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Trappola di cristallo

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Trappola di cristallo

Immagine Die Hard film logo.png.
Titolo originale

Die Hard

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1988
Genere Azione, poliziesco, thriller
Regia John McTiernan
Soggetto Roderick Thorp (Nulla è eterno, Joe)
Sceneggiatura Steven E. de Souza, Jeb Stuart
Produttore Joel Silver, Lawrence Gordon
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
  • Casa di produzione: 20th Century Fox
  • Casa di distribuzione: 20th Century Fox
  • Musiche: Michael Kamen

Trappola di cristallo, film statunitense del 1988 con Bruce Willis, Alan Rickman, Bonnie Bedelia e Reginald VelJohnson, regia di John McTiernan.

Tagline40 piani di autentica avventura!

Passeggero dell'aereo: Non le piace volare, o sbaglio?
John: Come le viene quest'idea?
Passeggero dell'aereo: Vuole sapere il segreto per sopravvivere ai viaggi in aereo? Quando è arrivato sano e salvo si tolga scarpe e calze e cammini per un po' a piedi nudi sulla moquette stringendo a pugno le dita dei piedi.
John: A pugno le dita dei piedi?
Passeggero dell'aereo [ridendo]: Sì... Sì, lo so, sembra una scemenza... ma mi creda, sono nove anni che io lo faccio. È molto meglio di una doccia o di una tazza di caffè.
John: Ah. Ci proverò. [John si alza in piedi e il passeggero nota che porta con sé una pistola] Non si preoccupi, sono un poliziotto.
Passeggero dell'aereo: Ah.
John: Ora mi creda lei, visto che sono undici anni che lo faccio.[1]

Frasi

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Citazioni in ordine temporale.

Bruce Willis interpreta John McClane, protagonista della pellicola
  • Donna d'affari, più dura di un uomo. (Takagi) [riferendosi a Holly]
  • Signore e signori, per favore. Signore e signori. Causa la sua dottrina di avidità praticata in tutto il mondo, la Nakatomi Corporation riceverà una lezione sul vero uso del potere. E voi tutti vi assisterete. (Hans)
  • "E quando Alessandro vide l'ampiezza dei suoi domini pianse, perché non c'erano più mondi da conquistare." Sono i vantaggi di un'istruzione classica.[2] (Hans)
  • Da ragazzo mi divertivo moltissimo a costruire modelli per l'esattezza, per l'attenzione verso ogni minimo dettaglio. (Hans)
  • Argyle, dimmi che hai sentito i colpi e che hai già chiamato la polizia. (John) [tra sé e sé]
  • Perché non gli ho impedito di ucciderlo? Perché avrebbe ammazzato anche te, coglione! Rifletti imbecille, rifletti! (John) [tra sé e sé]
  • Su, belli di papà, venite! Bene! Sbrigatevi, belli di papà, e vi giuro che v'abbraccio anche i vostri cani mascotte! (John) [osservando dei soccorsi in avvicinamento]
  • L'incendio è stato domato e spento, amico mio. Non verrà nessuno ad aiutarti. (James) [a John che aveva attivato l'allarme antincendio]
  • "Codice accettato. Protezione uno rimossa. Vuoi continuare?" Puoi scommetterci il cervellino che voglio continuare! (Theo) [leggendo il messaggio sul display della cassaforte]
  • Con tanti terroristi nel mondo dovevo ammazzarne proprio uno coi piedi piccoli? (John) [che rimasto scalzo, prova a infilarsi le scarpe del defunto Tony]
  • Speravo in un lavoro di professionisti: serio, di collaborazione. Non chiedevo molto. Purtroppo il signor Takagi non ha visto così, perciò non avremo più il piacere di vederlo tra noi. Quindi faremo quello che vorrete voi, potrete uscire di qui con le vostre gambe o essere portati fuori, ma in ogni caso non illudetevi: le regole le dettiamo noi. Perciò decidete subito quello che volete fare. E tenete a mente, niente è stato lasciato al caso. (Hans)
  • Adesso ho un fucile mitragliatore. Ho, ho, ho.[3] (Hans) [leggendo una frase scritta da John]
  • Perfetto. Gli ascensori sono bloccati, [John] non può scappare. Chiudetelo dentro e tornate giù. (Hans) [a Karl]
  • Vieni in California, vedrai che bello, ci divertiremo da matti... (John) [imitando la voce di Holly]
  • Mi ricorda tanto le cene davanti alla TV.[4] (John) [mentre si muove all'interno di un condotto per l'aerazione]
  • Ma chi è che guida, Stevie Wonder? (John) [osservando la volante guidata da Al]
  • Benvenuto alla festicciola! (John) [dopo aver attirato l'attenzione di Al sparando contro la sua volante]
  • Sono su al Nakatomi Plaza. Mi hanno ridotto la macchina come un groviera. Mi servono subito rinforzi! Subito, per Dio, subito! (Al)
  • Per favore, state calmi: è solo la conseguenza di un imprevisto inopportuno, tutto qui. L'intervento della polizia era inevitabile e direi anche necessario. Lasciateli agitare, voi restate calmi: questo è soltanto il principio. (Hans) [ai terroristi]
  • Questa sera Los Angeles si è unita in un triste gemellaggio a tutti quei paesi del mondo che hanno come denominatore comune gli attacchi del terrorismo internazionale. (Richard) [durante un servizio giornalistico]
  • Se sei quello che credo devi sapere quando ascoltare, quando stare zitto... e quando pregare. (Al) [per radio a John]
  • Allora, ascoltate. Era la sera della vigilia di Natale e in tutto l'edificio non si muoveva un'anima. Tranne quattro teste di cazzo nell'ingresso posteriore in formazione di copertura. (Theo) [per radio agli altri terroristi, osservando i monitor delle telecamere]
  • La polizia ha portato persino una roulotte. (Theo) [riferendosi all'autoblindo usata per fare irruzione]
  • Con i miei saluti, pezzo di merda! (John) [mentre lancia dell'esplosivo contro un terrorista]
  • Abbiamo un aggiornamento sull'impresa terroristica al grattacielo Nakatomi. Alcune fonti dicono che il capo potrebbe essere questo terrorista, Hans Gruber, noto estremista del gruppo Popolo libero della Germania Federale. Stranamente, circa un'ora fa i dirigenti del gruppo hanno emesso un comunicato per far sapere che Gruber è stato espulso dall'organizzazione. (John)
  • Quell'uomo non ce la fa più. È lassù solo, stanco, demoralizzato e non ha visto cavare un ragno da un buco finora. E lei vuole dare ad intendere a me che quello, una volta che venisse fuori vivo da lì, dovrebbe preoccuparsi delle sue minacce. Ma non sente la puzza delle stronzate che dice? (Al) [a Dwayne]
  • In questo momento gli ostaggi stanno attraversando la prima fase della sindrome di Helsinki. [il conduttore interrompe Hasseldorf dicendo che Helsinki si trova in Svezia] In Finlandia... In sostanza accade che gli ostaggi dei terroristi subiscono una specie di transfert psicologico e una proiezione di dipendenza. Si crea stranamente una sorta di fiducia e di legame. Ci sono stati casi in cui gli ostaggi, una volta liberati, hanno abbracciato i loro carcerieri e gli hanno addirittura scritto in prigione.[5] (Dottor Hasseldorf) [intervistato]
  • Se vuoi rimanere vivo stai con me. (John) [a Hans, non sapendo che questi è un terrorista]
  • Meglio senza scarpe che senza pantaloni. (John) [a Hans che osservava i suoi piedi scalzi]
  • Ma chi vuoi imbrogliare col tuo tedesco? Avresti successo in televisione con quell'accento.[6] (John) [a Hans]
  • Quei maledetti si stanno pisciando addosso dalla paura! (Agente speciale Johnson) [ultime parole famose, rivolto ai suoi colleghi]
  • Bene, allora adesso che si fa? Li arrestiamo per non aver pagato la bolletta della luce? (Al)
  • Appena toccheranno il tetto lo faremo saltare e prima che riescano a capire cos'è che è andato storto, noi saremo su una spiaggia a goderci gli interessi. (Hans)
  • Siamo due professionisti. È un fatto fra noi due. (Karl) [a John]
  • Signora McClane, deliziato di fare la sua conoscenza! (Hans) [a Holly dopo aver scoperto che questa è la moglie di John]
  • Dovevi sentire tuo fratello come gracchiava quando gli ho rotto l'osso del collo. (John) [a Karl, riferendosi a Tony]
  • Maledetto porco, ti ammazzo, poi ti cucino e poi ti mangio. E poi ti mangio! (John) [a Karl]
  • Ma che imbecille, ma chi me l'ha fatto fare? Perché mi sono tuffato in questa merda? (John)
  • Giuro su Dio che finché campo non voglio più salire neanche su un tetto di una macchina! (John) [prima di lanciarsi dalla cima del grattacielo]
  • Benedetto Dio! Qui ci vuole qualcosa di più dell'FBI. (Dwayne)

Dialoghi

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Citazioni in ordine temporale.

Alan Rickman interpreta Hans Gruber, principale antagonista della pellicola
  • Harry: Holly, ceniamo insieme stasera, eh?
    Holly: Harry... è la vigilia di Natale. C'è la famiglia. Ci sono i regali, l'albero, Babbo Natale con la barba... ti ricordano niente queste cose?
    Harry: No, francamente pensavo più a un buon vino rosso e a un buon formaggio francese... e a un caminetto scoppiettante, ho reso l'idea?
  • Lucy: Pronto, casa McClane. Parla Lucy McClane.
    Holly: Buonasera, Lucy McClane. Qui parla tua madre.
    Lucy: Mamma, quando vieni a casa?
    Holly: Tra poco tesoro, tra molto poco. Tu però vai a letto lo stesso. Tesoro, fammi parlare con Paolina. E non andate girando per casa alla ricerca dei regali, chiaro?
    Lucy: Papà viene a casa con te?
    Holly: Be', vediamo un po' cosa sapranno fare mamma e Babbo Natale. Ora passami Paolina. Ciao, tesoro!
  • John: Molto bene, Argyle. Cosa dobbiamo fare?
    Argyle: Speravo che fosse lei a dirmelo. Questa è la prima volta che guido una limousine.
    John: Ah, perfetto. Per me è la prima volta che ci salgo.
    Argyle: Se la goda! In questo bidone c'è tutto quello che offre la vita. Guardi! Compact, CD, TV, telefono, bar pieno, VHS, eh? Se poi ha voglia di qualcos'altro, posso portarLa in un paio di posti che conosco i... Oppure è sposato?
    John: È sposato.
    Argyle: Va bene. Oh, mi scusi tanto. [Argyle getta un sacchetto sul sedile posteriore] La servitù è in ferie. Credevo che si sedesse dietro. Sua moglie vive qui?
    John: Più o meno da sei mesi.
    Argyle: E lei invece vive a New York?
    John: Argyle, fa sempre tante domande lei?
    Argyle: Mi scusi, ma prima facevo il tassista e la gente voleva sempre fare due chiacchiere. È divorziato?
    John: Pensi a guidare, per piacere.
    Argyle: Su, avanti, me lo dica: è divorziato? Separato? Sua moglie La picchiava? [ridendo]
    John: Aveva un buon impiego, che è diventato una grande carriera.
    Argyle: E quindi ha dovuto trasferirsi qui.
    John: Lei è svelto a capire.
    Argyle: E perché non è venuto anche lei? [John non risponde] Allora, perché non è venuto? Che è successo?
    John: A New York faccio il poliziotto e da sei mesi sto dando la caccia a certi tizi per metterli dietro le sbarre. Non posso lasciare tutto da un giorno all'altro.
    Argyle: Insomma, lei ha pensato "Mia moglie non sfonderà e tornerà a casa strisciando" e quindi perché scomodarsi?
    John: Gliel'ho detto, lei è molto svelto a capire.
  • Argyle: Ora vi incontrate, vi gettate l'uno nelle braccia dell'altra, la musica aumenta e così vivrete felici e contenti.
    John: Be', mi accontenterei.
    Argyle: Ma se non va così ce l'ha un posto dove andare?
    John: Lo troverò un posto.
    Argyle: Allora senta, io vado giù in garage e aspetto. Se va tutto liscio mi chiama a questo telefono [Argyle dà a John un cartoncino] e io le porto dentro i bagagli. Se va male, le cerco un albergo.
    John: Lei è un bravo ragazzo, Argyle.
    Argyle: Se lo ricordi quando mi darà la mancia.
  • Takagi [a Harry]: Ti presento John McClane, il marito di Holly.
    Harry [a Takagi]: Il poliziotto di Holly.
    Takagi: [Harry] Ellis dirige i rapporti con l'estero.
    Harry: Holly parla molto di lei.
    John: La punta del naso! [alludendo al fatto che si tratti probabilmente di una bugia]
  • John: È una festa alla grande! Non sapevo che in Giappone si festeggiasse il Natale.
    Takagi: Noi siamo pragmatici, Pearl Harbor non è servito... e vi battiamo nell'elettronica!.[7]
  • Holly: È più semplice se vieni da me. Ho una stanza con due letti gemelli, non è... non è enorme, ma... i bambini sarebbero molto più contenti.
    John: Dici davvero?
    Holly: E lo sarei anch'io. [vengono interrotti da due giovani che entrano nel bagno] [...] Ho sentito la tua mancanza...
    John: Però non hai sentito quella del mio nome! Tranne per la firma sugli assegni. Da quand'è che ti chiami "signorina Gennaro"?
    Holly: Questa è una società giapponese. E per loro una donna sposata...
    John: Ma tu sei una donna sposata! Sei sposata con me!
  • Hans: Signor Takagi, a me i suoi computer non interessano neanche un po'. Ma quel codice mi serve, perché invece mi interessano moltissimo quei seicentoquaranta milioni di dollari in azioni pagabili al portatore che Lei tiene chiusi nel suo caveau. E il computer comanda l'apertura del caveau.
    Takagi: Volete i milioni... mi spiega che razza di terroristi siete?
    Hans [ride]: E chi ha detto che siamo dei terroristi?
  • Hans: Il codice, per favore.
    Takagi: Non ci farebbe nulla. Il caveau è protetto da sette sistemi e il codice è valido solo per uno. Non l'aprirebbe lo stesso.
    Hans: Quindi non ha nessuna ragione per non dircelo.
    Theo: Che vi avevo detto?
    Karl: Non è ancora finita.
    Hans: È un gran bel vestito, signor Takagi. Sarebbe un peccato doverlo rovinare. [Takagi non risponde] Allora vuol dire che conterò fino a tre, al quattro non arriverò. Mi dia il codice... uno... due... tre...
    Takagi [ultime parole]: Non lo conosco, glielo ripeto. Prenda un jet per Tokyo e lo chieda all'amministratore. Può solo uccidermi.
    Hans: Ok. [Hans uccide Takagi]
  • Hans: Adesso divertiti a scoprire il codice.
    Theo [ironico]: Certo, non mi hai mica scelto per altri divertimenti.
  • John: Giù il mitra! Sono un poliziotto.
    Tony: Non puoi farmi niente.
    John: Ah, no? E perché?
    Tony [ultime parole]: Proprio perché sei un poliziotto. I poliziotti hanno regole molto precise.
    John: Ah! È quello che dice sempre il mio capitano. [John dà un pugno al terrorista e, dopo un combattimento, lo uccide]
  • Karl: Voglio il suo sangue! [riferito a John che ha ucciso suo fratello Tony]
    Hans: E lo avrai! Ma lascia che Heinrich piazzi le cariche e che Theo prepari il caveau e poi chiameremo la polizia, si perderanno ore in trattative, potrai fare a pezzi l'edificio per cercare quell'uomo, ma fino ad allora non possiamo modificare il piano!
    Karl: E se fosse lui, a modificarlo?
  • Harry: Tu che dici?
    Holly: C'è qualche imprevisto.
    Harry: Può darsi.
    Holly: John...
    Harry: Tuo marito? Oh Cristo, vuol farci massacrare?! Che cosa pensa di fare?
    Holly: Soltanto il suo lavoro.
    Harry: Stronzate! Lo faccia a tremila miglia da qui. Se non s'intromette abbiamo qualche speranza di uscire vivi da qua dentro.
    Holly: Raccontalo a Takagi.
  • Centralinista della polizia: Attenzione, chiunque lei sia, questo canale è riservato alle chiamate di emergenza.
    John: Ma che cazzo dici? Ho il tono di chi ordina una pizza? [...] Hanno già ucciso uno degli ostaggi e si rafforzano ogni minuto di più mentre voi state lì a masturbarvi!
    Centralinista della polizia [interrompendo John]: Signore, devo ripeterglielo, questo canale è riservato, se la sua è una chiamata d'emergenza componga il 911 sul suo telefono, altrimenti sarò costretta a denunciare la sua violazione delle leggi federali.
    John: Brava, brava, mi denunci! Anzi, ancora meglio, mi faccia arrestare, ma mandi subito una... [la telefonata viene interrotta da alcuni spari]
  • Marco [ultime parole]: Vieni fuori bastardo, vieni fuori, vieni fuori! Ormai sei morto, i tavoli sono finiti, adesso dove ti nascondi? La prossima volta che puoi ammazzare qualcuno, non pensarci troppo.
    John: Grazie per il consiglio. [John uccide Marco]
  • Hans [alla radio]: Mi sembrava di aver detto a tutti che volevo il silenzio radio fino a quando...
    John: Scusa tanto Hans, non l'ho sentito quel messaggio: dovevi affiggere un ordine del giorno. Da quando mi sono messo sulla coscienza Tony, Marco e quell'altro ho pensato che tu, Karl e Franco vi sentiste un po' soli e quindi ho voluto chiamarvi, tutto qui.
    Karl [a Hans]: Come fa a conoscere... [Hans lo interrompe]
    Hans [riprendendo la conversazione alla radio]: È un pensiero molto gentile. Quindi sei tu l'ospite non invitato. Ti agiti troppo per essere una guardia di sorveglianza.
    John [facendo il suono di una risposta sbagliata]: Peccato Hans, non hai indovinato. Vuoi tentare il raddoppio? Così puoi guadagnare di più. [John osserva il cadavere di un terrorista con un pacchetto di sigarette] Ma non lo sai che il fumo fa male?
    Hans: Allora chi sei?
    John: Un guastafeste, Hans, un bastone tra le ruote, una zeppa nel culo.
  • Hans: Però io sono in forte svantaggio: tu sai il mio nome, ma io non so il tuo. Sei uno dei tanti americani che hanno visto troppi film d'avventure? Un orfano di una cultura in rovina che crede di essere uno sceriffo, John Wayne o Rambo?
    John: Sono sempre stato un grande ammiratore di Roy Rogers. Mi piacevano le sue giacche coi lustrini.
    Hans: Credi sul serio di avere qualche speranza, povero cowboy?
    John: Yippee ya yeah, pezzo di merda![8]
  • Al [alla radio]: Sono il sergente Al Powell della polizia di Los Angeles. Se la persona che ha chiesto aiuto via radio mi sente, mi dia conferma. Ripeto: se la persona che ha chiesto aiuto via radio mi sente, mi dia conferma!
    John: Ti sento Powell. Sei tu con l'auto?
    Al: Con quello che ne è rimasto. Puoi qualificarti?
    John: Adesso no. Più tardi, forse. Senti siamo molti in linea e chi ascolta è impaziente di sparare. Ecco la situazione: al trentesimo piano ci sono circa trenta ostaggi. Il capo dei terroristi si chiama...
    Fritz [ascoltando la conversazione via radio; rivolgendosi a Hans]: Dobbiamo trovarlo subito e ammazzarlo: gli sta raccontando tutto.
    Hans: Lascialo fare, sto aspettando l'FBI e finché non arriva può fare quello che vuole, però dobbiamo trovare la borsa, Fritz. Aiuta Uli. Dobbiamo ritrovare i detonatori.
    John: Hanno raggi esplosivo al plastico quanto basta per mandare in orbita persino Schwarzenegger. Sono in nove compreso quello che si è tuffato sulla tua macchina. Sono quasi tutti quanti europei, a giudicare dalle etichette dei vestiti... e... dalle sigarette. Devono disporre di molti soldi e sono ben addestrati.
    Al: Come fai a saperlo?
    John: Ho visto abbastanza documenti falsi per capire che i loro devono essere costati un capitale. Tu che cosa ne deduci? Non conosco i loro scopi ma il fatto è che ci sono e che hanno l'aria di volerci restare.
  • Dwayne: Chi sono quei coglioni? Cosa vogliono?
    Al: Se allude ai terroristi, non lo sappiamo ancora. Non si sono ancora fatti vivi.
    Dwayne: Con chi accidente hai parlato allora?
    Al: Non so neanche questo. Non mi ha detto il suo nome. Ma dev'essere quello che è riuscito a dare l'allarme. Ha ucciso un terrorista e afferma di averne eliminati altri due.
    Dwayne Lo afferma lui? Powell, non hai pensato che potrebbe essere un terrorista che fa così per sviarti? O qualche pazzo maniaco?
    Al: No, non credo, signore. Invece credo che sia un poliziotto. Forse non è di Los Angeles, ma è un poliziotto di sicuro.
    Dwayne: Come fai a dirlo?
    Al: Sensazione. Per come parla, per il fatto che riconosce dei documenti falsi.
    Dwayne: Ma per l'amor di Dio, Powell. Per quello che sappiamo potrebbe anche essere un barman.[9]
  • Holly: Avrei una richiesta.
    Hans: Chi è quell'idiota che l'ha eletta?
    Holly: Lei, quando ha assassinato il mio capo, ora tutti guardano me. Personalmente rinuncerei volentieri, non mi piace venirle vicino.
  • Hans: Takagi sceglieva bene i suoi dipendenti, signora...
    Holly: Gennaro. Signorina Gennaro.
  • Al: Ci sono trenta ostaggi là dentro, da quello che sappiamo.
    Dwayne: No, noi non sappiamo un bel niente. Se ci sono degli ostaggi perché fino ad adesso nessuno ha chiesto un riscatto, eh? E se ci sono dei terroristi, dov'è l'elenco delle pretese? Sappiamo che qualcuno ha sparato alla tua macchina e probabilmente è lo stesso pazzo figlio di puttana con cui parlavi per radio.
    Al: Mi scusi tanto, signore, ma quel corpo che è precipitato da lassù?
    Dwayne: E chi lo sa? E forse era un azionista in crisi depressiva.
  • John: L'edificio è in fiamme?
    Al: No, ma avrà bisogno di una tinteggiata e di un po' di vetri nuovi.
  • Dwayne: Senta, mi ascolti bene: io non so chi accidenti lei sia e che cosa pretende di fare, ma so che ha distrutto un grattacielo. Perciò il suo aiuto non lo vogliamo, è chiaro? Il suo aiuto non lo vogliamo! Qui ho un centinaio di uomini sommersi dai vetri rotti.
    John: Vetri rotti? Ma chi se ne frega dei vetri rotti, chi cazzo sei tu?
    Dwayne: Ispettore capo di polizia Dwayne T. Robinson e dirigo le operazioni contro i terroristi.
    John: Ah, sei tu che le dirigi? Be', devo darti una brutta notizia Dwayne: a giudicare da qui come direttore fai schifo.
    Dwayne: Stammi a sentire, razza di coglione, il mio...
    John: Coglione io? Non sono mica io che mi sono fatto umiliare di fronte a milioni di telespettatori. E adesso ascolta tu, deficiente: tu non sei la soluzione, sei il problema, perciò fatti da parte e ripassami quello di prima. [Dwayne passa la ricetrasmittente ad Al]
    Al: Ehi Roy[10], come va?
    John: Mi sento poco apprezzato, Al.
    Al: Sta' a sentire: ti voglio bene, e come me tantissimi altri. Continua come finora, capito?! Continua come finora!
  • Holly: Ma che diavolo fai?
    Harry: Sono stanco di stare seduto aspettando di vedere chi muore prima: se i terroristi o tuo marito.
    Holly: E allora, cosa vorresti fare?
    Harry: Senti amore: io tratto milioni di dollari per colazione, vuoi che non sappia trattare con questa spazzatura?
  • Hans: Se mi avessi dato retta, a quest'ora sarebbe inoffensivo. [riferito a John]
    Karl: Io non lo voglio inoffensivo, lo voglio morto!
  • Harry: Glielo spiegherò in parole povere: avete fatto irruzione, ci avete sequestrato in richiesta di una contropartita, ma non vi aspettavate che qualcuno vi rompesse le uova nel paniere, eh, c'ho indovinato? Hans, bubi: sono il tuo salvatore![11]
    Hans: Io... io non guardo mai telefilm. Chi mi ha rotto le uova nel paniere?
    Harry: Il tizio di sopra che vi sta rovinando tutto... hm? E io ve ne faccio omaggio.
  • Hans [dalla radio]: Commovente, cowboy, commovente. O dovrei chiamarti signor McClane, agente di polizia John McClane, del dipartimento di New York? [...]
    John: Suor Teresa mi chiamava signor McClane in collegio, ma gli amici mi chiamano John e tu non sei né l'una, né gli altri.
    Hans: C'è una persona che vuole parlarti, una persona molto cara che stasera hai visto al ricevimento.
    Harry: Ciao, amico mio.
    John: Ellis?
    Harry: Già! Ascolta, John, mi hanno dato qualche minuto perché tenti di farti ragionare: capisco che tu pensi di fare il tuo lavoro e lo apprezziamo tutti, ma in realtà tu complichi le cose. Senti, nessuno uscirà da qui finché questa gente non avrà parlato con la polizia di Los Angeles, il che non accadrà mai se tu ci metti i bastoni fra le ruote, capito?
    John: Ellis, cosa hai detto di me?
    Harry: Gli ho detto che siamo vecchi amici, che ti ho invitato al ricevimento...
    John: Ellis, è sbagliato quello che fai.
    Harry: Ma dici davvero? Allora John, senti: vogliono sapere dove hai messo i detonatori, sanno che ci ascoltano tutti, se non gli dai i detonatori mi ammazzano. John, non mi hai sentito?
    John: Sì, ti ho sentito.
    Harry: John, fai quello che ti si chiede e basta, ora c'è la polizia, che se la vedano loro. Dì a questi dove sono, così non ci andrà di mezzo nessun altro. Ho buttato la mia vita sul tappeto verde per te!
    John: Ascoltami molto attentamente, Ellis...
    Harry: Senti...
    John: Piantala, tappati la bocca, Ellis! Passami Hans, gli voglio parlare. Hans, quest'imbecille non ha capito che animale sei tu, ma io sì!
    Hans: Bene, così ci darai quello che vogliamo e salverai la vita al tuo amico. Tu non fai parte di questo gioco, dovresti averlo capito. [punta la pistola contro Harry]
    Harry: Ehi, non c'è bisogno di tanto realismo, Hans. Metti via quella pistola: questa è radio, non televisione.
    John: Hans, quest'idiota non è mio amico: l'ho conosciuto stasera, non l'avevo mai visto, per Dio! Ellis, quelli vogliono ammazzarti, digli che non mi conosci!
    Harry [ultime parole]: Ma John, come puoi pretenderlo dopo tutti questi anni? John... [John non risponde] John... [Hans uccide Harry]
  • Hans: Theo, siamo nei tempi?
    Theo: Manca l'ultimo e poi tocca a te. E spero che tu ci riesca, ma secondo me qui è necessario un miracolo.
    Hans: Hai dimenticato che è Natale, il momento dei miracoli. Quindi su col morale, quando arrivi all'ultima chiusura chiamami.
  • John [mentre punta contro Hans un mitra]: Salve, cerca qualcosa?
    Hans: A... Aiuto! Per favore! In nome di Dio, sei uno di quelli! Sei un terrorista! No, no, no, non ammazzarmi, ti supplico! Ti supplico, non ammazzarmi! Ti supplico!
  • John: Sai usare una pistola, vero, Bill?
    Hans: Be', sono stato in un campo di addestramento. Conosci quei proiettili che ti sporcano di rosso? Ma forse a te sembreranno sciocchezze.
    John: Be', è il momento delle cose serie. [porge ad Hans una pistola] Ti basta premere il grilletto, andiamo!
  • [Dopo aver visto Karl spaccare dei bicchieri in preda alla rabbia]
    Ginny: Accidenti! Quello deve avere proprio i nervi a pezzi.
    Holly: John è vivo.
    Ginny: Cosa?
    Holly: Solo John è capace di esasperare così una persona.
  • Al [contattandolo alla radio]: John! John McClane! Ci sei sempre?
    John: Sì, ma tutto sommato preferirei essere a Philadelphia![12]
  • Al: Mi è capitato un incidente.
    John: Visto come guidi posso capirlo.[13] Che hai fatto? Hai investito un callo del capitano?
    Al: Ho sparato a un ragazzo. Aveva tredici anni. Era buio, non vedevo bene. E la pistola finta che aveva sembrava vera. Sai, quando sei in accademia gli istruttori ti insegnano tutto, tranne che a convivere con uno sbaglio. E da allora non sono più riuscito a puntare la pistola contro nessuno.
  • Hans: Sono quelli dell'FBI. Daranno l'ordine di togliere la corrente all'edificio. Tutto puntuale come un orologio.
    Theo: O un'apertura a tempo!
    Hans: Esatto! I circuiti che non possono essere esclusi, vengono esclusi automaticamente in presenza di un attacco terroristico. Tu mi avevi chiesto un miracolo, Theo,[14] e io ti regalo l'FBI.
  • [Dopo che è andata via la luce nell'edificio]
    John: Powell, Powell, mi senti? Che altro succede ora?
    Al: Chiedilo all'FBI. Hanno solo loro il manuale contro il terrorismo universale e lo stanno applicando parola per parola.
  • John: Powell, Powell, rispondi.
    Al: Sono qui, John.
    John: Senti, comincio ad essere ancora più pessimista di prima. Ti chiedo di farmi un favore... voglio che trovi mia moglie, non chiedermi come, al momento lo saprai. Devi dirle alcune cose, devi dirle che... devi dirle che c'ho messo un po' a capire che sono stato un imbecille, ma che... che... quando le cose hanno cominciato a girare bene per lei avrei dovuto... dovuto essere contento, avrei dovuto... dovuto esserle di sostegno... Accidenti... Dille che è la cosa più bella che è capitata a questo perfetto imbecille. Mi avrà sentito dire "ti amo" migliaia di volte, ma mai una sola volta "scusami". Per questo voglio che tu le dica... voglio che tu le dica "John ha detto che ti chiede scusa", è chiaro? Powell, hai capito?
    Al: Sì, John, ho capito. Glielo potrai dire anche di persona. Tieni gli occhi aperti e ne verrai fuori, mi hai sentito?
    John: Questo dipende dal signore del piano di sopra. [scuse dai film]
  • [Entrambi si trovano su un elicottero per tendere un agguato ai terroristi]
    Agente Johnson: Quante saranno le perdite umane secondo te?
    Agente speciale Johnson [ultime parole famose]: Credo che faremo fuori tutti i terroristi e perderemo il venti-venticinque percento degli ostaggi. Più o meno.
    Agente Johnson: Ci possiamo anche stare! I fucili teniamoli dentro: devono sembrare elicotteri da trasporto, non da combattimento!
  • Holly: Dopo tutti i suoi bei paroloni e tutti i suoi atteggiamenti da idealista, non è altro che un comunissimo ladro.
    Hans: Io sono un ladro eccezionale, signora McClane, e considerato che è nelle mie mani, controlli di più le parole!
  • John: Allora tutto si riduce a questo, a una rapina?
    Hans: Posa il fucile!
    John: E c'era bisogno di demolire un grattacielo?
    Hans: Se rubi seicento dollari è sufficiente che sparisci, ma se rubi seicento milioni alla fine ti troveranno a meno che non siano convinti che sei morto. Buttalo giù, quel fucile!
    John [dopo aver gettato il fucile]: Mi hai fregato.
    Hans: Giochi ancora al cowboy. Voi americani siete tutti uguali, ma stavolta John Wayne non cavalcherà verso il tramonto con Grace Kelly.
    John: Era Gary Cooper, coglione![15]
    Hans: Adesso basta con i giochini!
    John: Lo sai che anche tu saresti stato un ottimo cowboy.
    Hans [ultime parole]: Ah, certo. Qual è quel verso tipico dei cowboy?[16] Yippee ya yeah, pezzo di merda![8]
    [Hans, Eddie e John si mettono a ridere. John approfitta del momento per estrarre una pistola che aveva nascosto attaccandola col nastro adesivo alla propria schiena]
    John: Holly! [John spara a Hans e Eddie] Fai buon viaggio, Hans![17]
  • John: Powell, questa è mia moglie Holly, Holly Gennaro.
    Holly: Holly McClane.
    Al: Piacere Holly. Hai trovato un uomo in gamba, conservatelo con molta cura.

Se festeggiano così il Natale, figuriamoci il Capodanno! (Argyle)

Citazioni su Trappola di cristallo

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Esterno del Fox Plaza, grattacielo nel quale si svolge l'azione del film. Nella pellicola l'edificio viene chiamato con un nome fittizio, "Nagatomi Plaza"
Interno del Fox Plaza
  • Chi è il vero protagonista di Trappola di cristallo? È Hans Gruber che pianifica il furto. Se non avesse pianificato il furto e fossero stati messi lì insieme, Bruce Willis sarebbe andato alla festa e si sarebbe riappacificato o meno con la moglie. Dovresti cercare di guardare il film dal punto di vista del cattivo, che è quello che dirige veramente l'azione. (Steven E. de Souza)
  • Come fiorire della tecnica cinematografica è maestoso; come dramma umano è sciocco e disgustoso; una rappresentazione senza senso di una carneficina in grande scala. (Kevin Thomas)
  • Credo che da quando Arma letale uscì nelle sale nel 1987, la commedia sia stata una parte integrante del cinema d'azione. Ed è stata una parte importante in Trappola di cristallo. C'è molto umorismo in questi film. Mi ricordo che quando inviammo la sceneggiatura di Trappola di cristallo a Clint Eastwood la sua reazione fu: "Cos'è questo? Ma ci sono delle barzellette qua dentro!" (Jeb Stuart)
  • [Sulle riprese del film] Dovevamo periodicamente scendere e scusarci con gli avvocati che stavano sotto, dicendo: "Stiamo per sparare con i mitragliatori, scusateci". (John McTiernan)
  • Elegante, ingegnosamente pianificato e scrupolosamente mescolato a umorismo e sentimento, Trappola di cristallo ha tutto, ma non una personalità. (Dave Kehr)
  • Gioco tra gatto e topo con molti capovolgimenti, che sfrutta al meglio l'ambientazione claustrofobica. Tocchi d'ironia, massicce dosi d'azione, effetti visivi strabilianti, una suspense ininterrotta e Bruce Willis che azzecca una delle sue parti migliori: che cosa si può volere di più? (Il Mereghetti)
  • Grandi scene d'azione e acrobazie, con gli effetti speciali di Richard Edlund, e una parte perfetta per Willis, che gioca al gatto e al topo con il cattivo Rickman. Rovinato solo da un'eccessiva lunghezza e da troppi inutili personaggi di supporto. (Leonard Maltin)
  • Ho provato a fare un thriller che avesse racchiuso un nocciolo con una grande storia dentro ad esso. C'erano inoltre un sacco di cose tecniche che ero ansioso di provare, come quella di avere una fotografia veramente attiva. (John McTiernan)
  • Il risultato è un eccitante battipiedi. Dove altro potete trovare un poliziotto in biancheria intima fare bogaloo con terroristi di un grattacielo? (Mike Clark)
  • Il titolo originale Die Hard è meno fuorviante di quello italiano: si riferisce proprio al protagonista, solo contro tutti, e alla feroce lotta che deve intraprendere. Non è un catastrofico, è un memorabile, stringato e avvincente film d'azione. (il Morandini)
  • Io e Bruce siamo cresciuti guardando gli stessi programmi televisivi. Roy Rogers era solito dire "Yippee ki yah, kids." Così è diventato "Yippee ki yah, motherfucker" nel film. Questa frase venne da me. Quando pensi di scrivere una frase che diventerà famosa, ciò non accade mai. Alcune persone, emh, Sylvester Stallone, emh, pensano di poterle inventare. La frase che tu credi diventi famosa non lo diventa ed è il pubblico che sceglie per essa il futuro. (Steven E. de Souza)
  • John Huston disse: il 90% del successo di un film è scegliere i giusti attori durante il casting? E ci siamo divertiti. In un certo senso, eravamo rispettosamente lasciati ai nostri progetti. McTiernan è un uomo intelligente e ha creato un'ottima atmosfera. È stato divertente. Il film è divertente e credo che in virtù del tono del film, tutti si siano veramente divertiti. (Hart Bochner)
  • La sceneggiatura, di Jeb Stuart e Steven E. De Souza, ha una vera eleganza di design, prendendo elementi da dozzine di altri film – da Alien a RoboCop – e unendoli in un insieme compatto e ben fatto. (Dave Kehr)
  • La sceneggiatura è abbastanza prevedibile e la maggior parte dell'azione consiste nel mostrare l'ingenuità della polizia e degli ufficiali dell'FBI che stanno fuori e personaggi che chiamano altri idioti. (Jonathan Rosenbaum)
  • La vigilia di Natale, un pugno di terroristi irrompe in un grattacielo, sede di una multinazionale, e prende in ostaggio trenta impiegati. Ma il marito di una dirigente, un poliziotto, sfugge alla cattura e inizia una sua guerriglia personale all'interno del grattacielo. Ottima suspense, efficacemente ambientato, con avvincenti scene d'azione. Funziona persino lo scialbo Bruce Willis. (il Farinotti)
  • [Sul personaggio di Holly] Lei è una specie di punto di riferimento per il gruppo d'ostaggi durante la maggior parte del film, così credo che quando hai cinquanta persone che ti guardano e tu sei quella che stanno guardando, la situazione in sé ti obbliga a diventare un po' più forte e ad essere un po' meno solo un fascio di fibre nervose. (Bonnie Bedelia)
  • Lessi il copione e dissi: "Che cavolo è? Io non lo faccio un film d'azione!". Gli agenti e le persone dicevano: "Alan, non capisci, non è questo il caso. Sei stato a Los Angeles solo due giorni e ti hanno chiesto di fare questo film". Poi tornai in Inghilterra e per quello che avevo ottenuto Joe Silver disse: "Torna subito qua, tu reciterai quello che ti verrà dato" e io risposi "Ok, bene". Poi tornai e mi diedero una nuova sceneggiatura. Così, lo sai, a volte paga essere occasionalmente un po' teatrali quando fai un film. È inoltre scioccante quanto emozioni sparare con una pistola, cosa che ho scoperto. (Alan Rickman)
  • [Sul personaggio di Al] Lui ha perso la fiducia nella città e il sistema gli ha fatto perdere la fiducia in sé stesso. Credo che McClane lo aiuti a riprendersi quella fiducia così da farlo ritornare l'uomo che vuole essere. (Reginald VelJohnson)
  • [Sul personaggio di Karl] Mi piace l'idea di impersonare un cattivo, è un ruolo in un film d'azione che non avevo mai impersonato ed è molto interessante e diverso; impari molto. (Alexander Godunov)
  • [Sul personaggio di Takagi] Mostra come qualcuno che sta per morire riprenda un po' di dignità richiamando il suo coraggio e rifiutando di essere intimidito. (Matt Zoller Seitz)
  • Nella prima metà del film del regista John McTiernan, Willis indossa una canottiera. Nella seconda metà se la toglie. E questo è abbastanza per la sua recitazione. (Richard Schickel)
  • Non importa se la sceneggiatura è un monumento all'illogicità. Questo è un film molto partecipativo e anche con delle risate lungo la strada. (Desson Thomson)
  • Non posso iniziare a elencarvi quanta carneficina è stata fatta, quante esplosioni ci sono state, quanti corpi sono stati gettati dalle finestre, quante auto blindate ed elicotteri sono stati distrutti e quanti cattivi sono stati uccisi. Ci sono buone performance da tutti gli attori in questo lungo, spesso divertente, molto violento ma eccitante melodramma. (Chris Chase)
  • [Sul personaggio di Hans] Non sto impersonando il cattivo. Sto impersonando qualcuno che vuole certe cose nella vita, ha fatto certe scelte e agisce di conseguenza. (Alan Rickman)
  • Posso dire che sfida è stata per me e Phil girare in questo edificio. Ho fatto alcune telefonate ad alcune persone specializzate in effetti speciali con le quali avevo lavorato negli anni proprio per vedere: "Ehi, ragazzi, non avevo mai fatto saltare in aria un piano di un edificio vero prima d'ora, bene, sì, l'abbiamo fatto in un grattacielo di trentacinque piani come quello della Fox Plaza" e tutto quello che ho avuto da questi sono stati degli occhi sgranati che significavano: "Noi non l'abbiamo fatto". (Al Di Sarro)
  • Sono molto orgoglioso della colonna sonora di Trappola di cristallo. Non fu considerato a quel tempo il tipo di film del quale dover distribuire la colonna sonora. Non fu mai incisa. C'è stata la colonna sonora di Die Hard - Duri a morire che include parecchie delle musiche usate in Trappola di cristallo, ma non le migliori. (Michael Kamen)
  • Trappola di cristallo, il film che azzarda cinque milioni di dollari di salario a Bruce Willis, deve essere il film più "eccessivo" in giro. Prende ogni elemento noto del genere d'azione nella triste storia di un poliziotto di New York che salva degli ostaggi da un grattacielo di Los Angeles la vigilia di Natale. In parte film interrazziale di amici, in parte storia sentimentale di un'unione in via di rottura, il film è prevalentemente un carnevale di effetti speciali, pieno di pistole, elicotteri ruggenti e un serbatoio esplosivo. (Caryn James)
  • [Il film è] un'immagine di una potenza di fuoco, intrisa di sangue, che non accenna a diminuire. (Desson Thomson)
  • Un thriller avventuroso, anche se troppo lungo e con troppe esplosioni. (Jonathan Rosenbaum)
  • Bruce Willis è perfetto nei panni dello spiritoso Bruce Willis, una specie di uomo ordinario che si ritrova catapultato in circostanze che lo obbligano a fare, seppur controvoglia, l'eroe. Questa è una persona per cui possiamo fare il tifo, anche quando alcune delle cose che fa sono umanamente impossibili. La recitazione di Willis è limitata [...] ma è difficile immaginare qualcun altro in quel ruolo.
  • Con Trappola di cristallo il regista John McTiernan ci ha dato un moderno classico d'azione, un film che non rallenta fino ai titoli di coda che scorrono sulle note di Let It Snow.
  • Il cast di supporto offre prestazioni degne, sebbene non ci siano ruoli minori da essere "riempiti". Bonnie Bedelia (nel ruolo della moglie in pericolo) e Reginald Veljohnson (nel ruolo del poliziotto che fa da contatto con l'esterno con McClane) sono degni di nota. William Atherthon, in un piccolo ruolo come giornalista scandalistico, è viscido quanto serve.
  • L'Hans Gruber di Alan Rickman ridefinisce il cattivo del genere d'azione. Il fascino dell'uomo sta in un'esplosiva miscela di violenza e astuzia, il tutto unito ad una cortesia da gentiluomo. Hans è intelligente e Rickman recita la parte non solo con la sensazione dell'uomo che sta rappresentando, ma anche con un ovvio rispetto per lui. Non passano per noi pochi minuti che siamo già consapevoli che Hans non è un terrorista qualunque.
  • Non solo è un thriller continuo, ma ha anche uno dei migliori cattivi cinematografici di recente memoria, un eroe in cui tutti si possono immedesimare, dialoghi che scoppiano di spirito e molti effetti speciali sorprendenti.
  • Trappola di cristallo non è arte cinematografica, tuttavia mostra quel tipo di cupo divertimento che il cinema riesce ad offrire. Per quello che è, tutto questo è il massimo.
  • Ecco un suggerimento per gli sceneggiatori di thriller: non potete sbagliare se tutti i personaggi del vostro film sono intelligenti quanto la maggior parte degli appartenenti al vostro pubblico.
  • Il titolo del film è Trappola di cristallo e mostra Bruce Willis in un altro di quei ruoli d'azione di Hollywood in cui la camicia dell'eroe è stappata fin dalla prima scena, così puoi vedere quanto tempo ha passato in palestra.
  • Per quanto posso dire, l'ispettore capo c'è nel film solo per un motivo: sbagliare costantemente in ogni azione e fornire un falso contrappeso ai progressi di Willis. Il personaggio è così volutamente inutile, così stupido, che sembra il risultato della "Sindrome di trama idiota", e che da solo riesce a pregiudicare l'ultima parte del film.
  • Riguardo a un livello tecnico, ci sarebbe molto da dire su Trappola di cristallo. È quando arriviamo ad alcune delle inutili aggiunte della sceneggiatura che il film si dà il colpo di grazia.
  • Senza l'ispettore capo e tutto ciò che rappresenta, Trappola di cristallo sarebbe stato un thriller più che discreto. Con lui è un pasticcio ed è un peccato, perché il film ha superbi effetti speciali, impressionanti scene con stuntman e una buona recitazione, specialmente quella di Alan Rickman nel ruolo del terrorista.
  • Thriller come questo necessitano di essere macchine ben lubrificate, senza neppure un momento sprecato. Interruzioni inadeguate e sbagliate rivelano la fragile natura della trama e le impediscono di funzionare.
  • La nuova rappresentazione di Bruce Willis, Trappola di cristallo, è una meraviglia di ingegneria, inesorabilmente e spietatamente emozionante. Ha effetti speciali eseguiti con maestria, un ritmo costante da battipalo, un design elegante e compatto.
  • Le scene iniziali del film, prima che arrivino i ladri e inizino le sparatorie, sono incerte e non messe a punto.
  • Trappola di cristallo è stato fatto per presentare Willis come un eroe d'azione alla maniera di Schwarzennegger e Stallone, e lui ha il fisico adatto per il ruolo. Può inoltre essere divertente in modo avvincente, un sapientone olimpico.
  • Trappola di cristallo [...] non è un film che deve piacere. Ti conquista facendoti battere il cuore, poi ti fa odiare te stesso per questo.
  • È stato un film fisicamente stancante. Ho fatto più io dei miei stuntman qua. Mi sono dapprima allenato duramente per questo film, eravamo in buona forma, volevo veramente fare anche molto di quello che avrebbero fatto i miei stuntman perché penso che ti arricchisca sempre, dà molto valore alla produzione e, sapete, il film è stato molto divertente.
  • John McClane è semplicemente un uomo di tutti i giorni che è stato catapultato in circostanze straordinarie. È quella specie di super-poliziotto, un uomo un po' indistruttibile, insensibile, difficilmente emozionabile; è un uomo che si preoccupa di sua moglie, che si preoccupa della sua vita, che si preoccupa di rimanere in vita.
  • Quando la tua vita è sul filo del rasoio e puoi morire ad ogni momento viene fuori un senso dell'umorismo molto strano e dalla ricerca che ho fatto parlando ai vari poliziotti e detective che ci hanno aiutato, loro mi hanno fatto capire molto come trovare quel tipo di umorismo nero.

Frasi promozionali

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Los Angeles, città in cui avvengono le vicende del film
  • 40 piani di autentica avventura![18]
  • 40 piani di pura avventura![19]
  • 40 piani in alto... con suspense, emozione e avventura in ognuno di essi.
40 storeys high... with suspense, excitement and adventure on every level![20]
  • Dodici terroristi. Un poliziotto. Le probabilità sono contro John McClane... Proprio come piace a lui.
Twelve terrorists. One cop. The odds are against John McClane... That's just the way he likes it.[21]
  • Il loro era un piano meticoloso. Le loro attrezzature del massimo livello. Erano ben preparati, intelligenti e spietati. Cosa poteva un uomo solo contro dodici che avevano un solo obiettivo? Doveva essere il crimine perfetto. Però, piani perfetti non ne esistono.[22]
  • Sopra la città di Los Angeles un gruppo di terroristi ha sequestrato un edificio, preso ostaggi e dichiarato guerra. Un uomo è riuscito a fuggire. Un poliziotto non in servizio che si nasconde da qualche parte dentro. Lui è solo, stanco... ed è l'unica possibilità di ognuno.
High above the city of L.A. a team of terrorists has seized a building, taken hostages and declared war. One man has managed to escape. An off-duty cop hiding somewhere inside. He's alone, tired... and the only chance anyone has got.[23]
  • Suspense - Emozione - Avventura - A ogni piano!
Suspense - Excitement - Adventure - On every level![24]
  • Un'avventura che ti colpirà dal muro posteriore del teatro.
An adventure that will blow you through the back wall of the theatre![25]

Note

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  1. Nella versione originale in inglese a questa frase segue: «On behalf of the captain and the crew, I'd like to welcome you to Los Angeles. Have a very merry Christmas.» («A nome del capitano e di tutto l'equipaggio, vi porgo il benvenuto a Los Angeles. Vi auguriamo un buon Natale.»); nella versione italiana tale frase non è stata doppiata.
  2. Hans sembra riferirsi alla Vita di Alessandro di Plutarco, tuttavia le fonti antiche dicono semplicemente che Alessandro Magno si sedette e pianse. La citazione in questa forma è stata quindi probabilmente creata dagli sceneggiatori appositamente per il film. Cfr. (EN) Phil Moore, Straight to the Heart of 1 Thessalonians to Titus: 60 bite-sized insights, Monarch Books, 2014, p. 93. ISBN 0857215493
  3. John prepara il cadavere di Tony seduto all'interno dell'ascensore, in modo che gli altri terroristi lo ritrovino con un cappello di Babbo Natale in testa e una felpa con la scritta «Now I have a machine gun. Ho-ho-ho.» «Ho ho ho» è un chiaro riferimento alla risata tipica di Babbo Natale.
  4. Nella versione originale in lingua inglese la frase è: «I know what a TV dinner feels like» («Capisco come si sente un TV dinner»). Nella versione italiana è presente un errore di adattamento: i TV dinner sono cibi in scatola, che il protagonista paragona all'ambiente claustrofobico in cui si trova. Cfr. voce su Wikipedia in lingua inglese.
  5. Sebbene anche nella versione inglese si parli di "Helsinki Syndrome", il riferimento è ovviamente alla sindrome di Stoccolma.
  6. Nella versione originale in inglese la frase è: «That's pretty tricky with that accent. You oughta be on fucking TV with that accent.» («Dev'essere stato abbastanza difficile con quell'accento. Dovresti essere in TV con quell'accento.» Nella versione italiana la frase viene stavolta. Nel doppiaggio in lingua originale John si complimenta con Hans per l'accento, dal momento che era riuscito a nascondere la sua origine tedesca; nel doppiaggio italiano invece John lo deride.
  7. Nella versione originale in inglese la frase è: «We're flexible. Pearl Harbor didn't work out, so we got you with tape decks.» («vi battiamo con i mangianastri»).
  8. a b Nella versione originale in inglese la frase è: «yippee ki-yay, motherfucker.». «Yippie ki-yay» è un'espressione che fa riferimento tipicamente ai cowboy e agli Stati Uniti dell'Ovest del XIX secolo, il cosiddetto West. Cfr. lemma su Wikizionario inglese.
  9. Curiosamente Bruce Willis, l'attore che interpreta il protagonista John McClane, ha fatto davvero il barman prima di diventare attore. Cfr. 12 Die Hard Easter Eggs You Probably Missed, Whataculture.com, 22 luglio 2015.
  10. Nome con cui John si è presentato ad Al.
  11. Nella versione originale in inglese la frase è: «Hans... bubby! I'm your White Night.»; nella versione italiana è presente un errore di adattamento: "bubby" è un espressione colloquiale traducibile con "caro" o "tesoro".
  12. Cfr. ultime parole di W. C. Fields: «Nel complesso, preferirei trovarmi a Filadelfia.»
  13. Riferimento a una precedente battuta di John McClane.
  14. Riferimento a una precedente battuta di Theo.
  15. Riferimento al film Mezzogiorno di fuoco (1952).
  16. Nella versione originale in inglese la frase è: «What was it you said to me before...?» («Cosa mi avevi detto prima?»).
  17. Nella versione originale in inglese la frase è: «Happy trails, Hans». Happy Trails era la canzone di chiusura del The Roy Rogers Show, il cui protagonista viene spesso nominato da John nel corso del film. Cfr. voce su Wikipedia in lingua inglese.
  18. Dalla locandina del film in lingua italiana. Cfr. Locandina italiana.
  19. Dall'edizione VHS e DVD del film in lingua italiana. Cfr. VHS e DVD italiani.
  20. Dalla locandina in lingua inglese. Cfr. Locandina in lingua inglese - 1.
  21. Dalla locandina in lingua inglese. Cfr. Locandina in lingua inglese - 2.
  22. Dal trailer in lingua italiana. Cfr. Trailer in lingua italiana.
  23. Dalla locandina in lingua inglese. Cfr. Locandina in lingua inglese - 3.
  24. Dall'edizione VHS e DVD in lingua inglese. Cfr. VHS e DVD inglesi.
  25. Dalla locandina in lingua inglese. Cfr. Locandina in lingua inglese - 4.

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