Sutra del Loto: II capitolo
Il secondo capitolo del Sutra del Loto, denominato Upāyakauśalya (da upāya, "Mezzi abili" o "Espedienti", devanāgarī उपाय, cinese 方便 pinyin fāngbiàn, giapponese hōben, tibetano thabs), è uno dei più importanti del Sutra del Loto. In questo capitolo, il Buddha Śākyamuni risorge dal profondo stato di samādhi e avvia un dialogo con Śāriputra.
Il discepolo gli chiede insistentemente di predicare la Dottrina profonda, ma il Buddha risponde che
«la Legge su cui si è risvegliato il Buddha è la più rara e la più difficile da comprendere. La vera entità di tutti i fenomeni può essere compresa e condivisa solo dai Buddha»
Questa realtà profonda (o assoluta) dei fenomeni si esprimerebbe comunque, secondo l'insegnamento del Buddha riportato nel Sutra del Loto, sulle dieci "talità" (tathātā): caratteristiche, natura, essenza, forza, azione, causa, condizione, retribuzione, frutto e uguaglianza di tutte queste talità tra loro. Solo i bodhisattva risoluti (adhimukti) nel raggiungere il "risveglio" possono penetrare questa profonda dottrina, inesprimibile con le parole.
Non solo, il Buddha avverte anche che qualora predicasse lo stesso questa dottrina inesprimibile gli esseri cadrebbero nel dubbio, mentre i monaci arroganti si ritroverebbero in un abisso profondo, rifiutando di accettarla. Śāriputra insiste e il Buddha si risolve a rispondergli.
A questo punto cinquemila tra monaci e monache "arroganti" si alzano, si inchinano davanti al Buddha e lasciano l'assemblea. Il Buddha non li trattiene, anzi si mostra felice che l'assemblea dei monaci sia ora composta solo da individui sinceri e risoluti.
Da questo momento il II capitolo si avvia a spiegare che il motivo dell'esistenza del Buddha risiede solamente nella sua volontà di condurre gli esseri senzienti verso la liberazione. Da notare che, di fatto, il Buddha continua a non rispondere alla domanda di Śāriputra sulla profonda dottrina. Egli, tuttavia, fa presente che la suddivisione nei vari veicoli (sanscrito:yāna, così denominati perché "conducono" gli esseri verso la "liberazione"), ovvero lo śrāvaka-yāna, il pratyekabuddha-yāna e il bodhisattva-yāna (i primi due sarebbero, secondo la tradizione Mahāyāna, appartenenti allo Hīnayāna, mentre solo l'ultimo sarebbe, per questa tradizione, Mahāyāna) non sarebbero che espedienti (upāya) di insegnamento ma che in realtà vi è solo un veicolo, il buddhaekayāna, il veicolo dei Buddha.
Quindi il Buddha insegna per espedienti adattandoli, in modo diversificato, alla mente dei discepoli per liberarli dalla sofferenza, dalle impurità, dalla confusione. Così nel passato, nel presente e nel futuro appaiono Buddha con vari insegnamenti (upāya) ma tutti appartengono all'"unico veicolo" di salvezza. Così tutti coloro che seguono questi diversi insegnamenti e mettono in atto le relative diverse pratiche raggiungeranno, prima o poi, la "buddhità". Ma il Buddha spiega anche che appare di rado nel mondo, per questa ragione egli quando appare spiega il buddhaekayāna solo ai bodhisattva.
Voci correlate
modifica- I capitolo: Prologo, l'Assemblea del Gṛdhrakūṭaparvata
- II capitolo: I mezzi abili, il dharma profondo e il buddhaekayāna
- III capitolo: Parabola della casa in fiamme
- IV capitolo: Parabola del figlio dell'uomo ricco
- V capitolo: Parabola delle erbe medicinali
- VI capitolo: Predizione dell'illuminazione agli arhat
- VII capitolo: Parabola della città illusoria
- VIII capitolo: Predizione dell'illuminazione a cinquecento śrāvaka e parabola del gioiello nascosto nel vestito
- IX capitolo: Predizione dell'illuminazione ad Ānanda e Rāhula
- X capitolo: I predicatori del Dharma del Sutra del Loto
- XI capitolo: Apparizione dello stūpa ingioiellato e del Buddha Prabhūtaratna
- XII capitolo: Predizione dell'illuminazione di Devadatta e predicazione della fanciulla drago
- XIII capitolo: Predizione alle monache del loro futuro stato di buddha e decisione dei bodhisattva di diffondere il Sutra del Loto nell'ultimo periodo del Dharma
- XIV capitolo: Le condotte adeguate dei bodhisattva dell'ultimo periodo del Dharma
- XV capitolo: I bodhisattva emersi dalla Terra
- XVI capitolo: La rivelazione del Buddha eterno e la parabola dei figli avvelenati e della medicina che li salva
- XVII capitolo: Centralità della dottrina del Buddha eterno e della pāramitā della prajña
- XVIII capitolo: I meriti di coloro che accoglieranno con gioia il Sutra del Loto
- XIX capitolo: I benefici del predicatore della dottrina del Sutra del Loto
- XX capitolo: Il bodhisattva Sadāparibhūta (Mai Disprezzare)
- XXI capitolo: I poteri sovrannaturali del Tathāgata
- XXII capitolo: L'affidamento del Dharma
- XXIII capitolo: Le pratiche religiose del bodhisattva Bhaiṣajyarāja (Re della Medicina)
- XXIV capitolo: Il bodhisattva Gadgadasvara (Voce Balbuziente)
- XXV capitolo: La porta universale del bodhisattva Avalokiteśvara
- XXVI capitolo: Dhāraṇī
- XXVII capitolo
- XXVIII capitolo: L'incoraggiamento del bodhisattva Samantabhadra.