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Silvia Farina Elia

commentatrice sportiva e tennista italiana

Silvia Farina Elia (Milano, 27 aprile 1972) è un'ex tennista e commentatrice televisiva italiana.

Silvia Farina
Silvia Farina nel 2000 alle Olimpiadi di Sydney
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza172 cm
Peso62 kg
Tennis
Termine carrieraottobre 2005
Carriera
Nazionale
1993-2004Italia (bandiera) Italia
Singolare1
Vittorie/sconfitte 469–370
Titoli vinti 3
Miglior ranking 11º (20 maggio 2002)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 4T (2004, 2005)
Francia (bandiera) Roland Garros 4T (2001, 2002)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon QF (2003)
Stati Uniti (bandiera) US Open 4T (2002)
Altri tornei
 Giochi olimpici 3T (2000)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 269–255
Titoli vinti 8
Miglior ranking 24º (21 giugno 1999)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 3T (1997)
Francia (bandiera) Roland Garros QF (1994, 1998, 2004)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon QF (1998, 1999)
Stati Uniti (bandiera) US Open 3T (1994, 1999, 2005)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte
Titoli vinti
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 1T (2002, 2003)
Francia (bandiera) Roland Garros
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 3T (1994)
Stati Uniti (bandiera) US Open
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

E' stata la migliore tennista italiana nella seconda metà degli anni 90 e nei primi anni 2000,[1] ha colto i risultati più importanti nella parte finale della carriera, vincendo tre edizioni consecutive del torneo di Strasburgo, record ancora imbattuto nel torneo. Ha raggiunto la posizione nº 11 nella classifica mondiale nel maggio del 2002. Il suo miglior risultato in una prova del Grande Slam è stato il quarto di finale raggiunto a Wimbledon nel 2003.

Nel doppio ha raggiunto la posizione nº 24 al mondo e ha vinto nove titoli con diverse compagne di gioco. Nelle prove del Grande Slam ha raggiunto i quarti di finale all'Open di Francia (3 volte) e a Wimbledon (2 volte).

È stata una presenza importante in Fed Cup, ricoprendo anche il ruolo di capitano della squadra italiana, contribuendo a far raggiungere per la prima volta le semifinali all'Italia.

Biografia

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Nata Silvia Farina, ha assunto il secondo cognome Elia nel settembre 1999 in seguito al matrimonio con il suo storico allenatore, Francesco Elia. Vive a Fregene col marito e il figlio Lorenzo.

Carriera

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Silvia Farina inizia a giocare a tennis all'età di 10 anni al Circolo Bonacossa di Milano. A 15 anni si trasferisce presso il Centro federale di Latina. Diviene professionista a diciassette anni nel 1989. Ottiene il suo primo risultato di rilievo nel circuito WTA al Taranto Open 1989 raggiungendo i quarti di finale. Lo stesso anno è campionessa italiana assoluta nel torneo di doppio, in coppia con Nathalie Baudone.

Nel 1990, prima tennista italiana nella storia, vince il Trofeo Bonfiglio, cioè gli Internazionali d'Italia juniores, che si svolgono tutti gli anni a Milano, sua città di nascita. Giunge in finale, nel doppio, al Taranto Open 1990, in coppia con Rita Grande.

Il suo primo temporaneo ingresso nelle top 100 avviene nel 1991, anno in cui raggiunge la finale nel torneo WTA di San Marino e si aggiudica il torneo ITF di Caltagirone. Sempre in quell'anno gioca i suoi primi tornei del Grande Slam (Roland Garros e US Open) fermandosi al 1º turno.

Nel 1992 raggiunge il nº 57 della classifica. Nel 1993 raggiunge la semifinale nel torneo di doppio degli Internazionali d'Italia, in coppia con Linda Ferrando, perdendo contro Zina Garrison e Mary Joe Fernández in due set. Vince il torneo ITF di Limoges e il primo match in un torneo del Grande Slam, a Wimbledon contro Radka Bobková. Esordisce in Fed Cup, giocando due incontri di doppio vincendo con Israele e perdendo con la Repubblica Ceca, in coppia rispettivamente con Linda Ferrando e Sandra Cecchini.[2] A fine anno, bissa il titolo italiano di doppio in coppia con Linda Ferrando.

Nel corso del 1994 sconfigge Gabriela Sabatini (nº 8 del mondo) al 1º turno del Roland Garros e Kimiko Date (nº 6) nel 2º turno di Eastbourne. Fa il suo esordio in Fed anche da singolarista con una vittoria (Italia-Danimarca 2-1) e una sconfitta (Italia-Francia 0-3). Grazie ad altri piazzamenti (semifinale agli Open della Stiria, quarti a Hobart, Eastbourne e Mosca) rientra nella top 100, chiudendo l'anno al nº 54.

Nei successivi tre anni si conferma su questi livelli: tra i risultati le semifinali a Portorico e Hilton Head nel 1995, Parigi indoor e Palermo nel 1996. Nel maggio del 1995 tocca il 35º posto della classifica mondiale. Nello stesso anno gioca quattro match di singolare nella Fed Cup (due vittorie e due sconfitte) e uno in doppio (una sconfitta). Partecipa alle Olimpiadi di Atlanta battendo al primo turno del singolare la britannica Clare Wood per poi perdere al secondo da Arantxa Sánchez Vicario che vincerà la medaglia d'argento. In coppia con Laura Golarsa è sconfitta al primo turno del torneo di doppio dalle rappresentanti della Croazia.[3] Più lusinghiero il cammino nella Fed Cup del 1997, quando l'Italia raggiunge i quarti di finale e la Farina che gioca sei incontri in singolare e uno in doppio ottenendo tutte vittorie.[2]

Nel 1998 Francesco Elia diventa il suo allenatore e in quell'anno raggiunge quattro finali nel circuito WTA (Auckland, Budapest, Varsavia e Lussemburgo), la semifinale a Linz e i quarti a Miami e a Mosca. Questi risultati le fanno raggiungere il 18º posto della classifica mondiale. Inoltre, Farina ottiene nuovamente l'en plein in Fed Cup, con quattro vittorie in altrettanti match di singolare e l'Italia che si conferma ai quarti di finale.[2]

Nel 1999 arrivano la finale di Prostějov, la semifinale di Auckland e i quarti di Amburgo, Madrid, Portschasch, Lussemburgo e Mosca. Sempre in quell'anno ottiene tre vittorie in Fed Cup, battendo tra le altre Monica Seles, ad Ancona e cedendo soltanto a Venus Williams nella prima storica semifinale raggiunta dall'Italia nella competizione.[2] A settembre Silvia Farina sposa il suo coach Francesco Elia, assumendo così il doppio cognome.

L'anno dopo, la sua ridotta attività si riflette nel percorso della nazionale in Fed Cup, dove Farina ottiene una sola vittoria in singolare (Italia-Croazia 3-0) e due sconfitte (una in singolare e una in doppio nei quarti contro la Germania.[2] Alle Olimpiadi di Sidney raggiunge il terzo turno del singolare battendo Cara Black e Silvija Talaja per poi cedere alla belga Dominique Van Roost. Nel doppio non va oltre il primo turno in coppia con Rita Grande. Con Laura Golarsa è invece sconfitta anche al primo turno del torneo di doppio di Fed Cup dalle rappresentanti della Croazia.[3]

Il 2001 segna il recupero dopo una serie di infortuni: ottiene la prima vittoria in un torneo WTA a Strasburgo, il raggiungimento della seconda settimana di una prova del Grande Slam (ottavi a Parigi), la finale di Gold Coast, le semifinali di Porto, Sopot e Mosca e i quarti in altri 7 tornei WTA. Chiude l'anno al 14º posto della classifica, posizione grazie alla quale è ammessa al Master di Monaco di Baviera nel quale si affrontano annualmente le prime sedici tenniste del mondo. Prima di allora l'unica italiana ammessa a partecipare a tale torneo era stata Raffaella Reggi, nel 1989.

Il 20 maggio 2002 raggiunge la posizione numero 11 nel ranking WTA conseguendo il record della miglior posizione mai raggiunta da un'italiana in tale classifica. Solo dopo il ritiro di Farina Elia, il record verrà uguagliato da Francesca Schiavone il 30 gennaio 2006 e, il 14 agosto 2009, battuto da Flavia Pennetta con il raggiungimento del decimo posto. Agli Internazionali BNL d'Italia è testa di serie n. 9, ma fallisce l'occasione di entrare nella top 10 del ranking, perdendo al terzo turno dalla francese Sandrine Testud in tre set. Nel doppio, in coppia con Barbara Schett, è testa di serie n. 8 e raggiunge i quarti di finale. Al Roland Garros è confermata al n. 9 del seeding e si conferma tra le prime sedici tenniste del mondo sulla terra battuta, perdendo soltanto di fronte a Mary Pierce, beniamina del pubblico parigino. Raggiunge gli ottavi di finale anche negli US Open (sconfitta da Lindsay Davenport). I risultati più importanti del 2002 sono la seconda vittoria a Strasburgo e le semifinali a Tokyo e Quebec City. Torna a giocare nuovamente in Fed Cup e l'Italia conquista la sua seconda semifinale della storia, battendo il Belgio con due vittorie di Farina in singolare per cedere poi alla Slovacchia (due sconfitte della milanese). Si qualifica per la seconda volta per il Masters di Los Angeles, ma il suo sogno si infrange nuovamente al primo turno contro Jennifer Capriati.

L'anno successivo Farina Elia vince per la terza volta a Strasburgo e arriva in semifinale a Eastbourne (dove sconfigge Lindsay Davenport, nº 5 del mondo). A Wimbledon compie l'impresa di entrare nelle prime otto nel singolare dopo aver battuto la testa di serie n. 7 Chanda Rubin. Prima di allora solo altre due tenniste azzurre avevano raggiunto questo risultato: Lucia Valerio nel 1933 e Laura Golarsa nel 1989. Il record sarà poi uguagliato da Francesca Schiavone nel 2009 e da Camila Giorgi nel 2018.

Nel 2004 raggiunge gli ottavi di finale agli Australian Open (ammessa come testa di serie n. 20), dove perde da Kim Clijsters. È in finale a Canberra e Anversa e in semifinale a Strasburgo, Stoccolma e Lussemburgo. Raggiunge i quarti in altri 4 tornei, tra cui gli Internazionali d'Italia di Roma dove è testa di serie n. 10 e sconfigge al terzo turno Marija Šarapova (7-6, 6-0) per poi cedere ad Amélie Mauresmo. Alle Olimpiadi di Atene 2004 batte Sandrine Testud al primo turno del singolare e poi perde al secondo da Lisa Raymond. Nel doppio, in coppia con Francesca Schiavone, batte al primo turno le rappresentanti della Slovacchia ma perde al secondo turno, in tre set, contro le cinesi che poi vinceranno la medaglia d'oro. Conclude le sue apparizioni in Fed Cup con due vittorie e la sconfitta nei quarti di finale dalla sua "bestia nera" Amélie Mauresmo.

Nell'ultima stagione come professionista Farina Elia si conferma agli ottavi di finale negli Australian Open (testa di serie n. 15) ma è costretta a subire la "vendetta" di Marija Šarapova che la batte in tre set. Raggiunge il terzo turno al Foro Italico, dove è testa di serie n. 13, perdendo ancora da Amélie Mauresmo. Guadagna la finale ad Amelia Island e la semifinale a Gold Coast, le vittorie contro le sorelle Williams: sconfigge Venus Williams al 1º turno di Doha e Serena Williams nei quarti di Amelia Island. Gioca il suo ultimo match ad Hasselt, contro Kirsten Flipkens. Al momento del ritiro (31 ottobre 2005) si trova al n. 32 del ranking mondiale.[4] La testata specializzata Tennis Fever la pone al 9º posto tra le più grandi tenniste italiane di sempre.[5]

Dopo il ritiro Silvia Farina Elia ha ricoperto il ruolo di commentatrice TV per il canale sportivo SuperTennis.[6]

Statistiche

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Singolare

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Vittorie (3)

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WTA Championships
Tier I (0)
Tier II (0)
Tier III (0)
Tier IV (3)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 27 maggio 2001 Francia (bandiera)  Internationaux de Strasbourg, Strasburgo Terra rossa Germania (bandiera)  Anke Huber 7-5, 0-6, 6-4
2. 26 maggio 2002 Francia (bandiera)  Internationaux de Strasbourg, Strasburgo Terra rossa Australia (bandiera)  Jelena Dokić 6-4, 3-6, 6-3
3. 25 maggio 2003 Francia (bandiera)  Internationaux de Strasbourg, Strasburgo Terra rossa Croazia (bandiera)  Karolina Šprem 6-3, 4-6, 6-4

Sconfitte (10)

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WTA Championships
Tier I (0)
Tier II (2)
Tier III (5)
Tier IV-V (3)
N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
1. 1991 San Marino (bandiera)  San Marino Open, San Marino Terra rossa Italia (bandiera)  Katia Piccolini 6-2, 6-3
2. 1998 Nuova Zelanda (bandiera)  ASB Classic, Auckland Cemento (i) Belgio (bandiera)  Dominique van Roost 4–6, 7–6, 7–5
3. 1998 Ungheria (bandiera)  Hungarian Grand Prix, Budapest Terra rossa Spagna (bandiera)  Virginia Ruano 6–4, 4–6, 6–3
4. 1998 Polonia (bandiera)  Warsaw Open, Varsavia Terra rossa Spagna (bandiera)  Conchita Martínez 6-0, 6-3
5. 1998 Lussemburgo (bandiera)  Fortis Championship, Lussemburgo Cemento Francia (bandiera)  Mary Pierce 6-0, 2-0 rit.
6. 1999 Rep. Ceca (bandiera)  Nokia Cup, Prostějov Sintetico (i) Slovacchia (bandiera)  Henrieta Nagyová 7–6, 6–4
7. 2001 Australia (bandiera)  Australian Hard Court Championships, Gold Coast Cemento Belgio (bandiera)  Justine Henin 7–6 (7–5), 6–4
8. 2004 Australia (bandiera)  Canberra International, Canberra Cemento Argentina (bandiera)  Paola Suárez 3–6, 6–4, 7–6 (7-5)
9. 2004 Belgio (bandiera)  Proximus Diamond Games, Anversa Cemento (i) Belgio (bandiera)  Kim Clijsters 6-3, 6-0
10. 2005 Stati Uniti (bandiera)  Bausch & Lomb Championships, Amelia Island Terra verde Stati Uniti (bandiera)  Lindsay Davenport 7-5, 7-5

Vittorie (9)

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WTA Championships
Tier I (1)
Tier II (4)
Tier III (1)
Tier IV (0)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 1995 Austria (bandiera)  WTA Austrian Open, Maria Lankowitz Terra rossa Ungheria (bandiera)  Andrea Temesvári Francia (bandiera)  Alexandra Fusai
Germania (bandiera)  Wiltrud Probst
6-2, 6-2
2. 1997 Italia (bandiera)  Internazionali Femminili di Palermo, Palermo Terra rossa Austria (bandiera)  Barbara Schett Argentina (bandiera)  Florencia Labat
Argentina (bandiera)  Mercedes Paz
2–6, 6–1, 6–4
3. 1998 Rep. Ceca (bandiera)  Skoda Czech Open, Praga Terra rossa Slovacchia (bandiera)  Karina Habšudová Rep. Ceca (bandiera)  Květa Peschke
Rep. Ceca (bandiera)  Michaela Paštiková
2-6, 6-1, 6-2
4. 1999 Austria (bandiera)  WTA Austrian Open, Pörtschach Terra rossa Slovacchia (bandiera)  Karina Habšudová Ucraina (bandiera)  Olga Lugina
Argentina (bandiera)  Laura Montalvo
6-4, 6-4
5. 1999 Paesi Bassi (bandiera)  Heineken Trophy, 's-Hertogenbosch Erba Italia (bandiera)  Rita Grande Zimbabwe (bandiera)  Cara Black
Paesi Bassi (bandiera)  Kristie Boogert
7-5, 7-6 (7-2)
6. 1999 Nuova Zelanda (bandiera)  ASB Classic, Auckland Cemento (i) Austria (bandiera)  Barbara Schett Paesi Bassi (bandiera)  Seda Noorlander
Germania (bandiera)  Marlene Weingärtner
6-2, 7-6 (7-2)
7. 2000 Italia (bandiera)  Internazionali Femminili di Palermo, Palermo Terra rossa Italia (bandiera)  Rita Grande Romania (bandiera)  Ruxandra Dragomir
Spagna (bandiera)  Virginia Ruano
6–4, 0–6, 7–6
8. 2001 Francia (bandiera)  Internationaux de Strasbourg, Strasburgo Terra rossa Uzbekistan (bandiera)  Iroda Tuljaganova Sudafrica (bandiera)  Amanda Coetzer
Stati Uniti (bandiera)  Lori McNeil
6-1, 7-6 (7-0)
9. 2004 Polonia (bandiera)  Warsaw Open, Varsavia Terra rossa Italia (bandiera)  Francesca Schiavone Argentina (bandiera)  Gisela Dulko
Argentina (bandiera)  Patricia Tarabini
3–6, 6–2, 6–1

Sconfitte (8)

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WTA Championships
Tier I (0)
Tier II (2)
Tier III (4)
Tier IV-V (2)
N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
1. 1990 Italia (bandiera)  Taranto Open, Taranto Terra rossa Italia (bandiera)  Rita Grande Unione Sovietica (bandiera)  Elena Brjuchovec
Unione Sovietica (bandiera)  Evgenija Manjukova
7–6 (7–4), 6–1
2. 1993 Italia (bandiera)  Internazionali Femminili di Palermo, Palermo Terra rossa Paesi Bassi (bandiera)  Barbara Schultz Austria (bandiera)  Karin Kschwendt
Ucraina (bandiera)  Natalija Medvedjeva
6–4, 7-6
3. 1996 Rep. Ceca (bandiera)  Kremlin Cup, Mosca Cemento (i) Austria (bandiera)  Barbara Schett Ucraina (bandiera)  Natalija Medvedjeva
Lettonia (bandiera)  Larisa Neiland
7–6, 4–6, 6–1
4. 1997 Australia (bandiera)  Australian Women's Hardcourt, Gold Coast Cemento Romania (bandiera)  Ruxandra Dragomir Giappone (bandiera)  Naoko Kijimuta
Giappone (bandiera)  Nana Miyagi
7–6, 6–1
5. 2000 Germania (bandiera)  Faber Grand Prix, Hannover Sintetico (i) Slovacchia (bandiera)  Karina Habšudová Svezia (bandiera)  Åsa Carlsson
Bielorussia (bandiera)  Nataša Zvereva
6–3, 6–4
6. 2003 Austria (bandiera)  Generali Ladies, Linz Cemento (i) Francia (bandiera)  Marion Bartoli Sudafrica (bandiera)  Liezel Horn Huber
Giappone (bandiera)  Ai Sugiyama
6–1, 7–6 (8-6)
7. 2004 Francia (bandiera)  Open Gaz de France, Parigi Cemento (i) Italia (bandiera)  Francesca Schiavone Austria (bandiera)  Barbara Schett
Svizzera (bandiera)  Patty Schnyder
6–3, 6–2
8. 2005 Australia (bandiera)  Australian Women's Hardcourt, Gold Coast Cemento Italia (bandiera)  Maria Elena Camerin Russia (bandiera)  Elena Lichovceva
Bulgaria (bandiera)  Magdalena Maleeva
6–3, 5–7, 6–1

Statistiche ITF

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Singolare (2-1)

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Legenda
Torneo $100,000
Torneo $75,000
Torneo $50,000
Torneo $25,000
Torneo $10,000
Risultato N. Data Torneo Superficie Avversaria in finale Punteggio
Finalista 1. 1990 ITF Putignano, Italia Terra rossa Italia (bandiera)  Nathalie Baudone 2–6, 4–6
Vittoria 2. 1991 ITF Caltagirone, Italia Terra rossa Belgio (bandiera)  Ann Devries 7–5, 6–3
Vittoria 3. 1993 ITF Limoges, Francia Sintetico (i) Belgio (bandiera)  Laurence Courtois 6–3, 6–3

Doppio (6-2)

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Risultato N. Data Torneo Superficie Compagna Avversarie in finale Punteggio
Vittoria 1. 1990 ITF Modena, Italia Cemento Italia (bandiera)  Simona Isidori Paesi Bassi (bandiera)  Heleen van den Berg
Paesi Bassi (bandiera)  Miriam Oremans
6–2, 6–3
Vittoria 2. 1990 ITF Milano, Italia Cemento Italia (bandiera)  Simona Isidori Francia (bandiera)  Nathalie Ballet
Francia (bandiera)  Agnes Romand
2–6, 6–1, 6–3
Vittoria 3. 1990 ITF Putignano, Italia Terra rossa Italia (bandiera)  Nathalie Baudone Jugoslavia (bandiera)  Darija Dešković
Jugoslavia (bandiera)  Karin Lušnic
6–1, 6–1
Vittoria 4. 1991 ITF Caltagirone, Italia Cemento Giappone (bandiera)  Misumi Miyauchi Francia (bandiera)  Alexandra Fusai
Francia (bandiera)  Olivia Gravereaux
6–7, 6–4, 6–4
Vittoria 5. 1992 ITF Salerno, Italia Cemento Italia (bandiera)  Linda Ferrando Australia (bandiera)  Kirrily Sharpe
Australia (bandiera)  Angie Woolcock
6–1, 6–4
Finalista 6. 1992 ITF Arzachena, Italy Terra rossa Italia (bandiera)  Linda Ferrando Italia (bandiera)  Laura Garrone
Italia (bandiera)  Laura Golarsa
4–6, 6–4, 4–6
Vittoria 7. 1993 ITF Limoges, Francia Sintetico (i) Bulgaria (bandiera)  Elena Pampoulova Stati Uniti (bandiera)  Stephanie Reece
Stati Uniti (bandiera)  Danielle Scott
6–2, 6(5)–7, 6–2
Finalista 8. 1993 ITF Arzachena, Italia Terra rossa Italia (bandiera)  Linda Ferrando Giappone (bandiera)  Akiko Kijimuta
Giappone (bandiera)  Naoko Kijimuta
0–6, 5–7

Risultati in progressione

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Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare nei tornei del Grande Slam

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Torneo 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Australia (bandiera)  Australian Open A A A 1T 2T 2T 3T 1T 1T A 3T 3T 2T 4T 4T
Francia (bandiera)  Open di Francia 1T 1T A 2T 1T 2T 3T 3T 3T 3T 4T 4T 3T 2T 3T
Regno Unito (bandiera)  Wimbledon A 1T 2T 1T 2T 1T 1T 1T 2T 1T 3T 3T QF 4T 3T
Stati Uniti (bandiera)  US Open 1T A 1T 2T 1T 1T 2T 3T 2T 1T 1T 4T 2T 3T 1T

Doppio nei tornei del Grande Slam

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Torneo 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Australia (bandiera)  Australian Open A A A 2T 1T 1T 3T 1T 2T A 1T 2T 2T 1T 1T
Francia (bandiera)  Open di Francia 2T 1T A QF 1T A 3T QF 3T 2T 2T 3T 3T QF 2T
Regno Unito (bandiera)  Wimbledon A 2T 1T 2T 2T 1T 1T QF QF 2T 1T 3T 2T 2T 1T
Stati Uniti (bandiera)  US Open 1T 2T 2T 3T 1T A A 1T 3T 1T 2T 1T 1T 2T 3T

Doppio misto nei tornei del Grande Slam

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Torneo 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005
Australia (bandiera)  Australian Open A A A A A A A A A A A 1T 1T A A
Francia (bandiera)  Open di Francia A A A A A A A A A A A A A A A
Regno Unito (bandiera)  Wimbledon A A A 3T A A A A A A A A A A A
Stati Uniti (bandiera)  US Open A A A A A A A A A A A A A A A

Collegamenti esterni

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