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VdB 70

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
VdB 70
Nebulosa a riflessione
VdB 70
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneUnicorno
Ascensione retta06h 08m 26s[1]
Declinazione-05° 20′ 22″[1]
Coordinate galattichel = 212,8; b = -12,0[2]
Distanza2700 a.l.
(830 pc)
Magnitudine apparente (V)8,12 (stella centrale)[2]
Dimensione apparente (V)4,0' x 4,0'[2]
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa a riflessione
Caratteristiche rilevantiparte di Monoceros R2
Mappa di localizzazione
VdB 70
Categoria di nebulose a riflessione

vdB 70 è una nebulosa a riflessione visibile nella costellazione dell'Unicorno.

Si individua a circa 3,5° ad nordovest della stella γ Monocerotis, una gigante arancione di magnitudine 3,99 ben visibile anche ad occhio nudo; può essere osservata e fotografata attraverso un potente telescopio amatoriale, in cui si mostra come una macchia chiara e allungata. La responsabile della sua illuminazione è HD 42050, una stella azzurra di classe spettrale B1V, che conferisce alla nube un colore marcatamente azzurrognolo. Questa stella si trova in una regione periferica dell'associazione Monoceros R2, un'associazione OB legata all'omonima nube molecolare, posto a circa 830 parsec (2700 anni luce);[3] il centro di questa nube molecolare si trova circa 2° più a sud, mentre un lungo filamento con emissioni nel CO si distende in direzione nord, raggiungendo la stella HD 42050, che ne illumina una parte.[4]

La zona centrale della nube Monoceros R2 ospita dei fenomeni di formazione stellare, come è testimoniato dalla presenza di diverse protostelle facenti parte di un giovane ammasso in formazione, numerosi getti di gas molecolare e discrete sorgenti di radiazione infrarossa e raggi X.[5] Le stelle dell'associazione Mon R2 sono nate circa 6 milioni di anni fa, quando ha avuto luogo il primo ciclo di formazione stellare che ha interessato la regione; ad innescarla sarebbe stata una superbolla in espansione del diametro di alcune centinaia di parsec.[6]

  1. ^ a b Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  2. ^ a b c van den Bergh, S., A study of reflection nebulae., in Astronomical Journal, vol. 71, dicembre 1966, pp. 990-998, DOI:10.1086/109995. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  3. ^ Herbst, W.; Racine, R., R-associations. V. Monoceros R2, in Astronomical Journal, vol. 81, ottobre 1976, pp. 840-844, 903, DOI:10.1086/111963. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  4. ^ Miesch, Mark S.; Scalo, John; Bally, John, Velocity Field Statistics in Star-forming Regions. I. Centroid Velocity Observations, in The Astrophysical Journal, vol. 524, n. 2, ottobre 1999, pp. 895-922, DOI:10.1086/307824. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  5. ^ Xie, Taoling; Goldsmith, Paul F., The giant molecular cloud Monoceros R2. 1: Shell structure, in The Astrophysical Journal, Part 1, vol. 430, n. 1, luglio 1994, pp. 252-255, DOI:10.1086/174399. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  6. ^ Heiles, Carl, Whence the Local Bubble, Gum, Orion? GSH 238+00+09, A Nearby Major Superbubble toward Galactic Longitude 238 degrees, in Astrophysical Journal, vol. 498, maggio 1998, p. 689, DOI:10.1086/305574. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate

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