Nothing Special   »   [go: up one dir, main page]

Centro europeo di studi normanni

Istituto europeo di ricerca storica medievale

Il Centro Europeo di Studi Normanni (CESN) è un istituto di ricerca storico-medievale avente sede nella città di Ariano Irpino, già caposaldo della prima contea normanna in terra italiana (attestata fin dal 1022) e successivamente prescelta nel 1140 da re Ruggero II, detto il Normanno, per tenervi le celebri Assise.[1]

Centro Europeo di Studi Normanni
AbbreviazioneCESN
Tipoassociazione culturale
Fondazione7 ottobre 1991
Scopostoriografia medievale
Sede centraleItalia (bandiera) Ariano Irpino
Indirizzovia Marconi 25
Area di azioneEuropa
PresidenteItalia (bandiera) Ortensio Zecchino
Sito web

Il CESN costituisce uno dei due istituti italiani di ricerca storica (l'altro è il Centro di studi normanno-svevi dell'Università degli studi di Bari) che si occupano specificatamente dell'antico popolo dei Normanni.[2]

Il CESN fu istituito nel corso del 1991 a opera di studiosi europei (italiani, inglesi e francesi, questi ultimi provenienti dall'Ufficio di studi normanni dell'università di Caen in Normandia[3]), allo scopo di approfondire e divulgare le ricerche sullo sviluppo della civiltà normanna nell'Europa medievale. A partire dal 1997 l'istituto ha acquisito una propria personalità giuridica quale ente morale[4], mentre dal 2002 è iscritto nell'Anagrafe nazionale delle ricerche[5][6].

Attività

modifica

Nei primi 25 anni di attività (1991-2016) il CESN ha provveduto a pubblicare 38 testi storici e svariate edizioni di fonti, oltre che ad organizzare mostre e convegni internazionali in diverse città europee[7], occupandosi anche dell'attività formativa mediante seminari e corsi di studio[8]. Ha sviluppato inoltre un motore di ricerca bibliografico focalizzato sulla storia e la civiltà normanna, nonché un censimento dei monumenti risalenti al periodo normanno nel Mezzogiorno d'Italia[9]. A partire dal 2009 pubblica la rivista annuale ArNoS (Archivio Normanno Svevo) che fornisce ragguagli e aggiornamenti circa l'andamento degli studi e dei riferimenti bibliografici relativi al periodo medievale nell'Europa meridionale[10].

Nel 1994, in occasione dell'ottavo centenario dalla nascita di Federico II di Svevia, il CESN ha organizzato nel palazzo Venezia di Roma (con successiva replica nel palazzo Ducale di Venezia[11]) una mostra dal titolo "I Normanni, popolo d'Europa", volta a promuovere e diffondere la conoscenza della cultura normanno-sveva presso il grande pubblico[12]. All'inaugurazione della mostra ha preso parte, in forma privata, il presidente della Repubblica italiana Oscar Luigi Scalfaro[13].

Biblioteca

modifica

La biblioteca, allestita nella sede del CESN, custodisce circa 4 000 testi storici medievali oltre a 75 antichi manoscritti (risalenti al periodo compreso tra il IX e il XVI secolo)[6], un archivio digitale e un archivio di microfilm. Tra i manoscritti spiccano tre edizioni (pubblicate rispettivamente nel 1533, 1773 e 1786) del Liber augustalis di re Federico II di Svevia, mentre l'archivio digitalizzato raccoglie i manoscritti delle Assise di Ariano (emanate da re Ruggero II di Sicilia) e delle Costituzioni di Melfi di re Federico II. L'archivio di microfilm comprende infine una serie di fonti cronachistiche e letterarie di epoca compresa tra l'XI e il XIII secolo.[14]

Il CESN ha realizzato e gestisce il museo della civiltà normanna, collocato dal 2009 al 2023 in un'ala restaurata del castello normanno (all'interno della villa comunale di Ariano Irpino)[15], e successivamente trasferito nel settecentesco palazzo Bevere-Gambacorta, ubicato nello stesso centro storico di Ariano Irpino[16].

  1. ^ Mario D’Onofrio, I Normanni. Popolo d'Europa 1030-1200, Venezia, Marsilio, 1994, pp. 183-187, ISBN 88-317-5855-1.
  2. ^ Hubert Houben, Normanni tra Nord e Sud: immigrazione e acculturazione nel Medioevo, Di Renzo Editore, 2003, p. 96, ISBN 9788883230615.
  3. ^ (FR) Coopération internationale, su Université de Caen Basse-Normandie. URL consultato il 7 giugno 2018 (archiviato il 18 novembre 2018).
  4. ^ Comunicato - Erezione in ente morale dell'Associazione "Centro europeo di studi normanni", in Ariano Irpino (GU Serie Generale n.152 del 02-07-1997), su Gazzetta Ufficiale.
  5. ^ Arianna - Anagrafe nazionale delle ricerche, su Ministero dell'università e della ricerca scientifica.
  6. ^ a b Centro Europeo di Studi Normanni, su Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato il 2 giugno 2018).
  7. ^ Cesn, convegno internazionale sui normanni ad Ariano Irpino, su Il denaro. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato il 2 giugno 2018).
  8. ^ Seminari e Attività didattiche, su CESN. URL consultato il 26 ottobre 2017 (archiviato il 27 ottobre 2017).
  9. ^ (FR) Simona Talenti, L'architecture normande en Europe: identités et échanges du XIe siècle à nos jours, Parenthèses, 2002, p. VIII, ISBN 9782863641101.
  10. ^ Pubblicazioni, su CESN. URL consultato il 26 ottobre 2017 (archiviato il 6 aprile 2016).
  11. ^ Calendario delle mostre (PDF), su Ufficio studi - Beni culturali (archiviato il 5 luglio 2022).
  12. ^ Carlo Cerbone, Le fonti per la storia del Mezzogiorno medievale: un trentennio di edizioni e nuove prospettive, in Raccolta rassegna storica dei comuni, vol. 18, Istituto di studi atellani, 2004, p. 75.
  13. ^ Intervento del Presidente della Repubblica, in forma privata, all'inaugurazione della mostra "I Normanni Popolo d'Europa (MXXX - MCC)", su Portale storico della Presidenza della Repubblica.
  14. ^ Centro europeo di studi normanni, in Le biblioteche pubbliche statali: storia e sedi nei 150 anni dell'unificazione nazionale. Vademecum delle Biblioteche pubbliche statali e degli Istituti culturali, Gangemi, 2011, p. 82, ISBN 978-88-492-2097-1.
  15. ^ Museo della civiltà normanna, su Touring Club Italiano. URL consultato il 26 ottobre 2017 (archiviato il 16 ottobre 2017).
  16. ^ Sgarbi ad Ariano per l'inaugurazione del nuovo Museo della Civiltà Normanna, su Today (archiviato il 22 giugno 2023).

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN142740696 · ISNI (EN0000 0000 9661 4701 · LCCN (ENno97029923 · J9U (ENHE987007604273205171