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Lega Nord

partito politico italiano

Lega Nord, partito politico italiano fondato nel 1991.

Camper pubblicitario della Lega Nord a Firenze (2005)

Citazioni

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  • Accidenti a questa nebbia, | te set adre a laurà, | questa Lega è una vergogna, | noi crediamo alla cicogna | e corriamo da mammà. (Pino Daniele)
  • Ai tempi in cui si chiamava Lega Nord era un partito apertamente razzista e voleva separarsi dall’Italia per allontanarsi dai presunti pigri e corrotti italiani del sud. “A sud di Roma c’è l’Africa”, dice la parte più maligna degli italiani settentrionali. (Gwynne Dyer)
  • C'è la Lega del gruppo dirigente, che mi pare chiusa nel Palazzo romano e lacerata al suo interno. Ma c'è la Lega dei sindaci, degli assessori, del territorio, dei militanti. La conosco bene: è gente che ama la propria terra, cui va il mio rispetto. Non si può gettare via il bambino con l'acqua sporca. (Antonio Di Pietro)
  • Cosa è il leghismo se non la storia di un movimento che non legge? (Umberto Eco)
  • Da tribù a tribù, visto che questa ormai è la dialettica nazionale: cari sindaci e assessori leghisti, se invece di andare al bowling (faccio per dire) foste entrati qualche volta in una libreria, ora potreste farvi un bel premietto o convegnuccio tutto vostro, senza essere costretti, per esistere, a passarvela da censori, spesso per giunta da censori somari. Gli inquisitori almeno parlavano bene il latino. (Michele Serra)
  • È giusto ricordare in questa sede, Presidente, che il Governo in carica ai tempi dell'istituzione del MES era il Governo Monti, sostenuto anche dal Popolo della Libertà, e che le trattative nel 2011 sono state sostenute e portate avanti dal Governo Berlusconi, sostenuto anche dalla Lega. Possiamo dire che gli attuali Presidente del Consiglio [Giorgia Meloni] e Vicepresidenti del Consiglio [Matteo Salvini e Antonio Tajani], con i loro partiti, hanno contribuito attivamente all'istituzione del MES. Siete voi i signori del MES. (Filippo Scerra)
  • Forse i leghisti lì in riva al Po non hanno più un capobranco. (Calcutta)
  • Gran parte delle forze leghiste, quelle che accennano a qualche razzismo nei confronti del meridionale, sono composte da meridionali che si sono milanesizzati e ci si trovano talmente bene a Milano che non vogliono che altri arrivino dal sud. (Indro Montanelli)
  • [La Lega Nord] ha avuto un inizio laico-libertario. All'interno c'era addirittura un gruppo gay, Los Padania, Libero Orientamento Sessuale della Padania. Bossi dichiarava: "Siamo contro tutte le discriminazioni". Maroni mi diceva che era a favore delle famiglie di fatto e delle adozioni gay: adesso è tutto il contrario. Lo dico sempre ai leghisti: "Fatevi curare, gatta ci cova nella vostra ossessione". (Franco Grillini)
  • I centralisti s'illudono se pensano che anche il federalismo diventerà come la "dittatura del proletariato", perché il federalismo s'imporrà. Anche se la Lega dovesse scomparire. Anche se non ci fosse più chi vi sta parlando. Per forza delle cose. (Gianfranco Miglio)
  • I gay per il Papa non sono criminali. Per la Lega (che ha provato a escludere le persecuzioni a causa dell'identità di genere dai requisiti per il divieto di respingimento dei migranti in fuga) evidentemente sì. (Marianna Aprile)
  • I vincitori [delle elezioni politiche 2008] sono Di Pietro e la Lega, che hanno uno raddoppiato e l'altro triplicato i voti. Perché... perché la Lega ha vinto? Secondo alcuni la Lega ha vinto perché è radicata nel territorio e questo è vero. Perché è vista come un movimento non organico alla casta... Ed è vero che è vista così, il problema è che non è vero che sia così, perché se i leghisti duri e puri, che vanno a Pontida travestiti da Obelix e da Panoramix sapessero cosa fanno i loro rappresentanti quando arrivano a Roma Ladrona, probabilmente quei 300.000 fucili salterebbero fuori, ma per sparare nelle chiappe ai loro rappresentanti... Perché il leghista integrato a Roma è peggio del peggiore forchettone democristiano o socialista della Prima Repubblica, perché essendo neofita arraffa tutto rapidamente perché sa che gli rimane poco tempo, mentre il democristiano ha tempi medio-lunghi... Il leghista ha sempre l'impressione che finisca subito... quindi porta via tutto! Mette anche spaghetti in tasca... Il leghista ricorda la scena di Totò sul tavolo in Miseria e nobiltà... (Marco Travaglio)
  • [Nel 2020] Io non giudico nessuno della Lega, perché li considero la rovina del nostro Paese. Non li ascolto, non li sento, non mi importa di loro, però vinceranno sicuramente le prossime elezioni. A quel punto, spero di essere morta, sennò pazienza, tanto io sarò chiusa in casa. Sono molto triste, ma l'Italia vuole quello, non vuole la libertà, vuole essere comandata e così l'italiano che vuole sempre uno che risolva per tutti, non vuole preoccupazioni e vuole essere mantenuto... quindi va benissimo la Lega per gli italiani. Per me no, ma infatti io non conto. (Natalia Aspesi)
  • – L'ignoranza aiuta a prendere la decisione giusta? – ridacchiò Ampelio. – Cos'è, il nuovo slogan della Lega? (Marco Malvaldi)
  • La Lega è un grande partito, che vi siano sensibilità diverse è normale. Ma io ricordo che lo diceva sempre anche Umberto Bossi: “da soli si fa prima ma insieme si fa molta più strada”. (Luca Zaia)
  • La Lega italiana e la nostra Russia Unita collaborano nell’ambito di un accordo di cooperazione. La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall’Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono. (Vladimir Putin)
  • La Lega non è stata in grado di arginare - e in parte forse non ha voluto - la diffusione del potere 'ndranghetista nel nord Italia; la Lega deve ai cittadini italiani 49 milioni di euro e, sempre la Lega, in Calabria si è legata politicamente a figure poco specchiate.. (Roberto Saviano)
  • La Lega è senza ombra di dubbio il partito che sceglie il lavoro contro il parassitismo. La Lega è il partito dei lavoratori, è il partito delle imprese, è il partito dei produttori di reddito; la Lega non è il partito di chi vuole vivere di assistenzialismo o di chi vuole vivere da parassita con le rendite finanziarie. (Riccardo Molinari)
  • Le leghe agitano idee vecchie di separazione e di egoismo che rimettono in discussione l'unità nazionale. (Nilde Iotti)
  • [Nel 2016] Le scope di Roberto Maroni, quelle che dovevano ripulire la Lega della Bossi Family, delle spese allegre del Trota, del leghista che pagava con soldi pubblici perfino il pranzo di nozze della figlia, hanno fallito. Lo sporco è rimasto dentro la casa del Carroccio. (Gianni Barbacetto)
  • Mai ho definito tout court "razzista" la Lega Nord, nonostante i reiterati tentativi, messi in opera da quest'ultima, per meritarsi un tale appellativo. (Luigi Manconi)
  • Nel 1996 Bossi fece la famosa dichiarazione: la prossima volta faccio eleggere soltanto degli imbianchini. In qualche modo ha fatto così, ha portato a Roma degli imbianchini. Dei duri e puri caratterizzati solo dalla fedeltà. La classe politica della Lega è di una rozzezza esagerata. (Willer Bordon)
  • Noi sappiamo chi siamo, noi siamo il partito delle piccole patrie, la Lega è il partito dei territori, è il partito delle identità, è il partito delle autonomie. (Riccardo Molinari)
  • Noi siamo la Lega, tutti uniti come i Testimoni de Geova. Non è che... ci vogliamo bene tutti quanti. A un certo punto ci abbiamo un bel gruppo... abbiamo... ooh... abbiamo un pro... un bel programma per... eeeh... per l'Italia, per i giovani. (Eraldo Isidori)
  • Non sono fascisti, anche se per essere strategici dovranno superare la tendenza neocorporativa. (Luigi Abete)
  • Quanto ai problemi etici, mi pare che manifesti una piena condivisione con il pensiero della Chiesa. (Salvatore Fisichella)
  • Per aver detto che 'la Lega è un partito razzista' Salvini mi ha querelato chiedendo che venissi condannata fino ad un anno di carcere. Da un lato Salvini e la Lega fanno della propaganda di matrice xenofoba il proprio principale strumento di conquista del consenso politico, fomentando sistematicamente l'odio verso chi viene da un altro Paese. E avvelenando la nostra società. Dall'altro pretenderebbero di non pagare dazio, di nascondere la mano, con stupefacente doppiezza. (Cécile Kyenge)
  • Per La lega non c’è mai stato un “prima i sardi”, “prima i meridionali” e neanche un “prima gli italiani”. Per loro, per primo, c’è sempre stato solo il potere e per ultimi i bisogni delle cittadine e dei cittadini. (Massimo Zedda)
  • Quale schizofrenia bisogna avere maturato per andare a messa e votare Lega? Le due cose non possono stare insieme, non si può a parole dire di amare il prossimo, di stare dalla parte dei poveri e nello stesso tempo applaudire gente che si vanta di scacciare dall'Italia dei poveracci verso un destino di probabile morte. (Natalino Balasso)
  • Quello che misuriamo oggi, cari colleghi di Forza Italia e della Lega - che con noi avete governato fino a fine legislatura, insieme al Governo Draghi, e sulla transizione ecologica abbiamo costruito una parte dei progetti del PNRR, con le imprese, con le regioni, con le filiere produttive del Paese, che sono consapevoli che la sfida globale richiede il cambiamento dei sistemi produttivi - è che subite l'egemonia e la prepotenza di Fratelli d'Italia, che era all'opposizione e vi imporrà progressivamente di superare quel Piano. (Claudio Mancini)
  • Questo approccio non ideologico [...] è la caratteristica principale del nostro Partito, del nostro movimento, un Partito post-ideologico che ha sempre scelto di non collocarsi formalmente mai dal punto di vista ideologico né a destra né a sinistra. (Riccardo Molinari)
  • [Nel 2018] Qui in ballo c'è il futuro di un modello politico, quello della Lega, che non è più un partito, ma almeno tre: c'è la Lega tradizionale di Maroni, quella xenofoba e lepenista di Salvini e ci sono i mille rivoli dei fuoriusciti che si richiamano in modo ancora più deciso alle origini di Bossi. (Giorgio Gori)
  • Racconto la storia di un uomo che non prende posizione: è attraversato da tutte le posizioni. Alla mattina, quando si sveglia per andare a lavorare, è comunista perché ha nel sangue il padre partigiano; è fascista in mezzo al traffico, perché per arrivare prima vorrebbe farsi strada con un missile; per fare carriera di fronte al capufficio diventa un leccapiedi socialista, se per strada incontra un africano è subito cattolico, peccato che se quel nero si permette di toccare sua figlia si trasforma in leghista arrabbiato. (Dado)
  • Scardinare lo Stato-nazione è stato il bersaglio principale della Lega. Questa strategia antiunitaria e antinazionale ha cambiato nome nel tempo. Si è chiamata “Repubblica del nord”, “Indipendenza della Padania”, “Secessione”, “Devolution”, “Federalismo”, ma la sostanza non si è mai modificata: un autonomismo divisivo, un regionalismo differenziante e anti-egualitario, basato su di una specie di “ius loci” (diritto di territorio) delle Regioni più sviluppate che si aggiungerà alla lunga catena delle diseguaglianze già in essere nella nostra società. (Isaia Sales)
  • Se la Lega è un partito razzista? Le do una risposta secca: sì. Sono arrivata a questa conclusione perché questo partito non prende ufficialmente posizione in modo netto, anche con delle sanzioni, nei confronti di suoi esponenti che fanno dichiarazioni razziste e si comportano come tali. Non solo, li difendono pure in Tribunale. Tutto ciò significa una cosa sola: la Lega, come anche Forza Nuova, condivide il loro pensiero razzisa. (Cécile Kyenge)
  • Sono 15 anni che la Lega ci racconta menzogne su questo. La legge sull'immigrazione prevede che una persona che perde il lavoro, e in questo momento siamo in un periodo di crisi, se in quel momento ha la sfortuna che gli scade il permesso di soggiorno deve trovare lavoro entro 6 mesi. Altrimenti deve uscire, anche se è in Italia da 15 anni, anche se ha famiglia e dei figli. È una legge che provoca clandestini. È la legge che provoca clandestini e la Lega non ce lo racconta perché costruisce il suo consenso con le menzogne che ci ha raccontato anche stasera. [...] Ed è un problema strutturale della società italiana. [...] Stiamo andando verso un vicolo cieco di scontri, in cui questi signori ci stanno raccontando a noi italiani che se non si trova lavoro è colpa degli stranieri. Questi signori sono un pericolo per la nostra Repubblica perché mentre il loro padrone dice che col tricolore si pulirebbe il culo, ci stanno portando verso gli scontri sociali. Qualcuno lo capisce questo?. (Fabrizio Gatti)
  • Credo che da sempre, pur da posizioni diverse e anche alternative, ci siano due vere forze autonomiste in questo paese: il Pd e la Lega.
  • Non ho bisogno che qualcuno mi spieghi che la Lega non è razzista: lo so da me. Però dire ‘ciascuno a casa sua’ non fa i conti con il mondo moderno.
  • Dico che la Lega non è razzista, ma attenzione: incoraggiare certe pulsioni il razzismo può produrlo.
  • Ho votato per la Lega come da dichiarazioni di voto pubblicate dalla stampa, per ragioni che a me sembrano di comune buon senso politico. Chi come me pensa che il sistema dei partiti abbia fatto il suo indecoroso tempo, chi è convinto che bisogna arrivare presto a una nuova legge elettorale, a una nuova costituzione, a facce nuove, in pratica a Milano non aveva scelta.
  • La forza della Lega non sta nel fiuto politico soprattutto tattico del senatore Bossi, e neppure nel suo linguaggio violento e colorito che può servire da valvola di sfogo allo zoccolo fanatico del movimento, non sta neppure nel localismo e nel separatismo. Sta nel fatto che la Lega con tutte le sue rozzezze è qualcosa che nuota nelle acque vorticose del mutamento mentre gli altri, i vecchi partiti, ci annaspano. La Lega sa nuotare nel movimento perché è nata da quelli che si muovono: da quelli che non capiscono più le vecchie distinzioni tra destra e sinistra fra classi alte e classi basse e non perché queste diversità abbiano cessato di esistere, ma perché devono essere risolte nella pratica e nella innovazione fuori dalle false ideologie. La Lega con il federalismo, con la lotta al centralismo ha capito che oggi uno stato in cui la legge è spesso falsa legge e schiaccia i cittadini non è più sopportabile perché la gente vuole che lo stato sia sottomesso alla volontà dei cittadini.
  • Credo di conoscere abbastanza, dato che ci lavoro da mesi, la Lega nei suoi difetti, nei suoi comportamenti da "mucchio selvaggio", nella navigazione spesso contraddittoria del suo leader. E non mi sento assolutamente in grado di prevedere quello che farà come primo partito dell'Italia del Nord e come uno dei due o tre partiti che ci governeranno nei prossimi anni. Ma il fatto che senza la Lega Di Pietro, come dice Bossi, "sarebbe stato mandato a spaccar sassi in Sardegna", che senza la Lega due terzi dei deputati socialisti e democristiani sarebbero ancora convinti di essere dei rappresentanti del popolo italiano e non degli zombi mi fa tranquillamente dire: "Grazie barbari".
  • Bossi ha fatto la Lega, ma la Lega non è Bossi, la Lega è un fiume inarrestabile.
  • Ci dobbiamo impegnare e accendere il fuoco del federalismo sull'intero territorio, attraverso grandi manifestazioni popolari, ma anche attraverso manifestazioni in ogni comune della Padania. Fuochi che si devono accendere in tutta la Padania a richiamare il patto fondante della nostra libertà che è il federalismo.
  • I miei uomini sono soldati: se dico loro di buttarsi dalla finestra, lo fanno. Sono uomini che non ha nessun altro. La Lega è un’altra cosa.
  • [Nel 1994] L'Italia, colleghi, è una Repubblica democratica, in cui il Parlamento elegge e fa cadere i governi, valutando i meriti e i demeriti di chi presiede o fa parte del governo: il tradimento è solo di chi, ad un paese disperatamente alla ricerca di un patto costituente, contrappone voglia di potere e minacce di tumulti! La Lega, onorevole presidente, una responsabilità ce l'ha (io ho una responsabilità): quella di far finire oggi finalmente la prima Repubblica! [...] La Lega, onorevole Presidente, le toglie la fiducia!
  • [Nel 1994] La Lega considera conclusa negativamente l'esperienza di questo governo che, come fosse un suo feudo personale, l'onorevole Berlusconi ha presieduto dal 16 maggio ad oggi. Qualcuno potrebbe affermare, in polemica con il dissenso della Lega, che in sette mesi è difficile riedificare uno Stato italiano completamente nuovo e quindi quelle strutture politiche, economiche e sociali distrutte dal passato partitocratico. Tuttavia, quando la Lega accettò di far parte della coalizione per garantire la governabilità, i patti che l'onorevole Berlusconi sottoscrisse furono molto chiari. La Lega decise di aderire al governo Berlusconi, superando le legittime resistenze di molti suoi elettori e della totalità dei suoi militanti verso l'inquinante contiguità con la frangia fascista missina.
  • La Lega vuole garantire la democrazia. Quando si arriverà al federalismo, nasceranno due poli, uno moderato e l'altro di sinistra. Nel momento stesso in cui si arriverà al federalismo, la Lega si scioglierà, io sarò proiettato fuori dalla politica. Si rompe la placenta e questi due gemelli eterozigoti, i due poli che sono garanti della democrazia, se ne vanno. A quel punto la struttura non può schierarsi nè da una parte nè dall'altra...In un certo senso abbiamo programmato la nostra morte.
  • La Lega ha vinto, ce l'ha sempre duro.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Se intende contarsi alle regionali per poi contrattare un eventuale ritorno nel Polo di Berlusconi alle politiche, proceda così. Ma se, come credo, punta a risultati elettorali seri, dovrebbe sapere che le regionali non sono uguali alle gare di biliardo in trattoria, nelle quali i "califfi" aspettano i gonzi al varco perdendo la prima partita. Qui la competizione è unica, chi vince adesso, vince anche dopo per il governo del Paese.
  • [Commentando la sconfitta alle regionali in Piemonte del 1995] [Abbiamo imparato] che dovremo dare maggior visibilità a questo centro-sinistra, che dovremo collegarci con la Lega e che con Rifondazione potremmo al massimo fare accordi tattici, intese elettorali.
  • Noi puntiamo ad un rapporto simmetrico con Lega e Rifondazione. All'apparentamento, però, preferiamo un accordo politico su alcuni punti programmatici.
  • Non so se sia giusto dire che An e la Lega sono partiti incompatibili con la democrazia: non mi sembra che possano rappresentare un pericolo nel senso di un vulnus agli apparati formali della democrazia italiana. Ma il fatto che non abbiano alle spalle una solida tradizione democratica, come dice il professor Bobbio, può tradursi in una loro difficoltà di fronte ai complessi processi di internazionalizzazione dell'economia e della società, che ci attendono nei prossimi vent'anni, a cominciare dalla realizzazione dell'Unione Europea.
  • Soprattutto la Lega, ma anche An, sono forze ancorate ai localismi, interessate ai particolarismi: perciò possono essere un freno alla capacità di governare i processi di mondializzazione. Basta una domanda: se avessimo avuto loro al governo, invece di Prodi, si sarebbe raggiunto l'ingresso in Europa?

  Citazioni in ordine temporale.

  • La Lega c'entra moltissimo con la sinistra, non è una bestemmia. Tra la Lega e la sinistra c'è forte contiguità sociale. Il maggior partito operaio del Nord è la Lega, piaccia o non piaccia. È una nostra costola, è stato il sintomo più evidente e robusto della crisi del nostro sistema politico e si esprime attraverso un anti-statalismo democratico e anche antifascista che non ha nulla a vedere con un blocco organico di destra.
  • La Lega è un partito razzista. I leghisti sono antifascisti, ma razzisti [...] una strana forma di lepenismo non fascista del Nord.
  • [«Lei disse nel 1995 che la Lega Nord era una costola della sinistra»] No, del movimento operaio, ed era un'analisi giustissima. Adesso che gli operai votano Lega lo dicono tutti, io l'ho detto 15 anni fa.
  • [Nel 2011] La Lega ormai è un partito addomesticato, non più "libero e selvaggio" com'era alcuni anni fa.
  • [Durante la campagna elettorale del 2018] Io non partecipo alla criminalizzazione del M5s anche perché è senz'altro più preoccupante la deriva neofascista della Lega.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Nella Lega siamo attenti al principio per cui se fai politica non puoi farti gli affari tuoi. Non tutti i partiti seguono questo principio e il discredito coinvolge senza distinzioni.
  • La Lega è stata la sola a battersi contro il soggiorno obbligato al Nord di mafiosi, ndranghetisti e camorristi. Lo dicevamo già venti anni fa che c’era il rischio di infiltrazione.
  • La Lega fin dall'inizio è stata criticata, ci hanno definito xenofobi perché, in alcuni casi, abbiamo mandato dei messaggi espliciti e a volte forti. Ma questo ci ha portato consenso e, non nego, che in qualche modo ci abbiamo marciato sopra. Dire che siamo razzisti è però un pregiudizio del quale non riusciremo a liberarci tanto facilmente.
  • [Dopo la nomina a segretario federale della Lega Nord] Riuniremo in settimana il consiglio federale, e in settimana, e in settimana lo dico solo adesso, non l'ho detto prima per scaramanzia, nominerò la squadra che mi affiancherà in questo difficile, complicato, affascinante e meraviglioso nuovo incarico. Tre vice segretari con un vice, il vicario, il numero due, che sarà naturalmente del Veneto. Cominciamo a lavorare subito, non c'è tempo da perdere. Io sono uno di voi, voglio che mi consideriate uno di voi. La mia porta sarà sempre aperta. Sono a disposizione dei militanti: ho cominciato come militante e voglio che mi consideriate un semplice militante della Lega momentaneamente incaricato di un compito che fa tremare le vene ai polsi, dopo tanto tempo di Umberto Bossi. Per me è mio fratello, lo porterò sempre nel cuore. Ma oggi inizia una fase nuova: stiamo tutti insieme, statemi vicino, statemi vicino perché ho bisogno di sentire il calore e la passione dei militanti, i nostri meravigliosi militanti: non c'è niente che valga di più nella Lega, voi siete i nostri diamanti, voi siete la nostra ricchezza, voi siete la nostra forza e il nostro futuro. Grazie a tutti amici, grazie! Viva la grande Lega Nord!
  • Anno nuovo Lega nuova, da domani si cambia marcia. Pulizia, largo ai giovani e #primailnord. Buon 2013 a tutti.

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