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Tra polizie e controllo del territorio: alla ricerca delle discontinuità Livio Antonielli ha studiato presso l’Università di Milano e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha svolto la propria attività presso le Università di Messina e di Milano, dove attualmente insegna Storia delle istituzioni politiche, Storia costituzionale e Storia delle istituzioni militari. È membro del comitato di direzione di «Società e storia» e del comitato scientifico di «Crime, Histoire & Sociétés / Crime, History & Societies». I principali indirizzi di ricerca sono le istituzioni dell’Italia napoleonica, il ’700 lombardo e la polizia tra ’600 e ’800. Stefano Levati ha studiato presso l’Università degli studi di Milano e la Scuola Normale Superiore di Pisa. Attualmente insegna Storia moderna e Storia culturale dell’età moderna presso l’Ateneo milanese. È membro del comitato di direzione di «Società e storia». I suoi principali indirizzi di ricerca sono la storia sociale e la storia militare tra la fine dell’antico regime e la prima età moderna. Attualmente sta conducendo una ricerca sulla storia del tabacco nell’Italia preunitaria. Rubbettino e 25,00 Tra polizie e controllo del territorio: alla ricerca delle discontinuità a cura di Livio Antonielli Stefano Levati Rubbettino Il policing inteso, nella sua forma più ampia, come attività di difesa dalla criminalità e di controllo del territorio, si configura in forme diverse a seconda dei contesti ambientali, delle tradizioni locali, delle necessità e, naturalmente, delle scelte governative. All’interno di tale quadro, il volume va alla ricerca delle discontinuità. Si vogliono mettere in luce momenti e passaggi che possano aver dato luogo a modificazioni significative nell’esercizio del policing. Si fa riferimento a scansioni cronologiche oppure a specifici avvenimenti, a decisioni di carattere normativo oppure alla formazione di nuovi corpi armati, a fratture territoriali oppure alla presentazione di progetti e proposte, all’applicazione di soluzioni tecniche innovative o all’apertura di nuovi ambiti di intervento e così via. L’importante è che le discontinuità evidenziate siano effettivamente state in grado di lasciare tracce importanti, per un determinato territorio o per una specifica epoca. Il volume pubblica gli atti dell’omonimo convegno tenutosi nel 2013 ad Abbiategrasso.