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Pastrengo

comune italiano
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Pastrengo (Pastréngo in veneto[5]) è un comune italiano di 3 118 abitanti[2] della provincia di Verona in Veneto.

Pastrengo
comune
Pastrengo – Stemma
Pastrengo – Bandiera
Pastrengo – Veduta
Pastrengo – Veduta
Chiesa parrocchiale dell'Esaltazione della Santa Croce
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Verona
Amministrazione
SindacoStefano Zanoni (lista civica Siamo Pastrengo) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate45°30′N 10°48′E
Altitudine192 m s.l.m.
Superficie9 km²
Abitanti3 118[2] (31-12-2020)
Densità346,44 ab./km²
FrazioniPiovezzano, Tacconi[1]
Comuni confinantiBardolino, Bussolengo, Cavaion Veronese, Lazise, Pescantina, Sant'Ambrogio di Valpolicella
Altre informazioni
Cod. postale37010
Prefisso045
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT023057
Cod. catastaleG365
TargaVR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 609 GG[4]
Nome abitantipastrenghesi
Patronosan Gaetano Thiene
Giorno festivo7 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pastrengo
Pastrengo
Pastrengo – Mappa
Pastrengo – Mappa
Posizione del comune di Pastrengo all'interno della provincia di Verona
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Territorio

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Pastrengo dista 19 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord-ovest.

Lambito a est dal fiume Adige, si estende sulle colline dell'entroterra del lago di Garda e il capoluogo sorge a un'altitudine di 192 m s.l.m. È inoltre molto vicino alla Vallagarina e alla Valpolicella.

Confina a nord con Cavaion Veronese, a nord-est con Sant'Ambrogio di Valpolicella, a est con Pescantina, a sud con Bussolengo, a ovest con Lazise e Bardolino.

Con un'area di 9 km² è uno dei più piccoli comuni della provincia.

Idrografia

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Che ci siano stati insediamenti preistorici nella zona di Pastrengo è indicato dal ritrovamento di reperti archeologici risalenti al neolitico.

Libero comune durante il IX e il X secolo, furono assoggettati nel XII secolo dal comune di Verona. Pastrengo continuò a godere di diritti e privilegi feudali fino al 1797 (con la caduta della Serenissima) dato il suo status di proprietà del monastero di San Zeno (dal 967). Fu teatro di scontri durante la prima guerra d'indipendenza del 1848, con ripetuti scontri fino al 1866, durante la seconda e la terza guerra d'indipendenza.

 
Monumento alla battaglia
 
Pastrengo 30 aprile 2008 cerimonia per l'anniversario della Carica dei Carabinieri

Il 30 aprile 1848 fu teatro della celebre battaglia ricordata soprattutto per la famosa carica, condotta da tre squadroni di Carabinieri Reali al comando del maggiore Alessandro Negri di Sanfront, cui era stata affidata la protezione del re Carlo Alberto. Questi, avanzando sul campo di battaglia unitamente ad una dozzina di Carabinieri costituenti la sua avanguardia nonché scorta personale, nei pressi di Monte Valena venne a trovarsi sotto l'improvvisa azione di fuoco degli austriaci. Da qui la carica che contribuì poi a risolvere felicemente le sorti dell'intera battaglia, in quanto i reparti dell'esercito sabaudo che erano venuti a trovarsi in difficoltà a causa del terreno paludoso e della resistenza nemica incontrata, furono galvanizzati dalla vista dell'improvvisa azione in cui «quasi trecento cavalieri - eccitati dal pericolo corso dal loro Re, imbaldanziti dalla vista della vicina Pastrengo e da quella del nemico in ripiegamento, scintillanti per i bottoni e i fregi metallici dell'uniforme di parata, per il luccichio delle sciabole sguainate e fiammeggianti al sole, si lanciarono al galoppo al grido formidabile di "Savoia".» Dal 1866, anno in cui il Veneto liberato venne annesso all'Italia, il borgo seguì le sorti del resto del territorio entrando così a far parte dello Stato italiano.

Simboli

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Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 27 gennaio 1966.[6]

«D'oro, alla collina di tre cime di verde che sostengono: quella centrale, più elevata, un pastore al naturale tenente nella mano destra un vincastro di nero, e quelle laterali due pecore pure al naturale. Nel canton destro del capo una stella d'azzurro (6) e nel cantone sinistro due spade d'argento, poste in decusse. Ornamenti esteriori da Città.»

I tre colli rappresentano i territori di Pastrengo, Pol e Piovezzano uniti nel 1818 a formare il nuovo comune. Il colle centrale sostiene la figura di un pastore che ha assonanza col toponimo e riprende l'origine longobarda di Pastrengum, luogo di "prati e di pascoli". Le spade incrociate ricordano la celebre battaglia mentre la stella è un riferimento al valore dimostrato in quella storica impresa.

Il gonfalone è un drappo di color giallo oro.

Onorificenze

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Pastrengo è stato insignito del titolo di città con decreto del Presidente della Repubblica il 15 luglio 2011[7].

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa di Santa Croce, del XVIII secolo, contiene dipinti di Sante Prunati, datato 1667, e di vari esponenti della Scuola Veronese del Settecento: Francesco Lorenzi, L. Batta. Zangrossi, Pio Piatti datato 1786, Giuseppe Salvetti (1767).

Fortificazioni

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A Pastrengo furono costruiti quattro forti tra il 1859 ed il 1861 su richiesta del generale Radetzky. Tutti i forti possedevano i servizi indispensabili ad un lungo impiego, e rimasero attivi fino al 1901.

Parchi naturali

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Economia

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Sono presenti sul territorio raffinate aziende e produzioni vinicole (produzione di vino Bardolino e Bianco di Custoza), a denominazione di origine controllata e di fama mondiale.

Presenti industrie di lavorazione dei marmi, cartiere e imprese edili.

In posizione turistica strategica, nel territorio del suo comune sono presenti tre parchi biologici (Parco Zoo del Garda, Autosafari, e Parco Natura Viva), numerosi ristoranti e alberghi.

Infrastrutture e trasporti

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Autostrade

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Il territorio comunale di Pastrengo è solcato dall'autostrada A22 del Brennero e si può comodamente raggiungere uscendo al casello di Affi-Lago di Garda sud, distante 8 km.

Ferrovie

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Sulla poco distante ferrovia del Brennero vi è la stazione di Domegliara.

Aeroporti

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A 18 km a sud del comune si trova l'aeroporto Valerio Catullo, il principale della provincia.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
luglio 1985 giugno 1990 Luigi Bertasi Democrazia Cristiana Sindaco [9]
giugno 1990 febbraio 1992 Augusto Specchierla Lista civica Sindaco Mozione di sfiducia costruttiva[10]
febbraio 1992 aprile 1995 Giorgio Benamati Lista civica Sindaco [11]
aprile 1995 giugno 1999 Luigi Bertasi Partito Popolare Italiano Sindaco [12]
giugno 1999 giugno 2004 Giorgio Benamati Lista civica Sindaco [13]
giugno 2004 giugno 2009 Giorgio Benamati Lista civica Sindaco [14]
giugno 2009 maggio 2014 Mario Rizzi Lista civica Sindaco [15]
maggio 2014 gennaio 2016 Alberto Varolo Lista civica "Valore Famiglia" Sindaco Dimissioni
giugno 2016 ottobre 2021 Gianni Testi Lista civica "Uniti si può" Sindaco
ottobre 2021 in carica Stefano Zanoni Lista civica "Siamo Pastrengo" Sindaco

Gemellaggi

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La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Pastrengo 2006 che milita nel girone A di Prima Categoria. È nata nel 2006.

  1. ^ Comune di Pastrengo - Statuto.
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Provincia In - Storia e curiosità dei 97 Comuni de la Provincia Veronese, su larenadomila.it, La Rena Domila, l'informassion veronese. URL consultato il 26 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2012).
  6. ^ Pastrengo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 6 aprile 2024.
  7. ^ DPR sul sito del comune di Pastrengo, su comune.pastrengo.vr.it. URL consultato il 1º dicembre 2011.
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ amministratori.interno.it - 1985, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
  10. ^ amministratori.interno.it - 1990, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
  11. ^ amministratori.interno.it - 1992, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
  12. ^ amministratori.interno.it - 1995, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
  13. ^ amministratori.interno.it - 1999, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
  14. ^ amministratori.interno.it - 2004, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
  15. ^ amministratori.interno.it - 2009, su amministratori.interno.it. URL consultato il 3 novembre 2013.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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