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Aktion T4: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un giorno apparirà quale un'opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra epoca borghese.<ref>{{cita|Hitler, 1940|p. 20}}.</ref>}}
 
== La sterilizzazione coatta (1933 - 1939) ==
In sintonia con questa visione di Stato il regime nazista implementò subito dopo l'ascesa al potere le prime politiche di igiene razziale. Il 14 luglio 1933 fu discussa dal [[Reichstag (Germania nazista)|parlamento tedesco]] la ''Gesetz zur Verhütung erbkranken Nachwuchses'' («Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie»). Poiché il 20 luglio era prevista la firma del [[Reichskonkordat|Concordato]] con la [[Chiesa cattolica]] si ritenne più opportuno posticipare la promulgazione della legge al 25 luglio.<ref>{{Cita web |url=http://www.olokaustos.org/argomenti/eutanasia/eutanasia3.htm|titolo=Verso l'eutanasia: sterilizzazione forzata e propaganda|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061212013535/http://www.olokaustos.org/argomenti/eutanasia/eutanasia3.htm|accesso=12 gennaio 2007|pubblicazione=Olokaustos}}</ref>
 
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Nonostante le numerose proteste popolari e i ricorsi presentati dai parenti dei pazienti, si stima che tra il [[1933]] e il [[1939]] siano state sterilizzate fra le 200.000 e le 350.000 persone.<ref>{{cita|Lifton, 2003|p. 47}}.</ref><ref>Sussistono discrepanze circa il numero effettivo:
 
* United States Holocaust Memorial Museum: 300.000 - 400.000 {{cita web|url=http://www.ushmm.org/education/resource/handic/handicapbklt.pdf|titolo=Handicapped|accesso=15 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070204173337/http://www.ushmm.org/education/resource/handic/handicapbklt.pdf|urlmorto=sì}}
* Henry Friedlander: 375.000 {{Cita web|url=http://fcit.usf.edu/holocaust/people/ORIGIN.htm|titolo=Origins of the Nazi Genocide}}
* Gisela Bock: 360.000 + 40.000 (nei territori annessi tra il 1937 ed il 1939) {{Cita web|url=http://motlc.wiesenthal.com/site/pp.asp?c=gvKVLcMVIuG&b=395099|titolo=Coercive Sterilization in Nazi Germany|autore=Kurt Nowak|accesso=29 giugno 2019|dataarchivio=29 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929120755/http://motlc.wiesenthal.com/site/pp.asp?c=gvKVLcMVIuG&b=395099|urlmorto=sì}}</ref>
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La maggior parte dei medici tedeschi non protestò contro l'applicazione della legge che, in sintonia con le idee del tempo, reputavano sostanzialmente corretta. Le idee sulla sterilizzazione coatta però non erano proprie del movimento nazionalsocialista, che pure le espresse nella sua forma più estrema. L'idea di sterilizzare coloro che soffrivano di disabilità ereditarie e di considerare un comportamento «asociale» anch'esso ereditabile, era ampiamente accettato e vigevano leggi di sterilizzazione coatta anche negli Stati Uniti, in [[Svezia]], in [[Svizzera]] e in altri paesi. Tra il [[1935]] e il [[1976]], ad esempio, furono sterilizzate in Svezia 62.000 persone. La [[Chiesa cattolica]] però si oppose con forza alle politiche razziali ed eugenetiche del regime, anche se non riuscì a impedirne del tutto l'attuazione.
 
== Verso il programma ''Aktion T4'' (1933 - 1939) ==
[[File:Karl Brandt SS-Arzt.jpg|miniatura|[[Karl Brandt]], medico personale di Hitler e iniziatore del Programma T4 (qui in una foto del [[1947]]).]]
Subito dopo il varo del programma di sterilizzazione coatta, Hitler espresse il proprio favore all'uccisione dei malati inguaribili, delle «vite indegne di vita». Il dottor [[Karl Brandt]] (medico personale del Führer) e [[Hans Lammers]] testimoniarono al termine del conflitto la volontà di Hitler di lanciare un programma di eugenetica già nel [[1933]] e la sua consapevolezza che tale progetto non sarebbe stato probabilmente compreso dall'[[opinione pubblica]] tedesca.<ref name="kershaw1">{{cita|Kershaw, 2000|p. 256}}.</ref> Nel [[1935]] disse a [[Gerhard Wagner (medico)|Gerhard Wagner]], ''Reichsärzteführer'' (capo dei medici del Reich), che la questione non avrebbe potuto essere risolta in tempo di pace e affermando che «questo problema potrà essere portato a termine senza intoppi e più facilmente in tempo di guerra» e ancora «in caso di guerra risolveremo radicalmente il problema degli istituti psichiatrici».<ref name="kershaw1" />
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=== Operazioni propagandistiche in preparazione al programma eugenetico ===
Nel periodo [[1933]] - [[1939]] il regime preparò l'opinione pubblica attraverso un oculato e mirato programma [[propaganda|propagandistico]]. Le organizzazioni naziste prepararono opuscoli, poster e film in cui si mostrava il costo di mantenimento degli istituti medici preposti alla cura dei malati inguaribili e si affermava che il denaro risparmiato poteva essere speso con più profitto per il "progresso" del popolo tedesco «sano».
 
Tra i numerosi [[cortometraggio|cortometraggi]] prodotti in merito alla cosiddetta "eutanasia", ci sono:<ref>{{cita|Lifton, 2003|pp. 72-74}}.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.uffl.org/vol%207/jlamonica7.pdf|lingua=en|autore=Jay LaMonica|titolo=Compulsory Sterilization, Euthanasia, and Propaganda: the Nazi Experience|accesso=13 gennaio 2007}}</ref>
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{{Citazione|Un malato di mente costa circa 4 marchi al giorno, un invalido 5,5 marchi, un delinquente 3,5 marchi. In molti casi un funzionario pubblico guadagna al giorno 4 marchi, un impiegato appena 3,5 marchi, un operaio [...] a) rappresenta graficamente queste cifre [...]}}
 
Questa pratica è mostrata anche nel film italiano ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'', in cui si elogia la bravura dei bambini tedeschi nel risolvere problemi di matematica come questo:
 
{{Citazione|Un pazzo costa allo Stato 4 marchi al giorno. Uno storpio 4,50, un epilettico 3,50. Visto che la quota media è di 4 marchi al giorno e i ricoverati sono 300.000, quanto si risparmierebbe complessivamente se questi individui venissero eliminati?}}
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Nel corso del [[1940]], presso ognuno dei centri di Brandeburgo, Grafeneck e Hartheim furono uccise circa 10.000 persone e altre 6.000 lo furono a Sonnenstein, per un totale di circa 35.000 vittime nell'intero anno. Verso la fine dell'anno, le «operazioni» a Brandeburgo e Grafeneck rallentarono vistosamente, fino al quasi completo blocco, a causa delle crescenti proteste popolari nei confronti del programma eugenetico. Nel corso del [[1941]] Bernberg e Sonnenstein incrementarono la loro attività mentre Hartheim, comandato prima da [[Christian Wirth]] e poi da [[Franz Stangl]] - entrambi, in seguito, uomini chiave dei campi di sterminio nell'[[Est Europa]] - proseguì come prima. Prima che nell'agosto [[1941]] il programma fosse ufficialmente fermato, si stimano circa altre 35.000 vittime, per un totale complessivo di circa 70.000. La sospensione ufficiale del programma non si applicò agli internati dei campi di concentramento dell{{'}}''Aktion 14f13'', e si stima che entro il termine del conflitto siano stati circa 20.000 a subire il «trattamento».<ref name=":0" />
 
== Opposizione al programma ==
Hitler e il suo staff furono sempre consapevoli che il progetto sarebbe stato impopolare in Germania, a causa della radicalità espressa da questa politica biomedica. Hitler evitò sempre di mettere per iscritto ordini riguardanti politiche che in seguito avrebbero potuto essere considerati [[Crimine contro l'umanità|crimini contro l'umanità]]<ref>Ad esempio non è mai stato trovato e probabilmente non è mai stato emanato un ordine scritto che desse avvio alla «[[Soluzione finale del problema ebraico|soluzione finale]]». Hitler preferì sempre emanare le sue direttive verbalmente, lasciando poche tracce del suo operato e causando spesso grande confusione tra le diverse strutture burocratiche e gerarchiche del Terzo Reich.</ref>, e da questo punto di vista la lettera scritta dell'ottobre [[1939]] per Bouhler e Brandt rappresentò un'eccezione. La lettera fu però apparentemente utilizzata per sopraffare l'opposizione della burocrazia statale tedesca - fu mostrata, per ottenerne la cooperazione, al ministro della Giustizia [[Franz Gürtner]] nell'agosto 1940.<ref>{{cita|Kershaw, 2000|p. 253}}.</ref>
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Nel corso del [[1940]] incominciarono a giungere lettere di protesta alla Cancelleria del Reich e al Ministero della Giustizia, alcune delle quali firmate da membri dello [[NSDAP]], ossia dai nazisti stessi. La prima aperta protesta contro lo svuotamento degli istituti psichiatrici ebbe luogo ad [[Absberg]], in [[Media Franconia|Franconia]], nel febbraio [[1941]] e fu ben presto seguita da altre. Il rapporto della SD sugli incidenti di Absberg diceva: «il trasferimento di persone dall'Istituto di Ottilien ha causato molto malcontento» e descriveva grandi masse di cittadini (per la maggior parte cattolici), inclusi membri del Partito, che protestavano.<ref>{{cita|Lifton, 2003|p. 126}}.</ref> {{senza fonte|L'opposizione alle politiche T4 si acuì dopo l'[[Operazione Barbarossa|invasione tedesca]] dell'[[Unione Sovietica]] del giugno [[1941]], perché la campagna in corso provocò per la prima volta un elevato numero di perdite e gli ospedali e istituti si riempirono come mai in precedenza di numerosi giovani soldati tedeschi gravemente disabili e mutilati. Incominciarono allora a circolare delle voci secondo le quali anche questi uomini sarebbero stati sottoposti a «eutanasia», anche se in effetti tale eventualità non fu mai presa in considerazione dalle autorità.}}
 
Nel corso del [[1940]] e del [[1941]] alcuni pastori [[Protestantesimo|protestanti]] presero posizione, seppur non pubblicamente, contro il Programma. [[Theophil Wurm]], pastore [[luteranesimo|luterano]] del [[Württemberg]], scrisse una dura lettera al ministro dell'Interno [[Wilhelm Frick|Frick]] nel marzo [[1940]]. Altre proteste si sollevarono dal teologo luterano [[Friedrich von Bodelschwingh]], direttore dell{{'}}''Anstalt Bethel'' (una clinica per [[epilessia|epilettici]] sita a [[Bielefeld]]), e da [[Paul-Gerhard Braune]], direttore della clinica Hoffnungstal di Berlino. Entrambi utilizzarono le loro connessioni con il Partito per negoziare l'esclusione delle loro istituzioni dal Programma T4: Bodelschwingh trattò direttamente con Brandt e indirettamente con [[Hermann Göring]], il cugino del quale era un famoso psichiatra. Braune ebbe degli incontri con il ministro della Giustizia Gürtner, sempre scettico sulla legalità del programma, e successivamente scrisse una veemente lettera di protesta indirizzata a Hitler. Hitler non lesse la lettera, ma ne fu informato da Lammers, il quale rispose anche a Braune che il programma non poteva essere fermato.<ref>{{cita|Lifton, 2003|pp. 126-129}}.</ref> In generale, però, la Chiesa protestante, in larga parte coinvolta con il Regime, non era troppo disposta a criticare le scelte dei nazisti.<ref>{{cita|Sereny, 1974|pp. 69,74}}.</ref> Un ruolo importante su questo fronte l'azione di denuncia del [[vescovo]] [[Clemens August von Galen]],<ref>{{Cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/en/article/euthanasia-program|titolo=Euthanasia Program and Aktion T4|sito=encyclopedia.ushmm.org|lingua=en|accesso=2024-09-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.questionegiustizia.it/articolo/zavorre_storia-dell-aktion-t4_l-eutanasia-nella-germania-nazista-1939-1945_30-09-2017.php|titolo=Zavorre. Storia dell’Aktion T4: l’”eutanasia” nella Germania nazista 1939-1945|sito=www.questionegiustizia.it|lingua=it|accesso=2024-09-10}}</ref> detto il "Leone di [[Münster]]" che il 3 agosto 1941<ref>{{Cita web|url=https://ghdi.ghi-dc.org/sub_document.cfm?document_id=1572|titolo=GHDI - Document|sito=ghdi.ghi-dc.org|accesso=2024-02-05}}</ref> pronunciò un violento sermone contro l’eutanasia praticata dal regime nazista<ref name="cosa ci insegna" />.
 
La Chiesa cattolica, che fin dal [[1933]] aveva cercato di evitare confronti diretti con il Partito nella speranza di preservare le sue istituzioni principali, divenne sempre più ostile mentre aumentavano le prove dell'uccisione di pazienti disabili nelle cliniche. Il [[cardinale]] di [[Monaco di Baviera]] [[Michael von Faulhaber]] scrisse una lettera privata al governo protestando contro l'applicazione del Programma T4. Il 26 giugno [[1941]] la Chiesa ruppe il silenzio preparando una [[Documento pontificio|lettera pastorale]] da parte dei [[vescovo|vescovi]] tedeschi (riuniti a [[Fulda (città)|Fulda]]) che fu letta in tutte le chiese il 6 luglio 1941 e che incoraggiò i cattolici ad aumentare la protesta contro il programma.<ref name="Kershaw, Hitler II, p. 427">{{cita|Kershaw, 2000|p. 427}}.</ref> La lettera dichiarava, tra l'altro:
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Il 24 agosto [[1941]] Hitler ordinò la sospensione del Programma T4 e diede inoltre precisi ordini ai ''Gauleiter'' di evitare ulteriori provocazioni a danno del clero per tutta la durata del conflitto. Il personale impiegato per realizzare il programma, grazie alle «esperienze» accumulate nell'uccisione tramite gas, fu dopo poco riutilizzato per attuare la «[[soluzione finale della questione ebraica]]»; molti di loro raggiunsero posizioni di comando all'interno dei campi di concentramento e di sterminio.<ref>Lifton riporta questa data, seppur con alcuni dubbi. Si veda: {{cita|Lifton, 2003|p. 132}}.</ref>
 
L{{'}}''Aktion T4'' non si fermò mai completamente: nonostante la sospensione ufficiale, l'uccisione dei disabili (adulti e bambini) proseguì, seppur in maniera meno sistematica, fino al termine del conflitto. Le uccisioni proseguirono su iniziativa dei singoli medici e delle autorità locali, attraverso iniezioni letali e morte sopraggiunta per fame e sete.<ref>{{cita|Lifton, 2003|pp. 134-141}}.</ref> [[Ian Kershaw|Kershaw]] stima che il programma T4 causò 70.000 - 90.000 vittime entro agosto 1941, alle quali devono essere sommate altre decine di migliaia di internati dei campi di concentramento uccisi in seguito all{{'}}''Aktion 14F13'', per cui il numero reale deve essere almeno raddoppiato<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Ian|cognome=Kershaw|titolo=Hitler 1936-1945: Nemesis|url=https://books.google.it/books?id=vkdkQOi7REUC&pg=PT267&dq=ian+kershaw+aktion+t4+victims&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&sa=X&ved=2ahUKEwis-8658_X-AhWDQ_EDHXkLA9QQ6AF6BAgJEAI#v=onepage&q=ian%20kershaw%20aktion%20t4%20victims&f=false|accesso=2023-05-14|data=2001-10-25|editore=Penguin Books Limited|lingua=en|ISBN=978-0-14-192581-3}}</ref>. Molte altre persone giudicate incapaci di lavorare e disabili furono uccise in Germania tra il [[1942]] e il [[1945]]. Hartheim, ad esempio, continuò a essere utilizzato come centro di sterminio fino al 1945.<ref name=":0" />
== Dopo la guerra ==
Alla fine della guerra, i pazienti psichiatrici hanno continuato a subire discriminazioni in quanto idee di stampo eugenetico continuarono a persistere nella società. La situazione iniziò a migliorare a partire dagli anni '70. Nei processi per "eutanasia" solo a pochi autori di reato furono comminate condanne severe. La maggior parte dei medici coinvolti nel programma T4 non furono mai stati chiamati a rendere conto della condotta criminosa adottata. Nel 1987 nacque la ''Federazione per le Persone Danneggiate dall'Eutanasia e sottoposte a Sterilizzazione Obbligatoria''<ref>{{Cita web|url=https://www.euthanasiegeschaedigte-zwangssterilisierte.de|titolo=Federazione per le Persone Danneggiate dall'Eutanasia e sottoposte a Sterilizzazione Obbligatoria}}</ref>. Da allora, gli appartenenti combattono perché a queste persone vengano riconosciuti gli stesso diritti delle altre persone perseguitate durante il nazismo. Solo nel 2007, il parlamento tedesco ha bandito la legge sulla sterilizzazione forzata.<ref>{{Cita web|url=https://www.superando.it/2016/01/27/discriminati-anche-nellapproccio-storico/|titolo=Discriminati anche nell’approccio storico|autore=di Silvia Cutrera|sito=Superando.it|lingua=it-IT|accesso=2023-05-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.euthanasiegeschaedigte-zwangssterilisierte.de/|titolo=Start|autore=BEZTeam|sito=AG Bund der "Euthanasie"-Geschädigten und Zwangssterilisierten|lingua=de-DE|accesso=2023-05-14}}</ref>. Nel 2023 la rivista [[The Lancet]] ha istituito una commissione speciale dedicata alla medicina e i medici durante la seconda guerra mondiale e l'Olocausto<ref>{{Cita web|url=https://www.thelancet.com/commissions/medicine-and-the-holocaust|titolo=The Lancet Commission on medicine, Nazism, and the Holocaust: historical evidence, implications for today, teaching for tomorrow}}</ref>.
 
== Nella cultura di massa ==
* [[Marco Paolini]] ha citato l'organismo nel suo spettacolo ''Ausmerzen''.<ref>{{Cita web|url=http://www.novecento.org/pensare-la-didattica/ausmerzen-laktion-t4-a-scuola-6584/|titolo=Ausmerzen: l’Aktion T4 a scuola|autore=Chiara Nencioni|data=28 maggio 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.jolefilm.com/spettacolo-tv/ausmerzen/|titolo=Ausmerzen – Jolefilm|lingua=it-IT|accesso=2024-09-10}}</ref>
{{F|storia|marzo 2022}}
* [[Marco Paolini]] ha citato l'organismo nel suo spettacolo ''Ausmerzen''.<ref>{{Cita web|url=http://www.novecento.org/pensare-la-didattica/ausmerzen-laktion-t4-a-scuola-6584/|titolo=Ausmerzen: l’Aktion T4 a scuola|autore=Chiara Nencioni|data=28 maggio 2020}}</ref>
* Dell'Aktion T4 si parla diffusamente nel romanzo di [[Ken Follett]] ''[[L'inverno del mondo]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.actualidadliteratura.com/it/l%27inverno-del-mondo/|titolo=L'inverno del mondo, il secondo capitolo della Trilogia del Secolo|autore=Juan Ortiz|sito=Actualidad Literatura|data=2020-10-05|lingua=it|accesso=2024-01-07}}</ref>
* Nella serie tv ''[[L'uomo nell'alto castello (serie televisiva)|L'uomo nell'alto castello]]'', distopia ambientata in un'America negli anni '50 nella quale i nazisti hanno vinto la seconda guerra mondiale, vi è una scena della seconda puntata nella quale si fa preciso riferimento alle ceneri prodotte dagli inceneritori per bruciare i malati e, più tardi, l'eutanasia prevista obbligatoriamente sui malati genetici per legge diviene un elemento centrale nel prosieguo della trama.<ref>{{Cita web|url=https://www.v-news.it/rubrica-cose-serie-luomo-nellalto-castello/|titolo=‘L’uomo nell’alto castello’: La Storia riscritta dai Nazisti|autore=Marianna D’Antonio|sito=V-news.it|data=2023-02-20|lingua=it-IT|accesso=2024-01-07}}</ref>