Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Società Sportiva Ambrosiana 1928-1929

Societa sportiva

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Società Sportiva Ambrosiana nelle competizioni ufficiali della stagione 1928-1929.

SS Ambrosiana
Stagione 1928-1929
Sport calcio
SquadraAmbrosiana
AllenatoreUngheria (bandiera) József Viola
PresidenteItalia (bandiera) Ernesto Torrusio[N 1]
Commissari:
Italia (bandiera) Vito Baccarini,[N 2] poi
Italia (bandiera) Aldo Molinari[N 3]
Divisione Nazionale6º nel girone B
Maggiori presenzeCampionato: Meazza (29)
Miglior marcatoreCampionato: Meazza (33)
StadioCampo Virgilio Fossati
Si invita a seguire il modello di voce

Stagione

Sullo sfondo delle sempre più pressanti disposizioni della carta di Viareggio, nel 1928 a Milano si arrivò a una fusione tra l'Inter e la US Milanese, quest'ultima appena promossa nella massima categoria; assieme al Milan, nell'approssimarsi della stagione 1928-1929 erano infatti diventate ben tre le squadre meneghine in Divisione Nazionale: col regime fascista che da par suo non gradiva troppi club in una sola città – né tantomeno il nome «Internazionale», avverso in quanto richiamante quello di organizzazioni politiche ostili al fascismo stesso –, e di fronte a più semplici ragioni logistiche e di ordine pubblico dettate dall'eventuale concomitanza tra le partite, fatto sta che la Federazione invitò Inter e Milanese all'accorpamento poiché all'epoca, rispettivamente, al secondo e terzo posto nella graduatoria delle formazioni milanesi (dietro ai rossoneri) per risultati sportivi conseguiti sul campo.

Nacque così la Società Sportiva Ambrosiana, nuovo sodalizio che, assieme ai concittadini milanisti, andava ora a rappresentare il capoluogo lombardo sul palcoscenico nazionale.[4] L'Ambrosiana prese parte in questa stagione alla già citata Divisione Nazionale (nell'ultima edizione giocata su gironi plurimi, prima dell'adozione dalla stagione seguente della formula a girone unico): i crociati vennero inseriti nel girone B, chiuso al sesto posto in classifica, piazzamento che non bastò alla formazione per essere ammessa alle finali nazionali; l'Ambrosiana conquistò comunque l'accesso agli spareggi per la partecipazione alla Coppa dell'Europa Centrale, dove uscì sconfitta per mano della Juventus.

Maglie

In sostituzione delle precedenti divise dell'Internazionale (a strisce verticali nerazzurre) e della Milanese (a scacchi bianconeri), per la neonata Ambrosiana venne disegnata una nuova uniforme, ispirata allo stemma cittadino: una maglia bianca, con una grande croce dipinta di rosso sul petto; al centro della suddetta croce, era inoltre inserito un bollo bianco inglobante il fascio littorio. La muta era completata da pantaloncini neri, e calzettoni pure neri con risvolti biancorossi.[5]

Internazionale
Milanese
Ambrosiana

Rosa

N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera)  P Valentino Degani
Italia (bandiera)  P Bonifacio Smerzi
Italia (bandiera)  D Luigi Allemandi
Italia (bandiera)  D Giovanni Bolzoni
Italia (bandiera)  D Guido Gianfardoni
Italia (bandiera)  D Giuseppe Grigoli
Italia (bandiera)  D Ferruccio Maranesi
Italia (bandiera)  D Romolo Marinari
Italia (bandiera)  D Silvio Pietroboni
Italia (bandiera)  D Livio Semelli
Italia (bandiera)  D Stefano Visca
Italia (bandiera)  C Antonio Blasevich
N. Ruolo Calciatore
Italia (bandiera)  C Armando Castellazzi
Italia (bandiera)  C Luigi Ciminaghi
Italia (bandiera)  C Bruno Katzianka
Italia (bandiera)  C Alberto Pignattelli
Italia (bandiera)  C Enrico Rivolta
Italia (bandiera)  C Pietro Serantoni
Italia (bandiera)  C Giuseppe Viani
Italia (bandiera)  A Giulio Balestrini
Italia (bandiera)  A Leopoldo Conti
Italia (bandiera)  A Alessandro Mazzoletti
Italia (bandiera)  A Giuseppe Meazza
Italia (bandiera)  A Umberto Visentin

Note

Esplicative

  1. ^ Fino a marzo 1929 poiché il Fascio Milanese dimissionò lui (quale vice podestà) e il podestà Ernesto Belloni in quanto accusati da Roberto Farinacci di aver distorto milioni di lire per interessi privati in atti pubblici;[1][2] Torrusio sparì letteralmente dalla circolazione lasciando l'Ambrosiana nei debiti.[3]
  2. ^ Commissario straordinario incaricato dal Consiglio Direttivo a portare a termine la stagione sportiva, rimase in carica fino a giugno 1929.[3]
  3. ^ Commissario straordinario e curatore fallimentare, nominato da dirigenti fascisti e dai dirigenti del Direttorio Divisioni Superiori.[3]

Bibliografiche

  1. ^ Boneschi.
  2. ^ Roberto Festorazzi, Quel piano per uccidere il gerarca Farinacci, in la Repubblica, 13 agosto 2004.
  3. ^ a b c Aldo Molinari, Hanno annientato l'Inter!, in Milaninter, settimanale conservato dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, Milano, 7 settembre 1948, p. 4.
  4. ^ Trofeo "Lombardi e Macchi", 20 settembre 1928, Milan vs Ambrosiana 4-4 (d.t.s.), su magliarossonera.it.
  5. ^ La storia della maglia dell'Inter, su retrofootball.it, 15 aprile 2013.

Bibliografia

  • Marta Boneschi, Milano, l'avventura di una città - Tre secoli di storie, idee, battaglie che hanno fatto l'Italia, Milano, Ledizioni, 2014, ISBN 978-88-6705-253-0.
  • Federico Pistone, Inter 1908-2008: un secolo di passione nerazzurra, Milano, Prodotto Ufficiale F.C. Internazionale 1908, 2008, p. 492, ISBN 978-88-89370-13-1.

Voci correlate

   Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio