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Velocità (ciclismo)

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La fase di "studio" in una gara di velocità

La velocità, nota anche come velocità individuale, è la specialità principe del ciclismo su pista, la più antica (praticata fin dalla fine dell'Ottocento) e la più famosa. La competizione consiste in una gara tra due, tre o quattro ciclisti su una distanza di due o tre giri di pista[1].

Svolgimento delle gare

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La competizione della velocità si apre in genere con un turno di qualificazione individuale sulla distanza cronometrata dei 200 metri con partenza lanciata[2]. Poi inizia il "torneo di velocità", in cui i ciclisti si sfidano a coppie, abbinati per tempo di qualificazione (il primo con l'ultimo, il secondo con il penultimo, e così via), su una distanza di due o tre giri di pista, a seconda che la pista del velodromo sia rispettivamente lunga più o meno di 333,33 metri[1]. In ogni turno si qualifica alla fase successiva il corridore che, nella sfida al meglio delle tre manche, ne vince due; talvolta, specialmente nei primi turni, può accadere che le sfide si svolgano su manche singola. I corridori sconfitti nei primi turni disputano talvolta, per esigenze di tabellone, una prova di recupero, di solito con tre o quattro sfidanti contemporaneamente, e il vincitore rientra in gara[1].

Nella prove del torneo ad eliminazione a coppie, le posizioni di partenza vengono sorteggiate, e saranno poi invertite nella seconda manche; un secondo sorteggio determinerà le posizioni dell'eventuale terza manche[1]. Soprattutto durante la prima fase della gara, nel primo o nei primi due giri, è importante la tattica: i ciclisti pedalano in genere a velocità molto ridotta, studiandosi e cercando di sorprendersi a vicenda. Talvolta i corridori, quando vogliono farsi superare dall'avversario – al fine di poter poi sfruttare la scia in volata – rallentano o addirittura si fermano, effettuando il cosiddetto surplace. Un tempo non era raro assistere a surplace anche di parecchi minuti, successivamente il regolamento internazionale ha vietato più di due surplace in una stessa prova, e ciascuno con un tempo limite di 30 secondi[1].

Trascorsa la fase di studio, se nessuno dei due ciclisti è riuscito a sorprendere e staccare il rivale, parte lo sprint. Generalmente il ciclista che si trova in seconda posizione ha più probabilità di vincere: gli sarà infatti possibile sfruttare la scia dell'avversario per lanciare la volata e tentare una rimonta nel rettilineo finale o già sull'ultima curva. In quest'ultima fase, è d'obbligo per ogni partecipante mantenere la propria traiettoria, senza scarti o manovre che possano provocare incidenti o che possano impedire all'avversario il sorpasso[1]. A tal fine sulla pista sono tracciate delle linee che evidenziano la "corsia del velocista" e quella parallela, più esterna, per il sorpasso.

In caso di caduta di uno dei partecipanti, di una foratura o di un incidente meccanico, la prova viene interrotta. È quindi discrezione dei commissari di gara scegliere se far ripartire o meno la corsa[1].

Storia e record

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I più grandi esponenti della specialità, in termini di titoli mondiali vinti tra i professionisti, sono stati il belga Jef Scherens e l'italiano Antonio Maspes: il primo fissò a 7 il record di titoli, eguagliato poi dal secondo. Negli anni 1980 il giapponese Koichi Nakano arrivò addirittura a vincere 10 titoli consecutivi affermandosi assoluto dominatore della specialità tra i professionisti. Parallelamente, nello stesso periodo, sono i tedeschi della Germania Est a dominare tra i dilettanti, unica categoria ammessa allora ai giochi olimpici, e con tempi mediamente sempre migliori di quelli fatti registrare da Nakano. Tra di essi si ricordano Michael Huebner, ma soprattutto Lutz Heßlich, vincitore tra l'altro alle Olimpiadi di Mosca 1980 e Seul 1988.[3] Tra gli anni 1990 e 2000 si sono invece distinti i francesi Florian Rousseau e Grégory Baugé e l'olandese Theo Bos. In campo femminile spiccano invece i nomi di Galina Careva e, più recentemente, di Félicia Ballanger e Victoria Pendleton.

Il francese François Pervis detiene il record mondiale maschile dei 200 metri lanciati: l'ha fissato ad Aguascalientes il 6 dicembre 2013 con il tempo di 9"347;[4] l'ultimo record mondiale femminile, 10"384, è stato realizzato invece dalla tedesca Kristina Vogel il 7 dicembre 2013 sempre ad Aguascalientes.[5]

Campioni del mondo

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Campioni olimpici

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Lo stesso argomento in dettaglio: Ciclismo ai Giochi olimpici § Velocità maschile.
Lo stesso argomento in dettaglio: Ciclismo ai Giochi olimpici § Velocità femminile.
  1. ^ a b c d e f g Regolamento UCI, pp. 8-12.
  2. ^ Regolamento UCI, pp. 6-7.
  3. ^ (EN) Lutz Heßlich, in Wikipedia, 29 maggio 2024. URL consultato il 9 agosto 2024.
  4. ^ (EN) WORLD RECORD/RECORD DU MONDE (PDF), su Uci.ch. URL consultato il 14 novembre 2015.
  5. ^ (EN) WORLD RECORD/RECORD DU MONDE (PDF), su Uci.ch. URL consultato il 14 novembre 2015.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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