ILLIMITATO
LA SINDROME DEL VIAGGIATORE
Un italiano su dieci soffre della “sindrome da rientro” nei giorni che precedono il ritorno al lavoro dopo le vacanze.
Molti, proprio in questi giorni, staranno preparando le valige per concedersi qualche giorno di meritata e agognata vacanza. Si cercherà affannosamente di chiudere le ultime pratiche, sistemare le pile di scartoffie accumulate, concludere gli ultimi ordini, salutare i propri pazienti o riordinare un reparto, posizionare la merce con cura sugli scaffali, riparare l’ultimo motore, prima di chiudere bottega, salutare i propri colleghi e partire, senza troppi sensi di colpa.
Staccare dal lavoro è, come dire, un gran lavoro, oltre che una fatica per molti! Tanto che a volte potrebbe balenarci in testa uno strano pensiero: ma ci fa veramente bene andare in ferie? E soprattutto, come possiamo evitare il postvacation blues, ovvero la cosiddetta “sindrome da rientro”? Domande legittime che però non riguarderanno mai una categoria speciale di persone: i , coloro che come un chiodo fisso invece, vivono la propria vita rapiti da un incontrollabile e ossessivo desiderio di partire. Continuamente, senza fermarsi mai, verso luoghi e mete sconosciute. Sono affetti da una vera e propria .
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