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Kaiserjäger

corpo militare austro-ungarico

I Kaiserjäger o K.u.k. Kaiserjäger (cacciatori imperiali) austriaci è la denominazione dal 1895 di 4 reggimenti di fanteria dell'esercito imperiale austriaco prima e austro-ungarico poi, reclutati in particolare nel Tirolo e in misura minore in altri territori dell'impero. I reggimenti furono sciolti nel 1918.

Kaiserjäger
Descrizione generale
Attiva1814 - 1919
NazioneImpero austriaco (bandiera) Impero austriaco

Austria-Ungheria

ServizioImperial regio Esercito austro-ungarico
Tipofanteria
Dimensione4 Reggimenti
Guarnigione/QGTirolo
MottoAEIOU - Austriae Est Imperare Orbi Universo (Spetta all'Austria dominare sul mondo)
MarciaMir sein die Kaiserjager
Battaglie/guerre
Reparti dipendenti
  • Al 1914
  • 1º Reggimento k.k. Kaiserjäger
  • 2º Reggimento k.k. Kaiserjäger
  • 3º Reggimento k.k. Kaiserjäger
  • 4º Reggimento k.k. Kaiserjäger
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Antefatto

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La prima compagnia di fanteria del Tirolo fu il "Battaglione di Terra Tirolese" (Tiroler Landbataillon), costituito nel 1703 in Tirolo. Questo fu sostituito nel 1745 dal "Reggimento Tirolese di Terra" (Tiroler Feld- und Landregiment), che ricevette il grado e le prerogative di un reggimento imperiale e fu elencato sotto il numero di serie 46. A causa delle condizioni politiche durante l'era napoleonica, il reggimento nel 1801 fu collocato in Veneto, allora austriaco, per cui perse il suo nome originale.

Come successore in Tirolo è stato costruito da un corpo di "Cacciatori Tirolesi" (Jägerkorps) inquadrati come "64º Reggimento Cacciatori Tirolesi" (Tiroler Jäger-Regiment Nr. 64). In seguito, nel 1805, alla caduta del Tirolo nel regno di Baviera, il nome Cacciatori Tirolesi fu ritirato. Con il ritorno nel 1814 dell'Austria, incominciò immediatamente la riorganizzazione di un corpo da combattimento tirolese, che inizialmente consisteva in un battaglione, ma in seguito venne esteso fino a tre battaglioni. Il comandante del corpo fu il Luogotenente feldmaresciallo Franz Philipp Fenner von Fennberg, da cui deriva anche la designazione temporanea di Fennerjäger (Cacciatori di Fenner).

Fondazione del reggimento

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Nella primavera del 1815 l'imperatore Francesco II d'Asburgo-Lorena primo imperatore austriaco, ordinò il passaggio del corpo al suo diretto controllo denominando il reggimento Cacciatori Imperiali (Kaiser-Jäger-Regiment) e suddividendolo in quattro battaglioni e 16 compagnie. La formazione di questo reggimento ebbe inizio il 16 gennaio 1816. Questo nuovo reggimento fu l'unico reggimento "Cacciatori" dell'Impero d'Austria fino al 1895, quando il "Grande Reggimento dei Cacciatori Imperiali Tirolesi" (Großes Regiment der Tiroler Kaiserjäger), fu diviso.

I soldati di questo reggimento, la cui forza era di 5 000 uomini, furono reclutati tramite coscrizione, il servizio di leva iniziale era di 12 anni; più tardi, questo fu ridotto a 8 anni e poi a 6 anni, la retribuzione dei soldati era commisurata alla durata del servizio.

Modifiche organizzative

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Per 33 anni, l'organizzazione del reggimento rimase invariata fino a quando nel 1849 fu suddiviso in sei battaglioni da quattro compagnie e un battaglione da sei. Nel 1859 fu istituito un altro 8º battaglione. Nel 1863 ci fu una nuova ristrutturazione, il reggimento aveva ora sei battaglioni ciascuno con sei compagnie e un battaglione di deposito, da cui sarebbe stato creato un settimo battaglione nel caso di mobilitazione.

Dopo l'introduzione della coscrizione generale nel 1868, il reggimento fu suddiviso in sette battaglioni, sette compagnie di riserva e una squadra supplementare. Nel 1880 il reggimento fu portato a dieci battaglioni.

Il 1º maggio 1895, il personale fu rinforzato da incarichi dallo squadrone di truppa di campo a 16 battaglioni e il reggimento in quattro reggimenti di cacciatori divisi in quattro battaglioni. I reggimenti di nuova costituzione furono denominati Reggimento Imperiale e Reali 1º, 2º, 3º e 4º Reggimento Tirolese Cacciatori, Cacciatori Imperiali.

Il comandante del reggimento era sempre l'imperatore, i cui comandanti in seconda venivano sempre da lui nominati.

 
Messa da campo dei Kaiserjäger presso Castellano nel 1915

Numerose furono le medaglie e i conferimenti concessi ai Kaiserjäger trentini, durante tutto il conflitto e su tutti i fronti, sia in prima linea, sia nelle retrovie.[1]

Servizio operativo

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I reggimenti di Kaiserjäger furono impiegati in servizio operativo durante l'assalto di "Casina Fersada" il 23 febbraio 1849, l'attacco al villaggio di Pregasina il 16 giugno 1848 dove sotto il comando di Dominik Platzer con 17 Kaiserjäger liberò il villaggio dai cittadini insorti e li passo per le armi. Altri episodi per cui sono ricordati sono la battaglia notturna a Volta Mantovana il 26 giugno 1848, la cattura di un cannone francese il 4 giugno 1859 durante la battaglia di Magenta, l'assalto di Oliosi del 24 giugno 1866 durante la battaglia di Custoza e l'assalto alla posizione degli insorti a Kremenac il 21 ottobre 1878 durante l'occupazione della Bosnia ed Erzegovina.

 
Kaiserjäger trentini, di Sopramonte (Tn), sul fronte orientale, a fine conflitto, circa 1918-1919.

Oltre alle operazioni militari di combattimento, i Kaiserjäger furono anche coinvolti nella realizzazione di infrastrutture militari e civili. Sono noti per aver posato la strada Kaiserjägersteig da Levico Terme in Valsugana tra il 1870 e 1880 che attraversa l'altopiano di Luserna, l'Altopiano dei Sette Comuni e termina a Malga Monterovere (1255 m). Durante la prima guerra mondiale, i quattro reggimenti combatterono con pesanti perdite, prima in Galizia e nei Carpazi contro la Russia, finché non furono schierati sull'Altopiano dei Sette Comuni a est di Trento e successivamente sull'Isonzo dove però vennero collocati come fanteria logistica.

I reggimenti Kaiserjäger non erano truppe di montagna, ma unità di fanteria regolare. Il personale di pace ben addestrato fu letteralmente sacrificato durante la campagna in Galizia e non poté in seguito essere sostituito nella stessa misura.

Nell'offensiva di Gorlice-Tarnów il 2º reggimento Kaiserjäger fra il 2 e 3 maggio 1915 perse 26 ufficiali e circa 600 fra sottufficiali e uomini; alla fine delle operazioni perse quasi l'80% degli uomini tra morti, feriti e dispersi. Il 4º reggimento perse 1 300 uomini nei primi giorni di combattimento.

Dopoguerra

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Dopo la fine della prima guerra mondiale, soprattutto a causa dell'ascesa al potere del regime fascista, di associazioni fortemente filo-nazionaliste italiane (che accentuarono più le gesta degli irredenti che combatterono nell'esercito italiano), la memoria dei Kaiserjäger trentini e dei loro commilitoni (Landesschützen e Standschützen compresi) venne tendenzialmente oscurata e messa da parte. Solo in ambito famigliare e a livello rurale, rimasero documenti, foto e testimonianze delle vicende ed esperienze militari dei trentini che vestirono la divisa austro-ungarica.[2][3]

Reggimenti

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Reggimenti Kaiserjäger nel 1914

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Kaiserjäger combattono contro i soldati piemontesi durante la battaglia di Novara
Un tenente
Un Kaiserjäger
Primo reggimento
Secondo reggimento
Terzo reggimento
  • Comandante: Oberst Heinrich Vonbank
    Madrelingua: 59% tedesca - 38% italiana - 3% altri
    Commando/ II. / III. Battaglione a Rovereto (Rofreit)
    I. Battaglione a Riva del Garda
    IV. Battaglione a Trento (Trient)
Quarto reggimento
  • Comandante: Oberst Ernst Dietrich
     
    Casino di bersaglio militare del III Reg. Tiroler Kaiserjäger a Rovereto (aprile 1902)
    Madrelingua: 59% tedesca - 38% italiana - 3% altri
    Commando / III. Battaglione a Trento (Trient)
    I. Battaglione a Mezzolombardo
    II. Battaglione a Mezzocorona
    IV. Battaglione a Hall in Tirolo

Monumenti

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Ai Kaiserjäger furono eretti monumenti a Bregenz e a Amras presso Innsbruck, mentre il monumento a loro costruito da Karl Ernstberger a Bolzano nel 1917/18 fu demolito nel 1926/27 per fare spazio al Monumento alla Vittoria italiano[4].

  1. ^ Marco Ischia, Mario Moser e Carlo Refatti, I nostri eroi: la memoria dei tirolesi italiani decorati nell'esercito austro-ungarico (1914-1918), appendice di Lorenzo Baratter, Rovereto, Egon, 2013, ISBN 978-88-96215-49-4.
  2. ^ Quinto Antonelli, I dimenticati della Grande Guerra, Il Margine.
  3. ^ ufficiostampa.provincia.tn.it, https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/Comunicati/Il-14-ottobre-e-la-Giornata-per-ricordare-le-vittime-e-i-caduti-trentini-della-Grande-Guerra.
  4. ^ (DE) Sabrina Michielli, Hannes Obermair (a cura di), BZ ’18-’45: ein Denkmal, eine Stadt, zwei Diktaturen. Begleitband zur Dokumentations-Ausstellung im Bozener Siegesdenkmal, Vienna-Bolzano, Folio Verlag, 2016, ISBN 978-3-85256-713-6, pp. 80-83.

Bibliografia

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  • Enrico Acerbi, Le truppe da montagna dell'esercito austro-ungarico nella Grande Guerra 1914-1918, Gino Rossato Editore, Valdagno 1991.
  • Giovanni Dalle Fusine (a.c.), 1916-1918: I Kaiserjäger Tirolesi. Monte Maggio, Priaforà, Pasubio, Menin, Schio 2014, ISBN 978-88-89275-29-0.
  • Giovanni Dalle Fusine (a.c.), 1916-1918: I Kaiserjäger Tirolesi. L’offensiva di ottobre 1917 contro l’Italia. Asiago – Canove – Gallio – Melette. Le azioni delle Sturmtruppen, Menin, Schio 2015.
  • Christian Haager (et al.), I Tiroler Kaiserjäger: storia dei reggimenti scelti tirolesi: fondazione-interventi-equipaggiamento, Persico, Cremona 2001.
  • (DE) Franz Huter, Ein Kaiserjägerbuch, vol. 1, Die Kaiserjäger und ihre Waffentaten 1816-1918, Innsbruck, s.d.
  • (DE) Viktor Schemfil, Das k.u.k. 3. Regiment der Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918, Teutsch, Bregenz 1926.
  • (DE) Ernst Wießhaupt, Die Tiroler Kaiserjäger im Weltkriege 1914–1918, volume 1 & 2, Göth, Vienna 1935–1936.
  • (DE) Tiroler Kaiserjägerbund (a.c.), Tiroler Kaiserjäger seit 1816, Innsbruck 1991.

Voci correlate

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