Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

He's So Fine è un brano musicale composto da Ronald Mack.[1] Fu inciso dal gruppo canoro statunitense The Chiffons che lo pubblicò come singolo nel 1963.

He's So Fine
singolo discografico
ArtistaThe Chiffons
Pubblicazionegennaio 1963
marzo 1963 (UK)
Durata1:53
GenerePop
Doo-wop
EtichettaLaurie Records
ProduttorePhil Margo, Mitch Margo, Jay Siegal, & Hank Medress
NoteLato B Oh My Lover

Negli Stati Uniti, la canzone raggiunse la vetta della classifica Billboard Hot 100 restandoci per quattro settimane nella primavera del 1963. He's So Fine è inoltre nota per la celebre causa di plagio che coinvolse My Sweet Lord di George Harrison negli anni settanta.

Il brano

modifica

Il compositore della traccia fu Ronald "Ronnie" Mack, un conoscente delle Chiffons che si era autoproclamato loro manager dopo averle ascoltate mentre armonizzavano nella sala mensa della loro scuola superiore. Mack suscitò l'interesse della Bright Tunes Corporation, una società di produzione gestita dai The Tokens, che produsse He's So Fine, e altre due composizioni di Mack presso i Capitol Recording Studios.

Originariamente, delle due altre canzoni registrate, era stata Oh, My Lover ad essere considerata un potenziale successo. Ma la versione definitiva di He's So Fine con il classico coretto di sottofondo «Doo-lang doo-lang doo-lang» – dietro suggerimento dell'ingegnere del suono Johnny Cue – sembrò la scelta migliore come lato A del singolo. Tuttavia, la Capitol Records rifiutò il brano definendolo "troppo semplice" e "già sentito". I Tokens proposero quindi He's So Fine a dieci etichette discografiche diverse prima di trovare la Laurie Records disposta a pubblicare il singolo.[2][3]

Ronald Mack, morì poco tempo dopo la registrazione di He's So Fine da parte delle Chiffons.

Accoglienza

modifica

Pubblicata all'inizio del 1963, He's So Fine entrò nelle classifiche nazionali nel febbraio 1963 raggiungendo la prima posizione il 30 marzo, restandoci per quattro settimane.[4] La canzone fu un successo anche in Gran Bretagna dove raggiunse la posizione numero 16 nella Official Singles Chart. Billboard ha classificato la canzone alla posizione numero 73 nella loro lista delle "100 Greatest Girl Group Songs of All Time".[5]

My Sweet Lord

modifica

Il 10 febbraio 1971, la Bright Tunes Music Corporation intentò causa all'ex-Beatle George Harrison per violazione del diritto di copyright, ritenendo il suo successo My Sweet Lord del 1970, un plagio di He's So Fine. Il caso non si risolse fino al febbraio 1976 quando il giudice della corte federale degli Stati Uniti giudicò colpevole Harrison di "plagio inconsapevole".[6] L'udienza per determinare l'importo del risarcimento dovuto alla Bright Tunes venne fissata per il novembre 1976 ma in seguito posticipata al febbraio 1981. Allen Klein, ex-manager di Harrison, che aveva seguito la causa nelle fasi iniziali, aveva nel frattempo acquistato i diritti di He's So Fine dalla Bright Tunes, e anche la compagnia stessa. La decisione finale fu che Harrison avrebbe rilevato la Bright Tunes da Klein per la cifra di 587,000 dollari, la somma pagata da Klein per acquistare la compagnia nel 1978 (nonostante egli avesse richiesto oltre 1 milione di dollari).[7] Nel 1975, le Chiffons avrebbero registrato una versione di My Sweet Lord, per tentare di capitalizzare sulla pubblicità ricevuta dalla causa legale.

  1. ^ HE S SO FINE, in ACE Title Search, American Society of Composers, Authors and Publishers. URL consultato il 3 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2011).
  2. ^ [1] Archiviato l'11 agosto 2007 in Internet Archive.
  3. ^ Artie Wayne. "Hangin' in: Spectropop presents Hank Medress," Spectropop.com, 2006.
  4. ^ Joel Whitburn, Top R&B/Hip-Hop Singles: 1942–2004, Record Research, 2004, p. 116.
  5. ^ 100 Greatest Girl Group Songs of All Time: Critics' Picks, su billboard.com, Billboard. URL consultato l'11 luglio 2017.
  6. ^ Bright Tunes Music v. Harrisongs Music, su ccnmtl.columbia.edu, Columbia Law School Arthur W. Diamond Law Library Music Plagiarism Project, 2002. URL consultato il 5 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2003).
  7. ^ Archived copy, su abbeyrd.best.vwh.net. URL consultato il 23 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).

Collegamenti esterni

modifica
   Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica