Luis Ocaña
Jesús Luis Ocaña Pernía (Priego, 9 giugno 1945 – Mont-de-Marsan, 19 maggio 1994) è stato un ciclista su strada spagnolo.
Luis Ocaña | ||||||||||||||||
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Nazionalità | Spagna | |||||||||||||||
Ciclismo | ||||||||||||||||
Specialità | Strada | |||||||||||||||
Termine carriera | 1977 | |||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||
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Professionista dal 1968 al 1977, in carriera ottenne 110 vittorie in corse professionistiche, e fu vincitore di un Tour de France e di una Vuelta a España; nel grande giro iberico detiene il record di podi, cinque.[1] Potente scalatore, poco interessato alle classiche, si specializzò sin da inizio carriera nelle grandi corse a tappe.
Carriera
modificaLe origini, gli esordi e i primi due anni da professionista
modificaPrimo dei quattro figli di Luis Ocaña e Julia Pernia, all'età di dodici anni si trasferì con la famiglia nel sud della Francia, vivendo prima a Magnan e poi a Barcelonne-du-Gers.[2] A quindici anni iniziò a lavorare come apprendista in una carpenteria. Iniziò a gareggiare nel 1962, e nel biennio 1962-1963 fu attivo come Junior con il Vélo-Club Aturin; vinse la prima corsa il 1º aprile 1962 a Mimizan.[3] Dal 1964 al 1967 fu tesserato come dilettante indipendente per lo Stade-Montois, aggiudicandosi diverse corse in Francia e Spagna, tra cui la Vuelta al Bidasoa a tappe nel 1966, e il Tour du Roussillon a tappe e il Gran Premio delle Nazioni di categoria a cronometro nel 1967.[3]
Grazie a questi risultati attirò l'interesse della spagnola Fagor, con cui iniziò la carriera professionistica nel 1968. Nella prima stagione da prof vinse tre tappe alla Vuelta a Andalucía, esordì alla Vuelta a España (dovette però abbandonare la gara per una caduta, la prima di una sequenza di sfortune che caratterizzeranno la sua vita sportiva) e al Giro d'Italia, che concluse in 37ª posizione.[4] In luglio divenne inoltre, da neo-professionista, campione nazionale su strada, imponendosi nella cronometro di 75 km a Mungia valida per il titolo. Nella stagione seguente fece sue tre tappe e la classifica della montagna alla Vuelta a España, tutte a cronometro, e si classificò secondo nella classifica generale della corsa, alle spalle di Roger Pingeon; durante l'anno si impose anche alla Vuelta a Andalucía, alla Setmana Catalana, al Grand Prix du Midi Libre e alla Vuelta a La Rioja (tutte gare a tappe), mentre dovette ritirarsi dal Tour de France per i postumi di una caduta rimediata nella sesta tappa.[2] A fine stagione passò alla francese Bic, con cui gareggiò fino al 1974 ottenendo i principali successi.
1970-1973: l'ascesa e la vittoria al Tour de France
modificaNel 1970 vinse la Vuelta a España imponendosi su Agustín Tamames con 1'18" di vantaggio; decisiva fu la cronometro di 29 km all'ultimo giorno a Bilbao, in cui Ocaña strappò la maglia del primato all'avversario. In stagione fece sue anche una tappa e la classifica finale del Circuit des Six Provinces, una frazione pirenaica al Tour de France e una al Giro di Catalogna, oltre a piazzarsi secondo alla Parigi-Nizza e settimo al Giro di Lombardia; concluse la stagione con tredici successi all'attivo.[2]
Nella primavera del 1971 chiuse terzo alla Parigi-Nizza, conquistò il Giro dei Paesi Baschi e concluse terzo anche alla Vuelta a España vinta da Ferdinand Bracke. Presentatosi come uno dei favoriti al seguente Tour de France, vinse l'ottava tappa sul Puy de Dôme e due giorni dopo, attaccando con Bernard Thévenet e Joop Zoetemelk nella tappa di Grenoble, inflisse 1'36" alla maglia gialla Eddy Merckx e salì al secondo posto della generale, a 1" dal nuovo leader Zoetemelk.[5] L'indomani, nella frazione da Grenoble a Orcières-Merlette, andò presto all'attacco, staccò tutti i rivali e giunse al traguardo con 5'52" sul primo inseguitore Lucien Van Impe e con ben 8'42" su Merckx e Zoetemelk, vestendo di giallo.[6] Quattro giorni dopo, nella tappa (flagellata dal maltempo) da Revel a Luchon, Merckx, che già aveva recuperato circa due minuti tra la tappa di Marsiglia e la cronometro di Albi, andò all'attacco sulla discesa del Colle di Menté, una delle asperità di giornate; Ocaña, che inseguiva, scivolò, e rialzandosi venne colpito in pieno da Zoetemelk e Joaquim Agostinho, dovendo ritirarsi dalla corsa.[2][4][7] Rientrato alle corse in settembre, vinse il Giro di Catalogna, il Trofeo Baracchi a coppie con Leif Mortensen, il Gran Premio di Lugano e il Gran Premio delle Nazioni a cronometro.
Nel 1972, dopo aver concluso terzo alla Parigi-Nizza e vinto due frazioni e la classifica finale del Giro del Delfinato oltre al titolo nazionale dei Professionisti, Ocaña si ripresentò al Tour de France per sfidare il campione uscente Merckx. Quel Tour fu però meno equilibrato del precedente: nella settima tappa, sulla discesa del Colle di Aubisque, Ocaña cadde insieme al compagno Alain Santy, perdendo quasi due minuti da Merckx;[8] prese poi 1'41" dal belga nella tappa di Briançon, e oltre sette minuti complessivi nelle due frazioni della quattordicesima tappa, la prima con il Colle del Galibier e la seconda con arrivo ad Aix-les-Bains.[9] Scivolato a oltre 12 minuti dal rivale e debilitato da un'infezione polmonare, Ocaña dovette abbandonare la corsa, concludendo anzitempo la stagione.[1][2]
Nella prima parte del 1973 tornò nuovamente protagonista: vinse infatti la Setmana Catalana e il Giro dei Paesi Baschi, si piazzò secondo alla Vuelta a España (alle spalle di Merckx) e si aggiudicò quindi il Giro del Delfinato. Complice anche l'assenza di Merckx, al seguente Tour de France, dopo i due ritiri delle edizioni precedenti, riuscì finalmente a imporsi vincendo con oltre un quarto d'ora di vantaggio sul secondo classificato, Bernard Thévenet, e oltre 17 minuti sul terzo, José Manuel Fuente. In quella corsa si aggiudicò anche ben sei frazioni, di cui due a cronometro, e la classifica della combattività, e vestì di giallo già al termine della settima frazione, mantenendo poi saldo il primato per due settimane fino al consueto traguardo finale di Parigi. In settembre fu quindi terzo al Mondiale di Barcellona vinto da Felice Gimondi. Chiuse la stagione con ben ventinove vittorie all'attivo, inclusi sette criterium.[2]
1974-1977: le ultime stagioni
modificaPiazzatosi quarto alla Vuelta a España nel 1974, in stagione fu vittima di una caduta al Tour de l'Aude, e a fine anno fu costretto a una forzosa rescissione del contratto con la Bic.[2] Passato a vestire la maglia della nuova formazione navarra Super Ser, chiuse quarto alla Vuelta a España 1975. Tornò sul podio della corsa nazionale l'anno dopo, quando fu secondo alla Vuelta alle spalle di José Pesarrodona; in quel 1976 fu anche terzo alla Parigi-Nizza e quattordicesimo al Tour de France. Si ritirò dalle corse nel 1977, al termine di un'annata corsa con i colori dell'olandese Frisol.[2]
Dopo il ritiro e morte
modificaDopo il ritiro dalle gare si dedicò alla sua proprietà di Caupenne-d'Armagnac, ricoprendo occasionalmente ruoli di commentatore tecnico per gare ciclistiche in televisione e radio.[2] Nel 1979, due anni dopo il ritiro dalle gare, subì un grave incidente durante una gimcana automobilistica, perdendo l'occhio sinistro.[1] Dal 1984 al 1990 fu direttore sportivo di formazioni professionistiche, tra cui Teka e Puertas Mavisa.
Tormentato dal cattivo stato di salute e sofferente di frequenti stati depressivi, si tolse la vita nel 1994 sparandosi un colpo di pistola mentre si trovava nella sua residenza di Caupenne-d'Armagnac; spirò all'ospedale di Mont-de-Marsan.[10][1] Su sua richiesta le sue ceneri furono disperse sui Pirenei in modo che cadessero sul territorio delle due nazioni (Spagna e Francia), dove aveva trascorso gran parte della sua vita e dove aveva raccolto i maggiori successi sportivi.
Palmarès
modifica- 3ª tappa Vuelta al Bidasoa
- Classifica generale Vuelta al Bidasoa
- 4ª tappa Tour du Béarn
- Grand Prix de Poitiers (cronometro)
- Grand Prix du Kiosque
- 1ª tappa Tour du Roussillon (Bourg-Madame)
- Classifica generale Tour du Roussillon
- tappa Tour des Alpes de Provence (Col de Ganagobie)
- Classifica generale Tour du Béarn
- Gran Premio delle Nazioni dilettanti (cronometro)
- 1ª tappa Vuelta a Andalucía (Malaga > Nerja)
- 2ª tappa Vuelta a Andalucía (Nerja > Granada)
- 6ª tappa Vuelta a Andalucía (Jerez de la Frontera > Algeciras)
- Campionati spagnoli, Prova assoluta (a cronometro)
- Gran Premio de Llodio
- Classifica generale Vuelta a Andalucía
- 5ª tappa, 2ª semitappa Setmana Catalana (Bellvitge > Castelldefels, valida come Trofeo Marià Cañardo)
- Classifica generale Setmana Catalana
- Classifica generale Vuelta a Castellón
- 3ª tappa Giro dei Paesi Baschi (Pamplona > San Sebastián)
- 1ª tappa, 1ª semitappa Vuelta a España (Badajoz)
- 16ª tappa Vuelta a España (Irun > San Sebastián)
- 18ª tappa, 2ª semitappa Vuelta a España (Llodio > Bilbao)
- Classifica generale Grand Prix du Midi Libre
- 3ª tappa Vuelta a La Rioja
- Classifica generale Vuelta a La Rioja
- Trofeo Dirceu
- 5ª tappa, 2ª semitappa Setmana Catalana (Montjuich > Montjuich, valida come Trofeo Dicen)
- Prologo Vuelta a España (Cadice > Cadice, cronometro)
- 19ª tappa Vuelta a España (Laudio > Bilbao, cronometro)
- Classifica generale Vuelta a España
- 5ª tappa, 2ª semitappa Circuit des Six Provinces (Privas > Vals-les-Bains, cronometro)
- Classifica generale Circuit des Six Provinces
- 17ª tappa Tour de France (Tolosa > Saint-Gaudens)
- 7ª tappa, 2ª semitappa Giro di Catalogna (Mollet del Vallès > Mataró, cronometro)
- 1ª tappa, 1ª semitappa Setmana Catalana (Montjuich > Montjuich, valida come Trofeo Dicen)
- Subida a Arrate
- 4ª tappa, 2ª semitappa Giro dei Paesi Baschi (Tolosa > San Sebastián, cronometro)
- Classifica generale Giro dei Paesi Baschi
- 12ª tappa Vuelta a España (Bilbao > Vitoria)
- 8ª tappa Tour de France (Nevers > Puy de Dôme)
- 11ª tappa Tour de France (Grenoble > Orcières-Merlette)
- Grand Prix Diessenhofen
- 5ª tappa 2ª semitappa Giro di Catalogna (Sabadell > Sabadell, cronometro)
- Classifica generale Giro di Catalogna
- Trofeo Baracchi (cronocoppie, con Leif Mortensen)
- 1ª tappa, 1ª semitappa Attraverso Losanna
- 2ª tappa, 1ª semitappa Attraverso Losanna
- Attraverso Losanna
- Gran Premio di Lugano (cronometro)
- Gran Premio delle Nazioni (cronometro)
- Criterium europeo de montaña
- Gran Premio d'Eibar
- 4ª tappa, 1ª semitappa Giro del Delfinato (Chambéry > Grenoble)
- 5ª tappa, 1ª semitappa Giro del Delfinato (Valence > Crest, cronometro)
- Classifica generale Giro del Delfinato
- Campionati spagnoli, Prova in linea
- Grand Prix de Pleurtuit
- 5ª tappa, 1ª semitappa Setmana Catalana (Molins de Rei > Vallvidrera, cronometro)
- Classifica generale Setmana Catalana
- 4ª tappa, 2ª semitappa Giro dei Paesi Baschi (Lekunberri > Tolosa, cronometro)
- Classifica generale Giro dei Paesi Baschi
- Polymultipliée
- Classifica generale Giro del Delfinato
- 7ª tappa, 1ª semitappa Tour de France (Divonne-les-Bains > Gaillard)
- 8ª tappa Tour de France (Moûtiers > Les Orres)
- 12ª tappa, 1ª semitappa Tour de France (Perpignano > Thuir, cronometro)
- 13ª tappa Tour de France (Bourg-Madame > Luchon)
- 18ª tappa Tour de France (Brive > Puy de Dôme)
- 20ª tappa, 1ª semitappa Tour de France (Tolosa > Versailles, cronometro)
- Classifica generale Tour de France
- Criterium europeo de montaña
- 3ª tappa, 2ª semitappa Giro di Catalogna (Circuito del Montjuïc, cronometro)
- 7ª tappa, 1ª semitappa Vuelta a Andalucía (Fuengirola)
- 2ª tappa, 2ª semitappa Vuelta a La Rioja
- Prologo Giro del Mediterraneo (cronometro)
Altri successi
modifica- Massiac (Criterium)
- Classifica scalatori Tour du Roussillon
- Stal-Koersel (Criterium)
- 1ª tappa 1ª semitappa Vuelta a España (Badajoz, cronosquadre)
- Classifica della montagna Vuelta a España
- La Souterraine (Criterium)
- Londinières (Criterium)
- Brette-les-Pins (Criterium)
- Lamballe (Criterium)
- Curac (Criterium)
- Remiremont (Criterium)
- Saussignac (Criterium)
- Plancoet (Criterium)
- Europees Bergcriterium
- Boulogne sur Mer (Criterium)
- Quillan (Criterium)
- Curac (Criterium)
- Beaulac-Bernos (Criterium)
- Circuit de l'Aulne (Criterium)
- Gernika-Sollube (Criterium)
- Prologo Giro del Delfinato (Thonon-les-Bains > Thonon-les-Bains, cronosquadre)
- Classifica combattività Tour de France
- La Bastide d'Armagnac (Criterium)
- Saint Claud (Criterium)
- Callac (Criterium)
- Biot (Criterium)
- Soissons (Criterium)
- Quillan (Criterium)
- Circuit des genets verts - Mael-Pestivien (Criterium)
- Beaulac-Bernos (Criterium)
- Quillan (Criterium)
Piazzamenti
modificaGrandi Giri
modifica- 1968: 32º
Classiche monumento
modificaCompetizioni mondiali
modifica- Imola 1968 - In linea: ritirato
- Zolder 1969 - In linea: ritirato
- Leicester 1970 - In linea: ritirato
- Mendrisio 1971 - In linea: ritirato
- Barcellona 1973 - In linea: 3º
- Montreal 1974 - In linea: ritirato
Note
modifica- ^ a b c d Si è ucciso Ocaña, l'anti Merckx, in archiviostorico.corriere.it, 20 maggio 1994. URL consultato il 4 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).
- ^ a b c d e f g h i (ES) Luis Ocaña Pernia, su dbe.rah.es. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ a b c d e (FR) Palmarès de Luis Ocaña (Esp), su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ a b Mario Fossati, Si uccide Ocaña, fece paura a Merckx, in ricerca.repubblica.it, 20 maggio 1994. URL consultato il 4 aprile 2014.
- ^ (FR) 58ème Tour de France 1971 - 10ème étape, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ (FR) 58ème Tour de France 1971 - 11ème étape, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ (FR) 58ème Tour de France 1971 - 14ème étape, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ (FR) 59ème Tour de France 1972 - 7ème étape, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ (FR) 59ème Tour de France 1972 - 14ème étape 1-2, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 1º luglio 2023.
- ^ (FR) Luis Ocaña, su Memoire-du-cyclisme.eu.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Luis Ocaña
Collegamenti esterni
modifica- (ES) Luis Ocaña, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) Luis Ocaña, su procyclingstats.com.
- Luis Ocaña, su sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Luis Ocaña, su cyclebase.nl, CycleBase.
- (FR) Luis Ocaña, su memoire-du-cyclisme.eu.
- Profilo su Ciclomuseo Bartali.it, su ciclomuseo-bartali.it. URL consultato il 24 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 68976063 · ISNI (EN) 0000 0000 2362 6971 · LCCN (EN) n50035909 · BNF (FR) cb121955707 (data) |
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