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Gennaro Righelli

regista italiano (1886-1949)

Salvatore Gennaro Righelli (Salerno, 12 dicembre 1886Roma, 6 gennaio 1949) è stato un regista, sceneggiatore e attore italiano, fra i più popolari del suo tempo e attivo sia all'epoca del muto che del sonoro.

Gennaro Righelli (1930 ca.)

Biografia

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Figlio dell'attore napoletano Angelo e della bolognese Maria Galassi, intraprese dal 1902 l'attività teatrale in una compagnia dialettale al seguito del padre. Sua figlia Lea è madre dei registi Luciano e Sergio Martino.

Si accostò al cinema nel 1911, quando esordì per la romana Cines nel film La fidanzata di Messina, a cui fecero seguito altre pellicole come Giovanna la pallida e Povera Dora!. Passato alla Vesuvio Films, dove fu attore-regista di un buon numero di film fino al 1913, gran parte dei quali girati assieme a Maria Mauro (all'epoca sua moglie), fu alla Tiber Film nel 1916 e nel 1920 alla Fert, dove fu autore prolifico tra ispirazione letteraria (Il Viaggio, 1921) e melodramma di suggestiva ambientazione (Cainà, l'isola e il continente, 1922).

Agli inizi degli anni venti, a seguito della crisi che colpì il cinema italiano, Righelli si unì alla schiera di registi italiani, da Mario Almirante a Mario Bonnard, da Guido Brignone a Amleto Palermi, che decisero di trasferirsi in Germania. Giunto a Berlino, il regista venne scritturato dal produttore Jakob Karol e, assieme a Maria Jacobini, fondò la casa cinematografica Maria Jacobini-Film GmbH, dalla quale uscì il film dal titolo Bohème - Künstlerliebe. Nel 1925 Righelli sposò la Jacobini, che prese parte a molti suoi film.

Nel periodo della sua permanenza in Germania, Righelli realizzò oltre una quindicina di film tra il 1923 e il 1929, che probabilmente furono le migliori opere della sua carriera, come ad esempio Le rouge et le noir e Il presidente di Costa Nueva (entrambi del 1928), film che riscossero successo in tutta Europa, e con i quali il regista campano ebbe il merito di valorizzare l'attore Ivan Mozžuchin[1]. Personalità poliedrica, diresse grandi film storici, drammi popolari e garbate commedie sentimentali.

Tornato in Italia, Righelli, considerato un artigiano scrupoloso e attento ai gusti del pubblico, venne preferito da Stefano Pittaluga, responsabile del gruppo Cines-Pittaluga, al più dotato ma meno esperto Alessandro Blasetti, per la regia del primo film sonoro italiano, La canzone dell'amore (1930), con protagonisti gli attori Dria Paola, Isa Pola ed Elio Steiner, ispirato ad un'opera di Luigi Pirandello.

Nel corso degli anni trenta, Righelli diresse diverse commedie, alcune delle quali videro come protagonista l'attore siciliano Angelo Musco, in titoli come L'aria del continente (1935), Pensaci, Giacomino! (1936), Lo smemorato (1936), Gatta ci cova (1937). Nell'immediato dopoguerra il regista diresse Anna Magnani in due film che ebbero un notevole successo di pubblico: Abbasso la miseria! (1945) e Abbasso la ricchezza! (1946), quest'ultimo interpretato dalla grande attrice romana al fianco di Vittorio De Sica.

Filmografia parziale

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Regista

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Regista e attore

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  1. ^ Il dramma vol. 25, SIP, 1949, p. 216

Bibliografia

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  • AA. VV., Bianco e Nero, Roma, Centro sperimentale di cinematografia, 1978.
  • G. Canova, Enciclopedia del cinema, Milano, Garzanti, 2005, ISBN 881150516X.
  • S. D'Amico, Enciclopedia dello Spettacolo, Roma, Unedi, 1975.
  • R. Poppi, I registi: dal 1930 ai giorni nostri, Roma, Gremese, 2002, ISBN 8884401712.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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