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Suppone II (... – IX secolo) fu duca di Spoleto per il solo anno 871, oltre che conte di Asti, Parma e Torino.

Suppone II
Duca di Spoleto
In carica871
PredecessoreLamberto I di Spoleto
SuccessoreSuppone III
Conte di Asti
In carica880 –
887
Predecessore75 anni prima
Enrico del Friuli
non certo
SuccessoreOldorico
Altri titoliConte di Parma e Torino
MorteIX secolo
DinastiaSupponidi
PadreAdelchi I di Spoleto
Madreuna Guglielmide (forse)
ConiugeBerta
FigliAdelchi/Adalgiso II
Bosone
Vifredo II
Ardingo
Bertila

Biografia

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Suppone II era figlio di Adelchi I di Spoleto mentre l'identità della madre è sconosciuta: essa forse era una guglielmide, stessa dinastia della moglie di Bernardo d'Italia, Cunegonda[1]. Era dunque un membro della famiglia dei Supponidi. Engelberga, moglie di Ludovico II il Giovane, potrebbe essere stata la sorella. Era conte di Parma, Asti e Torino. Insieme al suo cugino, Suppone III, è stato il magnate laico capo in Italia durante il regno di Ludovico.

Suppone venne trasferito al comando della contea di Torino e di Asti per volere di Carlo il Calvo[2]. Gli storici Sergi[3] e Bordone[4] legano questo Suppone ai Supponidi. Egli è il primo conte di Asti documentato dopo quasi 80 anni dalle notizie del conte Enrico del Friuli (la cui reggenza alla contea è però incerta[5]), comparendo in tale veste in un placito dell'880: in esso appare Baterico in qualità di visconte di Suppone e facente le veci in sua assenza, ed il vescovo della città Ilduino. Inoltre, esiste già un documento di quel periodo in cui il conte di Asti è Oldorico[4].

Suppone, secondo il Cipolla[6] morì intorno all'887, visto che l'ultimo suo documento in vita è dell'882 e sua moglie Berta, compare in un documento dell'887 ricordata come vedova.

Matrimonio e figli

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Suppone II sposò Berta, figlia di Vifredo I, conte di Piacenza. Essi ebbero cinque figli:

  1. ^ a b c d e f Supponidi, su treccani.it.
  2. ^ Dei Conti d'Asti nei secoli IX, X, XI. Lettera al conte Cesare Balbo, in Operette varie, Botta, Torino, 1860, pag. 292
  3. ^ Giuseppe Sergi, Una grande circoscrizione del regno italico: la marca arduinica di Torino, 3º serie, 12, 1971, pp. 645-646.
  4. ^ a b Renato Bordone, Città e territorio nell'alto medioevo. La società astigiana dal dominio dei Franchi all'affermazione comunale, collana Biblioteca Storica Subalpina, Torino, 1980, p. 55.
  5. ^ Renato Bordone, Un'attiva minoranza etnica nell'alto medioevo: gli alamanni del comitato d'Asti, in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, LVI, 1974, pp. 27-28.
  6. ^ Carlo Cipolla, Appunti sulla storia di Asti, 1891.
  7. ^ a b c Anonimo, Libro II, verso 77, in Matteo Taddei (a cura di), Gesta di Berengario imperatore. Gesta Berengarii Imperatoris (X sec.), traduzione di Matteo Taddei, Vicopisano, Firenze University Press, pp. 40-41, ISBN 978-88-6741-062-0.
  8. ^ Anonimo, Analisi e commento dei Gesta Benregarii Imperatoris, in Matteo Taddei (a cura di), Gesta di Berengario imperatore. Gesta Berengarii Imperatoris (X sec.), traduzione di Matteo Taddei, Vicopisano, Pisa University Press, pp. 106-107, ISBN 978-88-6741-062-0.

Bibliografia

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Generale

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  • (EN) Chris Wickham, Early Medieval Italy: Central Power and Local Society 400-1000, MacMillan Press, 1981.

Per il comitato di Asti

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  • Bianco A., Asti Medievale, Ed CRA 1960
  • Cipolla Carlo, Appunti per la storia di Asti, 1891
  • De Canis G.S., Proposta per una lettura della corografia astigiana, C.R.A 1977
  • Ferro, Arleri, Campassi, Antichi Cronisti Astesi, ed. dell'Orso 1990 ISBN 88-7649-061-2
  • Gabiani Nicola, Asti nei principali suoi ricordi storici vol 1, 2, 3. Tip. Vinassa 1927-1934
  • Gabiani Nicola, Le torri le case-forti ed i palazzi nobili medievali in Asti, A. Forni ed. 1978
  • Gabotto F., Le più antiche carte dell'archivio capitolare di Asti (Corpus Chart. Italiae XIX). Pinerolo Chiantore-Mascarelli 1904
  • Gorrini G., Il comune astigiano e la sua storiografia. Firenze Ademollo & c. 1884
  • Grassi S., Storia della Città di Asti vol I, II. Atesa ed. 1987
  • Taricco S., Piccola storia dell'arte astigiana. Quaderno del Platano Ed. Il Platano 1994

Collegamenti esterni

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