ITTO20100798A1 - Apparecchio ortodontico. - Google Patents

Description

TITOLO: APPARECCHIO ORTODONTICO

La presente invenzione si riferisce ad un apparecchio ortodontico mobile, removibile e regolabile.

L'apparecchio ortodontico à ̈ lo strumento col quale l'ortodontista riesce a riallineare i denti, al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale e una migliore estetica del sorriso, a persone che presentano difetti e disalineamenti della propria dentatura. Normalmente tali apparecchi riescono a spostare i denti nella direzione voluta.

In ambito odontoiatrico esistono essenzialmente tre tipologie distinte di apparecchi ortodontici i quali sono:

apparecchi fissi, usati per curare i disallineamenti, in quanto riescono a spostare i denti nella direzione voluta;

apparecchi mobili, principalmente utilizzati in ortodonzia intercettiva per modificare abitudini errate e comportamenti scorretti durante l'età evolutiva;

apparecchi pre-trattamento, di tipologia sia fissa che mobile, che svolgono operazioni che gli apparecchi esterni non potrebbero fare, come l'espansione del palato o il mantenimento in avanti della mandibola.

Normalmente gli apparecchi fissi comprendono fili di materiale metallico, elastici, attacchi, tubi o bande sui molari.

Tali apparecchi fissi di solito complicano l'igiene orale del paziente, perché tali fili di materiale, elastici, tubi sui molari aumentano la difficoltà a rimuovere correttamente dai denti la placca batterica e rendono anche problematico l'uso del filo interdentale.

Tali apparecchi fissi risultano, inoltre, antiestetici poiché, molto vistosi e quindi poco adatti ad essere applicati su pazienti già adulti.

Gli apparecchi mobili normalmente vengono usati per la correzione di malocclusioni più lievi e per le disformosi dento-facciali, ma normalmente permettono movimenti limitati dei denti. Tali movimenti sono normalmente generati con l’ausilio di viti, molle e archi.

Tale tipologia di apparecchio permette un riequilibrio armonico del terzo inferiore del volto dal punto di vista funzionale ed estetico, in quanto ottengono non solo un effetto ortodontico, ma anche ortopedico, in quanto correggono e guidano la crescita delle basi ossee.

Gli apparecchi pre-trattamento sono apparecchi, a volte anche invasivi, che eseguono operazioni sull’impianto dentale prima di utilizzare uno degli apparecchi sopracitati.

Il più comune apparecchio di pre-trattamento e l'apparecchio sul palato, normalmente denominato espansore, il quale comprende una placca palatale in metallo con al centro un foro di ridotte dimensioni nel quale viene inserita un'apposita chiave di espansione atta ad ottenere l'espansione della placca palatale.

Gli apparecchi fissi, come sopracitato, sono adatti alla correzioni di maloclusioni anche di grandi entità con contropartita sia la difficoltà nell’igiene orale sia il fattore estetico.

Per risolvere i sopracitati problemi dell’igiene orale e del fattore estetico normalmente l’ortodontista consiglia l’utilizzo di apparecchi mobili.

Tali apparecchi mobili sono però poco adatti a curare mal occlusioni, se non di piccola entità.

Per la cura di malocclusioni più gravi, l’utilizzo di un apparecchio ortodontico mobile, richiede un tempo maggiore per ottenere gli spostamenti dei denti desiderati; inoltre, con il passare del tempo e il progredire del trattamento à ̈ necessario periodicamente modificare la forma dell’apparecchio stesso, il che comprta anche la sua sostituzione, con un conseguente aumento della spesa, per il paziente.

La presente invenzione si propone di risolvere i suddetti problemi realizzando un apparecchio ortodontico mobile e regolabile in grado di curare malocclusioni e correggere laboversioni, modificando la forma dell’apparecchio stesso senza le necessità della sostituzione con il progredire del trattamento.

Tale apparecchio può essere personalizzato con il calco del paziente oppure essere totalmente universale regolabile in modo tale da essere applicabile a qualsiasi arco dentale senza la necessità di ottenere il calco dentale del paziente che dovrà utilizzare l’apparecchio.

Un aspetto della presente invenzione riguarda un apparecchio ortodontico con le caratteristiche dell’allegata rivendicazione 1.

Le eventuali caratteristiche accessorie sono citate nelle allegate rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche e i vantaggi di tale apparecchio ortodontico saranno meglio chiari ed evidenti dalla descrizione seguente di una forma di realizzazione con riferimento alle figure allegate, le quali illustrano specificatamente:

• la figura 1 illustra in una visione dall’alto di un apparecchio mobile per malocclusione con piastra di spinta e gancio correttivo per la trazione degli incisivi mascellari in labioversione secondo la presente invenzione; • la figura 2 illustra in una visuale dall’alto un apparecchio mobile per malocclusione, secondo la presente invenzione in una forma di realizzazione alternativa;

• la figura 3 illustra, in una visione laterale di un apparecchio per arcata superiore universale totalmente regolabile;

• le figure 4A, 4B,4C mostrano visioni laterali di una piastra di correzione compresa nell’apparecchio di figura 1 in due differenti forme di realizzazione;

• le figure 5A, 5B e 5C illustrano le visioni laterali di un’ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione atte al recupero di malocclusioni e/o labioversioni;

• la figura 6 illustra una visione in sezione dell’azione della piastra di spinta come da figure 4A, 4B e 4C su un dente.

• Le figure 7A, 7B , 7C e 7D illustrano delle visioni laterali di un gancio correttivo per la cura di labioversioni degli incisivi e in particolare la figura 7D mostra una visione in sezione del gancio applicata ad un apparecchio.

Con riferimento alle citate figure l’apparecchio ortodontico secondo la presente invenzione comprende una placca 2, preferibilmente realizzata in un materiale plastico alimentare, su cui à ̈ riportata la sagoma di almeno una porzione dell’arcata palato-dentaria, sia superiore sia inferiore. Tale arcata comprendendo almeno un dente “D†del paziente a cui à ̈ destinato tale apparecchio.

Tale apparecchio include inoltre almeno una piastra di spinta 3 atta alla correzione di malocclusioni, comprendente almeno una faccia interna 32, in cui à ̈ compreso almeno un mezzo di regolazione 33 atto a regolare la spinta da esercitare su tale almeno un dente “D†tramite almeno una faccia esterna 31.

Tale piastra di spinta 3 viene fissata alla placca 2 preferibilmente a filo di tale placca 2 creando così un apparecchio ortodontico mobile e regolabile secondo una caratteristica della presente invenzione.

Preferibilmente, nell’intercapedine creata fra faccia interna 32 e la faccia esterna 31 si innesta una porzione della placca 2 in modo tale da consentire alla piastra di spinta 3 di fissarsi alla placca 2.

La piastra di spinta 3 viene fissata preferibilmente tramite una pluralità di mezzi di fissaggio 35 ad esempio chiodi, i quali fissano ad esempio la faccia interna 32 alla placca 2.

Il materiale con cui viene realizzata la piastra di spinta 3 à ̈ atto a garantire sia un’adeguata resistenza tale da riuscire, con il passare del tempo, a posizionare correttamente uno o più denti, sia in parte flessibile in modo tale da consentire la regolazione della spinta contro tale uno o più denti, ad esempio in materiale plastico o metallico.

Nella forma di realizzazione, descritta nelle figure 4A, 4B, 4C e 4D la piastra di spinta 3 à ̈ preferibilmente a forma di “U†di figura 4A oppure a forma di “U rovesciata†di figura 4B in cui la faccia interna 32 e la faccia esterna 31 sono divise da almeno una porzione di raccordo 34.

Il mezzo di regolazione 33 nelle forme di realizzazione illustrate nelle figure 4A e 4B Ã ̈ passante nella faccia interna 32 tramite almeno un foro 321.

Incrementando l’inserimento del mezzo di regolazione 33 all’interno del faccia interna 32 aumenta la forza esercitata sulla faccia esterna 31 la quale a sua volta agisce sul almeno un dente “D†compreso nella malocclusione da curare.

La porzione di raccordo 34 preferibilmente presenta, nella congiuntura con la faccia esterna 31, una sezione di raccordo 341 di materiale con caratteristiche di flessibilità più spiccate rispetto al resto della piastra di spinta 3, in modo tale da consentire il movimento della faccia esterna 31 in funzione del mezzo di regolazione 33. Il movimento del mezzo di regolazione 33 à ̈ determinato e assicurato preferibilmente da una porzione filettata applicata ad esempio al foro 321 in modo tale che in funzione del passo della porzione filettata sia possibile determinare l’avanzamento del mezzo di regolazione 33 il quale à ̈ in tale esempio una vite.

L’azione del mezzo di regolazione 33 sulla faccia esterna 31 fa sì che essa si pieghi con un angolo proporzionale all’inserimento dello stesso mezzo 33 all’interno della faccia interna 32.

Tali piastre di spinta 3 vengono posizionate all’interno della placca 2 in corrispondenza di uno o più denti che debbono essere spostati per la cura di maloclusioni.

Ogni piastra di spinta 3 verrà opportunamente regolata, ad esempio dal medico ortodontista, in modo da creare un apparecchio mobile personale, il quale non necessita di essere totalmente sostituito con progredire della cura dentale come avviene normalmente poiché à ̈ possibile regolare in modo istantaneo tale apparecchio consentendo di curare i problemi dentali seguendo passo-passo le modifiche dell’arcata dentaria senza richiedere la sostituzione dell’apparecchio stesso.

La forma di realizzazione illustrata in figura 4B consente, oltre a curare tali maloclusioni, di facilitare il posizionamento dell’apparecchio stesso evitando ad esempio scivolamenti dell’ apparecchio dell’arcata dentale superiore.

In una forma alternativa di realizzazione, il mezzo di regolazione 33 Ã ̈ una vite autofilettante, la quale fa presa sulla porzione di placca 2, interposta fra la faccia interna 32 e la faccia esterna 31, mantenendo la posizione desiderata continuando ad agire sulla faccia esterna 31.

In un’ulteriore forma di realizzazione la piastra di spinta 3 svolge la funzione della porzione di raccordo 34 compresa nella forma di realizzazione precedentemente descritta fissando la faccia interna 32 con la faccia esterna 31, tramite uno o più mezzi di regolazione con i quali regolare la forza da applicare.

In tale forma di realizzazione la faccia esterna 31 si muove parallelamente alla faccia interna 32.

Tale apparecchio può comprende inoltre uno o più ganci correttivi 4, i quali vengono opportunamente fissati alla placca piastra di spinta 3.

Ogni gancio correttivo 4 ha forma tale da permettere la cura di malocclusioni come ad esempio labioversione degli incisivi mascellare; inoltre svolge una funzione di sostegno dell’apparecchio consentendo il posizionamento corretto dell’apparecchio.

Tale gancio correttivo 4 comprende almeno una porzione esterna 41, e una porzione di avvolgimento 42, le quali cooperando consentono, come sopracitato, sia di curare maloclusioni e labioversioni, sia di mantenere in posizione corretta l’apparecchio.

La porzione di avvolgimento 42 à ̈ connesso ad un capo alla faccia esterna 31, della piastra di spinta 3, e all’altro capo alla porzione esterna 41, del gancio correttivo 4, in modo tale da creare una struttura continua.

Tale porzione di avvolgimento 42 circonda almeno una porzione del dente “D†sottoposto al trattamento di cura. L’azione correttiva di tale gancio correttivo 4 su almeno un dente “D†avviene, come nel caso della piastra di spinta 3 descritta precedentemente, agendo sul mezzo di regolazione 33 il quale premendo sulla faccia esterna 31, ove tale gancio correttivo 4 à ̈ connesso, agisce sul dente “D†sino al raggiungimento della forza adeguata per la cura.

In forme alternative di realizzazione non illustrate il gancio correttivo 4 può essere utilizzato non solo per la cura di labioversioni su incisivi ma anche su altri denti nella parte frontale degli archi dentali.

Tale gancio correttivo 4 preferibilmente ha dimensioni tali da agire contemporaneamente su due denti “D†contemporaneamente in modo tale da uniformare più facilmente l’arcata dentale.

La porzione esterna 41 preferibilmente à ̈ tale da agire sulle seguenti coppie di denti “D†:

• Incisivi centrali;

• Incisivo laterale sinistro e canino sinistro;

• Incisivo laterale destro e canino destro;

In un’ ulteriore forma di realizzazione il gancio correttivo 4 à ̈ applicato ad una piastra 3 la quale non comprende il mezzo di regolazione 33. Quest’ultima soluzione à ̈ utilizzata solamente per la correzioni di labioversioni svolgendo inoltre una funzione di sostegno dell’apparecchio all’arcata dentale comprendendo un mezzo di regolazione il quale consente di adattare tale gancio 4 all’arcata dentale in modo tale da svolgere la funzione di sostegno.

Nella forma di realizzazione visibile nelle figure 1e 3 sono riportate placche 2 riportanti il calco dell’intera arcata dentale, rispettivamente la figura 3 l’arcata superiore e le figure 1 l’arcata inferiore.

La figura 2 rappresenta una forma alternativa di realizzazione dell’apparecchio in cui la placca 2 à ̈ ridotta di dimensioni e non à ̈ presente il calco dell’arcata dentale.

In ulteriori forme alternative di realizzazione à ̈ possibile realizzare la placca 2 riportante il calco di solo una porzione di arcata dentale; tal placca comprendendo almeno una gancio correttivo 4, il quale oltre a svolgere la funzione di correzione, à ̈ atta ad aiutare e a facilitare il posizionamento della placca 2 stessa e il mantenimento in posizione senza la necessità di intervenire sul paziente, sull’inserimento di ganci per sostenere tale apparecchio. Tale gancio correttivo 4, per svolgere la funzione di sostegno della à ̈ porzione superiore dell’apparecchio, à ̈ preferibilmente posizionato in corrispondenza dell’incisivo laterale e del canino sia della porzione destra sia della porzione sinistra dell’arcata dentale superiore.

Tale soluzione consente di mantenere in posizione corretta l’apparecchio anche nel caso in cui la patologia dentale da curare fosse una regressione del dente anziché di una labioversione.

Per questioni di supporto e facilitare il paziente nel posizionamento la placca à ̈ preferibilmente realizzata per l’intero arco dentale, superiore e/o inferiore, e presenta una pluralità di porzioni di sostegno quali ad esempio i ganci correttivi 4 utilizzati con il solo scopo di sostegno.

Preferibilmente, le porzioni di sostegno sono realizzate inoltre tramite porzioni della placca 2 le quali agiscono e/o su denti e palato in modo tale che l’apparecchio non possa modificare la sua posizione, soprattutto per gli apparecchi destinati a correggere malocclusioni nell’arco dentale superiore.

Un’ulteriore forma alternativa di realizzazione la placca 2 riporta il calco di entrambe le arate dentali permettendo di curare contemporaneamente più malocclusioni sia sull’arcata superiore sia sull’arcata inferiore.

Nella forma di realizzazione di figura 3 sono presenti una pluralità di piastre di spinta 3 sulla placca 2, ad esempio una piastra 3 in corrispondenza di ogni dente, in modo tale che l’apparecchio risulti universale ed adattabile a qualsiasi malocclusione senza la necessità che la placca 2 riporti esattamente il calco dentale del paziente a cui à ̈ destinato l’apparecchio.

Nella forma di realizzazione visibile in figura 1 à ̈ possibile osservare la presenza di una piastra di spinta 3 la quale può agisce contemporaneamente su due denti utilizzando un unico mezzo di regolazione 33.

La combinazione di tale gancio correttivo 4, della piastra di spinta 3, preferibilmente quella illustrata in figura 4B, e delle porzioni di sostegno consente il corretto posizionamento e il sostegno dell’apparecchio secondo la presente invenzione nell’arcata dentale.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI: 1. Apparecchio ortodontico comprendente una placca (2), preferibilmente di materiale plastico alimentare, su cui à ̈ riportata almeno la sagoma di almeno una porzione dell’arcata palato-dentaria, sia superiore sia inferiore, detta arcata comprendendo almeno un dente (D) del paziente a cui à ̈ destinato tale apparecchio; tale apparecchio à ̈ caratterizzato dal comprendere almeno una piastra di spinta (3) atta alla correzione di malocclusioni, comprendente almeno una faccia interna (32), in cui à ̈ compreso almeno un mezzo di regolazione (33), atto a regolare la spinta esercitata, su tale almeno un dente (D), da almeno una faccia esterna (31).
2. 2. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, in cui l’apparecchio comprende uno o più ganci correttivi (4), fissati alla faccia esterna (31), comprendendo almeno una porzione esterna (41) e una porzione di avvolgimento (42), à ̈ atto sia a circondare almeno una porzione del dente (D), con lo scopo di sostegno dell’apparecchio, sia di cura delle malocclusioni, labioversioni e regressioni.
3. 3. Apparecchio secondo la rivendicazione 1, in cui la piastra di spinta (3) à ̈ a forma di “U†in cui faccia interna (32) e la faccia esterna 31 sono divise da almeno una porzione di raccordo (34) fissata alla placca (24).
4. 4. Apparecchio secondo la rivendicazione 3, in cui tale placca (3) Ã ̈ posizionata a filo di tale placca (2) inglobandone parte di essa.
5. 5. Apparecchio secondo la rivendicazione 3, in cui il mezzo di regolazione (33), agente sulla piastra esterna (31), Ã ̈ passante nella faccia interna (32) tramite almeno un foro (321).
6. 6. Apparecchio secondo la rivendicazione 5, in cui il progressivo inserimento del mezzo di regolazione (33) all’interno del faccia interna (32) aumenta la forza esercitata sulla faccia esterna (31), la quale a sua volta agisce sul almeno un dente (D) compreso nella malocclusione da curare.
7. 7. Apparecchio secondo al rivendicazione 1, in cui la sagoma riportata sulla placca (2) riporta il calco dentale del paziente.
8. 8. Apparecchio secondo la rivendicazione 2, in cui tale gancio correttivo 4 per solvere la funzione di sostegno della porzione superiore dell’apparecchio à ̈ posizionato in corrispondenza dell’incisivo laterale e del canino sia della porzione destra sia della porzione sinistra dell’arcata dentale superiore