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Paolo Bonfanti: differenze tra le versioni

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|titolo=Torna Paolo Bonfanti con 'Io non sono io'
|sito=Rockol
|data=8 Giu 2004 |accesso=17 Nov 2018}}</ref>.
|data=8 Giu 2004 |accesso=17 Nov 2018}}</ref>. Del 2011 è invece ''Takin' a Break'', un album che trasuda folk, blues e canzone d'autore e che è fortemente radicato nella tradizione musicale d'oltreoceano, tradizione a cui sono fortemente devoti anche i [[Black Crowes]], con cui Paolo ha condiviso il palco proprio nell'estate di quell'anno. Il 2013 ha visto Paolo esibirsi in apertura al trio di [[Ian Hunter (cantante)|Ian Hunter]] ma, soprattutto, ha visto la pubblicazione (ancora con [[Giorgio Ravera]] in cabina di regia) di ''Exile On Backstreets'', un lavoro d'impatto che amalgama il soul con il rap, il rock con le canzoni di protesta e la poesia con la rabbia, quella rabbia sintetizzata da una copertina che ricorda il pugno chiuso guantato di nero di [[Tommie Smith]] alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel 2014 esce ''Friend Of a Friend'' con ''Martino Coppo'' (Felmay). In questo CD brani originali e reinterpretazioni si dividono equamente lo spazio a disposizione: dalla canzone d'autore americana ([[Neil Young]], [[John Prine]] e [[David Wilcox]]) al bluegrass (il "padre fondatore" [[Bill Monroe]]); dal blues ([[Muddy Waters]]) al folk e al gospel; dalle suggestioni irlandesi di Matilda's Dance al tributo al grande ''Bill Monroe'' nello strumentale WSM (in una versione che si rifà in qualche modo agli [[Hot Tuna]] più acustici), dalle ballads d'autore come Friend Of A Friend (la title track) o Trains ad insolite misture tra musica [[cajun]] e dialetto genovese come in Via da Zèna. Tutte le influenze musicali sono ben amalgamate e convergono per dare vita ad un mix estremamente vario ed affascinante.
 
Del 2011 è invece ''Takin' a Break'', un album che trasuda folk, blues e canzone d'autore e che è fortemente radicato nella tradizione musicale d'oltreoceano, tradizione a cui sono fortemente devoti anche i [[Black Crowes]], con cui Paolo ha condiviso il palco proprio nell'estate di quell'anno. Il 2013 ha visto Paolo esibirsi in apertura al trio di [[Ian Hunter (cantante)|Ian Hunter]] ma, soprattutto, ha visto la pubblicazione (ancora con [[Giorgio Ravera]] in cabina di regia) di ''Exile On Backstreets'', un lavoro d'impatto che amalgama il soul con il rap, il rock con le canzoni di protesta e la poesia con la rabbia, quella rabbia sintetizzata da una copertina che ricorda il pugno chiuso guantato di nero di [[Tommie Smith]] alle Olimpiadi di Città del Messico.
 
|data=8 Giu 2004 |accesso=17 Nov 2018}}</ref>. Del 2011 è invece ''Takin' a Break'', un album che trasuda folk, blues e canzone d'autore e che è fortemente radicato nella tradizione musicale d'oltreoceano, tradizione a cui sono fortemente devoti anche i [[Black Crowes]], con cui Paolo ha condiviso il palco proprio nell'estate di quell'anno. Il 2013 ha visto Paolo esibirsi in apertura al trio di [[Ian Hunter (cantante)|Ian Hunter]] ma, soprattutto, ha visto la pubblicazione (ancora con [[Giorgio Ravera]] in cabina di regia) di ''Exile On Backstreets'', un lavoro d'impatto che amalgama il soul con il rap, il rock con le canzoni di protesta e la poesia con la rabbia, quella rabbia sintetizzata da una copertina che ricorda il pugno chiuso guantato di nero di [[Tommie Smith]] alle Olimpiadi di Città del Messico. Nel 2014 esce ''Friend Of a Friend'' con ''Martino Coppo'' (Felmay). In questo CD brani originali e reinterpretazioni si dividono equamente lo spazio a disposizione: dalla canzone d'autore americana ([[Neil Young]], [[John Prine]] e [[David Wilcox]]) al bluegrass (il "padre fondatore" [[Bill Monroe]]); dal blues ([[Muddy Waters]]) al folk e al gospel; dalle suggestioni irlandesi di Matilda's Dance al tributo al grande ''Bill Monroe'' nello strumentale WSM (in una versione che si rifà in qualche modo agli [[Hot Tuna]] più acustici), dalle ballads d'autore come Friend Of A Friend (la title track) o Trains ad insolite misture tra musica [[cajun]] e dialetto genovese come in Via da Zèna. Tutte le influenze musicali sono ben amalgamate e convergono per dare vita ad un mix estremamente vario ed affascinante.
 
Il nuovo cd ''Back Home Alive'', registrato dal vivo al Teatro Municipale di [[Casale Monferrato]] il 28 febbraio 2015, è una sorta di retrospettiva ''live'' di alcuni vecchi brani in una veste quasi completamente rinnovata. Questo lavoro si avvale della produzione artistica di ''Steve Berlin'' ([[Blasters]], [[Los Lobos]]), del missaggio di David Simon-Baker (Los Lobos) e del mastering di David Glasser (che ha curato le ultime raccolte "live" per il cinquantenario dei [[Grateful Dead]]). Paolo ha avuto l’onore di suonare a MonfortinJazz proprio a fianco dei Los Lobos a luglio 2015. ''Back Home Alive'' è stato inserito tra i migliori 100 dischi italiani nel libro “Storie di rock italiano dal boom economico alla crisi finanziaria” di Daniele Biacchessi e grazie ad una campagna di crowdfunding tra i fans è diventato nel 2016 un doppio vinile con su cui campeggiano le foto di [[Guido Harari]].