Dilpesend Kadın
Azize Dilpesend Kadın (turco ottomano: دل پسند قادین, "molto stimata" e "cuore amabile"; Tbilisi, 16 gennaio 1865 – Istanbul, 17 giugno 1901) è stata una consorte del sultano ottomano Abdülhamid II.
Dilpesend Kadın | |
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Kadın Consorte Imperiale | |
In carica | 10 aprile 1883 – 17 giugno 1901 |
Nome completo | Azize Hanim Giray (alla nascita) |
Trattamento | Sua Altezza Imperiale |
Nascita | Tblisi, 16 gennaio 1865 |
Morte | Istanbul, 17 giugno 1901 (36 anni) |
Luogo di sepoltura | Cimitero Yahya Efendi, Istanbul |
Dinastia | Giray (per nascita) Casa di Osman (per matrimonio) |
Padre | Kızılbeg Maksud Giray Bey |
Madre | Esma Hanim |
Consorte di | Abdülhamid II |
Figli | Naile Sultan Seniha Sultan |
Religione | Islam sunnita |
Biografia
modificaDi origini georgiane, nacque come Azize Hanim il 16 gennaio 1865 a Tbilisi, in Georgia. Era figlia di Kızılbeg Maksud Giray Bey ed Esma Hanim, e aveva un fratello, Midhat Bey, e due sorelle, Mestiahu Hanım e Pakize Hanım. Dal lato paterno, discendeva dalla dinastia Giray, Khan di Crimea.
Da bambina venne mandata alla corte ottomana di Istanbul, dove venne educata da Tiryal Hanim, ultima consorte del sultano Mahmud II, nonno paterno di Abdülhamid II, e ribattezzata Dilpesend Hanim.
Era alta, con capelli castano scuro tendenti al nero e carnagione rosea e delicata. Fra tutte le consorti di Abdülhamid II, è la meno nota e quella su cui ci sono meno informazioni, tanto da essere spesso confusa con un'altra consorte dal nome simile, Pesend Hanım[1][2][3][4][5][6].
Consorte Imperiale
modificaDilpesend sposò Abdülhamid II il 10 aprile 1883, a Palazzo Dolmabahçe.
Fu la prima consorte di Abdülhamid II dopo la sua salita al trono. Il sultano l'aveva notata quando, dopo la morte di Tiryal Hanim nel 1883, Dilpesend era stata inviata a servizio di una delle sue consorti a Palazzo Dolmabahçe o a Palazzo Yıldız.
Con il matrimonio le venne conferito il rango di "Quarta Consorte Imperiale", col titolo di Dilpesend Kadın, e nel 1895, alla morte di Nazikeda Kadın, venne promossa a "Terza Consorte".
Diede al sultano due figlie, di cui una morta all'età di cinque mesi[1][3][4][7][8][9].
Morte
modificaDilpesend Kadın morì il 17 giugno 1901 a Palazzo Yıldız, all'età di trentasei anni. Venne sepolta nel cimitero Yahya Efendi a Istanbul[10][11].
Discendenza
modificaDa Abdülhamid II, Dilpesend Kadın ebbe due figlie:[3][12][13][14]
- Naile Sultan (9 febbraio 1884 - 25 ottobre 1975). Si sposò una volta, senza figli.
- Seniha Sultan (1885 - 1885). Morta all'età di cinque mesi.
Note
modifica- ^ a b Ekinci, Ekrem Buğra (March 31, 2017). Sultan Abdülhamid'in Son Zevcesi. Timaş Tarih. p. 180. ISBN 978-6-050-82503-9.
- ^ Akyıldız, Ali (2018). Son Dönem Osmanlı Padişahlarının Nikâh Meselesi. p. 696.
- ^ a b c Uçan, Lale (2021). "Bir Sultan Ailesinin İnşâsı: Padişah II. Abdülhamid'in Kızlarından Nâile Sultan ve Damat Arif Hikmet Paşa'nın İzdivacı". Tarih Dergisi (in Turkish) (75): 191–221. doi:10.26650/iutd.963184. S2CID 243954306. Retrieved 2022-01-02.
- ^ a b Örik, Nahid Sırrı (1989). Abdülhamid'in haremi. Arba. p. 23.
- ^ Sakaoğlu 2008, pp. 682–683
- ^ Haskan, Mehmet Nermi (2001). Yüzyıllar boyunca Üsküdar - Volume 3. Üsküdar Belediyesi. p. 1179. ISBN 978-9-759-76060-1.
- ^ Uluçay 2011, p. 247.
- ^ Bey, Mehmet Sürreya (1969). Osmanlı devletinde kim kimdi, Volume 1. Küğ Yayını. p. 110.
- ^ The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem. University of Texas Press. 2010. p. 285. ISBN 978-0-292-78335-5.
- ^ Sakaoğlu 2008, p. 682-683
- ^ Uluçay 2011, p. 247
- ^ Osmanoğlu 2000, p. 262.
- ^ Uluçay 2011, p. 255.
- ^ Brookes 2010, p. 285.
Bibliografia
modifica- Douglas Scott Brookes, The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem, University of Texas Press, 2010, ISBN 978-0-292-78335-5.
- Ayşe Osmanoğlu, Babam Sultan Abdülhamid, Mona Kitap Yayinlari, 2000, ISBN 978-6-050-81202-2.
- Necdet Sakaoğlu, Bu Mülkün Kadın Sultanları: Vâlide Sultanlar, Hâtunlar, Hasekiler, Kandınefendiler, Sultanefendiler, Oğlak Yayıncılık, 2008, ISBN 978-6-051-71079-2.
- M. Çağatay Uluçay, Padişahların kadınları ve kızları, Ötüken, 2011, ISBN 978-975-437-840-5.