Máxima Zorreguieta
Máxima Zorreguieta Cerruti (Buenos Aires, 17 maggio 1971) è la regina consorte dei Paesi Bassi dal 2013, come moglie del re Willem-Alexander.
Máxima Zorreguieta | |
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La regina Máxima nel 2018 | |
Regina consorte dei Paesi Bassi | |
In carica | dal 30 aprile 2013 (11 anni e 211 giorni) |
Predecessore | Claus van Amsberg (principe consorte) |
Nome completo | spagnolo: Máxima Zorreguieta Cerruti italiano: Massima Zorreguieta Cerruti |
Trattamento | Sua Altezza Reale (2002-2013) Sua Maestà (dal 2013) |
Altri titoli | Principessa dei Paesi Bassi, Principessa d'Orange-Nassau (dal 2002) |
Nascita | Buenos Aires, Argentina, 17 maggio 1971 |
Casa reale | Orange-Nassau per matrimonio |
Padre | Jorge Zorreguieta |
Madre | María del Carmen Cerruti |
Consorte di | Willem-Alexander dei Paesi Bassi |
Figli | Caterina Amalia Alexia Ariane |
Religione | Cattolicesimo |
Dal suo matrimonio lavora nell'ambito dell'inclusione finanziaria, specie in collaborazione con l'ONU.[1]
Biografia
modificaOrigini, studi e carriera
modificaMáxima è nata a Buenos Aires nel 1971, primogenita del politico Jorge Horacio Zorreguieta Stefanini (1928-2017) e della sua seconda moglie, María del Carmen Cerruti Carricart (1944).[2] Ha tre sorellastre, María (1956), Ángeles (1958) e Dolores (1965), nate dal primo matrimonio di suo padre con Marta López Gil (1935).[2][3][4] È anche sorella di Martín (1972), Juan (1982) e Inés, morta suicida nel 2018.[4][5]
Per linea paterna ha origini portoghesi (è una diretta discendente di Alfonso III), spagnole (il suo antenato basco José Antonio Zorreguieta y Oyarzábal Gamboa y Sagastume si trasferì in Argentina intorno al 1790) e italiane, tramite i bisnonni Oreste Stefanini (1871-1928; imprenditore marittimo genovese) e la nobile Tullia Carolina Borella (1876-1964; nata a Torino da possidenti piemontesi e lombardi), emigrati nel 1900 a San Nicolás per gli affari di lui.[3][6][7][8][9][10][11]
Si diplomò alla Northlands School a Olivos nel 1988 e iniziò a lavorare dall'anno seguente come ricercatrice per i mercati finanziari per Mercato Abierto SA, fino al 1990.[12] Fu impiegata presso il Dipartimento Vendite della Boston Securities SA a Buenos Aires dal 1992 al 1995, anno in cui si laureò in economia all'Università Cattolica Argentina.[12] Insegnò anche lingua inglese a bambini e adulti e matematica agli studenti della scuola secondaria.[12]
Dal luglio 1996 lavorò a New York per HSBC James Capel Inc. fino al febbraio 1998, rivestendo il ruolo di vice presidente delle Vendite Istituzionali dell'America Latina.[12] Fu il vice presidente dell'Emerging Market Division della Kleinwort Benson fino al luglio 1999, poi tornò a New York per entrare nella Deutsche Bank (DB).[12] Tra il maggio 2000 e il marzo del 2001 lavorò all'ufficio di rappresentanza della DB presso l'Unione europea a Bruxelles.[12]
Fidanzamento e matrimonio
modificaConobbe Willem-Alexander dei Paesi Bassi, allora principe d'Orange, in occasione della Feria de Abril nel 1999.[13] Il fidanzamento ufficiale si tenne in diretta televisiva il 30 marzo 2001 (per l'occasione Máxima si rivolse alla nazione in olandese) e il 3 luglio il parlamento autorizzò la celebrazione del matrimonio.[14][15] Il 2 febbraio 2002 si svolsero le nozze civili nella Beurs van Berlage e il rito religioso nella Chiesa Nuova di Amsterdam.[14]
Le venne concessa la cittadinanza olandese per decreto reale già il 17 maggio 2001, mantenendo la cittadinanza argentina.[16] Non si è convertita alla Chiesa protestante olandese, ma è rimasta cattolica dopo il matrimonio, al quale i suoi genitori non furono invitati.[17][18] Il motivo afferiva alla trascorsa carriera di suo padre nel governo del dittatore Jorge Rafael Videla, al punto che la relazione di Máxima con il principe fu oggetto di controversie nei Paesi Bassi.[6]
Su richiesta del parlamento, il professore di studi latino-americani Michiel Baud svolse un'indagine sul coinvolgimento di Zorreguieta nella guerra sporca e, nonostante le sue affermazioni di non esserne stato a conoscenza mentre era ministro, concluse che ciò sarebbe stato improbabile per una persona in una posizione di potere nel governo, ma determinò altresì che il padre di Máxima non era stato direttamente coinvolto nelle morti di quel periodo.[19] Zorreguieta non prese comunque parte alle nozze, proprio perché la sua possibile presenza fu fonte di discussione durante i mesi precedenti al matrimonio.[20]
Principessa dei Paesi Bassi
modificaNel 2002 è diventata mecenate dell'Orange Fund, costituito per rafforzare il benessere sociale dalle donazioni fatte dai cittadini olandesi in occasione del suo matrimonio.[21] Nel 2003 entrò nel Committee for Ethnic Minority Women's Participation, un comitato governativo istituito per promuovere l'integrazione delle donne appartenenti a gruppi etnici minoritari.[22] Ne è stata un membro fino al 2005, anno in cui entrò nel consiglio direttivo della Cattedra di Management of Diversity and Integration alla Vrije Universiteit.[22] Fu a capo del consiglio direttivo della Prince Claus Chair dal 2003 al 2014, che promuove l'istruzione e la ricerca sui problemi di sviluppo internazionale, ed è entrata nel Consiglio di Stato nel 2004.[21]
Nel 2005 ricoprì il ruolo di consulente nel gruppo dei patroni dell'Anno internazionale del microcredito, proclamato dalle Nazioni Unite (ONU).[23] Dal 2006 lavorò come consulente ONU sui Settori Finanziari Inclusivi fino al 2009.[22] Dal settembre dello stesso anno è Difensore Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per la Finanza Inclusiva per lo Sviluppo (UNSGSA), incarico ricevuto da Ban Ki-Moon per contrastare la povertà promuovendo gli MDG, le azioni del settore privato e non a favore di strumenti finanziari accessibili per i gruppi a basso reddito e le piccole e medie imprese (PMI).[24][25][26]
Il 5 marzo 2008 presenziò alla firma di un accordo da parte del ministro della cultura Ronald Plasterk, volto a contrastare le discriminazioni verso le persone omosessuali nei Paesi Bassi.[27] Nel 2010 è stata la presidentessa onoraria del Gruppo di Lavoro sui Dati delle PMI del Gruppo 20 (G20).[22] Dal giugno 2011 ricopre lo stesso ruolo nel Partenariato globale per l'inclusione finanziaria, occupandosi di rafforzare la collaborazione tra G20 e ONU nel rendere universale l'accesso ai servizi finanziari.[22][28][29]
Regina dei Paesi Bassi
modificaIl 30 aprile 2013 è divenuta regina dei Paesi Bassi con l'abdicazione della suocera Beatrice.[6] Dal 10 giugno 2015 riveste il ruolo di presidentessa onoraria della Piattaforma degli Ambasciatori per la Musica a Scuola, che offre a un numero sempre crescente di bambini la possibilità di praticare la musica.[21]
Nel 2018 iniziò a collaborare con lo SchuldenlabNL, un partenariato pubblico-privato che vuole eliminare i problemi di debito della società olandese, attraverso la prevenzione delle difficoltà finanziarie.[21] Nel 2020 lanciò con i soggetti interessati il patto "Towards a Netherlands Free of Debt Problems" presso il palazzo Noordeinde e nel gennaio 2022 ha assunto la presidenza onoraria del partenariato.[21]
Il 30 marzo 2022 ha lanciato la fondazione MIND US, di cui è presidentessa onoraria, che si impegna a favore della salute mentale dei giovani tra i 12 e i 27 anni.[30]
Cariche
modifica- Membro del Microfinance Council (2007-2011);[21]
- Presidentessa onoraria della Money Wise Platform (dal 2010);[21]
- Patrona della Prince Claus Chair;[21]
- Membro del Netherlands Committee for Enterprise;[21]
- Membro del Supervisory Board del Museo Nazionale Palazzo di Het Loo;[31]
- Membro del consiglio di amministrazione della System Initiative on Shaping the Future of Financial and Monetary Systems del Forum economico mondiale;[31]
- Presidentessa del consiglio dell'Historic Collections Trust della casa d'Orange-Nassau;[31]
- Presidentessa dell'Official Gifts Trust della casa d'Orange-Nassau;[31]
- Presidentessa onoraria della Koning Willem I Foundation;[31]
- Patrona del Royal Netherlands Institute of Southeast Asian and Caribbean Studies;[31]
- Patrona del Royal Tropical Institute;[31]
- Patrona dell'Orchestra reale del Concertgebouw;[31]
- Patrona di Scouting Nederland.[31]
Discendenza
modificaMáxima Zorreguieta e Willem-Alexander dei Paesi Bassi hanno tre figlie:[32]
- Caterina Amalia, principessa d'Orange (L'Aia, 7 dicembre 2003);
- Alexia dei Paesi Bassi (L'Aia, 26 giugno 2005);
- Ariane dei Paesi Bassi (L'Aia, 10 aprile 2007).
Titoli, trattamento e stemma
modificaTitoli e trattamento
modifica- 17 maggio 1971 - 2 febbraio 2002: Máxima Zorreguieta Cerruti
- 2 febbraio 2002 - 30 aprile 2013: Sua Altezza Reale, la principessa Máxima dei Paesi Bassi, principessa di Orange-Nassau[33]
- 30 aprile 2013 - attuale: Sua Maestà, la regina Máxima, principessa dei Paesi Bassi, principessa di Orange-Nassau[34]
Stemma e stendardi
modificaIn occasione del suo matrimonio, uno stemma personale è stato concesso con decreto legge reale della regina Beatrice il 25 gennaio 2002.
Nel primo e il quarto quadrante è presente lo stemma dei Paesi Bassi, basato sullo stemma del Casato di Nassau. Nel secondo e il terzo quadrante è presente lo stemma del Principato di Orange. Al centro c'è lo stemma della famiglia paterna della regina Máxima, la famiglia Zorreguieta. Lo stemma della famiglia paterna reca un castello di tre torri rosse fiancheggiate su ciascun lato da un pioppo e un fiume azzurro che scorre dalla base.
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Stemma della Regina Maxima, adottato nel 2002.
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Stemma della Regina Maxima, adottato nel 2002.
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Stendardo Reale della regina.
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Monogramma personale di Máxima.
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Monogramma combinato di Willem-Alexander e Máxima.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Amadeo Zorreguieta Hernández | Mariano Zorreguieta Maurín | ||||||||||||
María de Jesús Hernández Cornejo | |||||||||||||
Juan Antonio Zorreguieta | |||||||||||||
Máxima Blanca Bonorino González | Esteban Bonorino Lobo | ||||||||||||
Máxima González y de Islas | |||||||||||||
Jorge Zorreguieta | |||||||||||||
Oreste Stefanini | Giovanni Battista Stefanini | ||||||||||||
Adelaida Caffarena | |||||||||||||
Cesira Maria Stefanini | |||||||||||||
Tullia Carolina Borella | Carlo Borella | ||||||||||||
Maria Scala | |||||||||||||
Máxima Zorreguieta | |||||||||||||
Santiago Cerruti Ponce de León | Santiago Cerruti | ||||||||||||
Petrona Rita Ponce de León y Pastor | |||||||||||||
Jorge Horacio Cerruti | |||||||||||||
María de las Mercedes de Sautu Martínez | Marcial de Sautu Rodríguez | ||||||||||||
Carmen Martínez Figueroa | |||||||||||||
María del Carmen Cerruti | |||||||||||||
Domingo Carricart Etchart | Bernardo Carricart Haramburu | ||||||||||||
Juana Etchart Iriart | |||||||||||||
María del Carmen Carricart | |||||||||||||
María del Carmen Cieza Rodríguez | Manuel Cieza Gutiérrez | ||||||||||||
Manuela Rodríguez Silva | |||||||||||||
Onorificenze
modificaOnorificenze olandesi
modifica— 2 febbraio 2002[35]
— 6 maggio 2021[36]
Onorificenze straniere
modifica— 19 giugno 2017[47]
Media
modificaSulla sua vita, fino al fidanzamento con il principe d'Orange, è stata girata una serie tv olandese, Máxima.
Note
modifica- ^ (EN) Queen Máxima as the UNSGSA, su unsgsa.org. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ a b (EN) Youth of Queen Máxima, su Royal House of the Netherlands. URL consultato il 18 febbraio 2018.
- ^ a b (EN) William Addams Reitwiesner, Ancestry of Maxima Zorreguieta, su wargs.com. URL consultato il 28 gennaio 2013.
- ^ a b (EN) rose20, Dolores Zorreguieta, su gw.geneanet.org. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ Siria Guerrieri, Suicida in Argentina sorella della regina d'Olanda: "Ossessionata dalle diete", su repubblica.it, 7 giugno 2018. URL consultato il 7 giugno 2018.
- ^ a b c (EN) Scott Mehl, Queen Máxima of the Netherlands, su unofficialroyalty.com, 16 maggio 2014. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) Susan Flantzer, Ancestors of Princess Catharina-Amalia of the Netherlands, Princess of Orange, su unofficialroyalty.com, 24 settembre 2023. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (MUL) Oreste Stefanini (1871 - 1928), su geni.com, 1⁰ febbraio 2021. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (MUL) Tullia Carolina Borella (1876 - 1964), su geni.com, 1⁰ febbraio 2021. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ Borella (a cura di), p. 1528
- ^ (ES) Ascendencia de Dª Máxima Zorreguieta, Princesa de la Corona de los Países Bajos, su genealogia.org.ar. URL consultato il 16 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2013).
- ^ a b c d e f (EN, NL) Education and work before 2002, su royal-house.nl. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) From Argentine banker to queen: a profile of Máxima, su dutchnews.nl, 29 aprile 2013. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ a b (EN, NL) Marriage and family, su royal-house.nl. URL consultato il 27 dicembre 2023.
- ^ (EN) Engagement of Prince Willem-Alexander and Miss Máxima Zorreguieta, su koninklijkhuis.nl. URL consultato il 27 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2011).
- ^ (NL) Ook Beatrix heeft dubbele nationaliteit, su rnw.nl, 6 marzo 2007. URL consultato il 27 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2013).
- ^ (EN) Joyful christening of Catharina-Amalia, su helloonline.com. URL consultato il 18 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2021).
- ^ (EN) Matthew Dennison, We're all princesses now: The rise of the middle-class monarchy, in Mail Online, 18 marzo 2011. URL consultato il 18 febbraio 2018.
- ^ (NL) Samenvatting Rapport-Baud, su noticias.nl. URL consultato il 27 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2009).
- ^ (EN) Isabelle Casey, Queen Maxima of the Netherlands - Biography, su hellomagazine.com. URL consultato il 27 dicembre 2023.
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- ^ (EN) (a cura di) Shahrokh Fardoust, Yongbeom Kim, Claudia Paz Sepúlveda, Postcrisis Growth and Development: A Development Agenda for the G-20, Washington DC, The World Bank, 2011, p. XXVI.
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- ^ a b c d e f g h i (EN, NL) Posts held, su royal-house.nl. URL consultato il 27 dicembre 2023.
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- ^ Bollettino Ufficiale di Stato
- ^ Mad Hattery Archiviato il 31 gennaio 2013 in Internet Archive., pictures during Princess Victoria of Sweden's wedding
- ^ (MUL) State visit from the Netherlands, su kungahuset.se, 13 ottobre 2022. URL consultato il 18 febbraio 2024.
Bibliografia
modifica- Andrea Borella (a cura di), Annuario della Nobiltà Italiana, prefazione del principe Amedeo di Savoia, vol. 1, Edizione XXXI, Teglio (SO), S.A.G.I. Casa Editrice, 2010, ISBN 978-88-95231-00-6.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Máxima Zorreguieta
Collegamenti esterni
modifica- (EN, NL) Sito ufficiale della casa reale olandese, su royal-house.nl.
- (EN) Sito ufficiale, su unsgsa.org.
- (EN) Máxima, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (NL) Máxima Zorreguieta, su parlement.com, Parlement & Politiek.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 211149066637765602482 · ISNI (EN) 0000 0001 2123 3530 · LCCN (EN) n2001038213 · GND (DE) 12406695X · BNE (ES) XX5002154 (data) · J9U (EN, HE) 987007407477805171 |
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