Menandro
Aspetto
Menandro (342 a.C. circa – 291 a.C. circa), commediografo greco antico.
Citazioni di Menandro
[modifica]- Com'è piacevole l'uomo, quando è uomo.[1]
- Ecco l'incenso pio | e la focaccia. Questa offerta il dio accetta in tutto e per tutto, | quando è posta | sul fuoco.[2]
- Il matrimonio, se vuoi sapere il vero, | è un male, ma un male necessario.[3]
- L'incredibile, spesso, per la folla vale | più del vero, ed è più credibile.[4]
- L'uomo che fugge può combattere un'altra volta.[5]
- La coscienza è un Dio per tutti i mortali.[6]
- La fame che vi tormenta, rodendo questo bel ragazzo, | ne farà un cadavere più magro di Filippide.[7][8]
- La maggior parte delle malattie traggono origine da un dispiacere.[9]
- La ricchezza è riparo a molti guai.[10]
- Muor giovane colui che al Cielo è caro.[11]
- Nessuna persona onesta si è mai arricchita in breve tempo.[9]
- Nessuno, se gli chiedete come la pensa in proposito, si ritiene felice.[9]
- Non affidare mai la tua vita a una donna.[9]
- Non è facile badare alla convenienza quando si è innamorati.[9]
- Liberamente servi, e non sarai servo.[12]
- Per il corpo ammalato occorre il medico, | per l'anima l'amico: | la parola affettuosa sa curare il dolore.[13]
- Sono un uomo e ho sbagliato: non c'è da meravigliarsi.[14]
- Viviamo non come vogliamo, ma come possiamo.[15]
Cherea: Ma come? T'è bastato vedere una fanciulla che offriva corone alle Ninfe, per innamorartene di colpo?
Sostrato: Istantaneamente.
[citato in Fruttero & Lucentini, Íncipit, Mondadori, 1993]
Note
[modifica]- ↑ Da Frammenti, 761 K; citato in AA. VV. 2013, § 3678.
- ↑ Da Il misantropo, 449-51; citato in Porfirio, De abstinentia, traduzione di Roberto Pomelli, in AA. VV., L'anima degli animali, Einaudi, 2015, p. 341. ISBN 978-88-06-21101-1
- ↑ Da Frammenti, 561; citato in AA. VV. 2013, § 1900.
- ↑ Da Frammenti, 622; citato in AA. VV. 2013, § 3829.
- ↑ Da Versi singoli, 45; citato in AA. VV. 2013, § 2227.
- ↑ Da Versi singoli, 564; citato in AA. VV. 2013, § 1012.
- ↑ Filippide, politico ateniese del IV secolo a.C. noto per la sua magrezza scheletrica (Mario Marzi, Oratori attici minori, UTET, 1995, pp. 200-201. ISBN 978-88-02-02633-6).
- ↑ Da Ira, fr. conservato da Ateneo di Naucrati in Deipnosofisti, XII, 552 e; traduzione in L. Canfora (a cura di), I deipnosofisti: Libri XII-XV, Roma, 2001. ISBN 978-88-8402-355-1
- ↑ a b c d e Citato in Roncoroni 2015.
- ↑ Da La ragazza beota, fram. 90; citato in AA. VV. 2013, § 2942.
- ↑ Da La doppia burla, fram., 125, traduzione di Giacomo Leopardi in Amore e Morte; citato in AA. VV. 2013, § 1971.
- ↑ Da Frammenti, 857; citato in AA. VV. 2013, § 1604.
- ↑ Da Frammenti, 591; citato in AA. VV. 2013, § 81.
- ↑ Da Fanio, fram. 499; citato in AA. VV. 2013, § 998.
- ↑ Da La donna di Andro.
Bibliografia
[modifica]- AA. VV., Dizionario delle citazioni, BUR, Milano, 2013. ISBN 978-88-58-65464-4
- Federico Roncoroni, La saggezza degli antichi, Mondadori, 2015. ISBN 9788852059810
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Menandro
- Wikisource contiene una pagina in lingua greca dedicata a Menandro
- Wikibooks contiene testi o manuali su Menandro
- Wikiversità contiene informazioni su Menandro
- Commons contiene immagini o altri file su Menandro