Leo Beenhakker
Leo Beenhakker (Rotterdam, 2 agosto 1942) è un allenatore di calcio olandese.
Leo Beenhakker | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Leo Beenhakker nel 2008 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Paesi Bassi | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 10 settembre 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera
modificaGli inizi
modificaDopo aver giocato nelle giovanili dello Tediro, Zwart Wit'28 e Xerxes, Beenhakker intraprende la carriera di allenatore con l'Epe nel 1965. Nella stagione 1967-1968 è vice del Go Ahead Eagles. Dal 1968 al 1972 ha allenato il Veendam e dal 1972 al 1975 Cambuur. Nel 1975 è stato alla guida del Cambuur. Nel 1976 è tornato ad allenare il Go Ahead Eagles. Dal 1978 al 1979 ha allenato le giovanili del Feyenoord.
Scudetto con l'Ajax
modificaL'8 settembre 1979 avviene il definitivo e importante salto di qualità: viene chiamato ad allenare l'Ajax di Amsterdam. Il primo anno conquista il campionato olandese. In Coppa dei Campioni vince addirittura 10-0 contro l'Omonia agli ottavi di finale[3] e 4-0 contro il Strasburgo ai quarti. In semifinale finisce l'avventura europea con l'eliminazione per mano del Nottingham.
Il secondo anno ottiene il secondo posto in campionato, perdendo inoltre contro il Bayern Monaco per 5-1 ai quarti di finale di Coppa dei Campioni. Il 10 marzo 1981 si dimette da allenatore dell'Ajax. Lo sostituirà Aad de Mos che porterà la squadra al secondo posto in campionato.
Real Saragozza
modificaDal 1º luglio 1981 viene ingaggiato dal Real Saragozza. In tre stagioni ottiene un 11º, un 6º e un 7º posto in campionato. Nel corso della sua esperienza spagnola viene soprannominato Don Leo[4]. Lascia il club spagnolo il 30 giugno 1984.
Ritorno nei Paesi Bassi e C.T. della Nazionale
modificaIl 1º luglio 1984 torna nei Paesi Bassi al Volendam, raggiungendo un 15º posto finale in campionato. Lascia il club il 26 febbraio 1985 per passare alla guida dei orange.
Il 27 febbraio 1985 viene nominato C.T. della nazionale olandese. Il 20 novembre 1985 gli succede il veterano Rinus Michels in seguito alla mancata qualificazione per i Mondiali '86.
I tre scudetti con il Real Madrid
modificaIl 1º luglio 1986 viene ingaggiato come allenatore del Real Madrid. Al primo anno vince subito il campionato spagnolo, arriva in semifinale di Coppa del Re e in Coppa dei Campioni 1986-1987 esce ai quarti di finale con la Stella Rossa per la regola dei gol fuori casa, dopo aver superato gli ottavi di finale battendo ai rigori la Juventus.
Al secondo anno vince di nuovo il campionato spagnolo, in Coppa dei Campioni esce in semifinale col PSV, dopo aver sconfitto, tra le altre, il Napoli di Maradona ai sedicesimi.
Al terzo e ultimo anno vince nuovamente la Liga spagnola e la Coppa del Re. In Coppa Campioni esce in semifinale, venendo eliminato dal Milan, patendo una cocente sconfitta in trasferta per 5-0, dopo l'1-1 casalingo dell'andata[5]. Il 30 giugno 1989 lascia Madrid.
Ritorno all'Ajax: secondo scudetto
modificaIl 1º luglio 1989 fa ritorno nei Paesi Bassi, all'Ajax del promettente Dennis Bergkamp. Vince subito la Eredivisie olandese e ai trentaduesimi di Coppa UEFA succede un fatto strano: la squadra abbandona il campo al 104º minuto della partita di ritorno e viene assegnata la vittoria a tavolino per 3 a 0 all'Austria Vienna. Inoltre l'Ajax viene squalificato per un anno dalle competizioni europee.
Riconfermato all'Ajax, al secondo anno arriva secondo a pari punti (53) col PSV in campionato. Lascia il club il 28 settembre 1991.
Italia '90 con la nazionale olandese
modificaIl 30 maggio 1990 viene chiamato ad allenare nuovamente la nazionale olandese in sostituzione di Thijs Libregts[6]. Ai mondiali italiani del 1990 esce agli ottavi di finale contro la Germania, che per l'occasione si laureerà campione del mondo. Il bilancio in nazionale sarà di 1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte. Lascia il ruolo di ct il 24 giugno 1990.
Ritorno al Real Madrid ed esperienza in Svizzera
modificaIl 1º novembre 1991 torna in Spagna al Real Madrid per sostituire Radomir Antić[7]. Arriva secondo in campionato e perde la semifinale di Coppa UEFA con il Torino. Lascia il club il 30 giugno 1992.
Il 1º luglio 1992 si trasferisce in Svizzera al Grasshoppers di Zurigo arrivando secondo in Coppa di Svizzera. Lascia il club il 30 giugno 1993.
Nazionale saudita ed USA '94
modificaIl 1º luglio 1993 viene nominato C.T. dell'Arabia Saudita. Qualifica la squadra ma alla vigilia del torneo viene sostituito dall'argentino Jorge Solari. Ai mondiali americani del 1994 l'Arabia Saudita si qualifica addirittura agli ottavi di finale, piazzandosi al secondo posto nel girone dietro proprio alla sua Paesi Bassi e battendo il Belgio e il Marocco. L'avventura mondiale finisce contro la Svezia per 3-1 al minuto 88 con la doppietta di Andersson.
In Messico ed in Turchia
modificaIl 1º luglio 1994 viene ingaggiato dai messicani dell'America. La vittoria finale del campionato sarà però del Club Necaxa. Lascia i messicani il 6 aprile 1995.
Dal 1º gennaio 1995 al 1º ottobre 1995 è alla guida dell'İstanbulspor, nella prima divisione turca; il 4 novembre 1995 torna in Messico al Chivas. Il campionato lo vincerà di nuovo il Club Necaxa. Rimane alla guida della squadra fino al 30 giugno 1996.
Vitesse e scudetto con il Feyenoord
modificaIl 1º luglio 1996 torna nei Paesi Bassi al Vitesse raggiungendo un quinto posto in campionato. Lascia il club il 30 giugno 1997.
Il 28 ottobre 1997 viene ingaggiato dal Feyenoord Rotterdam, dove aveva già allenato le selezioni giovanili negli anni settanta. Al primo anno arriva quarto in campionato. Al secondo anno vince il Eredivisie 1998-1999 con un distacco di quindici punti dalla seconda, il Willem II. Al terzo anno si piazza al terzo posto di campionato. In Champions League (Ex Coppa dei Campioni) raggiunge la seconda fase a gironi, piazzandosi al terzo posto dietro a Lazio e Chelsea. Lascia i bianco-rossi il 10 aprile 2000.
D.T. dell'Ajax
modificaDal 2000 al 9 ottobre 2003 svolge il ruolo di Direttore Tecnico all'Ajax. Con l'Ajax vince tre titoli nel 2002: scudetto, Coppa d'Olanda contro l'Utrecht e Johan Cruijff Schaal. In Champions League nel 2003 l'Ajax esce ai quarti di finale, sconfitto dal Milan, che poi vincerà la competizione. Nel 2001 riuscì ad acquistare Zlatan Ibrahimović dal Malmö FF per 19,2 milioni di fiorini (7,8 milioni di euro), l'acquisto più costoso della storia dell'Ajax.
America e De Graafschap
modificaIl 1º luglio 2003 ritorna ad allenare in Messico, all'America. Il campionato lo vince l'UNAM Pumas. Lascia il club il 30 giugno 2004.
Nel 2004 torna nei Paesi Bassi, al De Graafschap come Direttore tecnico, portandolo alla retrocessione.
Trinidad e Tobago
modificaIl 30 marzo 2005 viene nominato C.T. del Trinidad e Tobago[8]. Alla CONCACAF Gold Cup 2005 non supera il primo turno piazzandosi al quarto posto nel girone.
Ottiene inoltre la prima storica qualificazione ai Mondiali della Nazionale centroamericana, che nei Mondiali 2006 viene però eliminata al termine della fase a gironi con un bilancio di un pareggio e due sconfitte; lascia la guida della Nazionale l'11 luglio 2006.
C.T. della Polonia ed allenatore ad interim del Feyenoord
modificaDopo i mondiali tedeschi, l'11 luglio viene chiamato ad allenare la nazionale polacca, primo allenatore straniero a ricoprire tale incarico[9]. Riesce a qualificarsi per Euro 2008 piazzandosi al primo posto del Girone A.
Agli Europei del 2008 esce subito ai gironi piazzandosi quarto. I biancorossi non riescono a qualificarsi per Sudafrica 2010.
Viene esonerato dall'incarico il 10 settembre 2009[10].
Dal 5 maggio 2007 diventa allenatore ad interim del Feyenoord sostituendo Erwin Koeman. Il 18 giugno 2007 lascia il posto a Bert van Marwijk.
D.S. di Feyenoord e Újpest
modificaDal 9 ottobre 2009 al 24 gennaio 2011 Beenhakker è stato il Direttore Sportivo del Feyenoord Rotterdam. Dal 29 luglio 2011 al 1º novembre 2011 è stato invece il Direttore Sportivo dell'Újpest, squadra della prima divisione ungherese.
Ritorno a Trinidad e Tobago
modificaIl 18 giugno 2013 ritorna al Trinidad e Tobago come consulente tecnico.
Statistiche
modificaNazionale
modificaPanchine da commissario tecnico della nazionale olandese
modificaNazionale polacca
modificaSquadra | Naz | dal | al | Record | |||||||
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G | V | N | P | GF | GS | DR | % Vittorie | ||||
Polonia[11] | 16 agosto 2006 | 9 settembre 2009 | 47 | 22 | 13 | 12 | 75 | 47 | +28 | 46,81 |
Panchine da commissario tecnico della nazionale polacca
modificaPalmarès
modificaAllenatore
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Feyenoord: 1999
- Real Madrid: 1988-1989
Note
modifica- ^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Jan Wouters fino a marzo 2000, Hans Westerhof fino a luglio 2000, Co Adriaanse fino a novembre 2001 e infine Ronald Koeman.
- ^ Come direttore tecnico insieme all'allenatore Gert Kruys.
- ^ (EN) UEFA, Ajax 10 - 0 Omonia, su uefa.com. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ (NL) Don Leo: het werd stil aan de overkant, su indehekken.net, 10 agosto 2020. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ J. Sica, La notte in cui Sacchi è diventato Sacchi, su quattrotretre.it, 18 aprile 2021. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ (EN) Memory Lane: Oranje's 1990 World Cup campaign, su dutchsoccersite.org, 12 aprile 2014. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ (ES) T. González-Martín, La sorprendente destitución de Antic en el Real Madrid cuando era líder, su abc.es, 6 aprile 2020. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ (EN) Trinidad hire Beenhakker, in The Star, 2 aprile 2005.
- ^ (EN) Poland dismiss coach Beenhakker, in BBC, 10 settembre 2009. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ (EN) Leo Beenhakker sacked as Poland coach after Slovenia defeat, in The Guardian, 10 settembre 2009. URL consultato il 26 agosto 2021.
- ^ (EN) National football team manager Leo Beenhakker, su eu-football.info. URL consultato il 10 settembre 2021.
- ^ Vittoria automatica del trofeo avendo vinto sia la Primera División che la Coppa del Re.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Leo Beenhakker
Collegamenti esterni
modifica- (DE, EN, IT) Leo Beenhakker, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Leo Beenhakker, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Leo Beenhakker, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 285440487 · ISNI (EN) 0000 0003 9158 9844 · GND (DE) 1159526311 |
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