Volo World Airways 30
Volo World Airways 30 | |
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I resti dell'aereo giacenti nel porto di Boston | |
Tipo di evento | Incidente |
Data | 23 gennaio 1982 |
Tipo | Uscita di pista causata dalla presenza di ghiaccio |
Luogo | Aeroporto Internazionale Generale Edward Lawrence Logan |
Stato | Stati Uniti |
Coordinate | 42°21′47″N 71°00′23″W |
Tipo di aeromobile | McDonnell Douglas DC-10-30CF |
Operatore | World Airways |
Numero di registrazione | N113WA |
Partenza | Aeroporto Internazionale di Oakland, Oakland, Stati Uniti |
Scalo intermedio | Aeroporto Internazionale di Newark, Newark, Stati Uniti |
Destinazione | Aeroporto Internazionale Generale Edward Lawrence Logan, Boston, Stati Uniti |
Occupanti | 212 |
Passeggeri | 200 |
Equipaggio | 12 |
Vittime | 2 (vedi note) |
Feriti | 30 |
Sopravvissuti | 210 |
Mappa di localizzazione | |
Note | |
Scomparsi in 2 (presumibilmente affogati) | |
Dati estratti da Aviation Safety Network[1] | |
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia |
Il volo World Airways 30 era un aereo di linea passeggeri da Oakland a Boston con scalo intermedio a Newark, negli Stati Uniti d'America. Il 23 gennaio 1982, un McDonnell Douglas DC-10-30CF operante su tale rotta, uscì di pista durante l'atterraggio all'aeroporto Internazionale Generale Edward Lawrence Logan di Boston. Due dei passeggeri non sono mai stati trovati e si presume che siano annegati.[1]
L'aereo
[modifica | modifica wikitesto]Il velivolo coinvolto nell'incidente era un McDonnell Douglas DC-10-30CF alimentato da tre motori turboventola General Electric CF6-50C2, numero di serie 47821, numero di linea 320, codice di registrazione N113WA. Al momento dell'incidente, l'aereo volava da poco meno di due anni.[2]
L'incidente
[modifica | modifica wikitesto]La prima parte del volo avvenne senza incidenti. Il volo 30 ripartì da Newark sotto il comando del comandante Peter Langley (58 anni), del primo ufficiale Donald Hertzfeld (38 anni) e dell'ingegnere di volo William Rodger (56 anni).
Il DC-10 atterrò a 2 800 piedi (850 m) oltre la soglia sulla quale normalmente atterrano i velivoli. In circostanze normali, un tale evento sarebbe stato di minore importanza e l'aereo avrebbe avuto spazio sufficiente per fermarsi completamente sui 10 000 piedi (3 000 m) di lunghezza della pista. Tuttavia quel giorno la pista era coperta di ghiaccio e l'azione frenante fu scarsa o totalmente assente.
Quando era ormai evidente che l'aereo non sarebbe stato in grado di fermarsi sulla pista, e poiché non vi era spazio sufficiente per decollare di nuovo, i piloti virarono per evitare di colpire le luci di avvicinamento. L'aereo quindi scivolò attraverso un campo e una via di rullaggio prima di fermarsi nelle fredde acque del porto di Boston (-1 °C).
La parte del DC-10 che ospitava la cabina di pilotaggio dell'aeromobile e la cucina di prua si separarono dalla sezione principale dell'aeromobile, e la prima fila di sedili passeggeri fu sommersa. I tre piloti, due assistenti di volo e tre passeggeri finirono in acqua. Due passeggeri non sono mai stati trovati ed è stata dichiarata la loro presunta morte per annegamento.[3] Gli altri 210 tra passeggeri e membri dell'equipaggio, tra cui il documentarista e conduttore televisivo Justine Shapiro, sono sopravvissuti.[4]
Le indagini
[modifica | modifica wikitesto]Il final report, pubblicato dall'NTSB il 10 luglio 1985, tre anni e sei mesi dopo l'accaduto, riporta che la probabile causa dell'incidente è stata la minima efficacia di frenata sulla pista coperta di ghiaccio; l'incapacità della direzione dell'aeroporto internazionale di Boston-Logan di esercitare i massimi sforzi per valutare le condizioni della pista per garantire la continua sicurezza delle operazioni di atterraggio; l'incapacità del controllo del traffico aereo di trasmettere al pilota i rapporti più recenti sull'azione di frenata; e la decisione del capitano di accettare e mantenere una velocità eccessiva derivata dal sistema di controllo della velocità durante l'avvicinamento, che ha causato l'atterraggio dell'aereo a circa 2 800 piedi (850 m) oltre la soglia della pista.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident McDonnell Douglas DC-10-30CF N113WA Boston-Logan International Airport, MA (BOS), su aviation-safety.net. URL consultato il 5 maggio 2020.
- ^ (EN) N113WA World Airways McDonnell Douglas DC-10-30, su planespotters.net. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) The Missing Passengers of Flight 30 (episode 175), su hubhistory.com. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) NTSB, NTSB World Airways 30 Final report (PDF), su libraryonline.erau.edu.
- ^ (EN) NTSB, Final report World Airways 30 (PDF), su libraryonline.erau.edu.