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Marco Valerio Corvo

militare e politico romano

Marco Valerio Massimo Corvo (in latino Marcus Valerius Corvus; 371 a.C. circa – 285 a.C. circa) è stato un generale e politico romano, importante esponente della gens Valeria.

Uomo politico e generale romano, Marco Valerio, in qualità di tribuno, fu nel 349 a.C. compagno di Lucio Furio Camillo nella guerra contro i Galli ed in questa occasione acquisì il cognomen di Corvus a causa di un duello contro un nemico gigantesco che vinse con l'aiuto di un corvo.

«Un gallo si avanzò dalla schiera, insigne sia per la statura che per le armi e battendo lo scudo con l'hasta, sfida [...] uno dei romani ad incocciare le armi. [...] M. Valerio, tribunus militum adolescente [...] si fa avanti armato [...] allora scese dal cielo un corvo che si appollaiò sulla galea contro il nemico. Il fatto fu interpretato come fausto. Il corvo mantenne la sua posizione e quando iniziò il combattimento, levatosi sulle ali si gettò con il rostro e gli artigli contro gli occhi del nemico. Battuto il gallo, la vittoria arrise ai romani»

L'anno dopo il 348 a.C., sebbene avesse solo 23 anni, fu eletto console assieme a Marco Popilio Lenate, nel quarto consolato di quest'ultimo (Liv. 7, 26).

Di nuovo console nel 346 a.C., batté i Volsci.

Console per la terza volta nel 343 a.C. assieme Aulo Cornelio Cosso Arvina, batté i Sanniti alle falde del monte Grauso e poi in Campania. (Liv. 7, 32).

Nel 342 fu nominato dittatore e soffocò con misure miti e concilianti una rivolta del presidio di Capua e degli schiavi che si erano congiunti (Liv. 7, 39). Ottenne più volte il consolato e la dittatura.

Nel 335, console per la quarta volta, è sotto le mura di Cales che conquista. Fu dittatore di nuovo nel 301 a.C. e poi console nel 300 a.C., quando batté gli Equi. Nel 299 a.C. fu console suffectus, 46 anni dopo la prima volta (Cicerone. Cato XVII, 61) quindi a 72 anni.

Condusse l'ultima campagna contro gli Etruschi, i quali furono talmente impauriti dalla sua presenza che rifiutarono di scendere in campo aperto.

Ritiratosi in campagna morì coltivando una sua proprietà a 100 anni. (Cic.: Cat M 17, 60; Liv. 7, 33).