Francesco Del Tuppo
Francesco Del Tuppo (Napoli, 1443 circa – Napoli, dopo il 1498) è stato un letterato e tipografo italiano.
Biografia
modificaAppartenente a una famiglia legata alla dinastia aragonese (il padre Giacomo era notaio, così come lo saranno i fratelli Gaspare e Antonio), nel 1453 fu accolto da Alfonso d'Aragona a corte perché studiasse grammatica con gli spagnoli Melchiorre Miralles, dottore in teologia, e Ferrante di Valenza, confessore del re[1]. La morte di Alfonso (1458) mise in difficoltà Francesco Del Tuppo: da un lato gli impedì di terminare gli studi universitari, e quindi di conseguire il dottorato, dall'altro di trovare facilmente una adeguata posizione a corte. Otterrà dal re Ferdinando l'ufficio di "scrivano de le jostre", con lo stipendio annuo di 12 once, solo nel 1469.
Nel 1471 si era stabilito a Napoli, proveniente da Roma, lo stampatore tedesco Sisto Riessinger il quale aprì nella capitale partenopea la prima officina tipografica del Regno di Napoli pubblicando soprattutto opere di argomento giuridico, sia di commentatori classici (Bartolo da Sassoferrato, Baldo degli Ubaldi, Andrea da Isernia, ecc.) che di autori contemporanei[2]. L'esordio di Francesco Del Tuppo nell'arte della stampa avvenne nel 1474 presso Riessinger, in veste di correttore del testo e di parziale finanziatore delle spese, con un'opera di Antonio D'Alessandro[3] di cui Del Tuppo aveva seguito le lezioni nello studio napoletano nel 1473. Quando Riessinger nel 1478 se ne tornò a Roma, Del Tuppo divenne direttore della tipografia. De Tuppo fu il più prolifico degli editori e stampatori attivi a Napoli nel XV secolo. Ci restano di lui cinquantanove edizioni in gran parte firmate, venti delle quali sono di testi volgari. Dopo la partenza di Riessinger diminuì il numero dei testi giuridici ed aumentò quello dei testi letterari fra cui edizioni di Filocolo ed Elegia di Madonna Fiammetta di Boccaccio, la Divina Commedia di Dante (1479); Eroidi di Ovidio volgarizzate e Innamoramento di Rinaldo (1480)[4], opere di divulgazione scientifica (per es., Il Libro del perché di Girolamo Manfredi[5] e Practica medicinae di Bernard de Gordon) o libri devozionali (il Quadragesimale di Bartolomeo Orsini ed il Tractatus fidei di Francesco da Gaeta, vescovo di Squillace). Inoltre tradusse in volgare e pubblicò la Vita di Esopo e le favole esopiche di Gualtiero Anglico note come Anonimo di Nevelet; tali favole sono corredate da ben ottantotto xilografie (ventitré ad illustrare la Vita e sessantacinque le Favole), di autore anonimo.
Note
modifica- ^ Jerry H. Bentley, Politica e cultura nella Napoli rinascimentale; Trad. di Cosima Campagnolo; introduzione di Giuseppe Galasso, Napoli: Guida, 1995, ad indicem, ISBN 88-7835-183-0
- ^ Mariano Fava e Giovanni Bresciano, La stampa a Napoli nel XV secolo, ristampa anastatica, Nendeln: Kraus reprint a division of Kraus-Thomson organization; Wiesbaden: Otto Harrassowitz, 1969
- ^ Reportata Clarissimi U.J. interpretis Domini Antonii de Alexandro super II. Codicii in Fiorenti ftudio Parthenopaeo sub aureo saeculo, et augusta pace Ferdinandi Siciliae, Hierusalem et Ungariae Regis invictissimi. Neap. 1474. apud Sitxtum Reissinger in f. maxim.
- ^ scheda bibliografica
- ^ scheda bibliografica
Bibliografia
modifica- «Del Tuppo, Francesco». In: Enciclopedia Biografica Universale, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. V, 2006
- P. Farenga, «Del Tuppo, Francesco». In: Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. XXXVIII, Roma: Istituto della Enciclopedia italiana, 1990
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Del Tuppo
Collegamenti esterni
modifica- Del Tuppo, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fausto Nicolini, DEL TUPPO, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- Del Tuppo, Francésco, su sapere.it, De Agostini.
- Paola Farenga, DEL TUPPO, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 38, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1990.
- (FR) Bibliografia su Francesco Del Tuppo, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 85935213 · ISNI (EN) 0000 0000 6130 0761 · SBN SBLV064798 · BAV 495/15446 · CERL cnp01987406 · LCCN (EN) nr96032822 · GND (DE) 1055346627 · BNE (ES) XX1766327 (data) · BNF (FR) cb12520280r (data) · J9U (EN, HE) 987007291934405171 |
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