Papers by belingardi chiara
CRIOS, Apr 1, 2024
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Scienze del Territorio, Nov 26, 2023
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bristol University Press eBooks, Sep 30, 2022
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Contesti. Città, territori, progetti
Via Bixio è la strada dove è ubicata la scuola Di Donato a Roma. La scuola è molto grande (l’edif... more Via Bixio è la strada dove è ubicata la scuola Di Donato a Roma. La scuola è molto grande (l’edificio contiene un nido, due scuole dell’infanzia – una statale e una comunale – e una primaria) e di conseguenza la strada su cui insistono i cancelli di ingresso e uscita è molto frequentata. La pedonalizzazione della strada antistante i due cancelli principali della scuola è una delle ultime conquiste dell’Associazione Genitori e dell’istituto scolastico. Tuttavia, come si vedrà, è una conquista tutt'altro che definitiva e pacificata, per quanto simbolica di come l’azione educativa e comunitaria possa eccedere luoghi e tempi dati per fare salti di scala. L’articolo intende portare un contributo al tema della “città a misura di bambine e bambini” e della scuola come punto di partenza per la creazione di spazi di prossimità a partire dalla pedonalizzazione di via Bixio, avvenuta in via sperimentale nel 2021 con un orizzonte temporale che arriva a giugno 2022. Partendo da una comunità ...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
CUI '13/Contemporary Urban Issues oinference, 2013
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Geographies of Gender-Based Violence
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Le pratiche di appropriazione e riappropriazione dello spazio urbano compiute da parte di donne o... more Le pratiche di appropriazione e riappropriazione dello spazio urbano compiute da parte di donne organizzate, hanno effetti di maggiore durata e di aumento del benessere generalizzato, rispetto alle politiche di protezione delle donne. Queste pratiche infatti tendono ad aumentare la frequentazione dello spazio pubblico da parte di tutta la popolazione urbana, a creare luoghi di incontro e di organizzazione, a riempire di senso gli spazi pubblici, costruire diverse narrazioni e a generare diritto alla città. Quello della “sicurezza” è uno degli argomenti per misurare questa affermazione. Le politiche che riguardano la sicurezza sono spesso espressione di retoriche che vedono le donne come soggetto debole nella città, oggetto di violenza, da proteggere attraverso meccanismi di chiusura e di esclusione: esclusione sia delle popolazioni urbane dipinte come potenzialmente pericolose (in particolare uomini migranti) e generative di disordine (entrando in questo modo nella sfera del decoro ...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
In the contemporary city, beside public and private spaces there is a third type of spaces: the c... more In the contemporary city, beside public and private spaces there is a third type of spaces: the common places. This are spaces which are maintained and managed by people from the surrounding community. Such examples are community gardens and common allotments, and other open (or closed) spaces where people meet and work together. Urban commons have a long history in Italian cities since the Middle Ages, where they were then mainly represented by untutored fields and grasslands. Modern town planning decided both a specific use and owner for every space, but in the cities there survive wastelands where people can experience the "self-building" of place and in this way express themselves, growing things, taking care of a common ground and building a community. There are many examples in Rome and other cities all over the world (some case will be presented in the session). This allotments and gardens, because of the self building of the people and the openness, have all the ch...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
recensione dei libro Viaggio nell’Italia dei beni comuni, a cura di Paolo Cacciari, Nadia Caresti... more recensione dei libro Viaggio nell’Italia dei beni comuni, a cura di Paolo Cacciari, Nadia Carestiato, Daniela Pas- seri, Marotta & Cafiero editori, Napoli 2012
Bookmarks Related papers MentionsView impact
il contributo consiste in una rilettura di questi due testi di Marta Lonzi: "Autenticità e p... more il contributo consiste in una rilettura di questi due testi di Marta Lonzi: "Autenticità e progetto" e "L'architetto fuori di sé
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
coorDinatore Della reDazione / managing eDitor: Angelo M. Cirasino (cirasino@unifi.it , Universit... more coorDinatore Della reDazione / managing eDitor: Angelo M. Cirasino (cirasino@unifi.it , Università di Firenze-DiDA) comitato scientifico esecutivo / executive scientific committee:
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The article discusses the concept of the right to the city. The expression was conceived by Henri... more The article discusses the concept of the right to the city. The expression was conceived by Henri Lefebvre, but with the passage of time it lost the connection to its author (through the superficial and careless use made of the term in the literature) and consequently also its strongly radical meaning. The article analyses the different contemporary interpretations of the concept of the right to the city and proposes some new ones.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
in H. Bows, A. Fileborn (a cura di), Geographies of Gender-Based Violence: a multi-disciplinary perspective, Bristol University Press, Bristol, pp. 21-35. ISBN: 9781529214505, 2022
In this chapter, we outline some Italian feminist reflections and practices relating to the link ... more In this chapter, we outline some Italian feminist reflections and practices relating to the link between urban space and gender-based violence, focusing on the shift from an idea of security towards one of self-determination in public space. In order to map the Italian debate through our theoretical and empirical work, we will sketch out three meaningful dimensions. First, we outline the shift in the literature on women and LGBTQIA+ subjectivities and the city from an understanding of security to self-determination, by redefining the notion of gender-based violence. Then, we will describe certain feminist and transfeminist movements’ activities in urban spaces as an example of self-determination from below. Finally, we will propose some emerging insights from the contemporary pandemic context. By combining the experiences and contributions that we collected, we aim to provide a picture of a feminist city.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Riassunto. La crisi dello spazio pubblico è uno dei segnali della distanza tra gli abitanti e il ... more Riassunto. La crisi dello spazio pubblico è uno dei segnali della distanza tra gli abitanti e il proprio ambiente di vita. Di fronte a questa situazione, alcuni autori indicano la domanda di beni comuni anche in ambito urbano come via d'uscita. L'articolo si interroga sull' esistenza e le caratteristiche di beni comuni spaziali in am-bito urbano, le comunanze urbane. Il ragionamento viene condotto attraverso la ricerca di spazi configurabili come beni comuni nella città tradizionale, per poi proporre alcuni elementi che provengono dalla letteratura specifica sui beni comuni. Questi sono messi alla prova rispetto ad alcune pratiche di riappropriazione degli spazi da parte degli abitanti, per arrivare a sintetizzare una griglia di sette elementi. La griglia ha il doppio sco-po di permettere di riconoscere le comunanze e di fornire alcune linee guida adattabili per la produzione e la condivisione di spazi. Le comunanze realizzate con queste caratteristiche possono essere lu...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by belingardi chiara
Aprire spazi. Dialoghi per interrogare e sovvertire la violenza strutturale dello spazio urbano (Chiara Belingardi, Federica Castelli, Serena Olcuire)
GENEALOGIE. Intessere racconti altri tra passato e futuro
Riandare alle origini per scardinare l’idea di città patriarcale e immaginare altre forme di urbanità possibili (Lidia Decandia)
Costruite per le donne, costruite dalle donne. Produzione di spazi femminili dai Women’s Building alle case delle donne (Claudia Mattogno)
Architetta non si nasce, lo si diventa (Chiara Belingardi)
IMMAGINARI. Interrogare l’esistente a partire dal desiderio
Città stellari (Federica Giardini)
Violenza e spazio urbano. Oltre la sicurezza, verso l’autodeterminazione (Federica Castelli)
Mappe del desiderio. Spazi safe e pratiche transfemministe di riappropriazione dell’urbano (Giada Bonu)
Città a misura di donne o donne a misura di città? La mappatura come strumento di governo e sovversione del rapporto tra sicurezza e genere (Serena Olcuire)
Soggettività molteplici nello spazio urbano (Cristina Mattiucci)
La città dei corpi indecorosi: femminismi, spazi urbani e politiche securitarie in Italia (Miriam Tola)
INVENZIONI. Mettiamoci i corpi, prendiamoci gli spazi
Lo spazio-corpo come laboratorio: the body strikes back (Rachele Borghi)
Presenze indecorose: pratiche femministe oltre le politiche securitarie. Intervista con Viola su Tuba Bazar (Fabio Bertoni, Simone Tulumello)
Comitati di quartiere e riproduzione sociale tra sperimentazione e contraddizioni (Sara Pierallini, Martina Tontodonati)
La città femminista che meritiamo di vivere (Lucha y Siesta)
ARCIPELAGA, una città transfemminista e antispecista (TerraCorpiTerritorieSpaziUrbani)
Carta della città femminista (Non Una Di Meno – Padova)
Note per una risignificazione femminista dello spazio urbano. Dalla toponomastica allo sciopero transnazionale (Alina Dambrosio)
La potenza delle pratiche. Note sulla giornata ‘La libertà è una passeggiata’ (Isabella Pinto)
(in)Movement – su quello che si muove anche dentro. Azione
performativo-poetica di apertura alla giornata di studi (Paula Carrara)
Questo libro è un punto di incontro tra donne che ragionano sulla città a partire da diversi punti di vista.
Noi, come curatrici, crediamo che non esistano teorie prive di corpo, riflessioni nate dalla purezza dei concetti e che di solo pensiero si alimentano. Crediamo che le teorie, i pensieri, i libri e le pagine fitte fitte di appunti nascano da esperienze, incontri, incroci (a volte anche imprevisti), e che abbiano a che fare con la contingenza delle vite, la loro materialità, le loro imprevedibilità e necessità.
Insomma, che abbiano a che fare con il corpo di ognuna e ognuno e tutto ciò che essi portano sulla scena.
Abbiamo scelto la politica come chiave di lettura del fenomeno urbano. Questo non solo perché la politica è stata il nostro punto di incontro, ma anche per scardinare la logica che vede nella costruzione dello spazio urbano un’operazione asettica da affidare a tecnici, quando invece in essa si rivela una dimensione molto forte della politica. Attraverso la costruzione degli spazi, delle geometrie e dei luoghi, attraverso la libertà e l’accessibilità dell’urbano, attraverso la cura, il dispiegamento delle possibilità e l’esercizio della serendipity, è possibile costruire una società più aperta e più giusta. Questa è una questione strettamente politica.
Questo volume, dunque, vuole essere un luogo di lavoro e di scambio tra donne sulle questioni di città e genere. Le donne di cui questo volume racconta non sono un “oggetto” di indagine, ma soggetti creatori di saperi e di pratiche, di immaginari e pratiche istituzionali informali.
Il libro è diviso in tre sezioni: Agorà, che raccoglie contributi eterogenei sulla città; Strade, che raccoglie contributi e riflessioni sul tema chiave della sicurezza; Incroci, spazio di sperimentazione e contaminazione, in cui vi si ritrovano riletture e commenti di testi fondamentali a partire da posizionamenti non previsti (non dall’accademia, almeno). All’interno delle diverse sezioni trovano posto donne con posizionamenti diversi: abbiamo raccolto punti di vista di professioniste e lavoratrici, di studiose e teoriche, filosofe e urbaniste, donne appartenenti a movimenti e/o al mondo delle pratiche, donne artiste o legate alla costruzione di immaginari e narrazioni. Ogni contributo incarna più di un aspetto: nessuna di queste donne, infatti, riesce a esaurirsi in un solo di questi posizionamenti ed è restia a farsi ingabbiare in diciture chiuse e delimitanti. Ogni donna che ha contribuito in questo volume non si esaurisce in un’etichetta, ma incarna in sé molti degli aspetti di cui sopra. Ogni autrice è portatrice di uno sguardo ampio, complesso e ricco di sfumature, impossibile da delimitare.
Indice
Introduzione (C. Belingardi, F. Castelli)
Parte 1: Agorà
1. A proposito di femminismi, donne e città (C. Belingardi)
2. Cartografie di genere (D. Poli)
3. Posizione, spazio, movimento: termini della differenza sessuale. A partire dal libro di Federica Giardini, Relazioni. Differenza sessuale e fenomenologia, Sossella, Roma 2004 (a cura di F. Castelli)
4. Città e conflitto. Trasformazioni, reinvenzioni e rifondazioni (F. Castelli)
5. The Politics of Dispossession and Reappropriation in the Neoliberal City (M. Mayer)
6. Un teatro occupato e il diritto alla città (C. Belingardi, I. Caleo, F. Giardini, I. Pinto)
7. Una operazione di fermentazione urbana (L. Decandia)
8. ORA. Indagine sulla piazza in 4 tappe (S. Calderoni, I. Caleo)
Parte 2: Strade
9. Securitarismo, rischio ed uso strumentale del corpo delle donne (A. Simone)
10. Paris by Night (V. Medda)
11. Alcune riflessioni sulla sicurezza da una prospettiva di Lucha e di Siesta (a cura di C. Belingardi)
12. “Il buio va strettamente illuminato”. Laboratorio di progettazione partecipata sulla percezione della sicurezza in ambito urbano (L. Moretti, V. Petrucci)
Parte 3: Incroci
13. Corpi urbani, alcune note a margine. Recensione a Giancarlo Paba, Corpi urbani. Differenze, interazioni, politiche, FrancoAngeli, Milano 2010. (I. Pinto)
14. Oltre il margine. bell hooks e la città (M. Rossi)
15. Violenza del confine e umane inclinazioni. Una lettura del film La zona di Rodrigo Plà (2007) (G. Serughetti)
16. Politiche della differenza. Questioni di giustizia (spaziale), di genere e di diritto (alla città) (C. Perrone)
17. Marta Lonzi “l’architetto fuori di sé” (1982) e “Autenticità e progetto” (2006) (C. Belingardi)
18. L’apprendimento come esperienza estetica. Una comunità di pratiche in azione. Testi di Lidia Decandia riletti da Sandra de Perini (S. De Perini)
19. La giustizia mise en space. Note sul testo di Susan S. Fainstein, The just city (2010) (F. Giardini)
20. L’esperienza della città. Note sul testo di Jane Jacobs, Vita e morte delle grandi città (E. De Majo)
21. Il testo della città. Nadja di Breton (D. Angelucci)
a cura di / dossier coordonné par / edited by // Elisabetta Risi, Riccardo Pronzato & Cristina Mattiucci
Guest artist / artiste présenté / artista ospite // Tommaso Vaccarezza
ISBN: 9789082819175