Papers by Davide Boniforti
NON PRESENT
Bookmarks Related papers MentionsView impact
PSICOLOGIA DI COMUNITA', 2022
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Simposi Il Service-Learning e le molteplici forme di impegno nella comunità: riflessioni ed esper... more Simposi Il Service-Learning e le molteplici forme di impegno nella comunità: riflessioni ed esperienze Introduzione al simposio-Il Service-Learning e le molteplici forme di impegno nella comunità: riflessioni ed esperienze, Bruna Zani Promuovere civic engagement attraverso il Service Learning, Antonella Guarino, Bruna Zani Mentoring come Service Learning: l'esperienza dell'Ateneo di Padova, Marisa Bergamin, Paolo Santoro, Massimo Santinello Una esperienza di Service Learning in collaborazione con una asl dell'area fiorentina, Patrizia Meringolo, Nicolina Bosco, Susanna Giaccherini Competenze psicologiche in una esperienza di tirocinio formativo per la rigenerazione urbana e riqualificazione territoriale, Caterina Arcidiacono, Fortuna Procentese Nuove forme d'impegno e cittadinanza attiva: la partecipazione del futuro Introduzione al simposio-Nuove forme di impegno e di cittadinanza attiva: la partecipazione del futuro, Elena Marta, Anna Maria Meneghini Il volontariat...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Il presente volume raccoglie gran parte dei lavori presentati all'XI Convegno Nazione di S.I.... more Il presente volume raccoglie gran parte dei lavori presentati all'XI Convegno Nazione di S.I.P.CO, tenutosi a Bergamo dal 16 al 18 giugno 2016. Il tema del convegno "Frontiere di comunità. Complessità a confronto" invita a riflettere sul significato del confine. In origine solco tracciato dal vomere trascinato dall'aratro, esso è ciò che ridisegna l'ordine cosmico sulla terra. Il solco delimita uno spazio, lo sottrae all'infinito, gli conferisce una dimensione e lo rende al contempo inconfondibile e vivibile. Stabilire un confine significa fondare uno spazio, delineare una linea certa e stabile, individuare un punto fermo da cui partire e a cui fare riferimento. Questa linea però non necessariamente significa chiusura: il confine è anche il luogo dell'incontro tra le differenze, dell'interscambio che conduce alla costruzione di nuove identità, acquisendo e lasciando qualcosa a entrambi i lati del confine. Ancora, il confine può divenire luogo di dif...
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Il presente volume raccoglie i lavori presentati durante il XII congresso di SIPCO, "Le comu... more Il presente volume raccoglie i lavori presentati durante il XII congresso di SIPCO, "Le comunità Imperfette", tenutosi a Palermo dal 7 al 9 giugno. I lavori che compongono questo volume raccontano la vita delle comunità e come la psicologia di comunità possa favorire la costruzione del bene comune e una qualità di vita degna di essere vissuta. Agli stimolanti e densi contributi di Gioacchino Lavanco e di Piero Amerio, seguono le ricche sessioni dedicate alla cittadinanza, l'engagement e l'apprendimento attivo, al disagio e alla marginalità, alla promozione della salute, alle minoranze e all'integrazione sociale, ai metodi e agli strumenti per la ricerca e l'intervento e, infine, un focus su famiglia, servizi e comunità. Chiudono il volume il workshop dedicato allo sviluppo degli spin-off accademici per agire nella comunità e la tavola rotonda dedicato al rapporto tra welfare di comunità e riforma del terzo settore.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
COMUNITÀ IMPERFETTE Dalle dinamiche disgregative al decision making comunitario, 2019
Il presente volume raccoglie i lavori presentati durante il XII congresso di SIPCO, “Le comunità ... more Il presente volume raccoglie i lavori presentati durante il XII congresso di SIPCO, “Le comunità Imperfette”, tenutosi a Palermo dal 7 al 9 giugno. I lavori che compongono questo volume raccontano la vita delle comunità e come la psicologia di comunità possa favorire la costruzione del bene comune e una qualità di vita degna di essere vissuta. Agli stimolanti e densi contributi di Gioacchino Lavanco e di Piero Amerio, seguono le ricche sessioni dedicate alla cittadinanza, l’engagement e l’apprendimento attivo, al disagio e alla marginalità, alla promozione della salute, alle minoranze e all’integrazione sociale, ai metodi e agli strumenti per la ricerca e l’intervento e, infine, un focus su famiglia, servizi e comunità. Chiudono il volume il workshop dedicato allo sviluppo degli spin-off accademici per agire nella comunità e la tavola rotonda dedicato al rapporto tra welfare di comunità e riforma del terzo settore.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
PSICOLOGIA DI COMUNITA', 2021
Bookmarks Related papers MentionsView impact
PSICOLOGIA DI COMUNITA'
Bookmarks Related papers MentionsView impact
PSICOLOGIA DI COMUNITA'
Bookmarks Related papers MentionsView impact
IN-SICUREZZA STRADALE IN-SICUREZZA STRADALE, 2011
Nel contesto italiano molte delle esperienze formative sulla sicurezza stradale vengono spesso af... more Nel contesto italiano molte delle esperienze formative sulla sicurezza stradale vengono spesso affrontate in termini prevalentemente informativi, accompagnate frequentemente dalla presentazione di norme e sanzioni correlate allo scorretto comportamento di guida. L’apporto metodologico introdotto dalla psicologia del traffico affianca le proposte formative valorizzando l’esperienza più diretta degli utenti della strada, collaborando con loro sulla percezione del rischio stradale e sulla prevenzione dei comportamenti inadeguati. È questa la modalità adottata nel presente percorso, proposto all’Istituto Scolastico Primario “A. Mauri” della frazione Villaggio Snia, appartenente al Comune di Cesano Maderno.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Muri che parlano, strade che raccontano. Vicini che gridano, bambini che giocano nei cortili. Pro... more Muri che parlano, strade che raccontano. Vicini che gridano, bambini che giocano nei cortili. Protagonisti anonimi, messaggi collettivi. Cammino tra i caseggiati di un quartiere di una periferia urbana ed è come immergersi in un quadro variopinto dalle tinte vivaci, alternato da sfumature pallide e spente. Ascolto racconti e raccolgo frammenti abbandonati tra gli spazi comuni o nascosti negli anfratti delle mura. Osservo espressioni di vita, tracce di comunità. Nel nuovo welfare incontriamo le diverse espressioni della vita e della convivenza: chi lamenta problemi di relazione con il vicino, chi è frustrato dalla difficoltà nel pagare le bollette e gli affitti, chi è attanagliato dalla solitudine, chi deve dialogare con una cultura diversa da quella a cui era abituato... Si parla di vita e di appartenenza.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Frontiere di Comunità, 2016
Introduzione
Scatti di comunità è un progetto nato da una riflessione sulle possibili forme di pa... more Introduzione
Scatti di comunità è un progetto nato da una riflessione sulle possibili forme di partecipazione e relazione con il territorio in comunità qualificate da una forte condivisione spirituale. Il progetto si è configurato come un percorso di ricerca-intervento, avviato nell’aprile del 2015 in una parrocchia di Novara, per concludersi nel giugno del 2016.
Obiettivi
Obiettivo generale è stata la promozione e la creazione di legami tra le persone appartenenti alla comunità parrocchiale e la promozione della loro relazione con il territorio. Nello specifico il percorso si è orientato a sviluppare forme di collaborazione, aumentando la consapevolezza dei bisogni presenti e stimolando la capacità di fornire soluzioni condivise. Il progetto ha operato sviluppando legami “bond” e “bridge” al fine di aumentare il senso di comunità interno evitando l’autoreferenzialità.
Metodologia
Il progetto si è articolato in più fasi. È stato introdotto dalla strutturazione di un gruppo-guida di parrocchiani, con i quali sono stati individuati i problemi iniziali. La seconda fase ha ingaggiato l’intera parrocchia attraverso alcune metodologie di ricerca-intervento e di facilitazione di gruppi (un adattamento dello strumento photovoice e dei successivi tavoli di lavoro). L’identificazione di alcune aree (giovani, famiglie, solidarietà e stile di vita) ha avviato la terza fase durante la quale, attraverso l’uso del world cafè, di interviste e focus group, sono stati raggiunti ulteriori soggetti territoriali, avanzando alcune possibili soluzioni e idee per intervenire sia all’interno del contesto parrocchiale che in risposta a bisogni diffusi nel territorio.
Risultati e conclusioni
Il percorso ha coinvolto circa un centinaio di parrocchiani e una cinquantina di soggetti appartenenti alle realtà del territorio a diverso grado di attivazione, offrendo alcuni spunti di riflessione: l’opportunità di ripensare il proprio contesto sempre più in connessione con il territorio ha consentito di avviare una pastorale sempre più integrata a livello ecclesiale e non; inoltre, accrescendo la capacità di individuare forme di marginalità presenti nella zona sud di Novara, ha stimolato la promozione di alcune forme di cittadinanza attiva traducendo in scelte concrete e locali l’umanesimo ecologico promosso da papa Francesco.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Animazione Sociale, 2015
Sono molti i cittadini in tensione profonda verso nuove forme di vivibilità dentro i micro contes... more Sono molti i cittadini in tensione profonda verso nuove forme di vivibilità dentro i micro contesti e che la esprimono senza fughe in discorsi ideologici o in riti di lamento collettivo, ma provando a uscire dalla propria solitudine e a co-produrre concreti beni comuni. Come una sorta di appiglio a cui tenersi nel procedere oltre, anzi dentro, l’oggi. Quel che è interessante è esplorare questi micro esperimenti, per mettere in luce le condizioni che li rendono possibili all’incrocio tra autorganizzazione dei cittadini, presenza discreta di animatori, scelte politiche locali. In fondo il futuro può nascere anche in un orto sociale di periferia.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Conference Presentations by Davide Boniforti
il saggio presenta le premesse, i processi e gli esiti di un progetto di welfare di comunità real... more il saggio presenta le premesse, i processi e gli esiti di un progetto di welfare di comunità realizzato a Cremona; promosso dall'Azienda Pubblica Cremona Solidale a partire da un Centro Diurno Integrato e con il coinvolgimento dell'Ente Locale, di Fondazioni, Cooperative e dei vicini di casa
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Davide Boniforti
COMUNITÀ IMPERFETTE Dalle dinamiche disgregative al decision making comunitario, 2019
Il presente volume raccoglie i lavori presentati durante il XII congresso di SIPCO, “Le comunità ... more Il presente volume raccoglie i lavori presentati durante il XII congresso di SIPCO, “Le comunità Imperfette”, tenutosi a Palermo dal 7 al 9 giugno. I lavori che compongono questo volume raccontano la vita delle comunità e come la psicologia di comunità possa favorire la costruzione del bene comune e una qualità di vita degna di essere vissuta.
Agli stimolanti e densi contributi di Gioacchino Lavanco e di Piero Amerio, seguono le ricche sessioni dedicate alla cittadinanza, l’engagement e l’apprendimento attivo, al disagio e alla marginalità, alla promozione della salute, alle minoranze e all’integrazione sociale, ai metodi e agli strumenti per la ricerca e l’intervento e, infine, un focus su famiglia, servizi e comunità.
Chiudono il volume il workshop dedicato allo sviluppo degli spin-off accademici per agire nella comunità e la tavola rotonda dedicato al rapporto tra welfare di comunità e riforma del terzo settore.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
FRONTIERE DI COMUNITÁ complessità a confronto
Il presente volume raccoglie gran parte dei lavori presentati all’XI Convegno Nazione di S.I.P.CO... more Il presente volume raccoglie gran parte dei lavori presentati all’XI Convegno Nazione di S.I.P.CO, tenutosi a Bergamo dal 16 al 18 giugno 2016.
Il tema del convegno “Frontiere di comunità. Complessità a confronto” invita a riflettere sul significato del confine. In origine solco tracciato dal vomere trascinato dall’aratro, esso è ciò che ridisegna l’ordine cosmico sulla terra. Il solco delimita uno spazio, lo
sottrae all’infinito, gli conferisce una dimensione e lo rende al contempo inconfondibile e vivibile. Stabilire un confine significa fondare uno spazio, delineare una linea certa e stabile, individuare un punto fermo da cui partire e a cui fare riferimento. Questa linea
però non necessariamente significa chiusura: il confine è anche il luogo dell’incontro tra le differenze, dell’interscambio che conduce alla costruzione di nuove identità, acquisendo e lasciando qualcosa a entrambi i lati del confine. Ancora, il confine può divenire luogo di difesa o luogo lasciato vuoto dall’abitare. Concetto affascinante e
complesso intrinsecamente connesso alla vita delle persone e delle comunità, soprattutto nell’attuale contesto storico, sfida gli psicologi e gli operatori tutti di comunità.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Davide Boniforti
Scatti di comunità è un progetto nato da una riflessione sulle possibili forme di partecipazione e relazione con il territorio in comunità qualificate da una forte condivisione spirituale. Il progetto si è configurato come un percorso di ricerca-intervento, avviato nell’aprile del 2015 in una parrocchia di Novara, per concludersi nel giugno del 2016.
Obiettivi
Obiettivo generale è stata la promozione e la creazione di legami tra le persone appartenenti alla comunità parrocchiale e la promozione della loro relazione con il territorio. Nello specifico il percorso si è orientato a sviluppare forme di collaborazione, aumentando la consapevolezza dei bisogni presenti e stimolando la capacità di fornire soluzioni condivise. Il progetto ha operato sviluppando legami “bond” e “bridge” al fine di aumentare il senso di comunità interno evitando l’autoreferenzialità.
Metodologia
Il progetto si è articolato in più fasi. È stato introdotto dalla strutturazione di un gruppo-guida di parrocchiani, con i quali sono stati individuati i problemi iniziali. La seconda fase ha ingaggiato l’intera parrocchia attraverso alcune metodologie di ricerca-intervento e di facilitazione di gruppi (un adattamento dello strumento photovoice e dei successivi tavoli di lavoro). L’identificazione di alcune aree (giovani, famiglie, solidarietà e stile di vita) ha avviato la terza fase durante la quale, attraverso l’uso del world cafè, di interviste e focus group, sono stati raggiunti ulteriori soggetti territoriali, avanzando alcune possibili soluzioni e idee per intervenire sia all’interno del contesto parrocchiale che in risposta a bisogni diffusi nel territorio.
Risultati e conclusioni
Il percorso ha coinvolto circa un centinaio di parrocchiani e una cinquantina di soggetti appartenenti alle realtà del territorio a diverso grado di attivazione, offrendo alcuni spunti di riflessione: l’opportunità di ripensare il proprio contesto sempre più in connessione con il territorio ha consentito di avviare una pastorale sempre più integrata a livello ecclesiale e non; inoltre, accrescendo la capacità di individuare forme di marginalità presenti nella zona sud di Novara, ha stimolato la promozione di alcune forme di cittadinanza attiva traducendo in scelte concrete e locali l’umanesimo ecologico promosso da papa Francesco.
Conference Presentations by Davide Boniforti
Books by Davide Boniforti
Agli stimolanti e densi contributi di Gioacchino Lavanco e di Piero Amerio, seguono le ricche sessioni dedicate alla cittadinanza, l’engagement e l’apprendimento attivo, al disagio e alla marginalità, alla promozione della salute, alle minoranze e all’integrazione sociale, ai metodi e agli strumenti per la ricerca e l’intervento e, infine, un focus su famiglia, servizi e comunità.
Chiudono il volume il workshop dedicato allo sviluppo degli spin-off accademici per agire nella comunità e la tavola rotonda dedicato al rapporto tra welfare di comunità e riforma del terzo settore.
Il tema del convegno “Frontiere di comunità. Complessità a confronto” invita a riflettere sul significato del confine. In origine solco tracciato dal vomere trascinato dall’aratro, esso è ciò che ridisegna l’ordine cosmico sulla terra. Il solco delimita uno spazio, lo
sottrae all’infinito, gli conferisce una dimensione e lo rende al contempo inconfondibile e vivibile. Stabilire un confine significa fondare uno spazio, delineare una linea certa e stabile, individuare un punto fermo da cui partire e a cui fare riferimento. Questa linea
però non necessariamente significa chiusura: il confine è anche il luogo dell’incontro tra le differenze, dell’interscambio che conduce alla costruzione di nuove identità, acquisendo e lasciando qualcosa a entrambi i lati del confine. Ancora, il confine può divenire luogo di difesa o luogo lasciato vuoto dall’abitare. Concetto affascinante e
complesso intrinsecamente connesso alla vita delle persone e delle comunità, soprattutto nell’attuale contesto storico, sfida gli psicologi e gli operatori tutti di comunità.
Scatti di comunità è un progetto nato da una riflessione sulle possibili forme di partecipazione e relazione con il territorio in comunità qualificate da una forte condivisione spirituale. Il progetto si è configurato come un percorso di ricerca-intervento, avviato nell’aprile del 2015 in una parrocchia di Novara, per concludersi nel giugno del 2016.
Obiettivi
Obiettivo generale è stata la promozione e la creazione di legami tra le persone appartenenti alla comunità parrocchiale e la promozione della loro relazione con il territorio. Nello specifico il percorso si è orientato a sviluppare forme di collaborazione, aumentando la consapevolezza dei bisogni presenti e stimolando la capacità di fornire soluzioni condivise. Il progetto ha operato sviluppando legami “bond” e “bridge” al fine di aumentare il senso di comunità interno evitando l’autoreferenzialità.
Metodologia
Il progetto si è articolato in più fasi. È stato introdotto dalla strutturazione di un gruppo-guida di parrocchiani, con i quali sono stati individuati i problemi iniziali. La seconda fase ha ingaggiato l’intera parrocchia attraverso alcune metodologie di ricerca-intervento e di facilitazione di gruppi (un adattamento dello strumento photovoice e dei successivi tavoli di lavoro). L’identificazione di alcune aree (giovani, famiglie, solidarietà e stile di vita) ha avviato la terza fase durante la quale, attraverso l’uso del world cafè, di interviste e focus group, sono stati raggiunti ulteriori soggetti territoriali, avanzando alcune possibili soluzioni e idee per intervenire sia all’interno del contesto parrocchiale che in risposta a bisogni diffusi nel territorio.
Risultati e conclusioni
Il percorso ha coinvolto circa un centinaio di parrocchiani e una cinquantina di soggetti appartenenti alle realtà del territorio a diverso grado di attivazione, offrendo alcuni spunti di riflessione: l’opportunità di ripensare il proprio contesto sempre più in connessione con il territorio ha consentito di avviare una pastorale sempre più integrata a livello ecclesiale e non; inoltre, accrescendo la capacità di individuare forme di marginalità presenti nella zona sud di Novara, ha stimolato la promozione di alcune forme di cittadinanza attiva traducendo in scelte concrete e locali l’umanesimo ecologico promosso da papa Francesco.
Agli stimolanti e densi contributi di Gioacchino Lavanco e di Piero Amerio, seguono le ricche sessioni dedicate alla cittadinanza, l’engagement e l’apprendimento attivo, al disagio e alla marginalità, alla promozione della salute, alle minoranze e all’integrazione sociale, ai metodi e agli strumenti per la ricerca e l’intervento e, infine, un focus su famiglia, servizi e comunità.
Chiudono il volume il workshop dedicato allo sviluppo degli spin-off accademici per agire nella comunità e la tavola rotonda dedicato al rapporto tra welfare di comunità e riforma del terzo settore.
Il tema del convegno “Frontiere di comunità. Complessità a confronto” invita a riflettere sul significato del confine. In origine solco tracciato dal vomere trascinato dall’aratro, esso è ciò che ridisegna l’ordine cosmico sulla terra. Il solco delimita uno spazio, lo
sottrae all’infinito, gli conferisce una dimensione e lo rende al contempo inconfondibile e vivibile. Stabilire un confine significa fondare uno spazio, delineare una linea certa e stabile, individuare un punto fermo da cui partire e a cui fare riferimento. Questa linea
però non necessariamente significa chiusura: il confine è anche il luogo dell’incontro tra le differenze, dell’interscambio che conduce alla costruzione di nuove identità, acquisendo e lasciando qualcosa a entrambi i lati del confine. Ancora, il confine può divenire luogo di difesa o luogo lasciato vuoto dall’abitare. Concetto affascinante e
complesso intrinsecamente connesso alla vita delle persone e delle comunità, soprattutto nell’attuale contesto storico, sfida gli psicologi e gli operatori tutti di comunità.