maria ranieri
PhD in “Telematics and Information Society”, she is an associate professor at the Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia of the Università degli Studi di Firenze. Since 2001 she has been involved in the research activities of the "Educational Technology Laboratory" (http://www.lte.unifi.it) of the Università degli Studi di Firenze and in the post graduate Masters Programme in “Designing and Managing Online Education”. Her main research areas include theory and methodology relating to media and technology in education, as well as work around teachers’ practices and students' learning. On these topics she published several papers and books, among which: E-learning: modelli e strategie didattiche, Erickson, Trento, 2005; E-tutor: identità e competenze, Erickson, Trento, 2005 (with M. Rotta); Formazione e cyberspazio. Divari e opportunità nel mondo della rete, ETS, Pisa, 2006; Fondamenti di didattica. Teoria e prassi dei dispositivi formativi, Carocci, 2007 (with G. Bonaiuti and A. Calvani); La competenza digitale nella scuola. Modelli per valutarla e svilupparla, Erickson, Trento, 2010 (with A. Calvani and A. Fini); Media Education in Action. A Research Study in Six European Countries, FUP, Firenze, 2010 (with A. Parola); Valutare la competenza digitale, Erickson, Trento, 2011 (with A. Calvani and A. Fini); Le insidie dell'ovvio. Tecnologie educative e critica della retorica tecnocentrica, ETS, Pisa, 2011.
With regards to m-learning, she has coordinated (with G. Bonaiuti) the European Project “ENSEMBLE”, whose aim was to explore the pedagogical potential of m-learning to promote social inclusion of immigrant citizens in Italy and France (see: Ensemble. Mobile Learning to Promote Social Integration, http://www.scribd.com/doc/41268962/Ensemble-Mobile-learning-to-promote-social-integration). She has been a partner in the EU-funded (Grundtvig) My Mobile project (http://www.mymobile-project.eu/) and team leader of the Stellar Theme Team - SoMobNet (http://www.somobnet.eu/). She is member of the panel of reviewers of the “British Journal of Educational Technology”, "Computer & Education" and the “Journal of E-Learning and Knowledge Society”, the official review of the Italian e-Learning Society. Maria is currently the coordinator of the EU funded project e-EAV (http://www.engagementproject.eu).
With regards to m-learning, she has coordinated (with G. Bonaiuti) the European Project “ENSEMBLE”, whose aim was to explore the pedagogical potential of m-learning to promote social inclusion of immigrant citizens in Italy and France (see: Ensemble. Mobile Learning to Promote Social Integration, http://www.scribd.com/doc/41268962/Ensemble-Mobile-learning-to-promote-social-integration). She has been a partner in the EU-funded (Grundtvig) My Mobile project (http://www.mymobile-project.eu/) and team leader of the Stellar Theme Team - SoMobNet (http://www.somobnet.eu/). She is member of the panel of reviewers of the “British Journal of Educational Technology”, "Computer & Education" and the “Journal of E-Learning and Knowledge Society”, the official review of the Italian e-Learning Society. Maria is currently the coordinator of the EU funded project e-EAV (http://www.engagementproject.eu).
less
Uploads
Books by maria ranieri
Sede: Aula Magna d’Ateneo
Titolo: Digital Scholarship tra ricerca e didattica. Studi, esperienze, buone pratiche
Abstract: Il convegno si propone di fare il punto sul tema della Digital Scholarship, un ambito di ricerca emergente che riguarda le trasformazioni delle pratiche didattiche e di ricerca degli accademici legate alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Saranno presenti esperti nazionali e internazionali per condividere prospettive di indagine e modalità di intervento. L'evento prevede anche la presentazione e discussione di buone pratiche di innovazione didattica sperimentate presso l’Ateneo fiorentino, con una particolare attenzione al progetto DIDeL (Didattica in eLearning).
Drawing on rich examples from Austria, Belgium, Bulgaria, France, Italy, Slovenia, and the UK - countries characterized by different political and cultural contexts – Populism, Media and Education addresses key questions about the meaning of new populism, the nature of e-engagement, and the role of education and citizenship in the digital century.
With its international and interdisciplinary approach, this book is essential reading for academics and students in the areas of education, media studies, sociology, cultural studies, political sciences, discrimination and gender studies.
This publication has been produced with the financial support of the DAPHNE Programme of the European Union. The contents of this publication are the sole responsibility of the e-EAV partnership and can in no way be taken to reflect the views of the European Commission.
Il volume si propone di affrontare tali quesiti, superando lo schema classico apocalittici versus integrati e suggerendo una chiave di lettura critica per l'analisi dei rapporti tra tecnologia ed educazione. Lo scopo è duplice: da un lato, si intende decostruire la retorica imperante che aleggia intorno al dibattito su scuola e tecnologie e, dall'altro, si avanzano proposte per una riforma della ricerca tecnologico-educativa. In questa riflessione, funzioni chiave sono riconosciute alla scuola, come principale agenzia di mediazione all'uso consapevole delle tecnologie, ed alla ricerca, come strumento privilegiato per la formulazione di politiche tecnologiche e educative informate.
units with a series of educational activities about the topics and
problems already dealt with in both the online game and the theatre
plays. These activities aim at developing
an increased awareness among young people of both the
risks and opportunities of digital media and online communication.
Il libro propone una serie di prove, divise per livello scolastico, con l’obiettivo di valutare la capacità degli alunni e degli studenti di utilizzare in modo corretto, consapevole, critico e responsabile le nuove tecnologie. Le prove sono state ideate nello spirito suggerito dalle Raccomandazioni sulle Key Competences per il Lifelong Learning del Parlamento e del Consiglio Europeo.
Il volume si propone non solo di attrezzare gli insegnanti con una strumentazione indispensabile per valutare l’efÿcacia della loro azione formativa ma anche di favorire uno spostamento delle attività tecnologico didattiche da una accentuazione prevalentemente tecnocentrica, quale è quella attualmente prevalente, verso ÿnalità pedagogicamente rilevanti, in cui assumano forte risalto componenti di ordine cognitivo, critico ed etico partecipativo.
Papers by maria ranieri
Sede: Aula Magna d’Ateneo
Titolo: Digital Scholarship tra ricerca e didattica. Studi, esperienze, buone pratiche
Abstract: Il convegno si propone di fare il punto sul tema della Digital Scholarship, un ambito di ricerca emergente che riguarda le trasformazioni delle pratiche didattiche e di ricerca degli accademici legate alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Saranno presenti esperti nazionali e internazionali per condividere prospettive di indagine e modalità di intervento. L'evento prevede anche la presentazione e discussione di buone pratiche di innovazione didattica sperimentate presso l’Ateneo fiorentino, con una particolare attenzione al progetto DIDeL (Didattica in eLearning).
Drawing on rich examples from Austria, Belgium, Bulgaria, France, Italy, Slovenia, and the UK - countries characterized by different political and cultural contexts – Populism, Media and Education addresses key questions about the meaning of new populism, the nature of e-engagement, and the role of education and citizenship in the digital century.
With its international and interdisciplinary approach, this book is essential reading for academics and students in the areas of education, media studies, sociology, cultural studies, political sciences, discrimination and gender studies.
This publication has been produced with the financial support of the DAPHNE Programme of the European Union. The contents of this publication are the sole responsibility of the e-EAV partnership and can in no way be taken to reflect the views of the European Commission.
Il volume si propone di affrontare tali quesiti, superando lo schema classico apocalittici versus integrati e suggerendo una chiave di lettura critica per l'analisi dei rapporti tra tecnologia ed educazione. Lo scopo è duplice: da un lato, si intende decostruire la retorica imperante che aleggia intorno al dibattito su scuola e tecnologie e, dall'altro, si avanzano proposte per una riforma della ricerca tecnologico-educativa. In questa riflessione, funzioni chiave sono riconosciute alla scuola, come principale agenzia di mediazione all'uso consapevole delle tecnologie, ed alla ricerca, come strumento privilegiato per la formulazione di politiche tecnologiche e educative informate.
units with a series of educational activities about the topics and
problems already dealt with in both the online game and the theatre
plays. These activities aim at developing
an increased awareness among young people of both the
risks and opportunities of digital media and online communication.
Il libro propone una serie di prove, divise per livello scolastico, con l’obiettivo di valutare la capacità degli alunni e degli studenti di utilizzare in modo corretto, consapevole, critico e responsabile le nuove tecnologie. Le prove sono state ideate nello spirito suggerito dalle Raccomandazioni sulle Key Competences per il Lifelong Learning del Parlamento e del Consiglio Europeo.
Il volume si propone non solo di attrezzare gli insegnanti con una strumentazione indispensabile per valutare l’efÿcacia della loro azione formativa ma anche di favorire uno spostamento delle attività tecnologico didattiche da una accentuazione prevalentemente tecnocentrica, quale è quella attualmente prevalente, verso ÿnalità pedagogicamente rilevanti, in cui assumano forte risalto componenti di ordine cognitivo, critico ed etico partecipativo.
blended or online learning courses. The challenges of pedagogical and technological innovation at all levels of education, particularly at university level, is well known in the international literature.
However, when taking into account the literature related to faculty development, it emerges a relatively
low level of conceptualization of theoretical notions, a number of different models developed by each
single institution, unclear strategies to evaluate the impact of training programs. Briefly, the field of faculty development surely deserves further investigation.
This paper concentrates on DIDe-L, a program of faculty development developed at the University of Florence through a collaboration between the Department of Education and Psychology and the Centre of IT Services (SIAF). It illustrates and discusses the conceptual framework which underpins the training model, and its main components. Grounded on the emerging evidence on effective training interventions in the field but attempting to go a step further, the program is based on an
integrated approach, which builds on four pillars: a) online resources (tutorial, templates) supporting self-directed learning, that triggers forms of design thinking by which educational problems can
leverage creative pedagogical solutions; b) subject-field case studies, which enacts specific professional and pedagogical knowledge that is motivating for the teachers engaged in training activities; c) coaching and labs, where the teacher asks specific questions born from her own vision of pedagogical interventions, gearing the own professional learning process individually and in groups; d) a community, where the questions leading to professional learning are shared and learning outcomes (particularly professional results/content generated by participants) are showcased as a mean to enact vicarious, peer-learning.
The paper ends with some considerations on criticalities and affordances of our model and on future research developments.
Are they always aware of the risks they may run? What consequences may emerge in the long term if cautions are ignored? These are some of the questions that should be addressed by users, experts and scholars engaged with digital environments, especially social networking sites. This chapter focuses on these issues trying to provide a wide overview of the current literature on identity, credibility and trust, and their implications for privacy and security, from the perspective of social and behavioral sciences.
Some measures provided by experts on how to protect against the most common security and privacy threats are also outlined.
nell’ambito del progetto europeo e-MEL (www.e-mel.org) finalizzato alla
messa a punto di modelli e contenuti per la formazione delle competenze
mediali e digitali degli insegnanti futuri e in servizio.
La sperimentazione è stata realizzata nel quadro dei laboratori di Scienze
della Formazione Primaria dell’Università di Firenze, coinvolgendo circa
250 studenti in un percorso di formazione in modalità blended.
Essa ha avuto come obiettivo quello di verificare la qualità e l’efficacia
dei Training Scenario ai fini dell’acquisizione di competenze di media literacy
da parte dei partecipanti. In particolare, le dimensioni indagate sono state:
l’efficacia dei materiali e delle attività, il gradimento del percorso e della
piattaforma online, la sostenibilità della proposta didattica, il livello di
partecipazione degli studenti, il grado di trasferibilità delle competenze
acquisite nel proprio contesto professionale, presente o futuro.