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Roberto Lerici (calciatore)

allenatore di calcio e calciatore italiano (1924-2004)

Roberto Lerici (Rivarolo, 30 aprile 1924[1]Atene, 5 marzo 2004[2]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Roberto Lerici
Lerici all'Alessandria, 1954 circa.
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza175[1] cm
Peso71[1] kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1957 - giocatore
1969 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Genoa[1]
Squadre di club1
1942-1943Derthona? (?)
1945-1946Sarzanese? (?)
1946-1947Spezia2 (1)
1947-1948Pisa32 (16)
1948-1950Inter5 (1)
1950-1953Vicenza104 (31)
1953-1955Alessandria40 (15)
1955-1957Marsala? (?)
Carriera da allenatore
1956-1957Marsala
1957-1962L.R. Vicenza
1962-1963Sampdoria
1963-1964Napoli
1964-1965Genoa
1966-1967Arezzo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carriera

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Giocatore

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Dopo aver iniziato la carriera nel Derthona[1] passa alla Sarzanese, venendo notato come cannoniere[1]; passa quindi allo Spezia[3], giocò nel Pisa, da cui fu ceduto all'Inter, con un ingaggio che all'epoca fu ritenuto parecchio alto[4], che in quegli anni sfiorava lo scudetto; la militanza fu deludente[4] perché «trovò la strada sbarrata dagli svedesi» militanti nella squadra milanese durante quelle stagioni[1], venendo quindi ceduto all'A.CI.VI. Vicenza distinguendosi per le capacità realizzative[1] da cui passò all'Alessandria, quindi al Marsala, con cui concluse la sua carriera.

Allenatore

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Lasciato il calcio, allenò il Marsala e successivamente il Lanerossi Vicenza, dopo essere stato scoperto dall'allora presidente della squadra; con i veneti ottenne il prestigioso premio del Seminatore d'Oro a 37 anni per la stagione 1960-1961[5], diventando l'allenatore più giovane di quella stagione, con giocatori in rosa più anziani di lui[4]. A Vicenza volle al suo fianco il giovane tecnico Manlio Scopigno che gli subentrò quando lasciò la squadra.

Allenò poi Sampdoria, per sole tre partite del campionato 1962-1963 e Napoli[6], appena retrocesso[7] e con problemi economici che alla fine della stagione porteranno la società campana a trasformarsi da Associazione Calcio Napoli a Società Sportiva Calcio Napoli[6]. La società era di proprietà di Achille Lauro ma retta da Luigi Scuotto che successivamente si farà aiutare da Roberto Fiore; Lerici non riuscì a costruire una squadra competitiva[6], venendo esonerato alla venticinquesima giornata[8] e sostituito da Giovanni Molino, sino ad allora allenatore in seconda[6].

Fu quindi la volta di Genoa, dove esordì con una prestazione negativa della squadra contro il Mantova[9]. Fu quindi alla guida di Arezzo, Venezia e Como, dove fu sostituito da Maino Neri[10]. Ricoprì in seguito anche il ruolo di responsabile tecnico dei settori giovanili di Sampdoria e Genoa.

Morì ad Atene, città natale della moglie[11] il 6 marzo 2004[12].

Viene ricordato per aver favorito la carriera di Manlio Scopigno, Gianni Mura scrive in materia:

«Roberto Lerici, detto il Frate per i modi garbati, italianista convinto, molto stimato da Gianni Brera. Lerici lo vuole come secondo a Vicenza. Due anni da vice e, quando Lerici è esonerato, Scopigno viene fu promosso dal presidente Maltauro, consigliato in questo senso da Lerici»

Palmarès

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Allenatore

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Marsala: 1956-1957

Individuale

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1960-1961
  1. ^ a b c d e f g h Il Piccolo, 22 agosto 1953, p. 4.
  2. ^ Il Secolo XIX, 6 marzo 2004, p. 21.
  3. ^ Nuovo Secolo XIX, 20 agosto 1946, p. 2.
  4. ^ a b c Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 27, 9 luglio 1961, p. 19.
  5. ^ Il calcio e il ciclismo illustrato, n. 27, 4 luglio 1965, p. 21.
  6. ^ a b c d Carratelli, p.152.
  7. ^ Carratelli, p.146.
  8. ^ Carratelli, p.153.
  9. ^ Stampa Sera, 5-6 dicembre 1964, p. 14.
  10. ^ Enciclopedia Panini del calcio italiano, Franco Cosimo Panini Editore, p. 720.
  11. ^ Corriere Mercantile, 6 marzo 2004, p. 22.
  12. ^ Nota bene: il Corriere Mercantile del 6 marzo 2004 a p. 22 parla della notte tra il 3 e il 4 marzo, mentre Il Secolo XIX dello stesso giorno a p. 21 parla del 5 marzo.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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