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Laozi: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Fa' sì che il popolo non abbia né scienza né voglie. (3)<ref name=diz/>
*{{NDR|Il [[Tao]]}} ''Non so di chi sia figlio, | pare anteriore all'Imperatore del [[Cielo]].'' (IV, Parinetto)
:Non so chi l'abbia generata [<small>la Via</small>], sembra anteriore alla creazione del mondo. (4, Mancuso)
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*''A guardarlo non lo vedi, | di nome è detto l'Incolore. | Ad ascoltarlo non lo odi, | di nome è detto l'Insonoro. | Ad afferrarlo non lo prendi, | di nome è detto l'Informe. | Questi tre non consentono di scrutarlo a fondo, | ma uniti insieme formano l'[[Uno (filosofia)|Uno]]. | [...] | È la figura che non ha figura, | l'immagine che non ha materia: | è l'indistinto e l'indeterminato. | Ad andargli incontro non ne vedi l'inizio, | ad andargli appresso non ne vedi la fine. | Attieniti fermamente all'antico Tao | per guidare gli esseri di oggi | e potrai conoscere il principio antico. | È questa l'orditura del Tao.'' (XIV, Parinetto)
*''Mostrati semplice e mantienti grezzo, | abbi poco egoismo e scarse brame.'' (XIX, Parinetto)
*Getta il sapere e non avrai tristezza. (20)<ref name=diz/>
*''Se ti pieghi ti conservi, | se ti curvi ti raddrizzi, | se t'incavi ti riempi, | se ti logori ti rinnovi, | se miri al poco ottieni | se miri al molto resti deluso. | Per questo il santo preserva l'Uno | e diviene modello al mondo. | Non da sé vede perciò è illuminato, | non da sé s'approva perciò splende, | non da sé si gloria perciò ha merito, | non da sé s'esalta perciò a lungo dura. | Proprio perché non contende | nessuno al mondo può muovergli contesa. | Quel che dicevano gli antichi: | se ti pieghi ti conservi, | erano forse parole vuote? | In verità, integri tornavano.'' (XXII, Parinetto)
:Ciò che è spezzato [[divenire|diventerà]] intero.<br />Ciò che è curvo diventerà diritto.<br />Ciò che è vuoto diventerà pieno.<br />Ciò che è consumato diventerà nuovo. (22, Mancuso)
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*''Se ne sta solingo senza mutare, | ovunque s'aggira senza correr pericolo, | si può dire la madre di ciò che è sotto il cielo. | Io non ne conosco il nome | e come appellativo lo dico Tao.'' (XXV, Parinetto)
*''Chi sa d'esser maschio | e si mantiene femmina | è la forra del mondo, | essendo la forra del mondo | la virtù mai non si separa da lui | ed ei ritorna ad essere un pargolo.'' (XXVIII, Parinetto)
*''L'uomo saggio | rigetta l'eccesso | rigetta la prodigalità | rigetta la grandezza''. (29)<ref name=diz/>
*''Là dove stanziano le milizie | nascono sterpi e rovi, | al seguito dei grandi eserciti | vengono certo annate di miseria.'' (XXX, Parinetto)
*''Ecco che son l'armi: | strumenti del malvagio | non strumenti del [[saggezza|saggio]], | il quale li adopra solo se non può farne a meno.'' (XXXI, Parinetto)
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:L'uno ha generato il due; il due ha generato il tre; il tre ha generato tutte le creature.<br />Tutte le creature portano lo yin sulle spalle e lo yang tra le braccia; il soffio vuoto ne fa una miscela armoniosa. (42, Mancuso)
*''[[Colpa]] non v'è più grande | che secondar le brame, | sventura non v'è più grande | che non saper accontentarsi, | difetto non v'è più grande | che bramar d'acquistare.'' (XLVI, Parinetto)
*''Senza uscire dalla porta di casa, | si può sapere che cosa avviene nel mondo... | Più lontano si cerca il sapere, | meno si apprende''. (47)<ref name=diz/>
*''Chi si dedica allo studio ogni dì aggiunge, | chi pratica il Tao ogni dì toglie.'' (XLVIII, Parinetto)
*''Col buono io sono buono, | ma anche col non buono io sono buono | ché buona è la virtù''. (49)<ref name=diz>Da ''La regola celeste'', trad. di A. Castellani, citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
*''Chi è ricco di virtù | è simile al fanciullo''. (55)<ref name=diz/>
*''Colui che sa, non parla; colui che parla non sa.'' (LVI, Parinetto)
*''Pratica il non agire.'' (LXIII, Parinetto)
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*''Le mie parole facilmente si intendono | e facilmente si attuano, | ma nessuno al mondo sa intenderle, | nessuno al mondo sa attuarle.'' (LXX, Parinetto)
*''Solo chi non si affaccenda per vivere | è più saggio di chi la vita tiene in pregio.'' (LXXV, Parinetto)
*''Alla [[nascita e morte|nascita]] l'[[uomo]] è molle e debole, | alla [[nascita e morte|morte]] è duro e forte. | Tutte le creature, l'erbe e le piante | quando vivono son molli e tenere | quando muoiono son aride e secche. | Durezza e forza sono compagne della morte, | mollezza e debolezza sono compagne della vita. | Per questo | chi si fa forte con le armi non vince, | Ll'albero che è forte viene abbattuto. | Quel che è forte e robusto sta in basso, | quel che è molle e debole sta in alto.'' (LXXVI, Parinetto)
*''Parole autentiche non sono adorne; | parole adorne autentiche non sono. | Colui che è [[bontà|buono]], non sfoggia parole, | e chi sfoggia parole, non è buono.'' (LXXXI, Parinetto)
 
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==Bibliografia==
*Lao Tzu, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/l/lao_tzu/tao_te_ching/pdf/tao_te_p.pdf Tao Te Ching]'', a cura di [[Luciano Parinetto]], Edizioni La vita Felice, 1995. ISBN 888631423X
*Lao Tzu, ''Il libro del Tao'', traduzione e cura di Girolamo Mancuso, Tascabili Economici Newton, 1995.
*Lao-Tzu, ''La regola celeste'', a cura di Augusto Sabbadini, Giunti Demetra 2007.