Antonio d'Aragona Cardona
Antonio d'Aragona Cardona, duca di Montalto (1543 – Napoli, 8 febbraio 1584), è stato un nobile e militare italiano del XVI secolo.
Antonio d'Aragona Cardona | |
---|---|
Duca di Montalto Conte di Collesano | |
In carica | 1553 – 1584 |
Predecessore | Pietro d'Aragona Cardona |
Successore | Maria d'Aragona La Cerda |
Altri titoli | Barone di Bilici, Signore di Scillato e delle Due Petralie |
Nascita | 1543 |
Morte | Napoli, 8 febbraio 1584 |
Sepoltura | Napoli |
Luogo di sepoltura | Sacrestia di San Domenico Maggiore, Napoli |
Dinastia | Trastámara-Napoli |
Padre | Antonio d'Aragona Folch de Cardona |
Madre | Giulia Antonia Cardona Gonzaga |
Coniugi | María de la Cerda y Manuel de Portugal Aloisia de Luna |
Figli | Maria (I) Ferdinando (I) Bianca (II) |
Religione | Cattolicesimo |
Biografia
modificaNacque nel 1543 da Antonio, II duca di Montalto (1506-1543), e dalla di lui seconda moglie, la nobildonna Giulia Antonia Cardona Gonzaga dei conti di Collesano. Investito dei titoli e dei feudi sia paterni che materni nel 1553[1], succedette al fratello maggiore Pietro († 1553), morto celibe e senza eredi, e sposò nel 1562 la nobildonna spagnola María de la Cerda y Manuel de Portugal (1542-1568), figlia di Juan duca di Medinaceli, da cui ebbe i figli Maria e Ferdinando, quest'ultimo morto infante.[2][3]
Nel 1575, vendette la Contea di Belcastro e le baronie di Cropalati e Zagarise alla famiglia Sersale.[4] Rimasto vedovo, nel 1577 si risposò con Aloisia de Luna, figlia di Pietro duca di Bivona, vedova anch'ella di Cesare Moncada, principe di Paternò, e madre di due figli, da cui ebbe la figlia, Bianca Antonia.[5]
Militare al servizio del Regno di Spagna[6], prese parte alla battaglia di Navarino del 1572[1] e, nominato capitano generale di cavalleria nelle Fiandre[2] per sedare la seconda rivolta antispagnola nell'area (1572-1585), mentre vi si stava recando a bordo di due galee dovette sostare a Napoli, ospitato dalla cugina Donna Geronima Colonna, dove a causa dell'idropisia, vi morì l'8 febbraio 1584.[7]
In assenza di eredi maschi viventi, il Ducato di Montalto, assieme alla Contea di Collesano, alle baronie di Bilìci, ed alle signorie di Scillato e delle Due Petralie, passarono alla figlia maggiore Maria, che nel 1585 sposò il principe Francesco Moncada de Luna, come disposto dal testamento fatto redigere in vita dallo stesso Duca di Montalto.[8] In conseguenza del matrimonio con il Principe di Paternò, detti domini feudali passarono in dote ai Moncada.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Ferdinando d'Aragona, duca di Montalto | Ferdinando d'Aragona, re di Napoli | |||||||||
Diana Guardato | ||||||||||
Antonio d'Aragona Folch de Cardona, duca di Montalto | ||||||||||
Catalina de Cardona Requesens | Raimondo de Cardona Requesens, duca di Somma | |||||||||
Isabella de Requesens | ||||||||||
Antonio d'Aragona Cardona, duca di Montalto | ||||||||||
Pietro Cardona Ventimiglia, conte di Collesano | Artale Cardona, conte di Collesano | |||||||||
Maria Ventimiglia | ||||||||||
Giulia Antonia Cardona Gonzaga | ||||||||||
Susanna Gonzaga | Gianfrancesco Gonzaga, conte di Sabbioneta e Rodigo | |||||||||
Antonia del Balzo | ||||||||||
Note
modifica- ^ a b F. M. Emanuele e Gaetani, marchese di Villabianca, Della Sicilia nobile, vol. 3, Stamperia de' Santi Apostoli, 1759, pp. 73-74.
- ^ a b (ES) Descripción genealogica y historial de la ilustre Casa de Sousa, Garcia, 1770, p. 111.
- ^ (ES) de la Cerda, su abcgenealogia.com. URL consultato il 27-07-2018 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2021).
- ^ (ES) R. Magdaleno, A. Gonzales Vega, Títulos y privilegios de Nápoles (siglos XVI-XVIII), Graficas Andres Martin, 1980, p. 39.
- ^ G. Mendola, Quadri, palazzi e devoti monasteri. Arte e artisti alla corte dei Moncada, in La Sicilia dei Moncada: le corti, l'arte e la cultura nei secoli XVI-XVII, Domenico Sanfilippo Editore, 2006, p. 157.
- ^ A. Franco Silva, EL DUCADO DE MONTALTO - NOTAS SOBRE LOS SEÑORIOS ITALIANOS DE MEDINA SIDONIA (PDF), su hmedieval.ugr.es. URL consultato il 27-07-2018 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2018).
- ^ T. Costo, Del compendio dell'istoria del Regno di Napoli, vol. 3, Pelusio, 1591, p. 59.
- ^ Mendola, p. 153.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Antonio d'Aragona, su gw.geneanet.org. URL consultato il 27-07-2018.
- (ES) Antonio de Aragón y Cardona, su fundacionmedinaceli.org. URL consultato il 27-07-2018.