore che non è più in grado di difendersi.
*** Nota: Questo utilizzo della forza interna è simile ai blocchi delle giunture eseguiti nelle arti
marziali esterne. Mentre da fuori la tecnica può sembrare simile, in realtà lo studente di Tai Chi
non usa la forza fisica ma si basa sul movimento di tutto il corpo. Questo utilizzo della forza può
essere applicato a qualsiasi parte del corpo.
La Forza che ruota
Jen Jing
12
Nella pratica a due consiste nel fatto di ruotare attorno agli attacchi di un oppositore senza
attaccarlo e senza farsi colpire.
La Forza a spirale
Dzuen Jing
A causa della direzione a spirale della forza questo tipo di utilizzo dell'energia interna è riferito
all'abilità di torcere confondendolo con il Jzeh Jing. Tale utilizzo della forza può far parte di tutte le
tecniche per coadiuvare gli altri utilizzi della forza.
La Forza che taglia
Tze Jing
Questo utilizzo della forza consiste nell'utilizzare il proprio Chi lateralmente per interrompere o
rendere inefficace un qualsiasi attacco. Tale utilizzo della forza è molto simile all' Heng Jing (La
Forza che attraversa) utilizzato nello Hsing I e nel Pa Qua.
La Forza Fredda
Nung Jing
Questo utilizzo della forza consiste nello scuotere il corpo dell'oppositore dirgendolo verso il
basso. In questo caso è molto importante conoscere la forza che chiude.Questo potere fa si che la
forza penetri in profondità nel corpo dell’avversario per poi esplodere verso l’esterno.Tecnica che
mira a provocare danni interni consistenti e che quindi deve essere tenuta in serbo per situazioni
estreme.
La Forza che interrompe
Tuan Jing
Il potere di interrompere la forza consiste nel fatto di mantenere la forza sotto il nostro controllo ,
senza permettere ad un oppositore di sfruttarla a suo vantaggio. L’abilità consiste nel riuscire a
fermare l’emissione della forza in qualsiasi momento.
La forza dei pollici
Chuen Jing
Qualche volta chiamata la forza breve, consiste nel fatto di rilasciare una grande forza su un’area
relativamente piccola.
Il Potere eccellente
Fuen Jing
Quando il Chuen Jing si perfeziona ecco che lo studente raggiunge il livello della forza della
perfezione. In tale maniera egli sarà in grado di agire con le vibrazioni sui punti vitali
dell’avversario e sui meridiani.
(Dim Mak e punti di pressione)
La grande forza del rimbalzo vibrante
Dow Tiao Jing
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Con questo utilizzo dell'energia interna , non solo si è in grado di spostare l'oppositore da un punto
ad un altro, ma lo si può lanciare lontano come se fosse sospinto da una serie di rimbalzi.
La Forza che Vibra
Dow So Jing
Con questo utilizzo dell'energia interna, l'oppositore è colpito da un flusso continuo di energia. Chi
viene colpito da tale energia verrà proiettato all'indietro senza riuscire a fermarsi fino a quando
verrà ostacolato nella sua traslazione da un oggetto solido.
La Forza che piega
Tzo Teh Jing
Questo tipo di forza implica la conoscenza e l'abilità nel piegare il corpo colpendo con la parte più
vicina all parte bloccata usando il Peng Jing. Per esempio se un oppositore afferra il polso, verrà
colpito dal gomito, se blocca il gomito verrà colpito dalla spalla ecc.
Potere della distanza
Ling Kung Jing
Questo è l'utilizzo della forza interna più raffinato e difficile da raggiungere ove l'oppositore viene
presumibilmente colpito da una certa distanza senza essere toccato. Per raggiungere tale livello
necessitano anni ed anni di pratica.
Indice dei Jing
Ascoltare
La Forza che penetra
La Forza che insegue
La Forza che neutralizza
Prendere in prestito la forza
La Forza che provoca
La Forza che sradica
La Forza che affonda
La Forza che controlla
La Forza che apre
La Forza che chiude
La Forza che devia
La Forza che striscia
La Forza che torce
La Forza che ruota
La Forza a spirale
La Forza che taglia
La Forza Fredda
La Forza che interrompe
La forza dei pollici
Il Potere eccellente
- Ting Jing
- Tzan Lien Jing
- Tzo Jing
- Hua Jing
- Tzeh Jing
- Ying Jing
- Ti Jing
- Chen Jing
- Na Jing
- Kai Jing
- Ho Jing
- Boh Jing
- Chou Jing
- Jzeh Jing
- Jen Jing
- Dzuen Jing
- Tze Jing
- Nung Jing
- Tuan Jing
- Chuen Jing
- Fuen Jing
14
La grande forza che vibra
La Forza che Vibra
La Forza che piega
Potere della distanza
- Dow Tiao Jing
- Dow So Jing
- Tzo Teh Jing
- Ling Kung Jing
Tai Chi Chuan stile YANG 108 (Elenco dei nomi delle
tecniche)
Nome italiano
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
Nome cinese
Forma della TERRA
Di Lu
Il drago apre le ali
Posizione vuota
Inizio
Afferrare la coda del passero a DX
Afferrare la coda del passero a SX
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Portare le mani avanti
L’airone spiega le ali
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Suonare il liuto
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo SX
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Suonare il liuto
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Parare avanzando e colpire con pugno DX
Muovere il passo e sferrare un pugno
Chiusura apparente
Long lian shi
Wu Chi
Qishi
You lan quewei
Zou lan quewei
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Tishou shangshi
Bai-e liang chi
Lou xi ao bu
Shou hui pipa
Lou xi ao bu
Zou lou xi ao bu
You lou xi ao bu
Shou hui pipa
You lou xi ao bu
Pie shen chui
Jin bu ban lan chui
Ru feng si bi
Nome italiano
Nome cinese
15
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
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Forma dell’UOMO
Jen Lu
Riportare la tigre sul monte
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Il pugno sotto il gomito
Respingere la scimmia a DX
Respingere la scimmia a SX
Volo in diagonale
Portare le mani avanti
L’airone spiega le ali
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Ago in fondo al mare
Mani come un ventaglio
Voltarsi e sferrare un pugno
Pugno da fermo
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Parare avanzando e colpire con pugno DX
Muovere il passo e sferrare un pugno
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Muovere le mani come le nuvole
La frusta semplice
Accarezzare il collo del cavallo
Lanciare il piede destro
Lanciare il piede sinistro
Voltarsi e dare un colpo con il tallone
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Parare avanzando e colpire con pugno DX
Avanzare e sferrare un pugno basso
Voltarsi e sferrare un pugno
Pugno da fermo
Parare avanzando e colpire con pugno DX
Muovere il passo e sferrare un pugno
Colpo con il piede DX verso l’alto
Abbracciare la tigre a SX
Abbracciare la tigre a DX
Colpo con il piede DX verso l’alto
I draghi gemelli si contendono la perla
Colpo con il piede SX verso l’alto
Voltarsi e dare un colpo con il tallone
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo DX
Bao hu gui shan
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Zhoudi Chui
Dao nian hou
Dao nian hou
Xie fei shi
Ti shou shangshi
Bai-e liang chi
Lou xi ao bu
Haidi zhen
Shan tong bei
Zhuan shen pie shen chui
Lou xi ao bu
Pie shen chui
Jin bu ban lan chui
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Yun shou
Danbian
Gao tan ma
You fen jiao
Zuo fen jiao
Zhuan shen deng jiao
Lou xi ao bu
Pie shen chui
Jin bu cai shui
Zhuan shen pie shen chui
Pie shen chui
Jin bu ban lan chui
You ti jiao
Zuo da hu
You da hu
You ti jiao
Shuang feng guan er
Zuo ti jiao
Zhuan shen deng jiao
Lou xi ao bu
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Parare avanzando e colpire con pugno DX
Muovere il passo e sferrare un pugno
Chiusura apparente
Pie shen chui
Jin bu ban lan chui
Ru feng si bi
Nome italiano
Nome cinese
Forma del CIELO
Dian Lu
Riportare la tigre sul monte
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Dividere la criniera del cavallo selvaggio DX
Dividere la criniera del cavallo selvaggio SX
Dividere la criniera del cavallo selvaggio DX
Afferrare la coda del passero a SX
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
La ragazza di giada tesse e lancia la spola
La ragazza di giada tesse e lancia la spola
La ragazza di giada tesse e lancia la spola
La ragazza di giada tesse e lancia la spola
Afferrare la coda del passero a SX
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Muovere le mani come le nuvole
La frusta semplice
Il serpente che striscia
Il gallo d’oro in equilibrio su una zampa DX
Il gallo d’oro in equilibrio su una zampa SX
Indietreggiare e respingere la scimmia
Volo in diagonale
Portare le mani avanti
L’airone spiega le ali
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo
L’ago in fondo al mare
Mani come un ventaglio
Bao hu gui shan
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Yema fen zong
Yema fen zong
Yema fen zong
Zou lan quewei
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Yunù chuan suo
Yunù chuan suo
Yunù chuan suo
Yunù chuan suo
Zou lan quewei
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Yun shou
Danbian
She shen xia shi
Jinji du li
Jinji du li
Dao nian hou
Xie fei shi
Ti shou shangshi
Bai_e liang chi
Lou xi ao bu
Haidi zhen
Shan tong bei
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Voltarsi e sferrare un pugno
Il serpente bianco fa saettare la lingua
Parare avanzando e colpire con pugno DX
Muovere il passo e sferrare un pugno
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Le mani come le nuvole
La frusta semplice
Accarezzare il collo del cavallo
Le mani si incrociano
Voltarsi e sfiorare il loto con la gamba DX
Sfiorare il ginocchio e colpire con pugno basso
Parare
Tirare indietro
Premere in avanti
Respingere
La frusta semplice
Il serpente che striscia
Avanzare e formare le sette stelle
Indietreggiare e cavalcare la tigre
Voltarsi e sfiorare il loto con la gamba DX
Tirare con l’arco contro la tigre
Sfiorare il ginocchio e muovere il passo
Parare avanzando e colpire con pugno DX
Muovere il passo e sferrare un pugno
Chiusura apparente
Chiusura del Taiji
Zhuan shen pie shen chui
baishe tu xin
Pie shen chui
Jin bu ban lan chui
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
Yun shou
Danbian
Gao tan ma
Shizi shou
Zhuan shen shizi tui
Lou xi zhi dang chui
Peng
Lu
Ji
An
Danbian
She shen xia shi
Shang bu qixing
Tui bu kua hu
Zhuan shen shizi tui
Wan gong she hu
Lou xi ao bu
Pie shen chui
Jin bu ban lan chui
Ru feng si bi
He Taiji
18
Questa Rubrica del giornalino sarà una fonte di informazioni per conoscere altre arti e curiosità .
Tutte le informazioni che verranno presentate saranno comunque relativamente superficiali e
fornite da persone o riprese da notiziari, articoli di giornale, opuscoli, e altro proprio con
l’intenzione di informare senza, giudicare e senza esprimere o meno il nostro interesse.
Di conseguenza mi scuso se le notizie riportate non saranno esatte o saranno solamente
l’interpretazione di un singolo ma non conoscendo un argomento bisogna fidarsi di quello che ci
viene riportato.
L’approfondimento degli argomenti ,se richiesto da più persone, può essere preso in considerazione
eventualmente scrivendo nuovi articoli più specifici o organizzando stage o seminari con persone
adeguatamente preparate circa le notizie che io periodicamente inserirò in questa parte del
giornalino.
Il Rei Ki
Rei Ki è un termine giapponese che indica l’Energia Cosmica Universale. Fin dalla nascita ogni
essere vivente ne è collegato sotto forma d’Energia Vitale. Letteralmente Rei-ki significa connettere
l’Energia Universale (Rei) al proprio soffio vitale (Ki).
E’ un metodo semplice e potente per entrare in armonia con se stessi e con tutto quello che ci
circonda.
Nella vita le esperienze negative bloccano o modificano il flusso dell’energia all’interno del nostro
corpo, il Rei Ki agendo sul corpo fisico, mentale e spirituale rinnova le energie bloccate,
consentendo così alla forza vitale di scorrere libermente.
Il Rei Ki dà più forza alle nostre emozioni, il coraggio nel fare le nostre scelte e per cambiare
situazioni che da tempo non siamo in grado di modificare.
Nel cuore c’è più armonia, più calore, più gioia, più chiarezza nella nostra mente e per questo è
guarigione non solo nel corpo, ma anche nella mente e nello spirito.
Chiunque può imparare il Rei Ki ,dal bambino all’anziano, non si richiede nessuna predisposizione,
e ricevuta l’iniziazione, tramite un cerimoniale durante il quale vengono aperti i canali energetici,
l’energia fluirà dalle mani per tutta la vita.
Il Rei Ki è un antico metodo di guarigione riscoperto dal Dr. Mikao Usui, monaco Cristiano vissuto
in Giappone nell’800, professore di Teologia nella piccola Università Cristiana di Kioto, la
Doshisha University.
Egli studiò i fenomeni legati alle guarigioni operate dai grandi Maestri spirituali, viaggiò per molti
anni e dopo svariate ricerche, studi e meditazioni Sviluppò un sistema di guarigione basato sugli
antichi insegnamenti riportati dalle scritture arcaiche il lingua Sanscrita.
Passò tutta la vita praticando ed insegnando questo metodo al quale diede il nome Rei Ki , che
oggi viene praticato ed insegnato in tutto il mondo.
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Il BaJi Quan
Il BaJi è uno stile di Gong Fu vecchio di 300 anni, a partire dal primo imperatore della dinastia
Qing praticamente sia le loro guardie del corpo che gli stessi sovrani vennero addestrati a questa
arte.
Secondo l'imperatore Qian Lung "il TaiJi andava bene per la pace mentre per la guerra era più
indicato il BaJi."
Il Baji guadagnò così la sua reputazione di arte potente, con rilascio di potenza esplosiva combinata
a tecniche semplici ma immediate ed efficaci.
l'allenamento:
Nel primo BaJi non c'erano tante forme come se ne possono trovare oggi
molti studenti aggiunsero forme addizionali derivanti probabilmente da altri stili di Gong fu
le forme originali erano la Jin Gang Ba Shi Otto forma del furtod'oro
Ba Ji Xiao Jia
La Forma piccola
Ba Ji Ta Jia
La Forma grande
Liu Da Kai
Sei grandi aperture
L'allenamento del BaJi include la preparazione dello spirito, lo sviluppo esterno del corpo,
allenamento interno del Qi e allenamento della tecnica.
Il movimento esterno si sviluppa in Otto differenti tipi di animale e crea Otto tipi di abilità.
L'allenamento col Qi Gong combinato con la preparazione dello Spirito rende capaci di produrre la
potenza esplosiva del BaJi (Fa Jing)
Vi sono tre stadi per apprendere il BaJi.
Primo stadio: lo studio delle posizioni Zhang Zhuang - Pen Ma Bu
lo studio della Forma Jin Gang Ba Shi e della Forma BaJi Xiao Jia.
Questo è lo stadio è più difficile perchè crea forza nelle gambe e abbassa il Qi. La Ji Gang Ba Shi è
usata per sviluppare la potenza del BaJi mentre l'altra è utile allo sviluppo fisico.
questo stadio dura almeno tre anni
Il secondo stadio include la Forma a due ( BaJi San Soo) ed la Forma Liou Da Kai, questi esercizi
sono utili sia per i movimenti esterni che per quelli interni..
Occorrono indicativamente altri tre anni per padroneggiare questo stadio.
L'ultimo stadio comprende lo studio della Xu Xi Gung e della forma BaJi Ta Jia. La Xu Xi Gung è
chiamata la tecnica del conteggio dei numeri per accrescere il corpo interiore, si studieranno inoltre
il Nei Dong Gong (un particolare Qi Gong del BaJi ) ed il Kou Qi gong (un altro Qi Gong per
l'emissione del Qi con la respirazione)
Principi e Teoria
La potenza del BaJi è chiamata BaJi San Chui Liu Li o Potenza dei tre passi, oppure potenza delle
tre sorgenti.
la prima potenza è la spalla, la seconda potenza è l'anca e la terza potenza è il battito del piede e lo
slancio del corpo.
Se si unisce il Qi interno per coordinare le tre sorgenti si produce potenza istantanea.(Fa jing)
i Classici del BaJi dicono:
1) Rendi chiaro il movimento delle tre sezioni del corpo
20
2) L'attività delle 4 estremità esterne e delle 4 estremità interne deve
stesso istante
3) Connetti i 5 elementi
4) Tieni lontano dalla mente i Sei Desideri Umani
iniziare e terminare nello
la spiegazione è la seguente:
1) Le tre sezioni sono la Spalla, la Vita e la Gamba
oppure Mano, Gomito e Spalla
2) Punto dice di coordinare Mani e Piedi (Le 4 estremità esterne) e il Qi, lo Spirito il Sangue ed il
Jing nei suoi vari tipi (Le 4 estremità interne)
3) Punto dice coordina tutti i tuoi muscoli per produrre potenza
4) Punto dice ripulisci e concentra la mente in un punto che sarà il tuo obbiettivo.
La Piccola Forma: il cardine del BaJI.
La piccola forma di per sé contiene già l'essenza del BaJi
praticando la piccola forma occorre :
1) Mantenere la posizione più bassa possibile ed alla stessa altezza per tutta la durata della forma
(24 movimenti),
2) Mantenere la posizione per alcuni attimi meglio se a lungo ma in maniera uniforme durante tutta
la forma,
3) Mantenere il corpo il più ritto possibile
4) Mandare giù il respiro nel Dan Tien
5) Tenere la punta della lingua appoggiata al palato
6) Tener sospesa la testa lasciare cadere le spalle e rilassarsi il più possibile
Dopo aver appreso la forma si può concentrarsi sulla liberazione dell'energia Fa Jing, allora si
devono apportare le seguenti modifiche al programma di studio:
1) Non si mantiene più la posizione a lungo ma al contrario tutto deve essere concatenato
2) Quando si slancia il corpo per colpire si deve battere il piede per scaricare l'energia
La fase successiva è quella dello studio del Ji Rou Shou Gong, (le mani che spingono del BaJi,) lo
studio del Ba ji Lu shou Gong, (le mani che afferrano del BaJi), tecniche del Qi Gong specifico per
il BaJi
Dopo si può affinare l’uso delle principali armi secondo lo stile BaJi.
Breve cenno del Qi Gong Del BaJi
Al primo livello lo studente inspira l’aria e la invia in profondità direttamente nel Dan Tien, poi lo
studente batte sul Dan Tien con la punta delle dita o coi pugni per esercitare una vibrazione atta al
risveglio del Qi poi espira l’aria.
Questo livello serve per incamerare il Qi e risvegliarlo.
Nel secondo livello il Dan Tien viene colpito con pugni per indirizzarvi l’attenzione cosicché la
mente e l’energia sono diretti nel Dan Tien.
Al terzo livello quando i pugni colpiscono il Dan Tien le vibrazioni muovono il Qi in tutto il corpo,
e col battito del piede si aumenta la vibrazione che aiuta la diffusione del Qi.
21
La Fitoterapia
La fitoterapia è, sinteticamente, l’utilizzo delle piante e delle erbe per la cura di numerose malattie
e disturbi.
In questa rubrica ci occuperemo delle piante più comuni, di facile reperibilità e del loro impiego
pratico.
Va ricordato brevemente che tutte le erbe medicinali non agiscono solo su un determinato organo,
ma esercitano le loro attività curative su gli insiemi di funzioni vitali ( Sistema circolatorio,
Digestione, ecc. )
Le erbe da utilizzare dovranno tutte pervenire da luoghi di raccolta che non siano inquinati da
prodotti chimici ( gas di scarico, pesticidi, insetticidi, ecc.), dovranno essere raccolte la mattina e
fatte essiccare, se necessario, all’ombra ed in luoghi arieggiati, oppure, più semplicemente, essere
acquistate in Erboristerie specializzate.
I dosaggi, sono generalmente riferiti ad un litro di liquido, per quantità minori, diminuire in
proporzione.
Per “PIZZICO” si intende la quantità che si può tenere tra pollice ed indice.
Una “PICCOLA MANCIATA” è quanto possiamo tenere in mano chiudendo le dita a metà
palmo.
Per una “MANCIATA” le dita si chiudono sulla parte inferiore del palmo.
Le preparazioni per uso interno :
INFUSO :
gettare acqua bollente sulle erbe e lasciar riposare qualche minuto ( da 3 a 5 ).
Indicato per le
erbe più delicate e per i fiori
DECOTTO:
si prepara mettendo la pianta in acqua tiepida o già in ebollizione, secondo i casi, e
facendo
bollire il tutto per qualche minuto. Metodo raccomandato di solito per le parti
o le specie
vegetali, più coriacee.
MACERAZIONE :
si ottiene lasciando riposare a lungo, da mezza giornata a 15 gg. La parte attiva della
pianta
nel vino o nell’alcool. Mai in acqua poiché si formano colture di microbatteri.
SUCCO :
si ottiene con le piante fresche e con la centrifuga poiché il procedimento manuale è
molto
lungo.
Le preparazioni per uso esterno :
LOZIONE :
è un infuso o un decotto applicato direttamente sulla pelle massaggiando.
Esistono altri tipi di preparati per uso esterno che sono poco pratici e richiedono molto tempo.
Questi per il momento li citiamo e verranno descritti all’occorrenza : Impacco, Compresse,
Colliri, Gargarismi, Bagni ed Irrigazioni.
Incominciamo con descrivendo l’utilizzo di una piante molto comune :
La Salvia
22
La Salvia
La salvia, di cui si utilizzano le foglie ed i fiori, è prima di tutto stimolante: attiva la circolazione
del sangue e favorisce l’equilibrio del sistema nervoso. S raccomanda vivamente alle persone
affaticate , agli anemici, ai convalescenti, agli ipernervosi, ai nevrastenici e agli esauriti. La pianta è
anche un forte tonico: calma il vomito e le diarree e, meglio di qualunque altra, agevola le funzioni
dello stomaco e dell’intestino. Le virtù astringenti ne raccomandano l’uso per combattere
emorragie, mestruazioni anormali, perdite bianche e tosse.
Le virtù diuretiche, antispasmodiche e ricostituenti, fanno della salvia un prezioso medicamento
contro malanni fastidiosi e anche gravi come la ritenzione delle urine, la disfunzione dei reni, gli
edemi, la gotta, i reumatismi e le emicranie. E’ anche febbrifuga e limita l’eccessiva sudorazione
notturna che si accompagna a molte malattie infettive. Ha un’azione molto benefica sul delicato
apparato genitale femminile ( Tonificando l’utero, regolarizzando le mestruazioni e combattendo i
disagi della menopausa. Sono state riconosciute alla salvia proprietà antidiabetiche : il decotto
riporta in breve tempo alla normalità il tasso di zucchero nel sangue. Per uso esterno a forti
proprietà antisettiche, e agevola la cicatrizzazione.
Si consiglia per gargarismi e sciacqui ( gengiviti, ascessi, tonsilliti e carie), per lozioni, impacchi e
bagni ( difende la salute della pelle e del cuoio capelluto con azione tonica e disinfettante.
Preparazione ed impiego
In cucina usate salvia in abbondanza , sulle carni arrostite, nelle salse, nelle zuppe ecc. Più ne
mangerete meglio vi sentirete.
INFUSO di foglie e di fiori : mettete un mezza manciata di salvia essiccata in un litro d’acqua.(
Una tazza dopo i pasti, come tonico, digestivo e stimolante; una tazza prima di dormire contro
l’insonnia, le angosce ed i sudori freddi.)
DECOTTO di fiori e di foglie ( per uso esterno : lozioni, frizioni, shampoo ed impacchi) mettete
una manciata e mezzo di salvia in un litro d’acqua.
VINO ( fortificante e ricostituente ): su due manciate di salvia versate un litro di vino rosso
bollente; lasciate in infusione per 1/4 d’ora; passate e zuccherate a volontà ( un bicchierino ai pasti,
un altro prima di dormire). Altra ricetta : lasciate macerare 3 - 4 manciate di salvia in un litro di
buon vino bianco o rosso , per una settimana ( un bicchierino ai pasti).
VINO per uso esterno ( sulle piaghe ) : lasciate macerare una manciata di salvia in un 1/4 di litro di
vino per tre giorni.
LIQUORE : si può preparare un ottimo liquore, profumato e ricco di virtù medicinali, lasciando
macerare per una settimana una manciata di salvia in 1/2 litro di acqua vite ( 1 cucchiaino da caffè
al giorno, per via interna. Si usa anche per uso esterno in frizioni sulle parti doloranti.)
TINTURA : fate macerare per due settimane una manciata di foglie della pianta in 1/4 di litro di
alcool a 90 gradi; filtrate ( uso esterno : contro i dolori in frizioni per accelerare la circolazione
del sangue, ecc)
NOTA: anche se la salvia possiede mille virtù , ciò non toglie che questa sia controindicata per gli
individui dal temperamento sanguigno ( molto esuberanti, dal viso rosso ecc.)
23
Trattato sul Tai Chi Chuan del M. Chang San Feng
( circa 1200 d.C.)
Quando cominci a muoverti, che il corpo sia leggero e
agile. Ogni parte del corpo sia collegata a tutte le altre.
Si dovrebbe espandere l’energia interna, farla vibrare
come il battito di un tamburo. Lo spirito dovrebbe
condensarsi all’interno verso il centro del corpo.
Quando esegui il Tai Chi, che esso sia perfetto ;
non consentire alcuna imperfezione. La forma deve
essere omogenea, senza alcuna irregolarità, e continua,
senza che vi sia spazio per alcuna interruzione.
L’energia interna, il chi, è radicata ai piedi, si trasferisce
nelle gambe, è controllata dalla vita e si sposta, infine,
lungo la schiena fino alle braccia e alla punta delle dita.
Quando trasferisci il chi dai piedi alla vita, il corpo agisce
come se tutte le parti fossero una cosa sola; ciò ti consente
di avanzare e arretrare liberamente controllando l’equilibrio
e la posizione. Se non riesci, perdi il controllo dell’intero
sistema corporeo. Il solo rimedio a tale problema è la
verifica della posizione.
L’applicazione dei principi favorisce il movimento fluido
del Tai Chi in ogni direzione: avanzare, arretrare,
spostarsi verso destra e verso sinistra.
In tutto ciò si dia risalto all’uso della mente nel
controllo dei movimenti, e non semplicemente a quello
dei muscoli esterni. E’ necessario seguire il principio
24
Tai Chi degli opposti: quando ti muovi verso il basso
che la tua mente sia consapevole; quando avanzi
che la tua mente tenga presente l’ arretrare;
quando ti sposti verso sinistra, che la tua mente
sia consapevole anche del lato destro, così che
quando la tua mente sale stia contemporaneamente
scendendo.
Tali principi sono collegati al movimento Tai Chi
così come sradicare un oggetto, distruggendone
le fondamenta , lo si fa cadere più in fretta.
La netta separazione del Positivo dal Negativo
deve accompagnarsi alla netta individuazione
del sostanziale e dell’insostanziale. Il corpo
intero, integrato dalla connessione di tutte
le sue parti, diviene un rapporto esteso di unità
d’energia positiva e negativa, ciascuna delle quali
deve essere interrelata, affinché tra loro non vi
sia alcuna interruzione.
Nella lunga forma il corpo deve muoversi come lo
scorrere cadenzato dell’acqua di un fiume o come l’avvicendarsi
delle onde dell’oceano.
Nella lunga forma, parare, ritirarsi ruotando, premere,
spingere, tirare verso il basso, dividere, colpire con
il gomito e colpire con la spalla sono dette
‘ le forme degli otto diagrammi’ (Pa Kua), il
movimento che comprende le otto direzioni.
La posizione in piedi, l’avanzare, il ritirarsi, il guardare a
sinistra, il fissare a destra e l’equilibrio centrale sono
detti ‘I passi dei cinque stili’. Parare, ritirarsi
ruotando, premere e spingere sono detti ‘le quattro
direzioni cardinali’. Tirare verso il basso , dividere,
colpire con il gomito e colpire con la spalla sono detti
’ le quattro diagonali’. L’avanzare, il ritirarsi, il
guardare a sinistra , il fissare a destra e l’equilibrio
centrale sono detti rispettivamente ‘metallo, legno,
25
acqua, fuoco e terra’. Quando le forme si combinano,
sono chiamate ‘ le tredici posture originarie del Tai Chi’.
Chang San Feng
26