Adactylidium
Adactylidium è un genere di acari, noto per il suo insolito ciclo vitale.[1] La femmina gravida si nutre di un unico uovo di tripide; al suo interno porta a sua volta da 6 a 9 uova, da cui, una volta schiuse nel suo corpo, fuoriescono e si sviluppano da 5 a 8 femmine e un solo maschio. Quest'ultimo si accoppia con tutte le sorelle mentre essi sono ancora nel corpo della madre; questa viene letteralmente divorata dall'interno dalla prole in cerca dell'uscita.[2] Le femmine, a questo punto fecondate, praticano dei fori nell'involucro di quel che rimane della loro madre per emergerne e cercare altre uova di tripide; anche il maschio ne fuoriesce, ma non si mette in cerca né di cibo né di altre compagne, e muore nel giro di poche ore. Le femmine invece vivono altri 4 giorni, finché la loro prole non le divora dall'interno.[3]
Adactylidium | |
---|---|
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Chelicerata |
Classe | Arachnida |
Ordine | Acarina |
Famiglia | Trombidiidae |
Genere | Adactylidium Cross, 1965 |
Note
modifica- ^ Stephen Jay Gould, Morire prima di nascere o il «Nunc dimittis» di un acaro, in Il pollice del panda. Riflessioni sulla storia naturale, Milano, Il Saggiatore, 2009, pp. 66-67.
- ^ (EN) T. B. Kirkwood, T. Cremer, Cytogerontology since 1881: a reappraisal of August Weismann and a review of modern progress (PDF), in Human Genetics, vol. 60, n. 2, 1982, pp. 101–121, DOI:10.1007/BF00569695, PMID 7042533. URL consultato il 7 marzo 2013.
- ^ Scott Freeman, Jon C. Herron, Aging and Other Life History Characters, in Evolutionary Analysis, 4ª ed., Pearson Education, Inc, 2007, p. 484, ISBN 0-13-227584-8.