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Tommaso d'Aquino: differenze tra le versioni

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m Gli ultimi anni e la morte: ho migliorato un poco l'italiano. Ho anche sostituito la parola "trasformazione" con "visione", secondo quanto sembra narrare lui stesso. mi sono chiesto se inserire frasi come "racconta di avere avuto una visione", ma mi sembrano inutilmente appesantire la frase e mi pare chiaro che la tesi della "visione" è riferita a quanto da lui stesso detto.
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Nella primavera del [[1272]] Tommaso lasciò definitivamente Parigi e poco dopo la [[Pentecoste]] di quello stesso anno (12 giugno [[1272]]) il capitolo della provincia domenicana di Roma gli affidò il compito di organizzare uno ''Studium'' generale di teologia, lasciandolo libero di scegliere il luogo, le persone e il numero degli studenti. Ma la scelta di Napoli era già stata designata da un precedente capitolo provinciale ed è anche verosimile che [[Carlo I d'Angiò]] abbia fatto pressione perché venisse scelta la sua capitale come sede e che a capo di questo nuovo centro di teologia venisse insediato un maestro di fama.
 
Il 29 settembre [[1273]] egli partecipò al capitolo della sua provincia a Roma in qualità di definitore. Ma alcune settimane più tardi, mentre celebrava la messa nella cappella di San Nicola, Tommaso ebbe una sorprendente trasformazionevisione etanto che dopo questala messa non scrisse e, non dettò più nulla e anzi si sbarazzò persino degli strumenti per scrivere. A [[Reginaldo da Piperno]], che non comprendeva ciò che accadeva, Tommaso rispose dicendo: «Non posso più. Tutto ciò che ho scritto mi sembra paglia in confronto con quanto ho visto».
 
Alla fine di gennaio o all'inizio di febbraio del [[1274]] Tommaso e il suo ''socius'' si misero in viaggio per partecipare al [[Concilio di Lione II|Concilio]] che [[Papa Gregorio X|Gregorio X]] aveva convocato per il 1º maggio [[1274]] a [[Lione]].
Dopo qualche giorno di viaggio arrivarono al castello di [[Maenza]], dove abitava sua nipote Francesca. È qui che si ammalò e perse del tutto l'appetito. Dopo qualche giorno, sentendosi un po' meglio, tentò di riprendere il cammino verso Roma, ma dovette fermarsi all'[[abbazia di Fossanova]] per riprendere le forze. Tommaso sopravvisserimase a Fossanova per qualche tempo e tra il 4 o 5 marzo, dopo essersi confessato da Reginaldo, ricevette l'[[eucaristia]] e pronunciò, com'era consuetudine, la professione di fede eucaristica. Il giorno successivo ricevette l'[[unzione dei malati]], rispondendo alle preghiere del rito. Morì di lì a tre giorni, mercoledì 7 marzo [[1274]], alle prime ore del mattino dopo aver ricevuto l'[[Eucaristia]]<ref>Jean-Pierre Torrell, ''Amico della verità'', p. 392</ref>.
 
Le spoglie di Tommaso d'Aquino sono conservate nella [[convento dei domenicani di Tolosa|chiesa domenicana detta ''Les Jacobins'']] a [[Tolosa]]. La reliquia della mano destra, invece, si trova a [[Salerno]], nella chiesa di San Domenico; il suo cranio si trova invece nella [[Concattedrale di Santa Maria Annunziata|concattedrale di Priverno]], mentre la costola del cuore nella Basilica [[concattedrale di Aquino]].