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ITUB20155545A1 - Cerniera elastica per montature di occhiali e procedimento per il suo montaggio - Google Patents

Cerniera elastica per montature di occhiali e procedimento per il suo montaggio Download PDF

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ITUB20155545A1
ITUB20155545A1 ITUB2015A005545A ITUB20155545A ITUB20155545A1 IT UB20155545 A1 ITUB20155545 A1 IT UB20155545A1 IT UB2015A005545 A ITUB2015A005545 A IT UB2015A005545A IT UB20155545 A ITUB20155545 A IT UB20155545A IT UB20155545 A1 ITUB20155545 A1 IT UB20155545A1
Authority
IT
Italy
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hole
hinge
eyeglass frames
elastic
head portion
Prior art date
Application number
ITUB2015A005545A
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English (en)
Inventor
Montalban Rinaldo
Original Assignee
Visottica Ind Spa
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Publication date
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Description

CERNIERA ELASTICA PER MONTATURE DI OCCHIALI E PROCEDIMENTO
PER IL SUO MONTAGGIO
D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne una cerniera elastica per montature di occhiali ed un procedimento per il montaggio di una cerniera su montature di occhiali secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.
La cerniera elastica di cui trattasi è destinata ad essere vantaggiosamente impiegata nella produzione di montature di occhiali sia in plastica che in metallo, in particolare del tipo provviste di due snodi accoppiati tra loro mediante un perno che deve vincere una forza di precompressione elastica associata aduno snodo.
Pertanto, la cerniera oggetto della presente invenzione si inserisce nel settore industriale della occhialeria ovvero della produzione di occhiali e di accessori e componenti per occhiali.
Stato della tecnica
Tradizionalmente nel settore dell’ occhialeria le cerniere sono impiegate per articolare le astine al frontale di una montatura.
Ciascuna cerniera è solitamente formata da due elementi di snodo, imperniati tra loro, di cui rispettivamente un primo elemento è fissato ad un’astina ed un secondo elemento è fissato ad una porzione laterale del frontale della montatura (noto anche, nel gergo tecnico del settore, con il termine di “musetto”).
Funzionalmente, le cerniere consentono alle astine di ruotare tra una posizione chiusa, in cui sono raccolte sul frontale delTocchiale, ed una posizione aperta, in cui assumono una posizione sostanzialmente ad angolo retto rispetto al frontale atta a consentirne l’impiego sul viso dell’utente.
In particolare, la presente invenzione si riferisce a cerniere cosiddette “elastiche”, ovvero a cerniere che consentono di spostare le astine tra le suddette posizioni vincendo una forza di contrasto esercitata da un dispositivo elastico associato alla cerniera.
Il dispositivo elastico consente numerosi vantaggi ha cui quello di pennettere all'utente di indossare più agevolmente gli occhiali, in quanto le astine possono essere spostate per una extracorsa oltre la suddetta posizione aperta per poi essere rilasciate, una volta che l’occhiale è indossato, sulla testa dell’utente così da esercitare su di essa una leggera pressione. Tale pressione consente alle astine di mantenersi sempre aderenti alla testa dell’utente garantendo una otimale stabilità dellocchiale nelle diverse condizioni di utilizzo.
Il dispositivo elastico consente inoltre di mantenere le astine raccolte dietro al frontale in una stabile condizione di chiusura.
Il dispositivo elastico associato al primo elemento di snodo comprende solitamente uno o più meccanismi elastici, solitamente costituiti da carrelli flex.
Ciascun carrello è alloggiato allintemo di una corrispondente sede allungata, fissata all'astina lungo il suo asse di sviluppo longitudinale.
La sede è ricavata diretamente sull’astina oppure è realizzata su un corpo scatolare riportato.
Ciascun carrello è suscettibile di scorrere lungo l'asse longitudinale della sede ed è elasticamente richiamato verso l'intemo della sede stessa da almeno una molla.
I primi elementi di snodo associati ai meccanismi elastici sono imperniati mediante un perno di cerniera ai secondi elementi di snodo fissati al museto. Allo scopo il perno si impegna in fori allineati dei due elementi di snodo.
Per esercitare questa adeguata pressione sulle tempie dell’utilizzatore si rende necessario che la molla del dispositivo elastico risulti opportunamente precompressa già nella fase di assemblaggio del carrello. Oltre a ciò è quasi sempre necessario che la molla del dispositivo elastico venga ulteriormente sottoposta ad un precarico aggiuntivo che viene fornito prevedendo un certo disassamento ha i fori dei due elementi di snodo in fase di montaggio, prima deirinserimento del perno.
Questo disassamento ha i fori del primo elemento di snodo associato all’ashna e provvisto del meccanismo elashco, ed i fori del secondo elemento di snodo associato al musetto e sostanzialmente fisso, è recuperato in fase di assemblaggio durante il montaggio della vite di cerniera. Infati, con rinserimento della vite il meccanismo elashco è forzato per un trato che consente di allineare ha loro i fori dei due elemenh di snodo, di fato otenendo Γ ulteriore precarico del dispositivo elashco.
Nella prahca tali cerniere hanno dimostrato rinconveniente di richiedere un procedimento di assemblaggio dei due elemenh di snodo piutosto problemahco proprio dovuto al suddeto disassamento dei fori ha i due elemenh di snodo che può risultare complesso da recuperare per l'inserimento della vite in quanto richiede che l’otico, o le macchine automahche nel caso di avvitatura automahzzata, realizzino una difficile operazione di centraggio prima di poter inserire la vite. A prescindere dalla difficoltà della suddeta operazione, il procedimento comporta comunque una fase di centraggio che penalizza il processo produtivo o rende complesso il lavoro deirottico.
Questo problema è ancora più senhto nel caso in cui si abbia a che fare con cerniere elashche con snodi avenh cinque o più ah, in cui si hanno quindi più ah da dover allineare fra loro.
Per superare questo inconveniente è noto utilizzare viri autocentranti, come ad esempio descrite nel breveto FR -A- 2658570. In accordo con tale nota cerniera elashca, la vite comprende, a seguire di una porzione di gambo filetata, anche una porzione di prolungamento non filetata.
Questa porzione di prolungamento ha vantaggiosamente diametro ridotto rispetto al diametro della porzione filettata ed assolve lo scopo di favorire il centraggio dei due elementi di snodo e conseguentemente riassemblaggio della cerniera elastica. Dopo che la vite è stata montata, la sua porzione di prolungamento viene facilmente spezzata o rimossa, riducendo di fatto la vite autocentrante ad una vite tradizionale.
Le cerniere di tipo noto che adottano viti autocentranti come sopra brevemente descritto, presentano lo svantaggio che, una volta spezzata la porzione di prolungamento della vite e che serve per favorire il centraggio della cerniera, la stessa vite diventa una vite tradizionale e quindi in caso di smontaggio e successivo rimontaggio della cerniera, si ripropone il problema del centraggio dei fori.
Un ulteriore inconveniente di queste note cerniere risiede nel fatto che la porzione di prolungamento del gambo della vite è materiale che viene perduto, con un conseguente aumento dei costi di produzione.
Altro inconveniente delle cerniere con vite autocentrante risiede nel fatto di non poter essere applicate a montature che prevedono di occultare alla vista il foro del relativo snodo di cerniera posto in corrispondenza dell'estremità del gambo della vite.
Per ragioni estetiche infatti esso può essere occultato da una porzione di prolungamento dell'astina o può essere occultato realizzando lo stesso foro cieco in modo che l'ultima aletta dello snodo appaia esternamente pulita senza soluzione di continuità.
In entrambi i casi non è possibile utilizzare questo tipo di viti autocentranti poiché la porzione di prolungamento non potrebbe sporgere dal foro.
Più in dettaglio, al giorno d’oggi si cerca di ottenere sulle montature estetiche quanto più “pulite” possibili; di conseguenza, componenti a vista come cerniere, o loro parti quali viti o fori vengono sempre più considerati come elementi antiestetici per la linea dell’occhiale.
Si cerca quindi di ridurre questo problema integrando questi elementi all’ interno della montatura dell’occhiale o cercando comunque di nasconderli alla vista.
Come già in parte accennato in precedenza è noto ovviare a questi problemi estetici mediante l'impiego di cerniere che prevedano di coprire la aletta superiore dello snodo in cui sbocca il foro della vite con una porzione dell’astina come ad esempio descritto nel brevetto WO - A- 2006053983.
Diversamente, alcune cerniere diffuse sul mercato prevedono di realizzare tale foro (solitamente del secondo snodo femmina fissato al musetto) di tipo non passante ma cieco, cosi da ottenere l’effetto di vite nascosta.
Diversamente ancora, la vite ed il suo foro possono venire nascoste da opportune pareti sporgenti della sede come ad esempio descritto nel brevetto WO-A-2004040355.
Tuttavia ovviamente le suddette soluzioni di cerniera che non fanno uso di viti autocentranti presentano il problema ricordato in precedenza relativo allinserimento della vite dovuto al fatto che si deve realizzare con tale operazione anche una ulteriore carica del dispositivo elastico.
Al fine di ovviare alle difficoltà di montaggio della vite ed al contempo di soddisfare le suddette esigenze estetiche, il brevetto IT -A- UD2007000224 prevede di collegare i due snodi con una vite essendo il carrello disimpegnato dallastìna e quindi solo in un secondo momento inserire il carrello nella sede con la carica desiderata del dispositivo elastico impiegando una seconda vite per bloccare il carrello nella posizione di carico della molla desiderata. La seconda vite è tuttavia comunque un elemento terzo, rispetto alla montatura, che rimane a vista e che è necessario per il bloccaggio dei carrelli con il precarico voluto.
Pertanto le cerniere elastiche ad oggi presenti sul mercato presentano linconveniente di non soddisfare contemporaneamente le esigenze estetiche di occultare i componenti della cerniera e le esigenze funzionali di porre in tensione la molla del dispositivo elastico durante Γ accoppiamento degli snodi con il dovuto carico che consenta un richiamo delle astine con la corretta pressione sulla testa dell'utente.
Presentazione deirinvenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione una cerniera elastica per montature di occhiali che sia agevole da montare.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una cerniera elastica per montature di occhiali che sia esteticamente del tutto soddisfacente.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una cerniera elastica per montature di occhiali che consenta di occultare alla vista il foro degli snodi di cerniera per rinserimento della vite.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione una cerniera elastica per montature di occhiali che sia operativamente del tutto affidabile.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un procedimento per il montaggio di una cerniera per montature di occhiali che sia veloce ed agevole da realizzare.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un procedimento per il montaggio di una cerniera per montature di occhiali che sia eseguibile in maniera semplice anche a seguito dello smontaggio della cerniera dopo il suo assemblaggio in fase di produzione dellocchiale, o ad opera di un ottico o dello stesso utente.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un procedimento per il montaggio di una cerniera per montature di occhiali che sia economico da realizzare.
Questi scopi ed altri ancora, vengono tutti raggiunti dalla cerniera elastica per montature di occhiali, oggetto della presente invenzione, la quale comprende: un primo elemento di snodo, meccanicamente associabile ad un primo componente della montatura di un occhiale, provvisto di un dispositivo elastico, suscettibile di alloggiamento in una sede associata al primo componente e comprendente: almeno un carrello mobile scorrevolmente entro la sede, e provvisto in corrispondenza di una sua estremità esterna di almeno una porzione di testa, sporgente dalla sede e provvista di un corrispondente primo foro che si sviluppa passante tra due facce laterali della porzione di testa; almeno una molla agente sul carrello per forzarlo elasticamente verso Γ interno della sede; un secondo elemento di snodo, meccanicamente associabile ad un secondo componente della montatura deirocchiale e comprendente almeno due spallarnenti dotati di secondi fori e delimitanti tra loro almeno una fenditura, in cui è inserita la porzione di testa; almeno un perno di cerniera impegnato nel primo foro e nei secondi fori dei primo snodo e secondo snodo per accoppiarli girevolmente tra loro.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, la cerniera elastica per montature di occhiali si caratterizza per il fatto che la porzione di testa comprende almeno una superficie di scivolo, la quale si sviluppa verso l’estremità esterna della porzione di testa su almeno una faccia laterale della porzione di testa rivolta verso la testa del perno di cerniera, interessando almeno un'area adiacente al primo foro passante estendentesi in modo inclinato verso il primo foro passante.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la fig. 1 mostra una cerniera elastica per montature di occhiali in accordo con una prima fonna realizzativa della presente invenzione, la quale è montata a collegamento di una astina e di un musetto della montatura di un occhiale, ed è illustrata con Pastina in posizione aperta ed in una vista dall’alto; l'astina ed il musetto essendo illustrati solo in una loro porzione in prossimità della cerniera nonché disegnati in sezione per meglio evidenziare in contrasto la stessa cerniera;
- la fig. 2 mostra la cerniera di figura 1 nella stessa vista dall’alto, rappresentata in sezione longitudinale, e senza illustrare la montatura dell’occhiale; - la fig. 3 mostra la cerniera di figura 1 in una vista laterale, raffigurante in sezione la sola porzione in corrispondenza del previsto perno di cerniera e senza illustrare la montatura dell’occhiale;
- la fig. 4 mostra la cerniera di figura 1 in una vista prospettica;
- la fig. 5 mostra la cerniera di figura 1 in una vista prospettica disassemblata dalla montatura con i componenti parzialmente in esploso;
- la fig. 6 mostra un particolare della cerniera delle figure precedenti relativo ad un carrello elastico rappresentato in una vista laterale;
- la fig. 7 mostra il carrello elastico di figura 6 in una vista dall’alto con raffigurata in sezione la sola porzione in corrispondenza del perno di cerniera; - la fig. 8 mostra il carrello elastico di figura 6 in una vista prospettica con raffigurata in sezione una porzione dell’occhiello in corrispondenza del perno di cerniera;
- la fig. 9 mostra una vista dall'alto della cerniera in accordo con la presente invenzione, essendo stato tolto il perno di cerniera ed indicato in tratteggio il foro di un primo snodo maschio collegato all'astina ed indicata con linea tratteggiata l’area minima inscrivibile nel disassamento tra i due fori dei due elementi di snodo;
- la fig. 10 mostra una vista ingrandita di una porzione della cerniera di figura 9 in conispondenza dei fori dei due snodi con indicato con diverso tratteggio due particolari della presente invenzione relativi al primo foro della porzione di testa di un carrello, e ad una superficie di scivolo affiancata a tale primo foro;
- le figg. 11 A, 11 B, 11 C e 11 D mostrano la cerniera in accordo con la presente invenzione, in una sequenza di operazioni durante la fase di montaggio del perno di cerniera;
- le figg. 11E ed 11F mostrano due dettagli ingranditi rispettivamente delle figure 11 B ed 11 C;
- la fig. 12 mostra un particolare di una cerniera elastica per montature di occhiali in accordo con una seconda fonna realizzativa della presente invenzione, relativo ad un carrello elastico rappresentato in una vista laterale; - la fig. 13 mostra il carrello elastico di figura 12 in una vista dall’alto con raffigurata in sezione la sola porzione in corrispondenza del perno di cerniera; - la fig. 14 mostra il carrello elastico di figura 12 in una vista prospettica con raffigurata in sezione una porzione dell’occhiello in corrispondenza del perno di cerniera;
- la fig. 15 mostra un particolare di una cerniera elastica per montature di occhiali in accordo con una terza forma realizzativa della presente invenzione, relativo ad un carrello elastico rappresentato in una vista laterale;
- la fig. 16 mostra il carrello elastico di figura 15 in una vista dall’alto con raffigurata in sezione la sola porzione in corrispondenza del perno di cerniera; - la fig. 17 mostra il carrello elastico di figura 15 in una vista prospettica con raffigurata in sezione una porzione di occhiello in corrispondenza del perno di cerniera;
- la fig. 18 mostra un particolare di una cerniera elastica per montature di occhiali in accordo con una quarta fonna realizzativa della presente invenzione, relativo ad un carrello elastico rappresentato in una vista laterale; - la fig. 19 mostra il carrello elastico di figura 18 in una vista dall’alto con raffigurata in sezione la sola porzione in corrispondenza del perno di cerniera; - la fig. 20 mostra il carrello elastico di figura 18 in una vista prospettica con raffigurata in sezione una porzione di occhiello in corrispondenza del perno di cerniera;
- la fig. 21 mostra un particolare di una cerniera elastica per montature di occhiali in accordo con una quinta forma realizzativa della presente invenzione, relativo ad un elemento maschio di carrello elastico rappresentato in una vista laterale;
- la fig. 22 mostra il carrello elastico di figura 21 in una vista dall’alto con raffigurata in sezione la sola porzione in corrispondenza del perno di cerniera; - la fig. 23 mostra il carrello elastico di figura 21 in una vista prospettica con raffigurata in sezione una porzione di occhiello in corrispondenza del perno di cerniera.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 la cerniera elastica per montature di occhiali oggetto della presente invenzione.
La cerniera elastica 1 , secondo la presente invenzione, è destinata alla realizzazione di montature per occhiali di tipo sia tradizionale che sportivo ed è atta ad articolare, in modo di per sé noto, reciprocamente tra loro una astina 2 rispetto ad un musetto 3 di una montatura per occhiali.
Quest’ultima sarà realizzata in modo di per sé del tutto tradizionale e quindi ad esempio in materiale plastico, quale ad esempio nylon, o altri materiali plastici idonei allo scopo, ovvero in materiale metallico. La montatura non forma oggetto di una specifica rivendicazione e pertanto verrà descritta qui di seguito solo sommariamente essendo ben noti, ad un tecnico del settore, i suoi principi costruttivi.
Più in dettaglio, la montatura è solitamente formata, in modo di per sé tradizionale, da un frontale che supporta una coppia di lenti, collegate nella parte centrale da un ponte, e da una coppia di astine 2 imperniate mediante cerniere elastiche 1 ai lati del frontale e, più precisamente, a due sue porzioni laterali rivolte verso la parte posteriore dell’occhiale e note nel gergo tecnico del settore con il termine di musetti 3.
In particolare, la cerniera 1 secondo la presente invenzione è di tipo elasticizzato, ovvero atta a permettere una extracorsa in apertura delle astine 2 con richiamo elastico volto a consentire di indossare agevolmente gli occhiali e volto a garantire una migliore calzata degli stessi una volta indossati sulla testa dell’utente.
Funzionalmente, le astine 2 possono spostarsi, grazie alle suddette cerniere elastiche 1 , in modo di per sé del tutto tradizionale, tra una posizione di chiusura, in cui sono raccolte sul frontale dell’occhiale, una posizione aperta, in cui assumono una posizione sostanzialmente ad angolo retto rispetto al frontale dell’occhiale, ed una posizione di extracorsa, in cui sono forzate oltre la suddetta posizione di apertura.
La cerniera elastica 1 comprende due elementi di snodo meccanicamente associati l'uno all'altro mediante un perno di cerniera 6.
Più in dettaglio, un primo elemento di snodo 4 rappresenta il maschio della cerniera ed è meccanicamente associabile ad un primo componente della montatura dell'occhiale rappresentato, in accordo con gli esempi delle figure allegate, da una astina 2 della montatura; il secondo elemento di snodo 5, ovvero l'elemento femmina della cerniera, è a sua volta meccanicamente associabile ad un secondo componente della montatura di occhiali che è rappresentato dal musetto 3 del frontale dell'occhiale in accordo con gli esempi delle figure allegate.
Ovviamente, senza per questo uscire dall’ambito della tutela della presente invenzione, il primo elemento di snodo 4 potrà essere diversamente associato al musetto 3 mentre corrispondentemente il secondo elemento di snodo 5 sarà associato all’astina 2.
II primo elemento di snodo 4 comprende un dispositivo elastico 7, il quale è alloggiato in una sede 10 preferibilmente associata in accordo con gli esempi delle allegate figure, all'astina 2 della montatura anche perché la sua fonna allungata la rende maggi onnente idonea a ricevere la sede 10 piuttosto che associarla al musetto 3 della montatura, solitamente di ridotta estensione longitudinale.
La sede 10 potrà essere ottenuta con un corpo scatolare fissato all'astina 2, oppure potrà essere ricavata all'interno dell' astina 2 direttamente durante le sue fasi di realizzazione.
La sede 10 si sviluppa pertanto preferibilmente in modo allungato lungo un asse longitudinale Y parallelo all’asse dell’astina 2.
Più in dettaglio, il dispositivo elastico 7 comprende un carrello 8, mobile scorrevolmente all’interno della sede 10, e provvisto in corrispondenza della sua estremità esterna alla sede 10, di almeno una porzione di testa 9, sporgente almeno parzialmente al di fuori della sede 10.
Tale porzione di testa 9 è provvista di un corrispondente primo foro 90 che si sviluppa in modo passante tra due facce laterali 9A, 9B della stessa porzione di testa 9.
Il dispositivo elastico 7 comprende quindi una molla 11 agente elasticamente sul carrello 8 per forzarlo verso Γ interno della sede 10.
A sua volta, il secondo elemento di snodo 5 comprende almeno due spallamenti 5A, 5B dotati di corrispondenti secondi fori passanti 50A e 50B tra loro assialmente allineati.
I due spallamenti 5A, 5B delimitano tra loro una fenditura 14, in cui è inserita la porzione di testa 9 del primo elemento di snodo 4.
II primo ed il secondo elemento di snodo 4 e 5 sono quindi reciprocamente imperniati tra loro mediante il perno di cerniera 6 citato in precedenza, inserito nel primo foro 90 e nei secondi fori 50A, 50B sopra ricordati con asse trasversale X.
Tale perno di cerniera 6 è vantaggiosamente costituito da una vite.
Più in dettaglio, il perno di cerniera 6 comprende vantaggiosamente una testa 60 ed un gambo 61 dotato di una prima estremità 62, collegata alla testa 60, e di una seconda estremità libera 63 opposta alla prima estremità 62 collegata alla testa 60. Il gambo 61 è preferibilmente dotato di una porzione filettata 61A posta adiacente alla estremità libera 63 e di una porzione mediana 61B posta a continuazione della porzione filettata 61 A verso la testa 60.
Più in dettaglio, vantaggiosamente, un primo spallamento 5A dei due spallamenti 5 A, 5B del secondo elemento snodo 5 è dotato di un secondo foro passante 50A sagomato con una cavità in cui alloggia la testa 60 del perno 6 mentre il secondo spallamento 5B è dotato di un secondo foro 50B filettato in cui si impegna la porzione filettata 61A del gambo 61 del perno di cerniera 6.
In accordo con gli esempi realizzativi illustrati nelle figure 1-17, il primo elemento di snodo 4 è dotato di un solo dispositivo elastico 7 a sua volta dotato di un solo carrello 8 con un’unica porzione di testa 9. Tuttavia, potranno essere previsti anche dispositivi elastici 7 dotati di due distinti carrelli 8, ciascuno dei quali provvisto di una propria porzione di testa 9 ovvero anche dispositivi elastici 7 dotati di un solo carrello 8 provvisto di due porzioni di testa 9 meccanicamente unite tra loro.
Più in dettaglio, ciascun carrello 8 del primo elemento di snodo 4 è dotato di uno sviluppo longitudinale prevalente lungo l'asse longitudinale di scorrimento Y parallelo a quello dell’astina 2 e si compone di una porzione di collo 42 e di una porzione astiforme 43 e delle suddette una o due porzioni di testa 9.
In accordo con questa forma realizzativa preferenziale la porzione di collo 42 si estende posteriormente dalla porzione di testa 9 lungo l'asse di sviluppo longitudinale Y ed è sagomata con una fonna vantaggiosamente prismatica, ad esempio di parallelepipedo per evitare la rotazione del carrello attorno al suo asse di sviluppo longitudinale dentro la sede 10 appositamente controsagomata nel suo tratto iniziale di guida rispetto alla suddetta porzione di collo 42.
La porzione astiforme 43 si sviluppa a partire dalla faccia posteriore della porzione di collo 42 e presenta in corrispondenza della estremità libera una testa allargata 45 costituita ad esempio dalla testa di una vite o di un perno o da una ribattitura della estremità della porzione astifonne 43.
La molla 11 citata in precedenza e volta a sospingere il carrello 8 verso l'interno della sede 10 è vantaggiosamente avvolta coassialmente attorno alla porzione astiforme 43 ed appoggia con le sue estremità da una parte contro la testa allargata 45 della porzione astiforme 43, e dall’altra contro un finecorsa ottenuto ad esempio con gradino od anello od altro elemento internamente sporgente dalla sede 10 (ad esempio prodotto mediante punzonatura) per interferire con la molla 11.
Vantaggiosamente, il suddetto finecorsa è ottenuto con un elemento di bloccaggio costituito da un anello 17 montato coassialmente attorno alla porzione astifonne 43 e dotato di due alette elastiche 18 che fanno in modo che una volta inserito il carrello 8 nella sede 10, si impegnino all’ interno di quest’ultima definendo con l'anello 17 il bloccaggio del camello 8 nella relativa sede 10 con il solo grado di libertà dello scorrimento lungo l’asse Y.
Sempre in accordo con le forme realizzative delle figure 1 - 17 il secondo elemento di snodo 5 è ad esempio ottenuto in modo di per sé del tutto tradizionale con un corpo metallico dotato di due spallamenti paralleli 5 A e 5B fissati ad una base comune 12 da cui, ad esempio, si sviluppano uno o più piedi 13 annegati nella matrice in plastica del musetto 3 deirocchiale.
Diversamente, senza per questo uscire dall<1>ambito di protezione della presente privativa, il secondo elemento di snodo 5 potrà essere ottenuto, ancora in modo di per sé del tutto tradizionale, di pezzo nel materiale plastico del musetto 3 con i due spallamenti paralleli ricavati in corpo unico nella plastica del musetto 3.
Diversamente ancora, in caso di occhiali in metallo, il secondo elemento di snodo 5 potrà essere ottenuto in un corpo metallico saldato al musetto 3 della montatura.
In accordo con gli esempi realizzativi illustrati nelle figure 18-23, il primo elemento di snodo 4 è dotato di un dispositivo elastico 7 comprendente un unico carrello 8 dotato di due porzioni di testa 9 realizzate alla estremità di due bracci uniti rigidamente tra loro da una porzione trasversale comune a formare un corpo unico. Le porzioni di testa 9 sono provviste di corrispondenti primi fori passanti fori 90 allineati tra loro.
Più in dettaglio nel caso della forma realizzativa delle figure 18-20, la porzione trasversale è ottenuta con un corpo scatolare 43 chiuso (anch’esso sostanzialmente astiforme e per questo indicato con lo stesso riferimento 43) da cui si sviluppano parallelamente i due bracci 43’ che portano ciascuno fissata all’altra estremità una porzione di testa 9. All’intemo del corpo astiforme scatolare 43 è alloggiata la molla, la quale è fissata ad una sua prima estremità entro al corpo scatolare 43 in corrispondenza deirestremità di quest’ultimo opposta alle porzioni di testa 9, mediante un perno 30 ed è in battuta alla sua seconda etremità contro un elemento di aggancio, dotato di due alette laterali 31 sporgenti da fenditure longitudinali 32 ricavate lateralmente nel corpo scatolare 43. Le alette laterali 31 terminano con un dente suscettibile di impegnarsi in uno spallamento della sede 10 prevista nel componente della montatura solitamente rappresentato da una astina.
Nel caso invece della forma reali zzati va delle figure 21-23 la porzione trasversale è ottenuta con una porzione a ponte 43” che unisce ad una estremità i due bracci 43’ realizzando con questi ultimi un elemento di forma ad U. I due bracci 43’ presentano quindi alla loro altra estremità opposta a quella giuntata dall’elemento a ponte 43” le due porzioni di testa 9. In questo caso la molla è alloggiata entro il volume 100 delimitato dalla forma ad U e si va ad appoggiare ancora una volta contro uno spallamento della sede 10 previsto nel componente della montatura solitamente rappresentato da una astina.
Nel caso dei due esempi sopra brevemente descritti nelle figure 18-23, il secondo elemento di snodo 5, che non è illustrato in dettaglio poiché di per sé ben noto al tecnico del settore, comprende tre spallamenti dotati di corrispondenti secondi fori passanti ha loro assialmente allineati. Tali tre spallamenti delimitano tra loro due fenditure 14, in cui sono inserite le porzioni di testa 9 del primo elemento di snodo 4.
Preferibilmente tra il primo spallamento 5A, considerato in precedenza, dotato di un secondo foro passante sagomato con una cavità in cui alloggia la testa 60 del perno 6, ed il secondo spallamento 5B, anch’esso citato in precedenza, dotato di un secondo foro 50B filettato in cui si impegna la porzione filettata 61A del gambo 61 del perno di cerniera 6, è interposto un terzo spallamento centrale dotato di foro passante che riceve una porzione mediana del perno preferibilmente non filettata.
Tali forme realizzative di carrelli sono, nei loro tratti generali, ben note al tecnico del settore e per questo qui non riprese con ulteriori dettagli. Esse, in accordo con la presente invenzione, dispongono ora della superficie a scivolo 70 associata ai primi fori passanti 90 delle porzioni di testa 9.
Nel caso di dispositivo elastico formato da due distinti carrelli 8, la sede 10 si compone vantaggiosamente di due conispondenti sedi di scorrimento, ciascuna delle quali alloggia scorrevolmente al suo interno un corrispondente carrello 8.
Sono corrispondentemente previste due molle 11 , ciascuna delle quali è volta a sospingere il corrispondente carrello 8 verso fintemo della sede 10 ed allo scopo agisce sia sul carrello 8 sia sulla sede 10.
Funzionalmente come si apprende dalle figure allegate e come di per sé è già noto ad un tecnico del settore, il profilo a camma degli spallamenti 5A, 5B determina, cooperando insieme alla superficie frontale della sede 10, le posizioni di apertura, di chiusura e di extra apertura delle astine.
In accordo con la presente invenzione e con tutte le forme realizzative sopra presentate, il dispositivo elastico 7 mobile scorrevolmente lungo l'asse longitudinale Y della sede 10 prevede che la molla 11 agisca sulla porzione di testa 9 del carrello 8 trasmettendo ad esso una azione elastica.
Secondo Tidea alla base della presente invenzione la porzione di testa 9 comprende almeno una superficie di scivolo 70, la quale si sviluppa verso Testremità esterna 9' della porzione di testa 9 su almeno una faccia laterale 9A della porzione di testa 9 rivolta verso la testa del perno di cerniera 6, interessando almeno un'area adiacente al primo foro passante 90 estendentesi in modo inclinato verso il primo foro passante 90.
Operativamente, la superficie di scivolo 70 coopera con Testremità libera 63 del gambo 61 del perno di cerniera 6 durante il suo inserimento nei fori 90 e 50A, 50B dei due snodi 4, 5. Grazie a questa superficie di scivolo 70, inclinata verso il primo foro passante 90 con inclinazione media di angolo a (preferibilmente ria i 25° ed i 65°) rispetto all’asse trasversale X, la forza di inserimento della vite, che si esprime sulla superficie di scivolo 70, si va vantaggiosamente a scomporre in almeno una componente che va a vincere la forza elastica di ritorno della molla 11.
Ovviamente l’inclinazione è diretta nel senso di ridurre la profondità del foro passante 90 come indicato nelle allegate figure.
In questo modo, il carrello 8 viene forzato a scorrere entro la sede 10 fino a portare il primo foro passante 90 della porzione di testa 9 in allineamento con i secondi fori passanti 50A, 50B degli spallamenti 5A, 5B del secondo snodo 5.
La superficie di scivolo 70 potrà essere inclinata in maniera costante secondo lo sviluppo di un piano ovvero l’inchnazione potrà variare cosicché lo scivolo 70 assuma la geometria di un arco di cerchio, di una parabola o altre fonne similari.
La superficie di scivolo 70 si estende in direzione dell’estremità esterna 9' della porzione di testa 9 per una profondità L pari o maggiore al disassamento D che si presenta tra il perno di cerniera 6 ed il foro passante 90 quando i due snodi 4 e 5 sono impegnati ma il perno 6 è rimosso. In questo modo, il bordo dell’estremità libera 63 del perno di cerniera 6 interferirà con la superficie di scivolo 70 forzando la porzione di testa 9 del carrello 8 a traslare verso l’esterno della sede 10.
L’estremità libera 63 del perno di cerniera 6 è vantaggiosamente raccordata al gambo 61 mediante una porzione terminale 61 B" di fonna rastremata ed in particolare di fonna troncoconica cosi da realizzare un ulteriore invito per finserimento del perno 6. In questo caso, sarà sufficiente che la superficie di scivolo 70 si estenda in direzione dell’estremità esterna 9' della porzione di testa 9 per una profondità L almeno pari alla differenza tra il suddetto disassamento D e la profondità “d” della porzione terminale 61B" di forma rastremata.
Tale profondità L è si sviluppa preferibilmente per almeno 1/5 del diametro del foro passante 90 cosi da realizzare un sufficiente precarico aggiuntivo alla molla 11.
Vantaggiosamente in accordo con la fonna reali zzafi va delle figure 12, 13 e 14, per eliminare le bave della lavorazione di foratura del foro passante 90, quest’ultimo presenta almeno in corrispondenza della faccia laterale 9A della porzione di testa 9 rivolta verso la testa 60 del perno di cerniera 6, e preferibilmente su entrambe le facce laterali 9A, 9B della porzione di testa 9, un bordo anulare smussato 71 che si sviluppa per almeno un settore circolare e si raccorda alle sue estremità 72 alla superficie di scivolo 70.
Preferibilmente, il bordo anteriore di detta superficie di scivolo 70 verso l’estremità esterna 9A si sviluppa a forma di arco circolare 73. Tale arco circolare 73 ha diametro sostanzialmente uguale a quello del primo foro 90 ed è tangenzialmente raccordato ad esso con due tratti paralleli 74.
Diversamente, tale arco circolare 73 ha diametro maggiore di quello del primo foro 90 ed avvolge quest'ultimo raccordandosi ad esso in posizione mediana od in una posizione avanzata oltre alla posizione mediana nella direzione della sede 10.
Nel caso citato in precedenza in cui il carrello 8 del primo elemento di snodo 4 sia provvisto di due porzioni di testa 9 parallele e dotate di due corrispondenti primi fori 90, allora almeno dalla faccia laterale esterna 9 A rivolta verso la testa 60 del perno di cerniera 6 si svilupperà la superficie di scivolo 70. Preferibilmente, saranno previste due superfici di scivolo 70, sulle due facce laterali esterne 9 A delle due porzioni di testa 9 per consentire una maggiore versatilità di utilizzo del carrello 8. Come descritto in precedenza in questo caso le due porzioni di testa 9 si inseriranno nelle due fenditure 14 definite dai tre corrispondenti spallamenti del secondo elemento di snodo 5, dotati di secondi fori allineati con i primi fori 90 delle due porzioni di testa 9.
Il perno 6 può rimanere sostanzialmente contenuto entro i fori degli snodi 4, 5 ovvero con la testa 60 entro il secondo foro sagomato 50A del primo spallamento 5A e con la estremità libera 63 contenuta alfinterno del secondo foro 50B del corrispondente ultimo spallamento (secondo o terzo a seconda del numero di spallamenti) del secondo snodo 5. In questo modo, è possibile occultare il secondo foro sulla faccia a vista esterna dell'ultimo spallamento estendendo il materiale dell’astina con una porzione di chiusura a copertura di tale secondo foro, oppure rendendo cieco tale secondo foro 50B.
Preferibilmente, il primo foro 90 della porzione di testa 9 è privo di filettatura e presenta sostanzialmente lo stesso diametro del gambo 61 del perno di cerniera 6 compatibilmente con l'esigenza di consentirne una agevole attraversamento.
Preferibilmente inoltre, anche il secondo foro del primo spallamento, ed il secondo foro dello spallamento centrale in caso di tre spallamenti, sono privi di filettatura e presentano sostanzialmente almeno lo stesso diametro del gambo 61 del perno di cerniera 6.
Foima oggetto della presente invenzione anche un procedimento per il montaggio su montature di occhiali di una cerniera 1, in particolare del tipo sopra descritta e di cui nel seguito verranno mantenuti i riferimenti numerici. Pertanto, per semplicità di esposizione si farà riferimento alla medesima nomenclatura finora introdotta, seppure si debba intendere che il presente procedimento possa essere impiegato anche per il montaggio di cerniere differenti da quelle sopra considerate.
Il suddetto procedimento prevede le seguenti fasi operative.
Sono previste fasi di fissaggio di per sé del tutto tradizionali e per questo non descritte in dettaglio in quanto ben note ad un tecnico del settore, del primo elemento di snodo 4 ad un corrispondente primo componente della montatura (ad esempio un’astina 2), in modo che la suddetta almeno una porzione di testa 9 si estenda almeno parzialmente al di fuori della sede 10, nonché del secondo elemento di snodo 5 ad un corrispondente secondo componente della montatura (ad esempio al musetto 3).
Segue quindi una fase in cui i due elementi di snodo 4, 5 vengono accostati avvicinando tra loro l'astina 2 ed il frontale 3 e quindi una fase di inserimento della almeno una porzione di testa 9 nella almeno una fenditura 14 definita dagli spallamenti 5A, 5B al fine di porre in successione il primo foro 90 ed i secondi fori 50A, 50B pur rimanendo un disassamento D tra il suddetto primo foro 90 ed i secondi fori 50 A, 50 B volto a determinare una ulteriore carica della molla 11 del dispositivo elastico 7.
Secondo l'idea alla base deH'invenzione del suddetto procedimento è inoltre prevista una fase di impegno del perno 6 enfio il primo foro 90 ed i secondi fori 50A, 50B dei due snodi 4, 5, durante la quale l'estremità libera 63 del gambo 61 del perno di cerniera 6 agisce in battuta contro la superficie di scivolo 70 ricavata sulla faccia laterale 9 A della porzione di testa 9, forzando il dispositivo elastico 7 a scorrere entro la sede 10 fino ad allineare sostanzialmente il primo foro 90 della porzione di testa 9 del primo snodo 4 ai secondi fori 50 A, 50B degli spallamenti 5 A, 5B del secondo snodo 5.
Più in dettaglio, vantaggiosamente durante la fase di impegno del perno di cerniera 6 nel primo foro 90 e nei secondi fori 50 A, 50 B la testa 60 del perno 6 si inserisce nel secondo foro sagomato 50 A di un primo spallamento 5 A del secondo snodo 5. Al contempo, la porzione terminale filettata 61 A del gambo 61 del perno 6 si impegna per avvitamento in un secondo foro terminale filettato 50B del secondo spallamento 5B (ovvero del terzo spallamento in caso di tre spallamenti) del secondo snodo 5.
A sua volta la porzione mediana 61B del perno 6 si inserisce nel primo foro 90 della porzione di testa 9, in particolare sostanzialmente a misura.
Vantaggiosamente, la superficie di scivolo 70 è ottenuta mediante almeno una fase di asportazione di materiale, in particolare mediante fresatura con fresa che lavora in passata o a tuffo.
Al tennine della fase di impegno del perno 6, l'estremità libera 63 del perno di cerniera 6 rimane preferibilmente sostanzialmente contenuta alfintemo del secondo foro del corrispondente ultimo (secondo o terzo) spallamento del secondo snodo 5 ovvero diversamente fuoriesce leggermente come indicato in figura 3.
La cerniera cosi concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi ed in particolare è in grado di consentire una agevole possibilità di assemblaggio riallineando i fori dei due snodi. Inoltre grazie alla presente cerniera è possibile evitare inestetismi dovuti a sue parti a vista ed al contempo è suscettibile di essere montata con un procedimento estremamente agevole e poco costoso.
E’ chiaro comunque che alla cerniera elastica fin qui descritta possono essere apportate modifiche, senza per questo uscire dall’ambito deirinvenzione. Nulla vieta ad esempio che l’elemento di snodo che comprende il dispositivo elastico sia disposto sul musetto dell’occhiale anziché sull’astina.

Claims (13)

  1. R I V EN D I C A Z I O N I 1. Cerniera elastica per montature di occhiali, la quale comprende: - un primo elemento di snodo (4), meccanicamente associabile ad un primo componente (2, 3) della montatura di un occhiale, provvisto di un dispositivo elastico (7), suscettibile di alloggiamento in una sede (10) associata a detto primo componente (2, 3) e comprendente: - almeno un carrello (8) mobile scorrevolmente entro detta sede (10), e provvisto in corrispondenza di una sua estremità esterna (9') di almeno una porzione di testa (9), sporgente da detta sede (10) e provvista di un corrispondente primo foro (90) che si sviluppa passante tra due facce laterali (9 A, 9B) di detta porzione di testa (9) lungo un asse trasversale (X); - almeno una molla (11) agente su detto carrello (8) per forzarlo elasticamente verso Tintemo di detta sede (10); - un secondo elemento di snodo (5), meccanicamente associabile ad un secondo componente (3, 2) della montatura di detto occhiale e comprendente almeno due spallamenti (5A, 5B) dotati di secondi fori (50A, 50B) e delimitanti tra loro almeno una fenditura (14), in cui è inserita detta porzione di testa (9); - almeno un perno di cerniera (6) impegnato nel primo foro (90) e nei secondi fori (50A, 50B) di detti primo snodo (4) e secondo snodo (5) per accoppiarli girevolmente tra loro; caratterizzata dal fatto che la porzione di testa (9) comprende almeno una superficie di scivolo (70), la quale si sviluppa verso Γ estremità esterna (9') di detta porzione di testa (9) su almeno una faccia laterale (9 A) di detta porzione di testa (9) rivolta verso la testa di detto perno di cerniera (6), interessando almeno un'area adiacente a detto primo foro passante (90) estendentesi in modo inclinato verso detto primo foro passante (90).
  2. 2. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta superficie di scivolo (70) si estende in direzione di detta estremità esterna (9’) per una profondità L superiore ad almeno 1/5 del diametro di detto primo foro passante (90).
  3. 3. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta superficie di scivolo (70) è inclinata con angolo di inclinazione media a compreso tra i 25 ed i 65°, rispetto all’asse trasversale X di detto primo foro passante (90);
  4. 4. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta superficie di scivolo (70) è suscettibile di estendersi in direzione di detta estremità esterna (9’) per una profondità (L) pari o maggiore al disassamento (D) esistente tra gli assi di detto perno di cerniera (6) e di detto foro passante (90), nella condizione di detto perno di cerniera (6) rimosso.
  5. 5. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che Γ estremità libera (63) di detto perno di cerniera (6) è raccordata al gambo (61) mediante una porzione terminale (61B") di forma rastremata di larghezza (d); detta superficie di scivolo (70) essendo suscettibile di estendersi in direzione di detta estremità esterna (9’) per una profondità (L) pari o maggiore alla differenza tra il disassamento (D) tra detto perno di cerniera (6) e detto foro passante (90), e la larghezza (d) della porzione terminale (61B") di forma rastremata del gambo (61), nella condizione di detto perno di cerniera (6) rimosso.
  6. 6. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo foro passante (90) presenta almeno in corrispondenza della faccia laterale di detta porzione di testa (9) rivolta verso la testa di detto perno di cerniera (6), un bordo anulare smussato (71) che si sviluppa per almeno un settore circolare e si raccorda alle sue estremità (72) a detta superficie di scivolo (70).
  7. 7. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il bordo anteriore di detta superficie di scivolo (70) in vicinanza di detta estremità esterna (9’) si sviluppa a fonna di arco circolare (73) con diametro sostanzialmente uguale al diametro di detto primo foro passante (90) ed è tangenzialmente raccordato ad esso con due tratti paralleli (74).
  8. 8. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che il bordo anteriore di detta superficie di scivolo (70) in vicinanza di detta estremità esterna si sviluppa a fonna di arco circolare (73) con diametro maggiore al diametro di detto primo foro passante (90) ed avvolge detto primo foro passante (90) medesimo raccordandosi ad esso in posizione mediana od in una posizione avanzata oltre detta posizione mediana in direzione di detta sede (10).
  9. 9. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che: detto primo elemento di snodo (4), è dotato di due porzioni di testa (9) parallele, dotate di due corrispondenti primi fori (90) da cui si sviluppano dette due superfici di scivolo (70); detto secondo elemento di snodo (5) comprende rie spallamenti (5A, 5B) dotati di secondi fori (50 A, 50 B), delimitanti tra loro due fenditure (14), in cui sono inserite dette due porzioni di testa (9).
  10. 10. Cerniera elastica per montature di occhiali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta porzione di testa (9) comprende una superficie di scivolo (70) su ciascuna faccia laterale esterna.
  11. 1 1. Procedimento per il montaggio su montature di occhiali di una cerniera secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, il quale comprende le seguenti fasi operative: - fissaggio di detto primo elemento di snodo (4) a detto primo componente della montatura di un occhiale; - fissaggio di detto secondo elemento di snodo (5) a detto secondo componente della montatura di occhiali; - inserimento di detta almeno una porzione di testa (9) in detta fenditura (14) definita tra detti almeno due spallamenti (5A, 5B) per porre in successione detto primo foro (90) con detti secondi fori (50 A, 50B) tra loro disassati; caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una fase di impegno di detto perno (6) entro detti primo foro e secondi fori di detti due snodi (4, 5), in cui Γ estremità libera (63) del gambo (61) di detto perno (6) agisce in battuta contro la superficie di scivolo (70) della faccia laterale (9A, 9B) di detta porzione di testa (9), forzando detto dispositivo elastico (7) a scorrere entro detta sede (10) fino ad allineare sostanzialmente il piimo foro (90) di detta porzione di testa (9) di detto primo snodo (4) ai secondi fori (50A, 50B) degli spallamenti (5A, 5B) di detto secondo snodo (5).
  12. 12. Procedimento per il montaggio su montature di occhiali di una cerniera secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che durante detta fase di impegno di detto perno di cerniera (6) in detto primo foro (90) ed in detti secondi fori (50A, 50B) la testa (60) di detto perno (6) viene alloggiata in un secondo foro sagomato (50A) di un primo spallamento (5A) di detto secondo snodo (5), la porzione terminale filettata (61 A) del gambo (61) di detto perno (6) si impegna per avvitamento in un secondo foro terminale filettato (50B) di un secondo spallamento (5B) di detto secondo snodo (5), almeno una porzione mediana (61B) di detto perno (6) si inserisce nel primo foro (90) di detta porzione di testa (9), in particolare sostanzialmente a misura.
  13. 13. Procedimento per il montaggio su montature di occhiali di una cerniera secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detta superficie di scivolo (70) è ottenuta mediante lavorazione per asportazione di materiale, in particolare mediante fresatura con fresa che lavora in passata o a tuffo.
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