Morra De Sanctis
Morra De Sanctis, già Morra Irpino, è un comune italiano di 1 123 abitanti della provincia di Avellino in Campania. Il suo nome fu cambiato in quello attuale nel 1934, in onore del letterato Francesco De Sanctis, originario del luogo.
Morra De Sanctis comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Avellino |
Amministrazione | |
Sindaco | Fiorella Caputo (lista civica Siamo Morra Libera) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 40°55′48″N 15°14′37″E |
Altitudine | 863 m s.l.m. |
Superficie | 30,41 km² |
Abitanti | 1 123[1] (31-3-2022) |
Densità | 36,93 ab./km² |
Frazioni | Cervino, Chiancheroni, Orcomone, Selvapiana, Caputi |
Comuni confinanti | Andretta, Conza della Campania, Guardia Lombardi, Lioni, Sant'Angelo dei Lombardi, Teora |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 83040 |
Prefisso | 0827 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 064063 |
Cod. catastale | F744 |
Targa | AV |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 363 GG[3] |
Nome abitanti | morresi |
Patrono | san Rocco |
Giorno festivo | 23 agosto |
Cartografia | |
Il comune all'interno della provincia di Avellino | |
Sito istituzionale | |
Storia
modificaLe origini di Morra sono molto antiche. I reperti archeologici di cui abbondano le sue campagne e gli scavi condotti dalla Soprintendenza ne provano l'esistenza già al tempo della "Cultura di Oliveto Cairano" che si sviluppò tra il IX e il VI secolo a.C. nell'alta valle dell'Ofanto e del Sele. Caratteristici bronzi di questo periodo sono i bracciali ad arco inflesso, le fibule a navicella, gli artistici pendagli zoomorfi. Molto interessanti le ceramiche rinvenute nella necropoli di Piano Cerasulo decorate con teste di lupo. La quantità e la qualità del materiale rinvenuto testimoniano la continuità di un significativo insediamento sannitico; il paese si conferma un sito di importanza strategica anche in epoca romana grazie alla presenza di una diramazione dell'Appia che da Guardia Lombardi, attraverso le contrade di Papaloia, Montecastello e Selvapiana portava fino a Conza, che era il feudo-castello di Castiglione di Morra, scomparso alla fine del XIII secolo.
Nel IX secolo il paese fu presidio fortificato tra i due principati longobardi di Salerno e Benevento, e per la sua posizione strategica sull'Ofanto venne continuamente coinvolto nella guerra tra longobardi, bizantini e saraceni. Dal periodo normanno fino al 1385 Morra fu feudo dell'omonima famiglia baronale e conobbe momenti di notevole espansione territoriale: all'inizio del '200 i feudi di Morra comprendevano, oltre alle terre del Cilento, anche Teora, Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni giungendo fino a Vallata e Frigento, dove ancora oggi resistono i ruderi di una rocca detta "Il Pesco di Morra". Passato poi agli Zurlo ed ai Caracciolo, il paese tornò sotto il dominio dei Morra dal 1618 fino all'abolizione della feudalità (1806). La peste del 1656 sfiorò senza danni il paese ed infiammò negli abitanti la devozione per San Rocco, la cui festa patronale viene qui celebrata il 23 agosto. Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla giurisdizione del regio consolato di commercio di Ariano, nell'ambito della provincia di Principato Ultra.[4] A seguito dei moti rivoluzionari del 1820-1821 ben otto patrioti morresi vennero esiliati dal re Ferdinando e tra questi due zii del De Sanctis. Nel 1837 a Morra arrivò il colera, ma anche stavolta il paese ne uscì indenne finché una nuova epidemia, nel 1854, uccise novanta morresi in meno di due mesi.
Onorificenze
modifica— 9 novembre 2005[5]
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaAbitanti censiti[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture religiose
modifica- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (XI secolo), ricostruita dopo il terremoto del 1980.
- Chiesa di San Rocco (XVII secolo), anch'essa ricostruita.
- Chiesa della Madonna di Montecastello: la prima pietra per l'edificazione della Chiesa fu posata il 16 giugno 1902. La storia narra che la costruzione del tempio ebbe inizio in seguito ad una serie di apparizioni in sogno della Madonna a vari contadini morresi, ed in particolare al vecchio Aniello Pennella.[7]
- Santuario di Santa Lucia: È un'antica chiesa campestre, già citata a fine 500 nelle "Relazioni ad limina" dei vescovi di S. Angelo e Bisaccia. Distrutta dal terremoto del 1732 e subito ricostruita dai fedeli, restaurata un'ennesima volta nel 1839 e infine nel 2005, è al centro dell'omonima fiera del 13 dicembre.[8] Nel 2020 viene eretta a Santuario.
- Guglia di San Rocco: Su di essa è poggiata la statua in bronzo di San Rocco da Montepellier, patrono di Morra De Sanctis. Venne portata a termine nel 1852. Il lavoro fu offerto gratuitamente dai popolani. Le pietre furono prese da una cava nella campagna di Morra. Il monumento costò 341,96 ducati. La base quadrangolare ha ogni lato di m 6,50, l'altezza del monumento, compresa la statua è di m. 16,08, altezza della sola statua m 2,80. La statua, opera dello scultore Gennaro Calì di Napoli, fu commissionata dal re Ferdinando II in persona. Poiché mancava una strada adeguata, fu trasportata a Morra con un traino soltanto nel 1880, quando fu costruita la strada nuova.[9]
Architetture civili
modifica- Castello dei Principi Biondi-Morra (VII secolo).
- Palazzo Molinari (XVIII secolo).
- Casa natale di Francesco De Sanctis, scrittore, critico letterario, politico e filosofo italiano. Ubicata in fondo al vicolo De Sanctis, vi nacque il 28 marzo 1817 Francesco De Sanctis da Alessandro De Sanctis e Maria Agnese Manzi, una famiglia di piccoli proprietari terrieri.[10]
Cultura
modificaMusei
modifica- Antiquarium, il museo civico di Piazza De Sanctis 1, custodisce i corredi funebri della necropoli sannitica di Piano Cerasulo e i reperti emersi dagli scavi archeologici in località Piano di Tivoli, risultati delle ricerche condotte tra il 1979 e il 1985.
- Casa-museo Francesco De Sanctis, allestita nell'ambito delle iniziative del Parco Letterario F. De Sanctis (1999/2001), ospita una piccola raccolta di memorie e cimeli desanctisiani.
Altro
modificaDal 2012, ad agosto o novembre, si svolge il festival cinematografico Cinema al Castello, presso il Castello dei Principi Biondi Morra o presso il Palazzo Molinari.
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaIl comune è interessato dalla strada statale 7 dir e dalla strada provinciale 102.
Ferrovie
modificaIl comune è servito dalla stazione di Morra De Sanctis-Teora, sulla ferrovia Avellino-Rocchetta Sant'Antonio, attiva per soli treni storici e/o turistici.[11][12]
Mobilità urbana
modificaIl comune è collegato ai centri limitrofi da autolinee di AIR Campania.[13]
Amministrazione
modificaSindaci
modificaPeriodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 1999 | Rocco Di Santo | PPI | Sindaco | |
1999 | 2004 | Rocco Di Santo | Popolari | Sindaco | |
2004 | 2009 | Gerardo Capozza | La Margherita | Sindaco | |
2009 | 2014 | Gerardo Capozza | lista civica | Sindaco | |
2014 | 2019 | Pietro Gerardo Mariani | lista civica | Sindaco | |
2019 | 2024 | Vincenzo Di Sabato | lista civica "Orgoglio Morrese" | Sindaco | |
2024 | in carica | Fiorella Caputo | lista civica "Siamo Morra Libera" | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
modificaIl territorio fa parte della Comunità montana Alta Irpinia.
Sport
modificaCalcio
modificaLa principale squadra di calcio è stata il Morra United del patron Buscetto ed ha militato in Terza Categoria. Tuttavia, durante la stagione 2001-02, a vincere il primo ed unico campionato fu una denominazione diversa: ASD US Morra De Sanctis [14] e durante la stagione 2009-10 si è classificata 4ª. Dopo un periodo di assenza nel mondo calcistico, nel 2019 si è riformato il Morra United. Nella stagione 2023-24 si forma il 3R Morra del presidente Raffa, mentre nella stagione 2024-25 nasce la società ASD Morra De Sanctis, guidata dal presidente Donato Caputo, militante nel campionato di Terza Categoria D.P. di Avellino.
Note
modifica- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Tommaso Vitale, Storia della Regia città di Ariano e sua Diocesi, Roma, Salomoni, 1794, p. 174.
- ^ Comune di Morra De Sanctis, Medaglia d'oro al merito civile, su quirinale.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ http://prolocomorra.altervista.org/chiesa-di-montecastello-morra-de-sanctis.html
- ^ http://prolocomorra.altervista.org/chiesa-di-santa-lucia-morra-de-sanctis.html
- ^ http://prolocomorra.altervista.org/la-guglia-di-san-rocco-morra-de-sanctis.html
- ^ http://prolocomorra.altervista.org/monumenti-chiese-musei-morra-de-sanctis/casa-natale-di-francesco-de-sanctis-morra-de-sanctis.html
- ^ Lestradeferrate.it - Fermata di Morra De Sanctis Teora (AV), su www.lestradeferrate.it. URL consultato il 14 febbraio 2024.
- ^ Da Avellino a Morra sul treno di Francesco De Sanctis, su Nuova Irpinia, 2 maggio 2019. URL consultato il 14 febbraio 2024.
- ^ Linea - 29-AV - Aquilonia Bisaccia- Andretta - S.Angelo dei Lombardi (PDF), su aircampania.it.
- ^ U.S. MORRA DE SANCTIS, su www.usmorradesanctis.altervista.org. URL consultato il 5 novembre 2024.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Morra De Sanctis
Collegamenti esterni
modifica- Sito ufficiale, su comune.morradesanctis.av.it.
- Mòrra De Sanctis, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 235714547 · SBN FOGL000383 |
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