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Paolo Bonfanti: differenze tra le versioni

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|immagine = Paolo_bonfanti.jpg
|strumento = chitarra
|numero totale album pubblicati = 13
|numero album studio = 9
|numero album live = 2
|numero raccolte = 2
}}
{{Bio
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== Biografia ==
Paolo Bonfanti nasce nel 1960 a [[Genova]] da una famiglia di musicisti, che vanta tra i suoi anche un violoncellista dell'Orchestra delladel [[ScalaTeatro dialla Milano|Scala]] ed uno dei primi batteristi [[jazz]] italiani. Dopo studi di pianoforte e armonia imbraccia nel 1975 la chitarra, si perfeziona poi con Armando Corsi e [[Beppe Gambetta]], ma l'amore per il [[Blues]] è già fortissimo, e proprio alla musica del diavolo consacrerà la sua tesi di [[laurea]] al [[DAMS]] dell'[[Università di Bologna]], frequentando nel frattempo anche un corso al [[Berklee College of Music]] di [[Boston]].
 
Per cinque anni, dal 1985 al 1990, è stato il frontman dei [[Big Fat Mama]], uno dei più importanti gruppi della scena [[rock-blues]] italiana, con cui ha inciso tre album e soprattutto ha suonato nei più importanti club della penisola (tra cui il ''Joe's Garage'' di Finale Ligure) e partecipato ai maggiori festival.
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Con i ''Down town'', un supergruppo formato insieme con il sassofonista [[Dick Heckstall-Smith]] (Colosseum, [[Alexis Korner]], [[John Mayall]]), il batterista [[Mickey Waller]] ([[Jeff Beck]], [[Ron Wood]], [[Rod Stewart]]) ed il bassista [[Bob Brunning]] ([[Savoy Brown]]), vere e proprie leggende del blues inglese, ha invece avuto la possibilità di suonare in Italia e all'estero<ref>{{cita news|url=https://www.scribd.com/document/353149318/Spaziomusicaspaziobruno#page=408
|titolo=Spaziomusicaspaziobruno
|sito=Scribd |data=| accesso=21 Nov 2018}}</ref>. Incrocia la strada con le figure più importanti della scena nazionale, tra le quali ricordiamo [[Fabio Treves]] e la sua band, [[Beppe Gambetta]] in una memorabile tournée europea in compagnia di [[Gene Parsons]] dei [[Byrds]] ed i concittadini [[Red Wine]]<ref>{{cita news |url=https://fingerpicking.net/la-chitarra-acustica-pardon-elettrica-secondo-il-bonfa-intervista-a-paolo-bonfanti/ |titolo=La chitarra acustica, pardon elettrica, secondo il ‘Bonfa’ – Intervista a Paolo Bonfanti |sito=Fingerpicking.net |data=30 Set 2013| |accesso=21 Nov 2018 |dataarchivio=21 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181121120101/https://fingerpicking.net/la-chitarra-acustica-pardon-elettrica-secondo-il-bonfa-intervista-a-paolo-bonfanti/ |urlmorto=sì }}</ref>, una delle realtà più importanti in Europa per quanto riguarda il [[bluegrass]], negli album dei quali è spesso ospite e con cui ha effettuato un tour americano nel 2002.
 
La carriera solista inizia nel 1990 e fino ad oggi sono stati prodotti, a partire dall'iniziale ''On My Backdoor Someday''<ref>{{cita web|url=https://www.rockol.it/news-42484/ristampati-primi-due-cd-paolo-bonfanti
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Del 2011 è invece ''Takin' a Break'', un album che mischia folk, blues e canzone d'autore ispirato alla tradizione musicale d'oltreoceano, in estate condivide il palco con i [[Black Crowes]] di quell'anno. Il 2013 lo ha visto esibirsi in apertura al trio di [[Ian Hunter (cantante)|Ian Hunter]] ma, soprattutto, ha visto la pubblicazione (ancora con [[Giorgio Ravera]] in veste di produttore) di ''Exile On Backstreets'', un lavoro che amalgama il soul con il rap, il rock con le canzoni di protesta e la poesia con la rabbia, quella rabbia sintetizzata da una copertina che ricorda il pugno chiuso guantato di nero di [[Tommie Smith]] alle Olimpiadi di Città del Messico.
 
Nel 2014 esce ''Friend of a Friend'' con [[Martino Coppo]] (Felmay), composto da brani originali e reinterpretazioni con rimandi alla canzone d'autore americana ([[Neil Young]], [[John Prine]] e [[David Wilcox]]) al bluegrass ([[Bill Monroe]]), al blues ([[Muddy Waters]]) al folk e al gospel; dalle suggestioni irlandesi di Matilda's Dance al tributo a [[Bill Monroe]] nello strumentale ''WSM'', dalle ballate d'autore come ''Friend Of A Friend'' o ''Trains'' ad insolite misture tra [[Cajun (musica)|musica cajun]] e dialetto genovese come in ''Via da Zèna''.
 
Un nuovo album ''Back Home Alive'', registrato dal vivo al Teatro Municipale di [[Casale Monferrato]] esce nel 2015, sorta di retrospettiva ''live'' di alcuni vecchi brani in una veste quasi completamente rinnovata. Questo lavoro si avvale della produzione artistica di [[Steve Berlin]], del missaggio di [[David Simon-Baker]] (Los Lobos) e del mastering di [[David Glasser]] (che ha curato le ultime raccolte "live" per il cinquantenario dei [[Grateful Dead]]). Ha avuto l’onore di suonare a [[MonfortinJazz]] proprio a fianco dei Los Lobos a luglio 2015. ''Back Home Alive'' è stato inserito tra i migliori 100 dischi italiani nel libro ''Storie di rock italiano dal boom economico alla crisi finanziaria'' di [[Daniele Biacchessi]] e grazie ad una campagna di crowdfunding tra i fans è diventato nel 2016 un doppio vinile con su cui campeggiano le foto di [[Guido Harari]].
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*1996 - ''Tryn'to Keep the Whole Thing Tockin'''
*1999 - ''On the Outside''
*2003 - ''Gamblers'' (Club de Musique) (con [[Jono_MansonJono Manson|Jono Mason]])
*2006 - ''The Chosen Few''
*2009 - ''Canzoni di schiena''
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{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|musica}}
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna]]