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- Via de Zenta, known simply as Zeta (Serbian: Зетски пут/Zetski put) was a medieval road connecting the Adriatic with the medieval Serbian state. It started from the mouth of the Bojana, the Skadar port, (alternatively Bar then Cetinje) along the Drin Valley to Prizren, then to Lipljan, then through Novo Brdo to Vranje and Niš. The Republic of Venice and Ragusa used the road for trade with Serbia and Bulgaria. From Niš, the ancient Roman road of Via Militaris continued all the way to Constantinople. The road ended its use with the Ottoman conquest of this part of Serbia by 1392, after the earlier Ottoman conquest of the southern provinces of Macedonia (1371), the Ottomans having begun their European conquest at Gallipoli (1354). The Venetian traders, who were the most frequent users of the road, used it for export of wheat, animals, silver and grape from Serbia and Bulgaria to Italy. It was among the most important communication links of Ragusa and its hinterland. The other road connecting hinterland Serbia with the Adriatic was that from Niš, through the mining province of Kopaonik, to Via Drine. Two other [smaller] roads went through Bosnia to the northeast: one was Via Narenta, traversing the canyons of the Neretva, and the other was Via Argentaria, that connected Split with the silver mines of Ilidža and Srebrenica and in turn Sremska Mitrovica in the north. It had an important cultural role as in connecting the hinterlands with the Adriatic cities which also had a Latin population, and Venice. (en)
- La via de Zenta, conosciuta semplicemente come Zeta (in serbo: Зетски пут?, traslitterato: Zetski put) era una strada medievale che collegava l'Adriatico con lo stato serbo medievale. Partiva dalla foce del Bojana, il porto di Scutari, (in alternativa Bar poi Cetinje) lungo la valle del Drin fino a Prizren, poi a Lipljan, e poi attraverso Novo Brdo fino a Vranje e Niš. La Repubblica di Venezia e Ragusa utilizzavano la strada per il commercio con la Serbia e la Bulgaria. Da Niš, l'antica strada romana della Via Militaris proseguiva fino a Costantinopoli. La strada non venne più utilizzata con la conquista ottomana di quest'area della Serbia nel 1392, dopo la precedente conquista ottomana delle province meridionali della Macedonia (1371), e le prime conquiste ottomane europee a Gallipoli (1354). I commercianti veneziani, i più assidui utilizzatori della strada, la utilizzavano per l'esportazione di grano, animali, argento e uva dalla Serbia e dalla Bulgaria verso l'Italia. Fu tra i più importanti mezzi di comunicazione di Ragusa e del suo entroterra. L'altra strada che collegava l'entroterra della Serbia con l'Adriatico era quella da Niš, attraverso la provincia mineraria di Kopaonik, fino alla . Altre due strade [più piccole] attraversavano la Bosnia a nord-est: una era la Via Narenta, che attraversava le gole della Neretva, e l'altra era la Via Argentaria, che collegava Spalato con le miniere d'argento di Ilidža e Srebrenica e a sua volta Sremska Mitrovica nel nord. Svolse un importante ruolo culturale in quanto collegava l'entroterra con le città adriatiche che avevano anche una popolazione latina, e Venezia. (it)
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- Via de Zenta, known simply as Zeta (Serbian: Зетски пут/Zetski put) was a medieval road connecting the Adriatic with the medieval Serbian state. It started from the mouth of the Bojana, the Skadar port, (alternatively Bar then Cetinje) along the Drin Valley to Prizren, then to Lipljan, then through Novo Brdo to Vranje and Niš. The Republic of Venice and Ragusa used the road for trade with Serbia and Bulgaria. From Niš, the ancient Roman road of Via Militaris continued all the way to Constantinople. The road ended its use with the Ottoman conquest of this part of Serbia by 1392, after the earlier Ottoman conquest of the southern provinces of Macedonia (1371), the Ottomans having begun their European conquest at Gallipoli (1354). (en)
- La via de Zenta, conosciuta semplicemente come Zeta (in serbo: Зетски пут?, traslitterato: Zetski put) era una strada medievale che collegava l'Adriatico con lo stato serbo medievale. Partiva dalla foce del Bojana, il porto di Scutari, (in alternativa Bar poi Cetinje) lungo la valle del Drin fino a Prizren, poi a Lipljan, e poi attraverso Novo Brdo fino a Vranje e Niš. La Repubblica di Venezia e Ragusa utilizzavano la strada per il commercio con la Serbia e la Bulgaria. Da Niš, l'antica strada romana della Via Militaris proseguiva fino a Costantinopoli. La strada non venne più utilizzata con la conquista ottomana di quest'area della Serbia nel 1392, dopo la precedente conquista ottomana delle province meridionali della Macedonia (1371), e le prime conquiste ottomane europee a Gallipoli (13 (it)
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