Papers by Fabiola Cogliandro
Ravesi Rossana, Ragione Roberto, Colaceci Sara (a cura di), Rappresentazione, Architettura e Storia. La diffusione degli ordini religiosi nei paesi del Mediterraneo tra Medioevo ed Età Moderna, tomi I-II, Atti del Convegno Internazionale (10-11 maggio 2021), Sapienza Università Editrice, Roma 2023., 2023
Il contributo, in parte sfociato in un primo saggio dedicato all’edificio religioso, mira in part... more Il contributo, in parte sfociato in un primo saggio dedicato all’edificio religioso, mira in particolare a delineare il ruolo centrale assunto dalla chiesa quale riflesso dell’affermarsi dell’Ordine dei Francescani Minori Osservanti nella città dorica. L’importanza del complesso francescano è emersa proprio grazie allo studio e all’analisi delle varie fasi costruttive e decorative della chiesa in un arco cronologico che va dal XV al XX secolo. Già a partire della fine del Quattrocento si registrano, sia in seno ai francescani sia per volere dei nobili cittadini, un crescendo di committenze artistiche e architettoniche che hanno arricchito la chiesa di nuove cappelle gentilizie ed altari decorati dalle opere di artisti del calibro di Carlo Crivelli, Tiziano, Guercino e Giovanni Andrea Lilli. Oltre ad alcune cronache e al materiale d’archivio inedito recuperato dagli scriventi, sono stati individuati due superstiti altari marmorei del Seicento e del Settecento provenienti dalla chiesa e scarsamente studiati dalla critica, che possono fornirci importanti informazioni sull’aspetto architettonico e scultoreo della più importante chiesa francescana della città di Ancona. Inoltre l’edificio verrà messo in relazione con il secondo complesso francescano dei frati Minori Conventuali, San Francesco alle Scale, che ancora oggi si conserva con il suo maestoso portale scolpito da Giorgio di Matteo da Sebenico.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
G. Brandimarti (a cura di), Il restauro del monastero di San Marco a Offida, Carsa edizioni, Pescara 2023, 2023
Durante i recenti lavori di ristrutturazione post sisma del convento benedettino di San Marco ad ... more Durante i recenti lavori di ristrutturazione post sisma del convento benedettino di San Marco ad Offida, sono emersi numerosi brani di affresco. Questi, pertinenti all'antica chiesa originariamente eretta dai francescani, testimoniano la presenza di un ricco ciclo decorativo, realizzato da diversi artisti tra i quali si propone, oltre a Maestro di Offida, l'intervento del Maestro di San Ginesio.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
PICENUM SERAPHICUM RIVISTA DI STUDI STORICI E FRANCESCANI, 2019
Lo studio intende fornire una ricostruzione del contesto storico-artistico della ex chiesa di S. ... more Lo studio intende fornire una ricostruzione del contesto storico-artistico della ex chiesa di S. Francesco ad Alto, tra le più importanti istituzioni religiose della città di Ancona, in un arco cronologico che va dal XVI secolo fino al 1861-1862, quando la chiesa e il convento vennero demanializzati. L’interesse si è concentrato sullo studio e l’analisi degli ambienti interni della chiesa e sull’individuazione delle cappelle gentilizie di proprietà delle nobili famiglie esponenti del patriziato locale. I dati fin qui rintracciati, molti dei quali inediti, hanno permesso non solo di ricostruire le vicende delle singole cappelle, poi smantellate e svuotate delle opere d’arte, ma anche di precisare le notizie sulle famiglie che nei secoli ne detennero lo jus patronatus.
This paper seeks to provide an outline of the historical and cultural background of the former “S. Francesco ad Alto” church, one of the most important religious establishments of Ancona in the time span from 16th century to 1861-62, when the church and the conventbuildings became state-owned. The research focuses on the study and analysis of the church internal rooms and on the identification of the family chapels owned by the noble families belonging to the local patricians. Data collected so far, a remarkable amount of which are still unpublished, allowed to outline individually the main historical events of the chapels (afterwards dismantled and eptied of the art masterpieces) and to present, at the same time, details about the different families who were granted and were holding the “jus patronatus” privilege throughout centuries.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
IL CAPITALE CULTURALE. Studies on the Value of Cultural Heritage. Università di Macerata (Italy, Marche), Dec 6, 2019
The article wants to restore the importance of the ancient Church of the Santissimo Crocifisso of... more The article wants to restore the importance of the ancient Church of the Santissimo Crocifisso of Numana, demolished in 1960s and which witnesses the importance of the crossing of the pilgrims for its historic and artistic work as well as the central focus for pilgrimages of the Via Lauretana. In the text the various figures of the artists active in the Sanctuary were appreised starting from the second half of the 15th century and also researched the construction history and the interior decoration, thanks to the analysis of unpublished archived documents.
In particular the accurate examination of the archived documentation and the finding of a series of photographs of the church kept in the Historical Diocesan Archive of Ancona, have allowed to perceive new artistic elements which had been lost in time about Filippo Bellini (Urbino, 1550 ca. – Macerata, 1603) and Domenico Simonetti known as il Magatta (Ancona, 1685-1759), to whom certain artistic and decorative aspects are attributed to, on the bases of stylistic confrontation.
L’articolo intende restituire l’importanza dell’antica chiesa del Santissimo Crocifisso di Numana, demolita nei primi anni ‘60 del Novecento, quale significativo crocevia di testimonianze storico-artistiche nonché meta di pellegrinaggio nel corso dei secoli per chi percorreva la Via Lauretana. Nel contributo vengono individuate le varie figure degli artisti attivi nel Santuario a partire dalla sua fondazione nella seconda metà del Cinquecento ed indagate le vicende costruttive e l’apparato decorativo della chiesa, grazie all’analisi di documenti d’archivio in parte inediti.
In particolare, la disamina della documentazione archivistica e il ritrovamento di una serie di fotografie della chiesa scattate prima della sua demolizione e conservate nell’Archivio Storico Diocesano di Ancona, hanno permesso di individuare nuove presenze artistiche di cui si era persa memoria relative a Filippo Bellini (Urbino, 1550 ca. – Macerata, 1603) e Domenico Simonetti detto il Magatta (Ancona, 1685-1759), ai quali vengono qui attribuiti alcuni interventi, pittorici e decorativi, sulla base di confronti stilistici.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
The essay presents an unknown Via Crucis preserved in the Church of Saint Francis in Sarnano, one... more The essay presents an unknown Via Crucis preserved in the Church of Saint Francis in Sarnano, one of the most ancient settlements of the Order of the Franciscans in the Marche Region, which became the property of the Order of the Philippines in 1820. The series is composed of 14 small paintings on canvas and they are attributed to the painter Cristoforo Unterperger (Cavalese/Tn, 1732 – Rome, 1798) through the analogy that we can see between two of his paintings, the Flagellation of Christ and the Agony in the garden, now in the Civic Art Gallery “Fortunato Duranti” in Montefortino. In the text is examined the series Via Crucis in correlation with the other works by Cristoforo Unterperger, artist who was mainly active in Rome, and also identify some important people perhaps implicated in the acquisition, Ignazio Cantalamessa (Ascoli Piceno, 1796 – 1855), the architect who restored the church of Saint Francis, and the artist and collector Fortunato Duranti (Montefortino, 1787-1863).
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Il Capitale Culturale Studies on the Value of Cultural Heritage, Jan 17, 2014
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Figure, Dec 23, 2013
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Books by Fabiola Cogliandro
Quaderni degli Archivi di Stato di Ancona, 2021
Lo studio intende ampliare i contribuiti rispetto alle ricerche condotte sino ad ora sull’opera T... more Lo studio intende ampliare i contribuiti rispetto alle ricerche condotte sino ad ora sull’opera Tre santi attribuita a Girolamo Dente detto “di Tiziano”, custodita nella Pinacoteca Civica “F Podesti” di Ancona. Nuovi documenti rintracciati dagli autori vedono Marco Paulucci da Camerino e Leonarda Pilestri di Ancona come i possibili committenti dell’opera. I coniugi possedevano un altare nella chiesa di san Francesco ad Alto di Ancona intitolato a “San Marco Evangelista, San Leonardo e San Francesco”, gli stessi santi presenti nell’opera dell’artista veneto. Un’attenta indagine storica condotta su inediti dati d'archivio ha permesso di ricostruire alcuni dei passi salienti della vita dei due personaggi sconosciuti dagli storici, pienamente inseriti nel contesto socio-economico del capoluogo dorico, e gli spostamenti dell’opera dentro e fuori il tempio francescano.
Bookmarks Related papers MentionsView impact
Uploads
Papers by Fabiola Cogliandro
This paper seeks to provide an outline of the historical and cultural background of the former “S. Francesco ad Alto” church, one of the most important religious establishments of Ancona in the time span from 16th century to 1861-62, when the church and the conventbuildings became state-owned. The research focuses on the study and analysis of the church internal rooms and on the identification of the family chapels owned by the noble families belonging to the local patricians. Data collected so far, a remarkable amount of which are still unpublished, allowed to outline individually the main historical events of the chapels (afterwards dismantled and eptied of the art masterpieces) and to present, at the same time, details about the different families who were granted and were holding the “jus patronatus” privilege throughout centuries.
In particular the accurate examination of the archived documentation and the finding of a series of photographs of the church kept in the Historical Diocesan Archive of Ancona, have allowed to perceive new artistic elements which had been lost in time about Filippo Bellini (Urbino, 1550 ca. – Macerata, 1603) and Domenico Simonetti known as il Magatta (Ancona, 1685-1759), to whom certain artistic and decorative aspects are attributed to, on the bases of stylistic confrontation.
L’articolo intende restituire l’importanza dell’antica chiesa del Santissimo Crocifisso di Numana, demolita nei primi anni ‘60 del Novecento, quale significativo crocevia di testimonianze storico-artistiche nonché meta di pellegrinaggio nel corso dei secoli per chi percorreva la Via Lauretana. Nel contributo vengono individuate le varie figure degli artisti attivi nel Santuario a partire dalla sua fondazione nella seconda metà del Cinquecento ed indagate le vicende costruttive e l’apparato decorativo della chiesa, grazie all’analisi di documenti d’archivio in parte inediti.
In particolare, la disamina della documentazione archivistica e il ritrovamento di una serie di fotografie della chiesa scattate prima della sua demolizione e conservate nell’Archivio Storico Diocesano di Ancona, hanno permesso di individuare nuove presenze artistiche di cui si era persa memoria relative a Filippo Bellini (Urbino, 1550 ca. – Macerata, 1603) e Domenico Simonetti detto il Magatta (Ancona, 1685-1759), ai quali vengono qui attribuiti alcuni interventi, pittorici e decorativi, sulla base di confronti stilistici.
Books by Fabiola Cogliandro
This paper seeks to provide an outline of the historical and cultural background of the former “S. Francesco ad Alto” church, one of the most important religious establishments of Ancona in the time span from 16th century to 1861-62, when the church and the conventbuildings became state-owned. The research focuses on the study and analysis of the church internal rooms and on the identification of the family chapels owned by the noble families belonging to the local patricians. Data collected so far, a remarkable amount of which are still unpublished, allowed to outline individually the main historical events of the chapels (afterwards dismantled and eptied of the art masterpieces) and to present, at the same time, details about the different families who were granted and were holding the “jus patronatus” privilege throughout centuries.
In particular the accurate examination of the archived documentation and the finding of a series of photographs of the church kept in the Historical Diocesan Archive of Ancona, have allowed to perceive new artistic elements which had been lost in time about Filippo Bellini (Urbino, 1550 ca. – Macerata, 1603) and Domenico Simonetti known as il Magatta (Ancona, 1685-1759), to whom certain artistic and decorative aspects are attributed to, on the bases of stylistic confrontation.
L’articolo intende restituire l’importanza dell’antica chiesa del Santissimo Crocifisso di Numana, demolita nei primi anni ‘60 del Novecento, quale significativo crocevia di testimonianze storico-artistiche nonché meta di pellegrinaggio nel corso dei secoli per chi percorreva la Via Lauretana. Nel contributo vengono individuate le varie figure degli artisti attivi nel Santuario a partire dalla sua fondazione nella seconda metà del Cinquecento ed indagate le vicende costruttive e l’apparato decorativo della chiesa, grazie all’analisi di documenti d’archivio in parte inediti.
In particolare, la disamina della documentazione archivistica e il ritrovamento di una serie di fotografie della chiesa scattate prima della sua demolizione e conservate nell’Archivio Storico Diocesano di Ancona, hanno permesso di individuare nuove presenze artistiche di cui si era persa memoria relative a Filippo Bellini (Urbino, 1550 ca. – Macerata, 1603) e Domenico Simonetti detto il Magatta (Ancona, 1685-1759), ai quali vengono qui attribuiti alcuni interventi, pittorici e decorativi, sulla base di confronti stilistici.