ITVI20120102A1 - Struttura di veicolo su ruote a propulsione umana - Google Patents
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Description
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione à ̈ generalmente applicabile al settore tecnico dei veicoli ed ha particolarmente per oggetto una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana.
Stato della tecnica
Come à ̈ noto, i veicoli su ruote a propulsione umana comunemente denominati skateboard comprendono un piano di appoggio associato ad una coppia di ruote anteriori e ad una coppia di ruote posteriori.
Tipicamente, le ruote sono montate girevoli intorno a rispettivi assi di rotazione fissi rispetto al piano di appoggio, cosicché per l’avanzamento del veicolo à ̈ necessario che l’utilizzatore eserciti continuamente con una determinata frequenza una spinta sul suolo con uno dei piedi.
Di conseguenza, questa tipologia di veicoli à ̈ utilizzabile soltanto a fini ludici o sportivi non potendo essere considerato come un vero e proprio mezzo di trasporto urbano di tipo leggero adatto ad essere utilizzato anche per tempi e percorrenze relativamente lunghi.
Inoltre, il piano di appoggio ha generalmente forma stretta ed allungata per garantire maggiore aerodinamicità , a scapito tuttavia della comodità , in quanto costringe l’utilizzatore a posizionare i piedi trasversalmente rispetto alla direzione longitudinale di sviluppo del piano.
Da WO201 0138227 à ̈ noto uno skateboard che supera in parte tali configurazioni consentendo l’utilizzo del veicolo senza che sia necessario provvedere alla spinta al suolo, attraverso l’azione sincronizzata degli arti inferiori da parte dell’utilizzatore.
Per ottenere questo effetto sia le ruote anteriori che quelle posteriori presentano rispettivi assi di rotazione suscettibili di oscillare intorno a corrispondenti assi di oscillazione inclinati rispetto al piano di appoggio.
In particolare, ogni coppia di ruote presenta un asse di oscillazione comune, cosicché quando una delle ruote della coppia avanza, l’atra retrocede.
Inoltre, i mozzi di supporto delle ruote sono configurati per consentire ravvicinamento/allontanamento alternati di ogni singola ruota rispetto al piano di appoggio, permettendo l’avanzamento del veicolo in seguito aN’oscillazione impartita dall’utilizzatore ed alla conseguente inclinazione laterale alternata del piano di appoggio.
Tuttavia, il moto di avanzamento risultante à ̈ un moto del tipo a serpentina con curvature accentuate che ne limitano comunque la possibilità di utilizzo come mezzo di trasporto urbano in quanto rendono poco stabile la posizione dell’utilizzatore, in particolare con l’incremento della velocità .
Inoltre, anche in questo caso, per poter produrre il moto di avanzamento à ̈ necessario disporre i piedi in posizione longitudinalmente sfalsata, rendendo più scomoda l’andatura.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato à ̈ quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzano una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana che abbia caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità .
Uno scopo particolare del presente trovato à ̈ quello di realizzare una struttura di veicolo a propulsione umana che sia relativamente stabile e adatto ad essere posto in movimento in maniera facile e con sforzi relativamente ridotti, per poter essere utilizzato anche come veicolo di trasporto urbano.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana particolarmente sicura per l’utilizzatore e che presenti elevata facilità d’uso.
Ancora altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una struttura di veicolo a propulsione umana che sia facilmente direzionabile durante l’uso.
Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana che consenta all’utilizzatore di assumere una postura comoda e naturale per utilizzi prolungati.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiari in seguito, sono raggiunti da una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana, in accordo con la rivendicazione 1, comprendente un piano di appoggio per i piedi di un utilizzatore definente un asse longitudinale, una coppia di ruote anteriori ed una coppia di ruote posteriori associate a detto piano di appoggio, mezzi per il collegamento girevole di dette ruote posteriori a detto piano di appoggio, detti mezzi di collegamento essendo atti a consentire l'oscillazione di dette ruote posteriori intorno ad un primo asse di oscillazione inclinato rispetto a detto piano di appoggio.
La struttura si caratterizza per il fatto che dette ruote posteriori presentano rispettivi primi assi di oscillazione indipendenti e trasversalmente sfalsati tra loro per trasferire almeno parzialmente a dette ruote posteriori una sollecitazione impressa dall’utilizzatore a detto piano di appoggio e generare una reazione sostanzialmente parallela allo stesso atta a promuoverne l’avanzamento.
Grazie a questa combinazione di caratteristiche, la struttura di veicolo secondo il trovato consentirà di essere posta in movimento con ridotto sforzo da parte deH’utilizzatore e permetterà di ridurre i movimenti degli arti inferiori di quest’ultimo in modo da consentirne il trasporto in condizioni di elevata sicurezza.
Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferite ma non esclusiva di una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana secondo il trovato, illustrata a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 Ã ̈ una vista prospettica di una struttura di veicolo secondo il trovato;
la FIG. 2 à ̈ una vista dall’alto della struttura di Fig. 1;
la FIG. 3 Ã ̈ una vista laterale della struttura di Fig. 1
la FIG. 4 à ̈ una vista dall’alto esplosa di un primo particolare della struttura della Fig. 1;
la FIG. 5 Ã ̈ una vista laterale della struttura sezionata lungo il piano di traccia V-V di Fig. 2;
la FIG. 6 Ã ̈ una vista laterale di un secondo particolare della struttura della Fig. 1;
la FIG. 7 à ̈ una vista dall’alto del particolare della Fig. 6;
la FIG. 8 Ã ̈ una vista laterale di un terzo particolare della struttura della Fig. 1;
la FIG. 9 Ã ̈ una vista frontale del particolare della Fig. 8;
la FIG. 10 Ã ̈ una vista dal basso del particolare della Fig. 8;
la FIG. 11 Ã ̈ una vista posteriore della struttura di Fig. 1 ;
la FIG. 12 à ̈ una vista dall’alto della struttura secondo il trovato in una prima configurazione di moto;
la FIG. 13 Ã ̈ una vista posteriore della struttura nella configurazione della Fig. 12;
la FIG. 14 à ̈ una vista dall’alto della struttura secondo il trovato in una seconda configurazione di moto;
la FIG. 15 Ã ̈ una vista posteriore della struttura nella configurazione della Fig. 14.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, Ã ̈ illustrata una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana, indicata globalmente con 1, utilizzabile sia a fini ludici e sportivi, ad esempio come uno skateboard, che come vero e proprio mezzo di trasporto urbano di tipo leggero ed ecologico.
Come illustrato nella Figg. 1 e 2, la struttura di veicolo 1 comprende essenzialmente un piano di appoggio 2 per i piedi di un utilizzatore definente un asse longitudinale L ed al quale sono associate una coppia di ruote anteriori 3, 3’ ed una coppia di ruote posteriori 4, 4’.
In maniera tipica per questa tipologia di veicoli, ogni ruota 3, 3’; 4, 4’ sarà montata, generalmente folle, su un rispettivo asse di rotazione R-ι, R2sostanzialmente trasversale.
Sono inoltre presenti mezzi 5 per il collegamento girevole delle ruote posteriori 4, 4’ al piano di appoggio 2. In particolare, i mezzi di collegamento 5 sono atti a consentire l'oscillazione delle ruote posteriori 4, 4’ intorno ad un asse di oscillazione inclinato rispetto al piano di appoggio 2.
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, le ruote posteriori 4 4’ presentano rispettivi primi assi di oscillazione ΟΊ, O’Iindipendenti e trasversalmente sfalsati tra loro.
In questo modo sarà possibile trasferire almeno parzialmente alle ruote posteriori 4, 4’ la sollecitazione impressa dall’utilizzatore al piano di appoggio 2 per generare una reazione sostanzialmente parallela allo stesso promuovendo l’avanzamento dell’intera struttura 1.
Le ruote posteriori 4, 4’ presenteranno assi di rotazione R2, R’2anch’essi reciprocamente indipendenti e suscettibili di oscillare intorno al rispettivo primo asse di oscillazione Oi, O’i, come sarà descritto più in dettaglio nel seguito.
Preferibilmente, le ruote anteriori 3, 3’ avranno asse di rotazione Ri comune e fisso rispetto al piano di appoggio 2.
In maniera preferita ma non esclusiva, le ruote posteriori 4, 4’ potranno essere trasversalmente sfalsate con una distanza di che, in posizione di veicolo fermo, sarà inferiore alla distanza traversale d2tra le ruote anteriori 3, 3’, in modo da migliorare sia la stabilità dell’intera struttura 1 che la controllabilità della stessa in fase di curvatura.
Come più chiaramente visibile dalla Fig. 3, i primi assi oscillazione Oi, O’i delle ruote posteriori 4, 4’ saranno inclinati rispetto al piano di appoggio 2 e potranno presentare una distanza longitudinale U, lz dal rispettivo primo asse di rotazione R2, R2’ sostanzialmente uguale tra loro. Vantaggiosamente, i primi assi di oscillazione O1, O’i potranno essere inclinati rispetto al piano di appoggio 2 con rispettivi primi angoli di inclinazione a, a’ di valore predeterminato.
Come visibile da Fig. 3, i primi angoli di inclinazione a, a’ avranno preferibilmente lo stesso valore, generalmente compreso tra 45° e 85°, preferibilmente tra 60° ed 80°, e ancor più preferibilmente prossimo a 70°.
Tale intervallo di valori si à ̈ rilevato essere l’intervallo ottimale per trasferire alle ruote posteriori 4, 4’ una reazione F sostanzialmente parallela al piano di appoggio 2 sufficiente a promuovere l’avanzamento dell’intera struttura 1 minimizzando le componenti non attive.
Dalla stessa Fig. 3 si osserva che il piano di appoggio 2 presenterà un’altezza h predeterminata dal suolo G che potrà essere sostanzialmente costante e che non varierà sostanzialmente durante l'oscillazione delle ruote posteriori 4, 4’, così da migliorare la stabilità dell’utilizzatore durante l’uso.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso del trovato, il piano di appoggio 2 potrà essere scomposto in una prima tavola 6 ed in una seconda tavola 7 sostanzialmente piane e simmetriche rispetto ad un piano di mezzeria verticale π del piano 2.
Ognuna delle tavole 6, 7 sarà provvista di una rispettiva ruota anteriore 3, 3’ e di una rispettiva ruota posteriore 4, 4’ e definirà un rispettivo supporto per un corrispondente piede dell’utilizzatore.
Opportunamente, le tavole 6, 7 avranno forma sostanzialmente rettangolare e saranno reciprocamente parallele e trasversalmente sfalsate per consentire il posizionamento parallelo dei piedi, migliorando il comfort per l’utilizzatore in quanto potrà assumere una postura naturale anche durante l’avanzamento.
Al fine di ridurre il peso complessivo della struttura 1 , le tavole 6, 7 potranno avere struttura reticolare o comunque provvista di uno o più alleggerimenti, genericamente indicati con 8.
Inoltre, secondo una configurazione non illustrata, le tavole 6, 7 potranno essere regolabili in lunghezza e/o larghezza, ad esempio in maniera telescopica, in modo da adattarsi alle dimensioni del piede dell’utilizzatore, consentendo allo stesso di mantenere il tallone in prossimità della corrispondente ruota posteriore 4, 4’, così da migliorare l’efficienza della struttura 1.
La prima tavola 6 e la seconda tavola 7 saranno reciprocamente vincolate in corrispondenza dei rispettivi bordi trasversali interni 9, 10 reciprocamente affacciati e paralleli, preferibilmente in prossimità delle ruote anteriori 3, 3’.
Preferibilmente, il vincolo sarà ottenuto mediante opportuni mezzi a cerniera 11 , che definiranno un secondo asse di oscillazione 02sostanzialmente trasversale e parallelo al piano di appoggio 2 per l’oscillazione reciproca delle tavole 6, 7.
In questo modo si garantirà sempre il contatto con il suolo da parte delle ruote anteriori 3, 3’ e posteriori 4, 4’, anche in presenza di dislivelli o irregolarità relativamente accentuati del manto stradale o della superficie .
In maniera esemplificativa, come illustrato in FIG. 4, i mezzi a cerniera 11 comprenderanno una coppia di elementi femmina 12, 13 solidali a rispettive tavole 6, 7 ed atti ad accoppiarsi in maniera girevole con estremità opposte di un elemento maschio 14 sostanzialmente traversale e definente il secondo asse di oscillazione 02.
Secondo una configurazione alternativa del trovato non illustrata nelle figure, i mezzi a cerniera 11 potranno comprendere un elemento semirigido avente capacità elastica predeterminata atto a subire una torsione predeterminata per la rotazione relativa delle tavole 6, 7 rispetto al secondo asse di oscillazione 02.
I mezzi di collegamento 5 potranno comprendere per ogni ruota posteriore 4, 4’ una coppia di superfici a piano inclinato 15, 16; 15’, 16’ reciprocamente affacciate tra loro e girevoli intono al rispettivo primo asse di oscillazione O-ι, OV
Ogni coppia di superfici a piano inclinato comprenderà una prima superficie 15, 15’ solidale al piano di appoggio 2 ed una seconda superficie 16, 16’ solidale alla corrispondente ruota posteriore 4, 4’.
Come visibile da Fig. 5, e superfici 15, 16; 15’, 16’ di ogni coppia saranno reciprocamente parallele ed ortogonali al corrispondente asse di oscillazione Oi, O’i e reciprocamente vincolate in maniera girevole mediante un perno, solo uno dei quali visibile nella stessa Fig. 5 ed indicato 17, o organo similare quale, ad esempio, una vite o bullone, definente il rispettivo primo asse di oscillazione Oi, OV
Opportunamente, i mezzi di collegamento 5 potranno comprendere, per ognuna delle ruote posteriori 4, 4’, un elemento a forchetta 18, 18’ , illustrato più chiaramente nelle Figg. 6 e 7, avente ad un’estremità un mozzo 19, 19’ che supporta un rispettivo primo asse di rotazione R2, R’2ed all’estremità longitudinalmente opposta una rispettiva seconda superficie a piano inclinato 16, 16’.
Opportunamente, i mezzi di collegamento 5 potranno comprendere, per ognuna delle ruote posteriori 4, 4’, una coppia di elementi di collegamento 20, 20’ sostanzialmente prismatici, uno dei quali à ̈ visibile in dettaglio nelle Figg. da 8 a 10, solidali con una corrispondente tavola 6, 7 e comprendenti una rispettiva prima superficie a piano inclinato 15, 15’.
I mezzi di collegamento 5 potranno comprendere, per ognuna delle ruote posteriori 4, 4’, un elemento elastico 21 atto a contrastarne l'oscillazione intorno al rispettivo primo asse di oscillazione Oi, O’i ed esercitare una coppia di richiamo sulle stesse durante l’uso.
Nella configurazione illustrata e più chiaramente visibile in FIG. 10, gli elementi elastici 21 saranno molle a torsione interposte tra le superfici a piano inclinato 15, 16; 15’, 16’ della corrispondente coppia ed alloggiate perifericamente al corrispondente perno 17.
In particolare, ogni elemento elastico 21 sarà alloggiato in una rispettiva sede 22 compresa tra le corrispondenti superfici a piano inclinato 15, 15, 15’, 16’ e definite da recessi sostanzialmente anulari 23, 24 reciprocamente affacciati realizzati in tali superfici 15, 15, 15’, 16’.
Ovviamente, gli elementi elastici potranno anche essere differenti dalle molle a torsione e potranno essere molle a compressione o altri dispositivi equivalenti.
In maniera esemplificativa, secondo una configurazione alternativa del trovato non illustrata nelle figure, gli elementi elastici potranno essere molle elicoidali collegate ad un’estremità al corrispondente elemento a forchetta 18, 18’ in prossimità del mozzo di supporto 19, 19’ e vincolato all’estremità opposta al piano di appoggio 2.
In ogni caso, l’elemento elastico 21 avrà la funzione di esercitare una coppia di richiamo sulla rispettiva ruota posteriore 4, 4’ in seguito alla oscillazione della stessa.
Opportunamente, gli elementi elastici 21 potranno essere configurati per esercitare una coppia di richiamo sostanzialmente nulla in corrispondenza di una posizione di equilibrio predeterminata, generalmente coincidente con il posizionamento sostanzialmente longitudinale degli elementi a forchetta 18, 18’.
Inoltre, gli elementi elastici 21 potranno essere atti a generare una coppia di richiamo crescente all’aumentare dell’angolo di oscillazione della corrispondente ruota posteriore 4, 4’ rispetto all’asse longitudinale L.
Secondo un aspetto particolarmente vantaggioso del trovato, come più chiaramente visibile dalla FIG. 11, almeno le seconde superfici a piano inclinato 16, 16’ potranno essere reciprocamente convergenti verso il piano di mezzeria π del piano di supporto 2.
In particolare, le seconde superfici a piano inclinato 16, 16’ presenteranno un secondo angolo di inclinazione β, β’ o angolo di campanatura predeterminato rispetto al piano di supporto 2 che sarà vantaggiosamente compreso tra 2° e 10° e preferibilmente prossimo a 5°.
Di conseguenza anche gli assi di rotazione R2, R’2 risulteranno inclinati rispetto all’orizzontale con angolo y, y’ coincidente con l’angolo di campanatura β , β’, così da migliorare la stabilità ed il direzionamento della struttura 1 durante l’avanzamento, consentendo all’utilizzatore di percorrere la traiettoria desiderata con relativa facilità e ridotto sforzo.
In questo modo si agevolerà l’utilizzo della struttura 1 come veicolo di trasporto anche in assenza di un manubrio o altro dispositivo di direzionamento.
Resta tuttavia inteso che la struttura 1 secondo il trovato potrà essere integrata anche all’interno di veicoli provvisti di manubrio o altro dispositivo di direzionamento, quale un monopattino o similare.
Secondo una configurazione particolare non illustrata nelle figure allegate, il piano di appoggio 2 potrà avere una configurazione almeno parzialmente ripiegabile per passare tra una prima configurazione collassata atta a facilitarne il trasporto e lo stoccaggio ad una seconda configurazione aperta idonea all’utilizzo come mezzo di trasporto.
Ad esempio, ogni tavola 6, 7 potrà essere del tipo modulare e potrà comprendere una pluralità di tratti longitudinali, non illustrati, reciprocamente incernierati atti a consentire il loro ripiegamento per realizzare la prima configurazione collassata.
Allo stesso modo, uno o più delle componenti sopra illustrate potranno essere reciprocamente collegate in maniera amovibile al piano di appoggio 2 in modo da consentire il disassemblaggio almeno parziale della struttura 1.
Operativamente, per produrre l’avanzamento della struttura 1 l’utilizzatore disporrà i piedi sul piano di appoggio 2 in posizione sostanzialmente parallela tra loro per trasmettere allo stesso, attraverso l’oscillazione alternata del bacino e senza che sia necessario sollevare i piedi, una coppia sostanzialmente ortogonale al piano 2.
II suddetto movimento oscillatorio determinerà la conseguente oscillazione delle ruote posteriori 4, 4’ intorno ai rispettivi primi assi di oscillazione, con versi di oscillazione concordi, come illustrato nella Figg. dalla 12 alla 15.
In questo modo si produrrà , in corrispondenza dei perni 17, una coppia di reazione sostanzialmente parallela al rispettivo primo asse di oscillazione Oi, OY
La particolare configurazione dei mezzi di collegamento 5 farà sì che tale reazione si scomponga in due componenti reciprocamente ortogonali, delle quali una componete F sarà sostanzialmente parallela al piano di appoggio 2 e ne determinerà l'avanzamento.
In particolare, il movimento oscillatorio del bacino produrrà un avanzamento della struttura 1 con andamento a serpentina. Tuttavia, la presenza dell’angolo di campanatura β, β’ permetterà di contenere la curvatura stabilizzando l’andamento e mantenendo la traiettoria sostanzialmente uniforme anche con l’incremento della velocità .
Inoltre, la pressione applicata alternativamente con i piedi permetterà di acquisire gradualmente velocità , in maniera simile ad una sciata.
L’altezza h del piano di appoggio sostanzialmente costante rispetto al suolo consentirà all’utilizzatore di promuovere una curvatura della traiettoria attraverso un lieve spostamento del peso su una delle gambe, in maniera tipica per questa tipologia di veicoli, con uno sforzo particolarmente ridotto ed in condizioni di elevata sicurezza e stabilità , consentendo un utilizzo prolungato del veicolo.
Inoltre, la particolare configurazione del piano ed il peculiare posizionamento delle ruote permetterà di eseguire inversioni ad U rapide e con raggi di curvatura molto stretti rispetto ai noti veicoli.
La struttura di veicolo secondo il trovato à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daN'ambito del trovato.
In maniera esemplificativa, il piano di appoggio potrà essere realizzato in un materiale o lega metallica, in uno o più materiali polimerici eventualmente caricato con fibre per ottenere materiali compositi, oppure potrà essere anche in legno o in un qualsiasi materiale avente resistenza sufficiente a sopportare il carico dell’utilizzatore e le sollecitazioni derivanti dal moto.
Anche se la struttura di veicolo à ̈ stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.
Claims (12)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Una struttura di veicolo su ruote a propulsione umana, comprendente: - un piano di appoggio (2) per i piedi di un utilizzatore definente un asse longitudinale (L); - una coppia di ruote anteriori (3, 3’) ed una coppia di ruote posteriori (4, 4’) associate a detto piano di appoggio (2); - mezzi (5) per il collegamento girevole di dette ruote posteriori (4, 4’) a detto piano di appoggio (2), detti mezzi di collegamento (5) essendo atti a consentire l'oscillazione di dette ruote posteriori (4, 4’) intorno ad un primo asse di oscillazione inclinato rispetto a detto piano di appoggio (2); caratterizzato dal fatto che dette ruote posteriori (4, 4’) presentano rispettivi primi assi di oscillazione (O-i, O’i) indipendenti e trasversalmente sfalsati tra loro per trasferire almeno parzialmente a dette ruote posteriori (4, 4’) una sollecitazione impressa dall’utilizzatore a detto piano di appoggio (2) e generare una reazione sostanzialmente parallela allo stesso atta a promuovere l’avanzamento.
- 2. Struttura secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (5) sono atti a consentire la rotazione di dette ruote posteriori (4, 4’) intorno a rispettivi primi assi di rotazione (R2, R’2) sostanzialmente trasversali, detti primi assi oscillazione (Oi, O’i) essendo inclinati rispetto a detto piano di appoggio (2) ed avendo distanza longitudinale (l1, Z2) dal rispettivo primo asse di rotazione (Ri, R’2) sostanzialmente uguale tra loro.
- 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti primi assi di oscillazione (Oi, 02) sono inclinati rispetto a detto piano di appoggio (2) con uno stesso primo angolo di inclinazione (a, a’) predeterminato compreso tra 45° ed 85°, preferibilmente tra 60° ed 80°, e ancor più preferibilmente prossimo a 70°.
- 4. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto piano di appoggio (2) presenta un’altezza (h) predeterminata dal suolo (G), detta altezza (h) essendo sostanzialmente costante durante l'oscillazione di dette ruote posteriori (4, 4’).
- 5. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto piano di appoggio (2) comprende una prima tavola (6) ed una seconda tavola (7) sostanzialmente piane e simmetriche rispetto ad un piano di mezzeria (π) di detto piano di appoggio (2) ed associate a rispettive coppie di ruote anteriori (3, 3’) e ruote posteriori (4, 4’), ognuna di dette tavole (6, 7) definendo un rispettivo supporto per il posizionamento sostanzialmente parallelo dei piedi da parte deH’utilizzatore.
- 6. Struttura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta prima tavola (6) e detta seconda tavola (7) sono reciprocamente vincolate in corrispondenza di rispettivi bordi trasversali (9, 10) reciprocamente affacciati e paralleli mediante mezzi a cerniera (11) definenti un secondo asse di oscillazione (02) sostanzialmente trasversale per l'oscillazione reciproca di dette tavole (6, 7).
- 7. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (5) comprendono per ognuna di dette ruote posteriori (4, 4’) una coppia di superfici a piano inclinato (15, 16; 15’, 16’) reciprocamente affacciate e girevoli intorno al rispettivo primo asse di oscillazione (Oi, O’i).
- 8. Struttura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che ognuna di dette coppie di superfici a piano inclinato (15, 16; 15’, 16’) comprende una prima superficie (15, 15’) solidale a detto piano di appoggio (2) ed una seconda superficie (16, 16’) solidale alla corrispondente di dette ruote posteriori (4, 4’), le superfici (15, 16; 15’, 16’) di ogni coppia essendo ortogonali al corrispondente primo asse di oscillazione (Oi, O’i).
- 9. Struttura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che dette seconde superfici a piano inclinato (16, 16’) sono reciprocamente convergenti verso detto piano di mezzeria (Ï€) di detto piano di appoggio (2) con secondo angolo di inclinazione (β, β’) rispetto a detto piano di appoggio (2) avente valore compreso tra 2° e 10°, preferibilmente prossimo a 5°.
- 10. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (5) comprendono per ognuno di dette ruote posteriori (4, 4’) un elemento elastico (21) atto a contrastarne l'oscillazione.
- 11. Struttura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto elemento elastico (21) comprende una molle a torsione interposta tra le superfici a piano inclinato (15, 16; 15’, 16’) della rispettiva coppia.
- 12. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto piano di appoggio (2) ha configurazione almeno parzialmente ripiegabile per passare tra una prima configurazione collassata di trasporto e stoccaggio ed una seconda configurazione aperta di
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