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Enrico Trevisi

vescovo cattolico italiano (1963-)

Enrico Trevisi (Asola, 5 agosto 1963) è un vescovo cattolico italiano, dal 2 febbraio 2023 vescovo di Trieste.

Enrico Trevisi
vescovo della Chiesa cattolica
Admirantes Iesum
 
TitoloTrieste
Incarichi attualiVescovo di Trieste (dal 2023)
 
Nato5 agosto 1963 (61 anni) a Asola
Ordinato diacono8 novembre 1986 dal vescovo Enrico Assi
Ordinato presbitero20 giugno 1987 dal vescovo Enrico Assi
Nominato vescovo2 febbraio 2023 da papa Francesco
Consacrato vescovo25 marzo 2023 dal vescovo Antonio Napolioni
 

Biografia

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È nato ad Asola, in provincia e diocesi di Mantova, il 5 agosto 1963. È cresciuto a Pieve San Giacomo, in provincia e diocesi di Cremona.[1]

Formazione e ministero sacerdotale

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Ha frequentato il seminario diocesano di Cremona.

L'8 novembre 1986 è stato ordinato diacono, nella cattedrale di Cremona, dal vescovo Enrico Assi,[2] che lo ha ordinato anche presbitero il 20 giugno 1987.[3]

Dopo l'ordinazione ha conseguito il dottorato in teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e ha ricoperto diversi incarichi da docente: è stato, infatti, vicerettore e insegnante di teologia morale, dapprima nel seminario diocesano, dal 1990 al 1997 e in seguito, fino al 2022, presso lo Studio teologico interdiocesano di Crema, Cremona, Lodi e Vigevano. È stato docente all'Istituto superiore di scienze religiose a Mantova, alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano, e all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona.[4]

Dal 1997 è stato responsabile dell'Ufficio di pastorale sociale e del lavoro, fino al 2003, e direttore del Centro pastorale diocesano, fino al 2004. Dal 2000 al 2005 ha ricoperto il ruolo di assistente spirituale delle ACLI.

Nel 2004 è diventato rettore del seminario diocesano di Cremona e membro del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori; nel 2016 il vescovo Antonio Napolioni lo ha nominato parroco di Cristo Re in Cremona e coordinatore dell'area pastorale per le famiglie.[1]

Ministero episcopale

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Il 2 febbraio 2023 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Trieste;[4] è succeduto all'arcivescovo Giampaolo Crepaldi, dimessosi per raggiunti limiti d'età. Il 25 marzo successivo ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Cremona,[5] dal vescovo di Cremona Antonio Napolioni, co-consacranti Giampaolo Crepaldi, suo predecessore, e Dante Lafranconi, vescovo emerito di Cremona. Ha preso possesso della diocesi il 23 aprile, nella cattedrale di San Giusto a Trieste.[6]

Nel luglio 2024 si è espresso contro la condizione disumanizzante delle carceri italiane, a seguito della rivolta dei detenuti di Trieste.[7]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  • Enrico Trevisi, Coscienza morale e obbedienza civile: linee dell'attuale dibattito teologico, Edizioni Dehoniane Bologna, 1992, ISBN 8810404718.
  • Enrico Trevisi, Coscienza e libertà. Il cammino della fede cristiana, Paoline Editoriale Libri, 1995, ISBN 8831510916.
  1. ^ a b Don Enrico Trevisi eletto vescovo di Trieste, su diocesidicremona.it, 2 febbraio 2023. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  2. ^ Don Maurizio Galli Rettore del Seminario – Ordinazioni diaconali – Museo Duomo Fidenza, su museoduomofidenza.it. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  3. ^ Don Trevisi vescovo, a Caravaggio il ringraziamento e l'affidamento con i compagni di Messa, su DiocesidiCremona.it, 21 febbraio 2023. URL consultato il 23 febbraio 2023.
  4. ^ a b Rinunce e nomine. Rinuncia e Nomina del Vescovo di Trieste (Italia), in Bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 2 febbraio 2023. URL consultato il 2 febbraio 2023.
  5. ^ Il 25 marzo alle 15 nella Cattedrale di Cremona l'ordinazione episcopale di mons. Enrico Trevisi, su DiocesidiCremona.it, 17 febbraio 2023. URL consultato il 17 febbraio 2023.
  6. ^ Il vescovo di Trieste, "Chiesa senza laici diventa un museo", su ANSA, 23 aprile 2023. URL consultato il 4 maggio 2023.
  7. ^ Il vescovo Trevisi: “I detenuti sono in carcere perchè non hanno rispettato le leggi, ma anche lo Stato lo deve fare”, su Il Piccolo, 12 luglio 2024. URL consultato il 13 luglio 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN27150783 · ISNI (EN0000 0001 1610 9631 · SBN TO0V151933 · LCCN (ENn97103571 · BNF (FRcb12400626g (data)