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Era lui, si, si!

film del 1951 diretto da Marino Girolami, Marcello Marchesi, Vittorio Metz
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Era lui, si, si![1] è un film del 1951 diretto da Marcello Marchesi e Vittorio Metz.

Era lui, si, si!
Isa Barzizza e Walter Chiari in una sequenza del film
Paese di produzioneItalia
Anno1951
Durata95 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaMarcello Marchesi, Vittorio Metz
SoggettoMarcello Marchesi, Vittorio Metz
SceneggiaturaMarcello Marchesi, Vittorio Metz
ProduttoreDario Sabatello
Distribuzione in italianoDear Film
FotografiaVincenzo Seratrice, Tonino Delli Colli
MontaggioFranco Fraticelli
MusicheNino Rota, Pippo Barzizza
ScenografiaAlberto Boccianti
Interpreti e personaggi

Il proprietario di un grande magazzino, il Commendator "Fernandone", è ossessionato da un incubo ricorrente, il cui protagonista è un giovanotto a lui sconosciuto ma che odia profondamente. Un giorno si presenta da lui in cerca di un lavoro il timido Walter Milani, dottore in economia, che per sua sfortuna è perfettamente somigliante al protagonista dell'incubo del commendatore. Questi, appena lo vede, impazzisce di rabbia e mentre urla "è lui, è lui!!!" gli intima di andarsene. Il dottore che lo ha in cura, suo caro amico, si trova in quel momento nel suo ufficio e gli consiglia di affrontare la realtà: se lo terrà con sé nel grande magazzino, dandogli un lavoro, il suo incubo scomparirà.

Intanto la figlia del commendatore, Grazia, si innamora di Walter al primo sguardo e, nascondendogli la parentela col capo, inizia a frequentarlo. Walter viene assunto al grande magazzino e nel giro di due giorni si ritrova direttore generale; ma gli incubi di Fernando continuano e preso dalla rabbia tenta di uccidere Walter. Anche Grazia, vedendo l'atteggiamento del padre, lo scarica gettandolo nello sconforto. Il dottore sottopone allora il commendatore ad una seduta di terapia psicologica, dalla quale emerge che la causa di questi incubi è un torto ai danni di Walter del quale il commendatore è responsabile: l'unico modo di risolvere il problema è recuperare, restituendo a Walter il suo ruolo di direttore e implorando il suo perdono.

Chiaramente Walter non sa nulla della situazione, e si trova sballottato qua e là, ora rifiutato da tutti, ora corteggiato; alla fine, esausto, tenta di fuggire ma tutto il personale lo sta cercando ed è costretto ad affrontare la situazione. Il commendatore gli restituisce il suo posto e lo implora di dargli una pedata sul sedere. Anche la bella Grazia torna sui suoi passi e decide di sposarlo. Ora, finalmente, gli incubi potranno essere solo un brutto ricordo.

Curiosità

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Sophia Loren (al centro) e altre due attrici a seno nudo per la versione francese del film

Per la versione del film distribuita in Francia, dove la censura era meno severa, le odalische della scena dell'harem furono fatte recitare a seno nudo. Tra di loro compare una sedicenne Sophia Loren, accreditata nei titoli di testa come Sofia Lazzaro.[2][3]

Al contrario di altri film del periodo, questo, realizzato completamente in studio, fu girato tutto in presa diretta.

  1. ^ Schermata del titolo.
  2. ^ (EN) A. E. Hotchner, Sophia: Living and Loving - Her Own Story, Bantam Books, 1979, pp. 71-72, ISBN 0553130307.
    «Much more revealing than that photo was a scene I played in one of my bit pictures, It's Him, Yes! Yes! In those days scenes were often shot specifically for the French version of a picture being made. Censorship was far less restrictive in France, so the scenes could be more revealing. During the shooting of the scene in which I appeared in It's Him, which involved several girls like myself in harem costume, the director asked that we do one take topless for the French version. The other girls oblige him and, after a moment's hesitation, I did too. It was a quick take, and that was that, but I learned something about myself from that incident. I don't feel seductive or sexy when I expose myself to the camera.»
  3. ^ Stefano Masi e Enrico Lancia, Sophia Loren, Gremese Editore, 2001, pp. 28–29, ISBN 9788884400383.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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