Europa (Roma)
Europa[1] - meglio noto come E.U.R. - è il trentaduesimo quartiere di Roma, indicato con Q. XXXII.
Q. XXXII Europa | |
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Vista aerea del quartiere (agosto 2007) | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Città | Roma Capitale |
Circoscrizione | Municipio Roma IX |
Data istituzione | 13 settembre 1961 |
Codice | 232 |
Superficie | 4,74 km² |
Abitanti | 8 807 ab. |
Densità | 1 858,72 ab./km² |
«L'EUR è un quartiere molto congeniale a chi fa di professione il rappresentante di immagini»
Territorio
modificaSi trova nell'area sud della città, all'interno del Grande Raccordo Anulare, tra il fiume Tevere ad ovest e la via Laurentina ad est: è attraversato da via Cristoforo Colombo.
I confini del quartiere sono:
Storia
modificaL'area dell'Agro romano coperta dalla Condotta Sanitaria X Laurentina[8], dove furono costruiti gli edifici per l'Esposizione del 1942 (E.42), venne ufficialmente trasformata in quartiere con delibera n. 2453 del 13 settembre 1961 del Commissario Straordinario e gli fu assegnata la denominazione provvisoria di "Quartiere XXXII - E.U.R.", dall'acronimo di Esposizione Universale di Roma. Successivamente, con delibera n. 2509 del 5 maggio 1965, la Giunta Municipale «assumendo, per l'urgenza di provvedere, i poteri del Consiglio Comunale, ai sensi dell'articolo 140 della Legge Comunale e Provinciale, Testo Unico 4 febbraio 1915, numero 148, delibera di attribuire al Quartiere XXXII - E.U.R. la denominazione di "Quartiere XXXII - Europa" mantenendone immutata la seguente delimitazione: [...] ». Il quartiere rimane comunque conosciuto con l'acronimo.
La costruzione del quartiere fu ultimata solo alla fine degli anni cinquanta, in preparazione dei Giochi della XVII Olimpiade, che si sarebbero tenuti a Roma nel 1960 e che resero l'Eur un simbolo del miracolo economico italiano: furono completate alcune infrastrutture, come il Palazzo dello Sport, il Velodromo Olimpico (poi demolito nel 2008), il Palazzo ENI, le Torri Ligini, insieme alla sistemazione urbanistica del Parco Centrale del Lago. Nel complesso è presente anche un polo museale che comprende il Museo della civiltà romana, il Planetario e il Museo delle Civiltà.
L'espansione successiva
modificaNegli ultimi decenni il quartiere ha assunto una funzione residenziale e commerciale, grazie alla sua posizione decentrata e alla vicinanza alle principali infrastrutture per il trasporto, ospitando sedi centrali o periferiche di enti pubblici e di imprese - ministeri della salute, dell'ambiente, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, ICE, SIAE, INAIL, INPS - e privati - sono presenti alcune aziende un tempo a partecipazione statale: Confindustria, Poste italiane, Eni; aziende nel campo energetico: Q8, TotalErg, Engie; aziende nel campo dell’informatica e della tecnologia: Oracle, Engineering, Microsoft, Huawei, Accenture; e nella farmaceutica: Procter & Gamble, Bristol-Myers Squibb; oltre a grandi gruppi industriali come la filiale italiana di Unilever. Nell'ottobre 2004 il quartiere ha ospitato la conferenza intergovernativa dell'Unione europea. Gli ultimi progetti di riqualificazione hanno contribuito alla progettazione di nuovi edifici architettonici, come il Nuovo Centro Congressi, noto come La Nuvola, su progetto di Massimiliano Fuksas.
In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, l'EUR ha subito un ulteriore sviluppo urbanistico e architettonico proseguito poi fino ai giorni nostri. Oggi l'EUR è sede del più importante polo finanziario e terziario della capitale e tra i maggiori d'Italia con la presenza di numerose sedi di banche italiane quali UniCredit, BNL, Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking, Poste italiane oltre alla presenza di palazzi e uffici pubblici e privati (INPS, Ministero dello sviluppo economico, Eni ecc..) e un polo museale, risultando oggi l'area più attiva della capitale dal punto di vista economico.
Dal 2018 ospita l'E-Prix di Roma della categoria Formula E.
Monumenti e luoghi d'interesse
modificaArchitetture civili
modificaIl progetto venne presentato nel 1938, sotto la direzione di Marcello Piacentini. Il modello è ispirato, secondo l'ideologia fascista, all'urbanistica romana classica, apportandovi elementi del razionalismo italiano.
Il nuovo quartiere era attraversato dalla via Imperiale (oggi via Cristoforo Colombo), nata per collegare il centro storico di Roma al litorale. Il fulcro del quartiere era costituito dalla piazza Italia (oggi piazza Guglielmo Marconi), con al suo centro la stele dedicata all'inventore, inquadrata da quattro palazzi destinati ad altrettante mostre previste per l'esposizione universale:
- Palazzo delle Scienze (o "della Scienza Universale").
- Progetto di L. Brusa, G. Cancellotti, E. Montuori, A. Scalpelli.
- Progetto di M. Castellazzi, P. Morresi, A. Vitellozzi.
- Palazzo dell'arte antica.[10]
- Progetto di F. Fariello, S. Muratori, L. Quaroni.
- Palazzo dell'arte moderna.[11]
- Progetto di F. Fariello, S. Muratori, L. Quaroni.
Gli altri edifici parte del progetto originario sono:
- Palazzo della Civiltà Italiana, detto anche "Colosseo quadrato".
- Progetto degli architetti Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano.
- Progetto dell'architetto Adalberto Libera.
- Progetto dagli architetti Mario De Renzi, Luigi Figini e Gino Pollini.
- Progetto degli architetti Gino Peressutti, Pietro Aschieri, Cesare Pascoletti.
- Progetto dell'architetto Gaetano Minnucci.
- Progetto dell'architetto Ettore Rossi.
- Progetto degli architetti Giovanni Muzio, Mario Paniconi e Giulio Pediconi.
- Progetto dello studio BBPR degli architetti Gian Luigi Banfi, Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti, Ernesto Nathan Rogers.
- Istituto dell'Ortogenesi poi trasformato in Ospedale Sant'Eugenio
A questi fecero seguito altri edifici, alcuni dei quali realizzati in occasione dei giochi della XVII Olimpiade che si tennero a Roma nel 1960:
- Palazzo dello Sport, (chiamato PalaLottomatica dal 1999 al 2018).
- Progetto degli architetti Pier Luigi Nervi e Marcello Piacentini.
- Palazzo ENI, detto anche "Palazzo di vetro".
- Palazzo INAIL.
- Il Fungo, serbatoio idrico a torre che ospita in vetta un ristorante panoramico.
- Piscina delle Rose, impianto olimpico.
- Progetto dell'architetto Sergio Buonamico e degli ingegneri Guido Gigli e Giorgio Biuso.
- Torri delle Finanze (in stato di abbandono dagli anni 2010)
- progetto di Cesare Ligini, a cui si deve l'ideazione dei tratti generali, in collaborazione con i professionisti Vittorio Cafiero, Guido Marinucci, e Renato Venturi (questi ultimi due dell'ufficio tecnico dell'Ente EUR)-[12]
- Velodromo Olimpico (demolito nel 2008).
- Progetto degli architetti Cesare Ligini, Dagoberto Ortensi, Silvano Ricci, Clemens Schurmann, Herbert Schurmann, Francesco Guidi e Guglielmo Giordano.
Architetture religiose
modifica- Basilica dei Santi Pietro e Paolo, sul piazzale dei Santi Pietro e Paolo.
- Progetto degli architetti Arnaldo Foschini, Alfredo Energici, Vittorio Grassi, Nello Ena, Tullio Rossi e Costantino Vetriani.
- Chiesa rettoria della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo.
- Chiesa di San Gregorio Barbarigo, su via Laurentina.
Altro
modifica- LunEur, su via delle Tre Fontane. Luna park del 1953.
- Un'altra infrastruttura caratteristica del quartiere è il Luneur, il luna park permanente di Roma e il più antico d'Italia; fu costruito inizialmente come attrazione temporanea all'interno dell'Expo agricolo del 1953. Visto il successo che riscosse, venne chiesto agli organizzatori di mantenerlo aperto ogni anno per un certo periodo. Dal 1960, anno delle Olimpiadi, rimase aperto tutto l'anno e cinque anni dopo assunse, tramite referendum, il nome attuale. Nel periodo di maggiore successo contava centotrenta attrazioni a conduzione familiare ed osservava un giorno di chiusura settimanale. Alla conclusione dei lavori di restauro, il parco è stato riaperto il 27 ottobre 2016[13], con il nuovo nome di "Luneur Park", dedicato a bambini fino ai 12 anni e alle loro famiglie.[14]
- Obelisco Novecento, sul piazzale Pier Luigi Nervi.
- Opera dello scultore Arnaldo Pomodoro, inaugurato nel 2004.
Aree naturali
modificaI parchi e i giardini non vennero realizzati prima della fine della seconda guerra mondiale.[15] Il progetto originale risale al 1937 e realizzato da Pagano, Rossi e Vietti. Tuttavia, nel 1938 il progetto fu affidato a Piacentini che aveva progetti per conto del regime fascista.[15] Il Piacentini volle Raffaele de Vico come supervisore della realizzazione delle aree verdi del quartiere. Le forme geometriche non riguardarono le zone verdi e furono limitate ai palazzi, carattere geometrico che riguarda l'aspetto odierno dei parchi e dei giardini di questo quartiere, quartiere con la maggiore quantità di verde.[15]
Parchi e giardini principali:[15]
- Parchi di Valfiorita
- Parco Centrale del Lago
- Giardini degli ulivi[16]
- Parco degli Eucalipti[17]
- Parco del Ninfeo[18]
- Parco del Turismo[19]
Società
modificaIstituzioni, enti e associazioni
modifica- L'ente EUR
Gran parte del patrimonio mobiliare ed immobiliare del quartiere è di proprietà di EUR S.p.A. (già Ente EUR), partecipata per il 90% dal Ministero dell'economia e delle finanze e per il 10% da Roma Capitale.[20]
L'Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma gestisce l'organizzazione del quartiere in parziale autonomia dal Comune di Roma. Istituito con legge del 26 dicembre 1936, è stato in seguito trasformato in società per azioni.
Cultura
modificaRicerca
modifica- Accademia Nazionale delle Scienze, sul quadrato della Concordia. Fondata nel 1782, ha sede nel palazzo della Civiltà Italiana.
- Storiografia della scienza.
- Archivio Centrale dello Stato, su piazzale degli Archivi. Fondato nel 1875.
- Conservazione e valorizzazione documenti storici ormai non più utili ai fini amministrativi redatti dagli organi centrali statali italiani.
- Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione Laboratorio per la Fotointerpretazione e Aerofotogrammetria, su viale Lincoln. Fondato nel 1959.
- Ricerche fotografiche aeree, aerofotogrammetria
- Istituto Italo-Latino Americano, su piazza Guglielmo Marconi. Fondato nel 1966.
- Integrazione culturale tra Italia e America Latina.
Musei
modifica- Museo delle Civiltà, in piazza G. Marconi, che riunisce le collezioni di:
- Museo della civiltà romana, su piazza Giovanni Agnelli.
- Planetario e museo astronomico, su piazza Giovanni Agnelli.
- Museo storico della comunicazione, su viale Europa.
Media
modificaPer la sua particolarità, il quartiere è da sempre set privilegiato per film e pubblicità.
Televisione
modifica- Alcune scene della fiction R.I.S. Roma - Delitti imperfetti sono state girate nei pressi del Palazzo dei Congressi.
- Due scene della serie televisiva Romanzo criminale sono state girate di fronte al Museo della civiltà romana ed altre due al LunEur.
- Nella serie televisiva Gomorra - La serie, alcune scene della seconda stagione sono state girate nel quartiere: tra queste il matrimonio di Genny nella Basilica dei santi Pietro e Paolo.
Videoclip
modifica- Il videoclip del 1995 del brano Inno nazionale di Luca Carboni.
- Il videoclip del 2002 del brano Salirò di Daniele Silvestri.
- Il videoclip del 2008 del brano Indimenticabile! di Antonello Venditti è stato girato al LunEur.
Cinema
modifica- Nel 1962 Federico Fellini vi girò un episodio del film Boccaccio '70: (Le tentazioni del dottor Antonio), e Michelangelo Antonioni girò diverse scene del film L'eclisse.
- Nel 1963, nel film Il boom, con Alberto Sordi, la casa del protagonista affaccia proprio di fronte al laghetto dell'EUR; nel film I mostri, nell'episodio I due orfanelli il mendicante Vittorio Gassman e il suo giovane compare si trovano davanti alla chiesa di S. Pietro e Paolo.
- Nel 1964 vi venne girato L'ultimo uomo della Terra, film di fantascienza/horror di Sidney Salkow e Ubaldo Ragona con Vincent Price.[21]
- Nel 1965 sono state girate, nella piazza sulla Colombo, le scene iniziali dell'episodio Una giornata particolare nel film I complessi; ed Elio Petri vi ha ambientato una Roma avveniristica ne La decima vittima, tra i pochi film di fantascienza italiani, con Marcello Mastroianni.
- Nel 1966 sono state girate quasi tutte le scene in "esterni" del film Adulterio all'italiana con Catherine Spaak e Nino Manfredi.
- Nel 1982 il regista romano Dario Argento ha ambientato nel quartiere EUR una parte del suo film Tenebre.
- Nel 1991 il regista statunitense Michael Lehmann vi girò Hudson Hawk - Il mago del furto, con Bruce Willis ed Andie MacDowell.
- Nel 1999 Julie Taymor vi girò il film Titus, con Anthony Hopkins
- Nel 2000 Carlo Verdone girò una scena del film C'era un cinese in coma, con Carlo Verdone e Beppe Fiorello.
- Nel 2002 Kurt Wimmer vi girò Equilibrium, con Christian Bale.
- Nel 2005 Giovanni Veronesi vi girò Manuale d'amore con Luciana Littizzetto e Carlo Verdone.
- Nel 2006 Fausto Brizzi girò una scena del film Notte prima degli esami sulle scalinate della basilica dei Santi Pietro e Paolo.
- Nel 2010 alcune scene del film Baciami ancora di Gabriele Muccino sono state girate in questo quartiere.
- Nel 2015 Sam Mendes girò alcune scene del film Spectre, con Daniel Craig e Monica Bellucci, davanti al Museo della Civiltà Romana.
Geografia antropica
modificaUrbanistica
modificaNel quartiere è presente un'area museale che comprende tra gli altri il Museo della civiltà romana, il Planetario e il Museo delle Civiltà.
Nella zona dove oggi sorge il Palazzo dello Sport, l'architetto Adalberto Libera negli anni trenta aveva previsto anche la costruzione della Porta del Mare, un arco monumentale simboleggiante l'ingresso al nuovo quartiere espositivo dal lato sud. Questa struttura allo scoppio della seconda guerra mondiale non era stata ancora iniziata e al termine l'opera non fu poi mai realizzata. Nei decenni successivi, e in particolar modo negli anni duemila, si è parlato più volte di riprendere il progetto della costruzione dell'arco di Libera, ma trovando spesso più perplessità che altro. In particolare, i dubbi sarebbero legati alla mancanza di una bozza di progetto vero e proprio (dovuta anche alla scomparsa dell'ideatore originario) e alla fattibilità, sia in termini paesaggistici che logistici (la presenza effettiva di una zona dove edificarlo, data la presenza attuale del Palazzo dello Sport).
La costruzione del quartiere venne ultimata solamente alla fine degli anni cinquanta in occasione della XVII Olimpiade, tenutasi a Roma nel 1960, completando alcune infrastrutture, come il Palazzo dello Sport progettato da Nervi e Piacentini e il Velodromo, nonché dando l'attuale struttura al laghetto, detto Laghetto del Cannocchiale, per le sue forme geometriche, ed alla zona verde ad esso limitrofa.
Nel decennio 2010-2020 all'EUR sono stati ultimati numerosi progetti edilizi che ne hanno cambiato lo skyline del quartiere, come il Nuovo Centro Congressi di Massimiliano Fuksas (noto come la "Nuvola") e l'Eurosky Business Park, un centro direzionale in cui sono inclusi numerosi edifici tra cui la Torre Europarco (120 m) e la Torre Eurosky (155 m). Inoltre, è in fase di completamento il Mediterraneum, dove oltre all'acquario tradizionale sorgerà un'area espositiva permanente denominata Expo, che sarà un punto di incontro tra la ricerca scientifica e il pubblico[22], e la riqualificazione delle Torri Ligini (conosciute anche come Torri delle Finanze), che ospiteranno un nuovo centro direzionale adibito ad uffici (3100 postazioni).[23]
Nel territorio del quartiere Europa si estende la zona urbanistica 12A Eur.
Odonimia
modificaGli spazi urbani del quartiere hanno denominazioni molto varie. Alcuni si ispirano a nomi geografici extra-italiani, con una procedura poco frequente nella tradizione odonomastica italiana: i viali dedicati ai continenti Europa, Asia, America, Africa, Oceania, tutti perpendicolari a via Cristoforo Colombo; inoltre i viali dedicati agli oceani Atlantico e Pacifico al margine sud del quartiere, le vie ispirate a stati asiatici e oceanici (Libano, Indonesia, Australia, oltre alla piazza Pakistan e alla Passeggiata del Giappone nel parco attiguo al laghetto) nel quadrante sud-ovest, a stati africani (Algeria, Kenya, Marocco ecc.) nel settore sud-est, a catene montuose (Montagne Rocciose, Carpazi, Caucaso, Pirenei ecc.) nella parte orientale. Altre denominazioni, in genere relative a strade o piazze di una certa importanza, ricordano concetti astratti (Umanesimo, Tecnica, Arte, Agricoltura, Industria, Civiltà del Lavoro, Civiltà Romana, ecc.). Non mancano strade dedicate a musicisti, a letterati e artisti, a personaggi storici e politici del Novecento.
Infrastrutture e trasporti
modificaStrade
modificaIl quartiere è collegato alle altre zone della capitale principalmente attraverso l'arteria della via Cristoforo Colombo, è raggiungibile dalla strada statale 148 Pontina (SS148) e dall’autostrada A91 tramite la rampe di uscita e di entrata sulla via Cristoforo Colombo, che le permette di avere un collegamento diretto con l’aeroporto di Roma Fiumicino.
Metropolitana
modificaÈ raggiungibile dalle stazioni:
Galleria d'immagini
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Scalinata in un parco dell'Eur
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Palazzo delle Poste
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Torri delle Poste
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La fermata EUR Palasport della linea B della metropolitana
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Piazza Guglielmo Marconi con l'obelisco a questi intitolato
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La torre serbatoio, detta il Fungo
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Viale Europa, arteria del quartiere, vista dalla scalinata della basilica
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Il laghetto al tramonto
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Scorcio del laghetto
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Il laghetto con le sue fontane
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Il Palazzo dell'ENI visto dal laghetto dell'Eur
Note
modifica- ^ Con deliberazione della Giunta Municipale del 5/05/1965 n. 2509 fu approvata "L'attribuzione al Quartiere XXXII - E.U.R. della denominazione di Quartiere XXXII - EUROPA" visto il parere favorevole della Commissione Consultiva di Toponomastica espresso nella riunione dell'8/04/1965.
- ^ Lungo il viadotto della Magliana nel tratto dal Tevere a viale di val Fiorita in linea d'aria e da un tratto di quest'ultimo fino a via delle Tre Fontane, nonché da questa fino a via Laurentina.
- ^ Lungo via Laurentina, nel tratto da via delle Tre Fontane a via di Vigna Murata.
- ^ Lungo via Laurentina nel tratto da via di Vigna Murata a viale dell'Umanesimo.
- ^ Lungo viale dell'Umanesimo nel tratto da via Laurentina a viale dell'Oceano Atlantico e da quest'ultimo fino a via Cristoforo Colombo.
- ^ Lungo l'intero viale dell'Oceano Pacifico nel tratto da via Cristoforo Colombo al Tevere in linea d'aria.
- ^ Separato dal fiume Tevere fino al viadotto della Magliana.
- ^ Alcune targhe viarie nel vicino quartiere Giuliano-Dalmata riportano ancora il codice "C.S. X".
- ^ La costruzione dell'architettura: temi e opere del dopoguerra italiano, Gangemi Editore, 2016, pp. 190–, ISBN 978-88-492-9096-7.
- ^ Palazzo Arte Antica, su eurspa.it. URL consultato il 21 marzo 2020.
- ^ Palazzo Arte Moderna, su eurspa.it. URL consultato il 21 marzo 2020.
- ^ Michele Roda, Ri_visitati. Lenta rinascita per le torri dell'EUR, in il giornale dell'Architettura, 3 giugno 2016. URL consultato il 9 settembre 2016.
- ^ Il Luneur Park riapre finalmente i battenti il 27 ottobre 2016, in Abitare A Roma, 30 settembre 2016. URL consultato il 16 ottobre 2019.
- ^ Luneur | EUR S.p.A. La città nella città, su www.eurspa.it. URL consultato il 16 ottobre 2019.
- ^ a b c d Guida degli istituti culturali, Parchi e giardini dell'EUR, pp. 73-80.
- ^ Giardino degli Ulivi su eurspa.it
- ^ Il Parco degli Eucalipti su eurspa.it
- ^ Il Parco degli Ninfeo su eurspa.it
- ^ Il Parco degli Turismo su eurspa.it
- ^ EUR Spa - La missione, su romaeur.it, EUR Spa, 19 giugno 2008. URL consultato il 19 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2014).
- ^ Vedi: Imdb
- ^ Acquario di Roma, su acquariodiroma.com.
- ^ Torri dell'Eur, al via la commercializzazione degli uffici: ospiteranno 3100 postazioni, su amp.romatoday.it. URL consultato il 22 marzo 2023.
Bibliografia
modifica- AA.VV., Eur. Guida degli istituti culturali, Milano, Leonardo Arte, 1992, ISBN 88-7813-429-5.
- Corrado Augias, XV - Il ventennale che non ci fu, in I segreti di Roma - Storie, luoghi e personaggi di una capitale, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2005, ISBN 978-88-04-56641-0.
- Carlo Bertilaccio e Francesco Innamorati, EUR SpA e il Patrimonio di E42 - manuale d'uso per edifici e opere, Milano, Palombi Editori, 2005, ISBN 978-88-7621-499-8.
- Giorgio Carpaneto e altri, I quartieri di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 1997, ISBN 978-88-8183-639-0.
- Maria Rosaria Grifone e Claudio Rendina, QUARTIERE XXXII. EUROPA, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 8, Roma, Newton Compton Editori, 1991.
- Italo Insolera e Luigi di Majo, L'EUR e Roma dagli anni Trenta al Duemila, Roma, Laterza, 1986, ISBN 978-88-420-2797-3.
- Monica Pignatti Morano, Nadia Di Santo e Paola Refice, E42 - L'immagine ritrovata, Milano, Palombi Editori, 1990, ISBN 978-88-7621-316-8.
- Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.
- Claudio Rendina, I quartieri di Roma, vol. 2, Roma, Newton Compton Editori, 2006, ISBN 978-88-541-0595-9.
- Michele Vajuso, E42 - la gestione di un progetto complesso, Milano, Palombi Editori, 2008, ISBN 978-88-6060-099-8.
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