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Giovanni Battista Gianquinto

avvocato e politico italiano (1905-1987)

Giovanni Battista Gianquinto, detto Titta, Giobatta[1], leone di San Marx[2][3] (Trapani, 12 febbraio 1905[4]Venezia, 21 aprile 1987), è stato un avvocato, politico e partigiano italiano.

Giovanni Battista Gianquinto

Sindaco di Venezia
Durata mandato25 giugno 1946 –
21 gennaio 1951
PredecessoreGiovanni Ponti
SuccessoreAngelo Spanio

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato25 giugno 1953 –
11 giugno 1958
LegislaturaII
Gruppo
parlamentare
Comunista
CollegioVenezia
Incarichi parlamentari
  • vicepresidente della commissione speciale per l'esame della proposta di legge Gatto e altri, n. 910: "Provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale di Venezia attraverso opere di risanamento civico e di interesse turistico" (15 luglio 1954 - 11 giugno 1958)
  • membro della I commissione affari interni (1º luglio 1953 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per la ratifica dei decreti legislativi emanati dal governo durante il periodo della Costituente (11 dicembre 1953 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per l'esame della proposta di legge De Francesco n. 1459: "Norme generali sull'azione amministrativa" (24 maggio 1955 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per l'esame del disegno di legge costituzionale n. 1942: "Facoltà di istituire, con legge ordinaria, giudici speciali in maniera tributaria" e del disegno di legge n. 1944: "Riforma del contenzioso tributario" (21 febbraio 1956 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per l'esame delle proposte di legge costituzionali Aldisio e Li Causi nn. 2406 e 2810 concernenti l'Alta corte per la regione siciliana e la Corte costituzionale (15 marzo 1957 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 2814, per la ratifica dei trattati sul mercato comune e sull'EURATOM (9 aprile 1957 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 1481: "Costituzione del fondo di rotazione per iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella provincia di Gorizia (16 marzo 1955 all'11 giugno 1958)
  • membro della commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 1264: "Norme in materia di locazioni e sublocazioni di immobili urbani" e delle proposte di legge in materia di locazioni e sfratti (13 dicembre 1954 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione parlamentare consultiva per il parere sulla emanazione delle norme relative alla assicurazione obbligatoria contro le malattie per gli artigiani (19 febbraio 1957 - 11 giugno 1958)
  • membro della commissione parlamentare consultiva per la disciplina giuridica delle imprese artigiane (1º ottobre 1956 - 11 giugno 1958)
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato12 giugno 1958 –
24 maggio 1972
LegislaturaIII, IV, V
Gruppo
parlamentare
PCI
CircoscrizioneVeneto
CollegioVenezia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Padova
ProfessioneAvvocato

Biografia

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Avvocato penalista, fu dirigente del PCI, antifascista, partigiano, sindaco di Venezia, deputato e senatore.

Nato in Sicilia, dopo essersi diplomato al Liceo Classico Ximenes di Trapani, si trasferì in Veneto[1], ricalcando il percorso seguito del fratello maggiore Antonino, che si era precedentemente laureato dottore commercialista[1] presso Ca' Foscari. Laureatosi a sua volta in giurisprudenza a Padova nel 1928[1], si sposò a Venezia[4], e divenne veneziano d'adozione.

Aderì prima al Partito Repubblicano Italiano e successivamente al Partito Comunista Italiano. Come avvocato penalista fu considerato tra le figure di maggior prestigio del tribunale di Venezia. Fu un attivo antifascista e partecipò alla Resistenza.

 
Lapide ricordo sul municipio di Venezia

Nel 1945 fu nominato dal CLN vicesindaco di Venezia nella Giunta di Giovanni Ponti e successivamente fu eletto sindaco dal 1946 al 1951.

Continuò l'attività amministrativa come consigliere comunale dal 1951 fino al 1970. Nel 1975 fu eletto assessore agli affari Istituzionali.

A livello nazionale fu eletto nelle liste del PCI deputato nel 1953 e senatore nel 1958, nel 1963 e nel 1968.

A lui è intitolato il Palasport di Venezia, costruito nel 1976.

  1. ^ a b c d Omar Favaro e Giuseppe Saccà, Dizionario biografico dei politici veneziani. Profili di amministratori, 1946-1993, Venezia, Fondazione Gianni Pellicani editore, 2011, ISBN 978-88-96657-041.
  2. ^ Molto rumore per il Leone di San Marx, Uguale a Pogassi il sindaco di Venezia, Difesa Adriatica del 21/5/1949, prima pagina, numero 20, anno 1949
  3. ^ "Giovan Battista Gianquinto .. primo sindaco rosso di Venezia dal '46 al '51 - «sa come mi chiamavano allora? Il leone di San Marx»", A Venezia tra i leoni di «San Marx», La Stampa del 18/10/1981, pagina 2, numero 247, anno 115
  4. ^ a b Numero d'ordine 179, 1905, fede battesimale di Giovan Battista Gianquinto, figlio di Alberto Gianquinto e Maria Artale, in Registro delle fedi battesimali, volume 92, 1904-1906, Protobasilica Cattedrale di San Lorenzo Martire, Trapani [1]

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